n.83 del 23.05.2012 periodico (Parte Seconda)

Oggetto n. 2505 - Risoluzione proposta dai consiglieri Zoffoli, Mazzotti, Fiammenghi, Casadei, Ferrari e Pariani per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a valorizzare e migliorare, sia dal punto di vista tecnico che della fruibilità da parte dell'utenza, la linea ferroviaria che collega Faenza, Borgo San Lorenzo e Firenze

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la linea ferroviaria Faentina è lunga 67 km tra Faenza e Borgo San Lorenzo, più altri 35 fino a Firenze, non è elettrificata, ha un binario unico e una particolare conformazione altimetrica e planimetrica. Ciò comporta un carico max assiale consentito di 18 t, a cui si aggiungono, in corrispondenza di alcuni manufatti, limitazioni di sagoma;

in base ad una ripartizione stabilita a livello nazionale (in attuazione di quanto previsto dal DLgs 422/97, riguardo al trasferimento delle competenze alle Regioni dei servizi ferroviari di attribuzione regionale) i servizi vennero inizialmente assegnati, nella loro totalità, al Contratto di Servizio della Regione Toscana. Nel 2007, a fronte di un accordo con la Toscana, la nostra Regione ha messo a disposizione treni propri (2 coppie di corse) per incrementare l’offerta dei servizi sulla tratta Faenza - Borgo San Lorenzo. Sulla linea circolano oggi, in totale, 24 treni, di cui 20 della Regione Toscana e 4 della Regione Emilia-Romagna, alcuni dei quali arrivano fino a Ravenna. La Regione Toscana, negli anni scorsi, ha messo a disposizione alcuni nuovi treni, del tipo “Minuetto”;

la linea, sul lato Emilia-Romagna, è attualmente utilizzata da circa 1.000 passeggeri (nel 2007 erano circa la metà) al giorno ed è molto frequentata, per motivi turistici, anche nei giorni festivi e soprattutto durante i mesi estivi;

ultimamente la Faentina è poi utilizzata da parecchi viaggiatori che, per risparmiare, se ne servono in alternativa all’Alta Velocità per raggiungere la stazione centrale di Firenze, e poi proseguire sui treni Frecciarossa, in direzione del sud Italia.

Evidenziato che

la conformazione dell’Appennino toscano ed emiliano-romagnolo rende il trasporto pubblico locale un servizio centrale e irrinunciabile per gli abitanti dei comuni di questi territori, che ogni giorno si muovono per motivi di studio o di lavoro.

Evidenziato altresì che

il turismo “lento”, soprattutto quello del nord Europa, ben conosce la Faentina, che è descritta in guide ed itinerari e offerta nei pacchetti, predisposti dai tour operator stranieri, per la scoperta “slow” dell’Italia. Purtroppo, almeno fino ad ora, Trenitalia non ha valorizzato questa opportunità di sviluppo sostenibile e intelligente per questi territori.

Osservato che

anche su questa linea, sono frequenti, da parte dei pendolari, le segnalazioni di disagi, come ritardi sugli orari, guasti, carrozze affollate e fredde, mancanza di informazioni. Il livello qualitativo del servizio fornito da Trenitalia è andato a peggiorare negli anni, anche a causa di un’inadeguata manutenzione e di investimenti insufficienti;

il problema maggiore, oggi, è la carenza di materiale rotabile adeguato: si registrano casi di sovraffollamento, per quanto limitati al tratto Faenza-Marradi, perché Trenitalia ha carenza di treni diesel;

i cittadini e i viaggiatori lamentano anche lunghi tempi di attesa ai passaggi a livello.

Considerato che

il PRIT, Piano Regionale Integrato dei Trasporti, in via d’adozione da parte della Regione Emilia-Romagna, contempla, tra i lavori di potenziamento sulla rete nazionale ritenuti rilevanti “gli interventi, in accordo con la Regione Toscana, volti all’innalzamento del carico assiale sulla linea Faenza-Borgo S. Lorenzo per permettere il transito di convogli a maggiore capacità di trasporto, anche per relazioni dirette Ravenna-Firenze, a carattere prevalentemente turistico”.

Ribadito che

la linea ferroviaria Faentina rappresenta un’importantissima arteria di collegamento tra la Toscana e la Romagna che, oltre ad essere utilizzata giornalmente da lavoratori e studenti, nel tempo ha visto crescere anche la presenza di turisti e di viaggiatori interessati a spostarsi a costi più ridotti rispetto a quelli per l’Alta Velocità;

la linea ferroviaria Faentina è un’infrastruttura strategica che unisce e mette in collegamento Firenze e Ravenna, le due città di Dante Alighieri.

Tutto ciò premesso

impegna la Giunta della Regione Emilia-Romagna

a sviluppare e mettere in campo, di concerto con la Regione Toscana, tutte le azioni possibili per superare le criticità ed i disservizi, che da tempo i viaggiatori e i sindaci dei territori interessati denunciano, e a migliorare e potenziare il servizio ferroviario, rivendicando, nei confronti del gestore dello stesso, azioni immediate tali da garantire agli utenti condizioni di viaggio più decenti in termini di frequenza, sicurezza, puntualità e confort. Tutto questo anche in relazione ai bandi di gara in scadenza;

a lavorare per il mantenimento della relazione intera, tra Faenza e Firenze, senza rottura di carico, per tutta l’offerta attuale, che consiste in un treno ogni 2 ore;

a verificare, con RFI, se è migliorabile la situazione dei lunghi tempi di attesa ai passaggi a livello, anche prevedendo la riduzione o l’automazione degli stessi;

a richiedere il rispetto degli accordi che prevedevano cospicui investimenti sulla linea ferroviaria Faentina, da utilizzarsi per acquistare nuovo materiale rotabile e realizzare infrastrutture più adeguate funzionalmente;

ad attivarsi con la Regione Toscana, lavorando insieme ad “un’alleanza territoriale” per lo sviluppo e la promozione della linea ferroviaria Faentina, coinvolgendo gli Enti locali, le realtà produttive, gli operatori turistici, e tutti i soggetti interessati che possano dare un contributo ad un progetto turistico organico, con effetti positivi sulla cultura e sull’economia di questi territori e dell’intera Romagna.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana dell’8 maggio 2012.

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