n.307 del 21.10.2013 (Parte Seconda)

Realizzazione e gestione delle procedure informatiche relative alle ordinanze n. 29/2012, n.32/2012, n. 51/2012, n. 86/2012 e rispettive modifiche ed integrazioni da parte della Regione Piemonte. Fase I - Riconoscimento del debito

IL PRESIDENTE

IN QUALITÀ DI COMMISSARIO DELEGATO

ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.L. n. 74/2012

convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/2012 

Il Presidente della Giunta Regione Emilia-Romagna, assunte, a norma dell’articolo 1, comma 2, del Decreto Legge 6 giugno 2012 n. 74, recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012” in G.U. n. 131 del 7 giugno 2012 convertito in legge con modificazioni nella Legge 1 agosto 2012 n. 122 (di seguito D.L. n. 74/2012), le funzioni di Commissario Delegato per l’attuazione degli interventi previsti dallo stesso Decreto;

Visti:

- la Legge 24 febbraio 1992 n. 255 e smi recante “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”;

- l’art. 8 della Legge Regionale n. 1 del 2005, recante “Norme in materia di protezione civile”;

- il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, recante "Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile";

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2012 recante la dichiarazione dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a causa degli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ai sensi dell’art. 3 comma 1 del Decreto legge 4 novembre 2002 n. 245 convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 27 dicembre 2002 n. 286;

- le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 e 30 maggio con le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova, Rovigo, i giorni del 20 e 29 maggio 2012 ed è stata disposta la delega al capo del Dipartimento della Protezione Civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico;

- il Decreto Legge 6 giugno 2012 n. 74, “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012” in G.U. n. 131 del 7 giugno 2012 convertito in legge con modificazioni nella Legge 1 agosto 2012 n. 122;

- il decreto legge 26 aprile 2013 n. 43 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015”, convertito con modificazioni dalla legge n. 71 del 24 giugno 2013, con il quale lo stato di emergenza viene prorogato al 31 dicembre 2014;

- l’ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012 recante “Criteri e modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino immediato di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e temporaneamente e parzialmente inagibili” e successive modifiche ed integrazioni;

- l’ordinanza n. 51 del 5 ottobre 2012 recante “Criteri e modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino con miglioramento sismico di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo che hanno subito danni significativi dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e che sono stati dichiarati inagibili. (Esito E0)” e successive modifiche ed integrazioni;

- l’ordinanza 86 del 6 dicembre 2012 recante “Criteri e modalità di assegnazione di contributi per la riparazione, il ripristino con miglioramento sismico o la demolizione e ricostruzione di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo che hanno subito danni gravi a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e che sono stati dichiarati inagibili (ESITO E1, E2 o E3)” e successive modifiche ed integrazioni.

Viste altresì:

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 1493 del 15 ottobre 2012, recante “Disposizioni per il coordinamento delle attività del Commissario delegato per la ricostruzione e quelle delle Strutture della Giunta regionale”;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 2066 del 28 dicembre 2012 “convenzione operativa per la definizione dei rapporti di collaborazione tra la struttura di supporto del presidente della regione Emilia-Romagna in qualità di commissario delegato per la ricostruzione e le strutture organizzative della regione Emilia-Romagna” e smi.

Tenuto conto che:

- per le domande di contributo da parte dei beneficiari le sopra citate ordinanze prevedono che “…la domanda è redatta e inoltrata esclusivamente mediante il modello e la procedura informatica a tal fine predisposta dal Commissario Delegato…” con conseguente necessità di individuare una soluzione idonea a rendere possibile l’invio e la gestione di dette domande;

- l'articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, introduce la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di concludere tra loro Accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- il “Codice dell'Amministrazione Digitale” di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, stabilisce, tra l'altro, che:

  • le Pubbliche Amministrazioni collaborino per integrare i procedimenti di rispettiva competenza al fine di agevolare gli adempimenti di cittadini ed imprese e rendere più efficienti i procedimenti che interessano più amministrazioni, attraverso idonei sistemi di cooperazione (art. 63, comma 3);
  • le Pubbliche Amministrazioni che siano titolari di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno obbligo di darli in formato sorgente, completi della documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni che li richiedono e che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni (art. 69, comma 1);

- con la delibera della Giunta regionale n. 2274 del 27 dicembre 2010 è stato approvato il “Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e la Regione Emilia-Romagna per la cooperazione interregionale volta allo sviluppo di iniziative di potenziamento della Società dell'informazione con particolare riguardo alle soluzioni di e-government”, in cui la Regione Piemonte e la Regione Emilia-Romagna riconoscono nella collaborazione interregionale uno strumento per promuovere la diminuzione dei costi dell'innovazione e migliorarne la qualità garantendo l'adozione di soluzioni comuni, in coerenza con la strategia di ammodernamento della Pubblica Amministrazione indicata dal Governo e dal complesso delle Regioni e Province autonome di concerto con gli Enti locali;

- con delibera di giunta regionale n. 1928 del 2011 “Realizzazione in cooperazione con la Regione Umbria e con la Regione Piemonte del Modello Unico Digitale Edilizia (MUDE) ai sensi dell’art.4, comma 2, lett. D) della L.R. n. 11/2010” è stato approvato il Piano di lavoro MUDE, attuativo dell’art.2 comma 3 della convenzione per azioni congiunte nell’ambito dei progetti di riuso tra Regione Umbria e Regione Emilia-Romagna.

Preso atto che:

- secondo l’Ordinanza n. 31 recante “Disposizioni generali per il funzionamento della struttura commissariale prevista dall’art. 1, comma 5 del D.L. 74/2012, come modificato e convertito in legge e dall’art. 3 bis del D.L. 95/2012, inserito dalla legge di conversione n. 135/2012”, il Commissario delegato alla ricostruzione, può disporre delle strutture operative della Regione Emilia-Romagna, nonché sottoscrivere intese o convenzioni per avvalersi delle strutture amministrative di altre pubbliche Amministrazioni, se necessario per assicurare il raggiungimento degli obiettivi affidatigli;

- lo sviluppo delle ulteriori funzionalità è ora in via di esecuzione, nell’ambito del progetto regionale SIEDER, da parte della Regione Emilia-Romagna;

- la piattaforma “MUDE Piemonte” è stata sviluppata nell’ambito del programma ELISA del Dipartimento degli Affari Regionali specificatamente nei progetti ELI-FIS, ELI-CAT e FED-FIS da parte del Comune di Torino e della Regione Piemonte, che ne detengono congiuntamente la titolarità;

- il Commissario delegato alla ricostruzione, tramite lettera del 3 settembre 2012 ns. prot. CR.2012.0002257 ha richiesto alla Regione Piemonte ed alla Città di Torino di collaborare alla realizzazione di un sistema informativo che permetta la presentazione delle domande di richiesta di contributo per la riparazione ed il ripristino degli edifici danneggiati, avvalendosi delle componenti di piattaforma del servizio MUDE Piemonte secondo le logiche del riuso ex art. 69 D.Lgs. 82/2005, ricevendone riscontro positivo;

- con legge regionale n. 48/1975 per la “Costituzione del Consorzio per il trattamento automatico dell’informazione e del Comitato provvisorio per la progettazione di un sistema regionale integrato dell’informazione” e successiva legge regionale n. 13/1978 “Definizione dei rapporti tra Regione e Consorzio per il trattamento automatico dell’informazione” la Regione Piemonte ha istituito il Consorzio il CSI-Piemonte, suo Ente Pubblico Strumentale al servizio della Pubblica Amministrazione piemontese;

- con la D.G.R. n.70-482 del 2/8/2010 con cui la Giunta regionale della Regione Piemonte ha approvato le “Linee guida per la valorizzazione del patrimonio applicativo ed informativo della Regione Piemonte attraverso la diffusione presso altre Pubbliche Amministrazioni e la promozione della collaborazione inter-ente nel campo della Società dell'Informazione”, con particolare attenzione alla promozione della collaborazione interregionale, Regione Piemonte ha individuato il CSI Piemonte, nella sua qualità di ente strumentale, quale partner organizzativo e tecnico per promuovere la collaborazione interregionale ed inter-ente a livello nazionale e internazionale, nonché per l’avvio di progetti di riuso e/o communities per lo sviluppo/gestione condivisi di soluzioni applicative;

Considerato che:

- in ragione delle richieste e delle intese sopra accennate, nonché nel contesto del già citato protocollo di intesa del 2011, Regione Piemonte e il Commissario delegato della Regione Emilia-Romagna hanno definito e concordato un intervento di collaborazione dettagliato in un piano di progetto che prevede lo svolgimento delle seguenti attività suddivise in due fasi:

FASE I:

  • progettazione informatica del procedimento autorizzativo di assegnazione dei contributi per la ricostruzione e delle interazioni tra gli stakeholder;
  • progettazione, sviluppo e test della modulistica e relativa piattaforma informatica delle “istanze” del MUDE (RCR, SAL, Integrazione Documentale, “Cambiale Errani”, estrattori dati RCR a supporto dell’istruttoria per la determinazione dei contributi, Foglio di calcolo contributo, etc) per le ordinanze 29 (Aedes B e C), 51 (E0) e 86 (E1, E2 o E3), con relative attività connesse (incontri tecnici comunali, professionisti, banche, adozioni “telematiche”, parametrizzazione del sistema e profilazione utenti, aggiornamento del sito Mude Piemonte, etc);
  • progettazione, sviluppo e test delle variazioni alle istanze MUDE di cui sopra in relazione alle rettifiche ed integrazioni apportate alle ordinanze 29, 51 e 86;
  • attivazione dell’help desk informatico di primo livello (contact center rivolto a professionisti e funzionari comunali per questioni relative all’uso dell’applicativo e della modulistica Mude ) fino al 31/12/2012;
  • servizio di Assistenza informatica di II/III livello (Problem solving, trattamento dati, profilazione utenti, configurazione sistema) fino al 30/6/2013;
  • supporto per la messa in opera dell’help desk di primo livello (contact center) presso Regione Emilia-Romagna per attività di prima assistenza (modalità di accreditamento dei professionisti, configurazione della postazione di lavoro). Durante tale fase e fino al 28/2/13 è stato comunque garantito da CSI Piemonte il servizio di help desk di I livello (contact center);
  • supporto alla Regione Emilia-Romagna per il trasferimento e riuso della piattaforma “MUDE emergenza terremoto” sul centro servizi RER e convergenza sul costruendo “Progetto SIEDER”, con particolare attenzione ai temi del passaggio a Federa e alla gestione documentale (Doc/ER e Par/ER);
  • progettazione, sviluppo e test delle operazioni di manutenzione ordinaria della piattaforma “MUDE emergenza terremoto”;

e FASE II:

  • la realizzazione di tre nuovi modelli RCR;
  • la modifica dei tre modelli SAL per recepire, nella misura strettamente necessaria, alcune modifiche introdotte dalle nuove ordinanze e, in particolar modo, per potere imputare le diverse voci del contributo, cosi come indicato dalle nuove ordinanze, non presenti (o diversamente gestite) negli attuali moduli RCR al fine di rendere possibile la presentazione dei successivi avanzamenti laddove ne siano già stati presentati prima del rilascio della nuova modulistica;
  • la realizzazione di tre nuovi modelli SAL;
  • la realizzazione di tre modelli per la dichiarazione delle variazioni del computo metrico;
  • il controllo a livello di sistema della corretta relazione e compatibilità fra modelli;
  • attività di supporto e assistenza applicativa;

- le suddette attività presuppongono il riuso della piattaforma MUDE, in fasi e con modalità diverse, nonché lo svolgimento di una serie di servizi di supporto e sviluppo a complemento, che sono gestiti da Regione Piemonte nell’interesse e su richiesta della Regione Emilia-Romagna;

- la Regione Piemonte, sulla base della D.G.R. n.70-482 del 2/8/2010, si avvale del proprio consorzio CSI Piemonte per estendere le funzionalità di “MUDE Piemonte” anche al fine di incontrare le esigenze tecnologiche indotte dalle Ordinanze sopra citate e mettere a disposizione la piattaforma sotto forma di servizio completa delle funzionalità originali, nonché per la realizzazione delle ulteriori funzionalità concordate;

Dato atto che:

- le attività sopra elencate si sono rese necessarie a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e dell’emanazione delle ordinanze che stabilivano i criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi per il ripristino con rafforzamento locale, riparazione con miglioramento sismico e ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma;

- i suddetti provvedimenti sono stati emanati il 28 agosto 2012, l’ordinanza 29 che stabiliva i criteri per le abitazioni classificate B e C, il 5 ottobre 2012, l’ordinanza 51 che stabiliva i criteri per le abitazioni classificate E leggere, e il 6 dicembre 2012, l’ordinanza 86 che stabiliva i criteri per le abitazioni classificate E pesante;

- il 21 dicembre 2012 è stata emanata l’ordinanza 93 e il 14 febbraio 2013 sono state emanate le ordinanze 12, 13 e 14 che hanno modificato ed integrato le ordinanze 29, 51 e 86 del 2012 a seguito di alcune modificazioni della normativa nazionale;

- il 29 marzo 2013 sono state emanate le ordinanze 43, 44 e 45 che hanno ulteriormente integrato e modificato le ordinanze 29, 51 e 86/2012 per armonizzare le procedure da seguire da parte dei beneficiari;

- questa continua evoluzione delle norme non ha permesso la stabilizzazione dell’applicativo MUDE che è stato via via riallineato e pertanto non ha permesso la stabilizzazione delle attività da inserire nel piano di progetto;

Considerato che:

- nelle more della formalizzazione dell’accordo tra Regione Piemonte e Commissario delegato sono state comunque garantite tutte le attività e i supporti necessari per rendere operativo il MUDE e quindi permettere la presentazione delle istanze da parte dei cittadini beneficiari dei contributi per la ricostruzione, inoltre è stata garantita l’attività di assistenza tecnica necessaria a supportare i tecnici nella compilazione dei modelli;

- le attività svolte da agosto 2012 al 30 giugno 2013 sono quelle corrispondenti alla fase I sopra descritta;

- per dette attività (riuso della piattaforma e integrazione delle ulteriori funzionalità concordate), è stato convenuto un rimborso spese di 556.900,20 euro;

- per lo svolgimento di dette attività Regione Piemonte ha sostenuto spese per € 556.900,20 come rendicontato nella tabella riepilogativa dei costi inviata da Regione Piemonte al Commissario delegato con comunicazione del 27 settembre 2013 prot. n. PG/2013/239976;

- il Responsabile del Servizio Opere e Lavori Pubblici. Legalità e Sicurezza. Edilizia Pubblica e Privata, individuato dal commissario per le verifiche e le liquidazioni relative alle spese in oggetto, ha effettuato i controlli e apposto il visto di congruità sulla relazione delle attività svolte e sulla rendicontazione delle spese sostenute;

- occorre provvedere al riconoscimento e al pagamento alla Regione Piemonte del suddetto importo ai sensi dell’art. 194 del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000 con il quale si prevede il riconoscimento del debito collegato ad espresse ed eccezionali ipotesi debitorie relative a circostanze impreviste e imprevedibili che non hanno consentito di adottare le ordinarie procedure.

- l’importo richiesto si ritiene congruo, in relazione alla Convenzione Intercent-ER per lo sviluppo di applicativi informatici sulla base di uno studio allegato agli atti del Servizio opere e lavori pubblici. Legalità e sicurezza. Edilizia pubblica e privata, e che inoltre, la scelta di utilizzo del Sistema Informativo per la presentazione delle domande di richiesta di contributo per la ricostruzione (RCR) è motivata dai seguenti aspetti: progetto interregionale per la realizzazione del Sistema Informativo MUDE già in essere con la Regione Piemonte e Umbria; l’urgenza di provvedere agli adempimenti previsti dal D.L. 74/2012 convertito con la L. 122/2012; la necessità di rispondere anche alle esigenze di trasparenza e tracciabilità dei finanziamenti per la ricostruzione.

Ritenuto che l’importo di 556.900,20 euro a titolo di rimborso spese riconosciuto alla Regione Piemonte per la copertura dei costi da parte del Commissario delegato per la ricostruzione della Regione Emilia-Romagna, trova copertura a valere sul Fondo per la ricostruzione di cui all’art. 2 del DL 74/2012 come convertito dalla legge 122/2012, intestato al Commissario delegato che provvederà al trasferimento dei fondi finanziari conseguenti a favore della Regione Piemonte a seguito di presentazione della rendicontazione delle spese sostenute e della relazione sulle attività svolte da agosto 2012 al 30 giugno 2013.

Considerato che risulta soddisfatto il criterio di accertamento di utilità della spesa, sia pure con efficacia ex post, per la corretta e funzionale esecuzione dell’attività sopra descritta, si dispone il riconoscimento del debito nei confronti della Regione Piemonte;

Ritenuto inoltre di individuare nel Servizio Opere e Lavori pubblici. Legalità e Sicurezza. Edilizia Pubblica e Privata della Direzione generale programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni europee e relazioni internazionali la struttura che provvederà alla redazione all’atto di liquidazione da inviare successivamente all’Agenzia regionale di protezione civile per poter effettuare il mandato di pagamento;

Visto l'art. 27, comma 1, della legge 24 novembre 2000, n. 340 e successive modifiche ed integrazioni ai sensi del quale i provvedimenti commissariali divengono efficaci decorso il termine di 7 giorni per l'esercizio del controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei Conti;  

DISPONE   

Per quanto espresso in premessa e che qui si intende integralmente richiamato:

  1. di dare atto che risulta soddisfatto il criterio di accertamento di utilità della spesa, sia pure con efficacia ex post, per la corretta e funzionale esecuzione dell’attività sopra descritta, e pertanto di riconoscere alla Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 194 del decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000, un debito pari a euro 556.900,20 conseguente allo svolgimento da agosto 2012 al 30 giugno 2013 delle attività della fase I come dettagliatamente elencate nella relazione inviata da Regione Piemonte al Commissario delegato con comunicazione del 27 settembre 2013 prot. n. PG/2013/239976;
  2. di incaricare il Servizio Opere e Lavori pubblici. Legalità e Sicurezza. Edilizia Pubblica e Privata, alla redazione all’atto di liquidazione delle spese effettivamente sostenute e rendicontate nella tabella riepilogativa dei costi inviata da Regione Piemonte al Commissario delegato con comunicazione del 27 settembre 2013 prot. n. PG/2013/239976;
  3. che il responsabile del Servizio di cui al comma 2, avendo già effettuato i controlli e apposto il visto di congruità sulla relazione delle attività svolte e sulla rendicontazione delle spese sostenute, provvederà a liquidare l’importo di cui al comma 1 in un’unica soluzione;
  4. che la documentazione di spesa debba essere conservata in originale dalla Regione Piemonte, mentre gli estremi dei documenti di riferimento andranno riportati nel prospetto di rendiconto di cui al punto 2 che precede;
  5. di incaricare il Servizio Opere e Lavori pubblici. Legalità e Sicurezza. Edilizia Pubblica e Privata, alla redazione all’atto di liquidazione delle spese effettivamente sostenute e rendicontate con modulo riepilogativo da parte della Regione Piemonte;
  6. di incaricare l’Agenzia regionale di Protezione civile di procedere, a seguito del ricevimento dell’atto di liquidazione della spesa, alla predisposizione del mandato di pagamento;
  7. Di dare atto che il complessivo importo di € 556.900,20 trova copertura finanziaria sullo stanziamento previsto dall’art. 2 del D.L. 74/2012 convertito con modificazioni dalla L. 122/2012;
  8. di inviare la presente ordinanza alla Corte dei Conti per il controllo preventivo di legittimità ai sensi della L. 20/1994;

La presente Ordinanza è pubblicata nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

Bologna, 11 ottobre 2013

Il Commissario Delegato

Vasco Errani

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