n.279 del 21.08.2019 periodico (Parte Seconda)

Procedimento autorizzatorio unico di valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'art. 27 bis del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 4/2018 - Capo III relativo al progetto denominato: "Realizzazione di un invaso irriguo e rete di distribuzione a servizio dello scolo Laghetto in comune di Castel San Pietro Terme (BO)"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 20/6/2019 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale sono stati rilasciati titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “realizzazione di un invaso ad uso irriguo e rete di distribuzione a servizio dello Scolo Laghetto” proposto dal Consorzio della Bonifica Renana localizzato in comune di Castel San Pietro Terme costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 2 della LR 4/2018;

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

1. si prescrive una limitazione della portata massima di prelievo a 100 l/s. I dati raccolti, a dimostrazione del rispetto della prescrizione, dovranno essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno ad ARPAE DT;

2. il volume massimo derivabile è fissato in 170.500 mc/anno. I dati raccolti, a dimostrazione del2. rispetto della prescrizione, dovranno essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno ad ARPAE DT;

3. vista la natura antropica del corpo idrico derivato, l’andamento discontinuo delle portate in esso transitanti, l’irrilevanza di ecosistemi presenti nello stesso nonché il bacino imbrifero sotteso al punto di prelievo pari a 4,74 kmq il prelievo può essere assentito lasciando defluire una portata pari a 10 l/s. L’ottemperanza di tale prescrizione avverrà mediante i sopralluoghi normalmente effettuati da ARPAE DT per il monitoraggio del territorio;

4. per motivi igienico sanitari si ritiene inopportuna la stagnazione delle acque invasate, ovvero le medesime dovranno essere costantemente movimentate; a tal fine si prescrive o la realizzazione di particolari soluzioni meccaniche o ad invaso riempito di prevedere l’immissione e lo scarico di idonei quantitativi di risorsa. La scelta per cui si è optato deve essere comunicata alla Regione Emilia-Romagna, servizio STRAAF e ad ARPAE DT, entro 30 giorni dalla approvazione del PAUR;

5. andranno inoltre previsti e tenuti in regolare stato di manutenzione idonei dispositivi per la misurazione delle acque derivate e distribuite ai sensi di quanto disposto dalla DGR n.2254/16; nel merito si specifica che qualora, per mantenere movimentate le acque all’interno dell’invaso, si opti per prevedere di prelevare e scaricare risorsa, si dovrà provvedere ad installare idoneo strumento atto alla misurazione delle acque scaricate; il proponente dovrà comunicare al Servizio STRAAF e ad ARPAE la scelta progettuale effettuata per assicurare la corretta movimentazione delle acque nel rispetto dei parametri di concessione entro 30 giorni dall’approvazione del PAUR;

6. oltre ad ottemperare a quanto previsto dall’art.10 dell’Allegato alla citata DGR n.2254/16 i dati provenienti dal sopracitato monitoraggio quantitativo dovranno essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno al Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti fisici e ad ARPAE Direzione Tecnica;

7. dovrà essere realizzato, immediatamente a monte dello scarico nel Rio Magione, un pozzetto di ispezione e campionamento e un sistema di intercettazione manuale del flusso (paratoia) al fine di contenere eventuali accidentali fenomeni di contaminazione delle acque. In alternativa si potrà concordare con il Servizio Territoriale competente di Arpae soluzioni diverse al fine di consentire comunque le verifiche necessarie. L’ottemperanza di tale prescrizione avverrà mediante i sopralluoghi normalmente effettuati da Arpae - Servizi Territoriali – Presidio di Imola per il monitoraggio del territorio;

8. dovrà essere effettuato un test di cessione (metodica ai sensi del D.M. 5/2/1998 e s.m.i. e parametri ai sensi della Tabella 2, Allegato 5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs 152/06 e s.m.i.) sul terreno sciolto tal quale, sul terreno sciolto trattato a calce e, nei limiti del possibile, sul terreno consolidato compatto. Il terreno trattato a calce non si configura come inerte ma in mancanza di test specifici si ritiene che tale metodologia possa ritenersi adeguata;

i test dovranno essere effettuati entro 3 mesi dall’approvazione del PAUR e consegnati al Servizio VIPSA della Regione Emilia-Romagna;

qualora i test risultino positivi rispetto alla tabella 2, Allegato 5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs 152/06 e s.m.i., fatte le debite considerazioni, 3 mesi prima dell’inizio lavori dovrà essere presentata al Servizio Vipsa della Regione Emilia-Romagna una modifica progettuale atta a isolare il terreno trattato a calce dalla falda acquifera;

in alternativa al test di cessione il proponente può optare direttamente per l’isolamento meccanico tra il nucleo stabilizzato a calce e la falda acquifera freatica. Tale scelta deve essere comunicata alla Regione Emilia-Romagna, servizio VIPSA e ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana, entro 30 giorni dalla approvazione del PAUR;

9. le attività di realizzazione e costruzione dell'invaso oggetto del procedimento dovranno rispettare quanto previsto dal rispettivo Piano di utilizzo ed eventuali analisi eseguite in corso d'opera devono essere allegate al documento PDU e restituite ad Arpae;

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza per le precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di competenza a:

1. Arpae DT

2. Arpae DT

3. Arpae DT

4. Regione Emilia – Romagna - Servizio STRAAAF, Arpae DT

5. Regione Emilia – Romagna - Servizio STRAAAF, Arpae DT

6. Regione Emilia – Romagna - Servizio STRAAAF, Arpae DT

7. ARPAE Emilia-Romagna, Area Autorizzazioni e Concessioni (AAC) Metropolitana

8. Regione Emilia – Romagna – Servizio VIPSA, Arpae -Area Prevenzione Ambientale Metropolitana

9. Arpae -Area Prevenzione Ambientale Metropolitana

d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato al punto 4 della parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 20/06/2019 e che costituisce l’Allegato 1;

2. Concessione per l’uso della risorsa idrica rilasciata da Arpae DT con determina dirigenziale DET-AMB-2019-3551 del 23/7/2019 con notifica acquisita al PG/2019/0617834 del 29/7/2019 che costituisce l’Allegato 2; 

3. Autorizzazione all’invaso rilasciata dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano della Regione Emilia-Romagna con determina n. 1967 del 1/7/2018 e acquisita agli atti con PG/2019/576449 del 3/7/2019 che costituisce l’Allegato 3;

4. Permesso di Costruire rilasciato dal Comune di Castel San Pietro Terme con nota acquisita agli atti con PG/2019/596817 del 15/7/2019 che costituisce l’Allegato 4;

5. Autorizzazione Paesaggistica rilasciata dal Comune di Castel San Pietro Terme con nota acquisita agli atti con PG/2019/596817 del 15/7/2019 che costituisce l’Allegato 5;

6. Concessione di occupazione demaniale con due manufatti per lo scarico temporaneo di acque di aggottamento rilasciata da ARPAE Emilia-Romagna, Area Autorizzazioni e Concessioni (AAC) Metropolitana e acquisita al PG/2019/0583911 del 8/7/2019, che comprende il nulla osta idraulico ai sensi del R.D. 523/1904 rilasciato dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano che costituisce l’Allegato 6;

e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

f) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente delibera decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione;

g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

h) di trasmettere la presente deliberazione al proponente Consorzio della Bonifica Renana;

i) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Servizio Reno – Po di Volano, Comune di Castel San Pietro Terme, ARPAE, Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, Città Metropolitana di Bologna, Nuovo Circondario Imolese, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di BO, MO e RE e FE e ad Arpae - Servizi Territoriali – Presidio di Imola per il monitoraggio del territorio;

j) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione;

k) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

m) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa. 

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