n.43 del 22.02.2017 periodico Parte Seconda

Ripristino delle misure regolamentari inerenti il settore agricolo previste dalle Misure Specifiche di Conservazione e dai Piani di Gestione dei siti Natura 2000 dell'Emilia-Romagna e approvazione della relativa cartografia

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

la Direttiva 92/43/CEE “Habitat” del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli Habitat naturali e semi-naturali e della flora e fauna selvatiche e, in particolare:

  • l’art. 2, secondo e terzo paragrafo, che dispongono: “2. Le misure adottate a norma della presente direttiva sono intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario. 3. Le misure adottate a norma della presente direttiva tengono conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali.”;
  • l’art. 6, primo e secondo paragrafo, che dispongono: “1. Per le Zone Speciali di Conservazione, gli Stati membri stabiliscono le Misure di conservazione necessarie che implicano all'occorrenza appropriati Piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'Allegato I e delle specie di cui all'Allegato II presenti nei siti. 2. Gli Stati membri adottano le opportune misure per evitare nelle zone speciali di conservazione il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi della presente direttiva.”;

- la Direttiva 2009/147/CE (ex Direttiva CEE 79/409/CEE “Uccelli”) del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, in base alla quale sono classificati “come Zone di Protezione Speciale i territori più idonei in numero e superficie alla conservazione di tali specie”;

- il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”, come modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, e, in particolare:

  • l’art. 4 che stabilisce che le Regioni, “sulla base di linee guida per la gestione delle aree della rete Natura 2000 … adottano per le Zone Speciali di Conservazione, entro 6 mesi dalla loro designazione le Misure di conservazione necessarie che implicano all’occorrenza appropriati Piani di gestione specifici od integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali”
  • l’art. 6 che dispone che gli “obblighi derivanti dall’art. 4 si applicano anche alle Zone di Protezione Speciale previste dalla Direttiva 79/409/CEE”;

- la Decisione 2015/69/UE di esecuzione della Commissione europea del 3 dicembre 2014 che adotta l’ottavo elenco aggiornato dei Siti di Importanza Comunitaria per la regione biogeografica continentale;

- il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio del 3 settembre 2002 “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000”;

- il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio del 17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)”;

- la Strategia nazionale per la biodiversità, predisposta dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione sulla diversità biologica elaborata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e ratificata dall’Italia con la Legge 14 febbraio 1994, n. 124, sulla quale la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa il 7 ottobre 2010;

- la Legge regionale 14 aprile 2004, n. 7 “Disposizioni in materia ambientale” che agli artt. 1-9 del Capo I, definisce i ruoli dei diversi enti nell’ambito di applicazione della Direttiva comunitaria n. 92/43/CEE, nonché gli strumenti e le procedure per la gestione dei siti della rete Natura 2000 e, in particolare, prevede all’art. 2, co. 1, che la Regione, al fine di assicurare il mantenimento e il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e seminaturali possa emanare direttive ed indirizzi agli Enti competenti per l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative conferite;

- la Legge regionale 17 febbraio 2005, n. 6 del "Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle Aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000” e ss.mm.ii.;

- la Legge regionale 6 marzo 2007, n. 4 "Adeguamenti normativi in materia ambientale. Modifiche a Leggi regionali";

- la Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24 "Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete Natura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano” e ss.mm.ii.;

- la Legge regionale 27 giugno 2014, n. 7 “Legge Comunitaria Regionale per il 2014”, che all’art. 79 prevede modifiche alla Legge regionale n. 7 del 2004;

- la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni”, che all’art. 18 prevede che sono attribuite alla Regione le funzioni di approvazione delle Misure di conservazione o dei Piani di gestione dei siti della rete Natura 2000 di cui all’art. 3 della legge regionale n. 7/04, su proposta dei rispettivi Enti di gestione;

- la Legge regionale 29 dicembre 2015, n. 22 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2016” che all’art. 20 prevede che, in via transitoria, la Regione esercita le funzioni di gestione dei siti della Rete Natura 2000, di cui all’art. 18, comma 2, lettera b), della L.R. n. 13/15, sentiti i Comuni e le loro Unioni interessate;

- la Legge regionale 20 maggio 2016, n. 9 “Legge Comunitaria Regionale per il 2016”, che all’art. 22 prevede modifiche alla Legge regionale n. 22/15.

Viste, inoltre, le proprie Deliberazioni:

- n. 1191 del 30.7.2007 “Approvazione direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS, nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 2, comma 2, della L.R. 7/04” con la quale si definiscono le procedure amministrative per la proposta di aggiornamento dei siti esistenti e per l’individuazione di nuovi siti e, contestualmente, si definiscono i due livelli delle misure di conservazione: quello generale, di competenza regionale, e quello specifico, di competenza degli Enti gestori dei siti Natura 2000;

- n. 893 del 2 luglio 2012, con la quale è stato aggiornato l’elenco complessivo dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) presenti nella Regione Emilia-Romagna, ai sensi delle Direttive CEE “Uccelli” e “Habitat”;

- n. 1419 del 7 ottobre 2013 “Misure Generali di Conservazione dei siti Natura 2000 (SIC e ZPS) - Recepimento DM n. 184/07 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)”, la quale prevede che la Regione promuova le misure di tipo contrattuale e, in alternativa, quelle di tipo regolamentare ed amministrativo;

- n. 1949 del 30 novembre 2015 “Approvazione delle linee di indirizzo finalizzate a fornire indicazioni agli Enti gestori dei siti Natura 2000 per la predisposizione delle misure regolamentari e delle misure contrattuali inerenti le attività agricole presenti nei siti della rete Natura 2000”.

- n. 710 del 16 maggio 2016 “Sospensione dell'applicazione delle misure regolamentari in ambito agricolo contenute nelle Misure di conservazione sito specifiche e/o nei Piani di gestione dei siti Natura 2000 della Regione Emilia-Romagna”;

- n. 742 del 23 maggio 2016 “Approvazione delle Misure Specifiche di Conservazione e/o dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 della Regione Emilia-Romagna”.

Considerato che:

- la sopra richiamata Deliberazione n. 710/16 stabilisce un periodo di sospensione, fino al 31 dicembre 2016, delle Misure regolamentari inerenti il settore agricolo previste dalle Misure Specifiche di Conservazione (MSC) e dai Piani di Gestione (PdG) dei siti della Rete Natura 2000 presenti in Emilia-Romagna;

- la Rete Natura 2000 nel territorio dell’Emilia-Romagna è costituita da 158 siti di cui 73 SIC, 19 ZPS e 66 SIC/ZPS, per una superficie pari a quasi 270.000 ettari, corrispondenti a circa il 12% del territorio regionale;

- le Misure Generali di Conservazione, nonché le Misure Specifiche di Conservazione e i Piani di Gestione costituiscono le Misure di conservazione applicabili ai siti Natura 2000 presenti nel territorio dell’Emilia-Romagna;

- l’art. 30 del Reg. (UE) 1305/13 prevede che gli Stati Membri possano attivare un regime di sostegno per ettaro di superficie agricola o forestale per compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli occasionati nelle zone interessate dall’applicazione delle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE;

- il PSR 2014-2020 prevede che si possano corrispondere adeguati indennizzi economici per il mancato reddito o i costi aggiuntivi di alcuni vincoli previsti dalle MSC e dai PdG per le aree agricole attraverso la Misura 12 Indennità Natura 2000;

- il PSR 2014-2020, analogamente ai precedenti programmi comunitari, prevede che possano essere concessi aiuti per interventi relativi alle Misure agro-ambientali finalizzate alla trasformazione di aree agricole in aree naturali e seminaturali, quali zone umide, boschetti, prati stabili, siepi, ecc.;

- ai sensi del comma 4 dell’art. 18 della L.R. n. 13/15 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” sono attribuite alla Regione, su proposta dei rispettivi Enti di gestione delle aree protette, le funzioni di approvazione delle Misure Specifiche di Conservazione e dei Piani di Gestione dei siti della Rete Natura 2000, di cui all'art. 3, della L.R. 7/04;

- ai sensi dell’art. 20 della L.R. n. 22/15 “Disposizioni transitorie per la gestione dei siti della Rete Natura 2000 e delle valutazioni di incidenza ambientale”, che modifica la L.R. n. 13/15, la Regione esercita le funzioni di gestione dei siti della Rete Natura 2000, di cui all’art. 18, comma 2, lettera b), della L.R. n. 13/15, sentiti i Comuni e le loro Unioni interessate.

Ritenuto che le misure contrattuali, laddove applicabili, ai sensi del citato art. 6 della Direttiva 92/43/CEE e del citato art. 5 del DPR 357/97 e successive modificazioni, rappresentino misure di conservazione “conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti;

Tenuto conto che:

- la Giunta regionale, con DGR n. 742/16, ha modificato, in alcuni siti di competenza regionale, le norme regolamentari riguardanti il divieto di:

  • eliminazione dei prati permanenti e/o dei pascoli in collina e in montagna, qualora presentino habitat di interesse comunitario (tipologia 2A2);
  • eliminazione delle zone umide (di modeste dimensioni < 2 ha e di grandi dimensioni > 2 ha), laghetti e paludi (tipologia 3A2);

- il Servizio regionale competente ha aggiornato la cartografia delle aree agricole soggette ad alcune misure di conservazione di tipo regolamentare, in precedenza ritenute non applicabili e/o non controllabili, ed è stata elaborata una nuova proposta cartografica in merito, limitatamente ai siti di propria competenza.

Considerato che l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna ha trasmesso, in data 15/12/2016 (Prot. n. 1253/16), una proposta di vincoli specifici ricadenti nella porzione di territorio oggetto dell’ampliamento del sito IT4090002 “Torriana, Montebello, Fiume Marecchia” approvato con delibera n. 1876/16.

Ritenuto opportuno:

- approvare il ripristino, a partire dal 1 gennaio 2017, delle misure regolamentari inerenti il settore agricolo, previste dalle Misure di conservazione sito-specifiche e dai Piani di gestione dei siti Natura 2000 dell’Emilia-Romagna, che erano state sospese con la Deliberazione n. 710/16;

- modificare, in alcuni siti di competenza regionale, come predisposto dal Servizio regionale competente, le norme regolamentari riguardanti il divieto di:

  • eliminazione dei prati permanenti e/o dei pascoli in collina e in montagna, qualora presentino habitat di interesse comunitario (tipologia 2A2);
  • eliminazione delle zone umide (di modeste dimensioni < 2 ha e di grandi dimensioni > 2 ha), laghetti e paludi (tipologia 3A2);

- approvare la nuova cartografia delle aree agricole oggetto di vincolo, proposta dagli Enti gestori dei siti Natura 2000, comprese quelle relative alla nuova porzione del sito IT4090002 “Torriana, Montebello, Fiume Marecchia”, elaborata dal Servizio regionale competente e riportata in apposito CD, di cui all’Allegato 2 del presente atto; tale cartografia sostituisce integralmente le cartografie allegate alle MSC ed alle PdG dei singoli siti Natura 2000.

Sentiti i Comuni, come previsto all’art. 20 della L.R. n. 22/15, nell’incontro tenutosi in data 22 dicembre 2016;

Vista, altresì, la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna", e ss.mm.ii.;

Richiamate le proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e ss.mm.ii.;

- n. 66 del 25 gennaio 2016 “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e del Programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018”;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art.43 della L.R. n. 43/01”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/15”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/15” e successive modifiche.

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante del presente dispositivo;

2) di prendere atto che, a partire dal 1 gennaio 2017, sono entrate in vigore tutte le misure regolamentari inerenti il settore agricolo, previste dalle Misure Specifiche di Conservazione e dai Piani di Gestione di tutti i siti Natura 2000 dell’Emilia-Romagna, che erano state sospese con la Deliberazione n. 710/16 fino al 31 dicembre 2016;

3) di modificare, come predisposto dal Servizio regionale competente, le norme regolamentari nei siti Natura 2000 di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, riguardanti il divieto di:

  • eliminazione dei prati permanenti e/o dei pascoli in collina e in montagna, qualora presentino habitat di interesse comunitario (tipologia 2A2);
  • eliminazione delle zone umide (di modeste dimensioni < 2 ha e di grandi dimensioni > 2 ha), laghetti e paludi (tipologia 3A2);

4) di approvare la nuova cartografia delle aree agricole oggetto di vincolo proposta dagli Enti gestori dei siti Natura 2000, comprese quelle relative alla nuova porzione del sito IT4090002 “Torriana, Montebello, Fiume Marecchia”, elaborata dal Servizio regionale competente e riportata in apposito CD (Allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente atto e disponibili nel sito web del Servizio competente; la cartografia avrà decorrenza immediata a partire dall’approvazione del presente atto e sostituisce integralmente le precedenti versioni contenute nelle MSC e nei PdG dei singoli siti Natura 2000;

5) di dare atto che, in ragione della dimensione degli elaborati cartografici e in applicazione dei principi di legalità, economicità e proporzionalità, la nuova cartografia è riportata nel DVD (Allegato 2) depositato presso il Servizio Aree protette, foreste e sviluppo della montagna;

6) di stabilire, altresì, che eventuali modifiche di tipo tecnico alla cartografia di cui ai punti 4) e 5) possano essere disposte con determinazione del Direttore Generale alla Cura del Territorio e dell’Ambiente;

7) di confermare quanto già stabilito nella deliberazione regionale n. 1949/15 “Approvazione delle linee di indirizzo finalizzate a fornire indicazioni agli enti gestori dei siti Natura 2000 per la predisposizione delle misure regolamentari e delle misure contrattuali inerenti le attività agricole presenti nei siti della rete Natura 2000” specificando che:

  • gli Enti gestori dei siti Natura 2000, nell’ambito delle Misure Specifiche di Conservazione e/o dei Piani di Gestione, riconoscono, come Misure contrattuali, ai sensi dell’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE, gli impegni contrattuali volontari in essere all’interno dei siti Natura 2000 di cui alle misure ed alle azioni indicate nell’Allegato B della sopra citata deliberazione n. 1949/15, fino alla scadenza degli impegni stessi;
  • le aree sulle quali si applicano le Misure contrattuali sopra indicate comprendono tutte le aree oggetto di impegno contrattuale di cui alle misure ed alle azioni indicate nell’Allegato B del suddetto atto, a condizione che tali superfici siano sotto impegno dal 1 gennaio 2017 e fino alla loro scadenza; in caso di rinnovo di analoghi impegni agro-ambientali sulle stesse superfici, la data di riferimento terrà conto della nuova data di scadenza degli impegni sottoscritti;
  • per le superfici interessate dagli impegni volontari, gli Enti gestori dei siti Natura 2000 non prevedono il ricorso alle Misure regolamentari di cui ai precedenti punti 2) e 3), in quanto tali impegni contrattuali volontari consentono di raggiungere, comunque, gli obiettivi di conservazione della biodiversità previsti per ciascun sito e, più precisamente, indicati nelle Misure Specifiche di Conservazione e/o nei Piani di Gestione;
  • le aree sulle quali si applicano le Misure contrattuali sopra indicate sono individuate sulla base di uno specifico elenco, messo a disposizione del Servizio Aree protette, foreste e sviluppo della montagna da parte dell'organismo pagatore Agrea nell'apposita area di reportistica, contenente i riferimenti cartografici o catastali, i relativi beneficiari e la durata dell’impegno contrattuale;

8) di stabilire che, per quanto concerne gli impegni relativi alle misure agro-ambientali di cui all’Allegato B della Delibera n. 1949/15, qualora ancora in corso, nel caso in cui si intenda trasformare tali superfici in aree aderenti alle misure relative all’agricoltura biologica, quanto stabilito al precedente punto 7) del presente atto non è applicabile e, di conseguenza, entrano in vigore le eventuali norme regolamentari previste nelle Misure specifiche di conservazione e/o nei Piani di gestione dei siti Natura 2000 interessati;

9) di disporre la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della montagna provvederà a darne la più ampia pubblicizzazione anche sulla pagina web http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura2000/consultazione/normativa/norme-rer.

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