n.108 del 19.04.2017 periodico (Parte Seconda)

Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna. Bando "Eco Bonus per la sostituzione di veicoli commerciali inquinanti di categoria N1 con veicoli a minore impatto ambientale"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;

- il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;

- la Legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 “Disciplina generale sulla tutela e sull’uso del territorio”;

- la Legge regionale 13 giugno 2008, n. 9 “Disposizioni transitorie in materia di valutazione ambientale strategica e norme urgenti per l’applicazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152” come prorogata dall’art. 60 della L.R. n. 6/2009;

Premesso che:

- con propria Deliberazione n. 1180 del 21 luglio 2014 è stata adottata la proposta del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020);

- il PAIR 2020 contiene le misure per il risanamento della qualità dell´aria al fine di ridurre i livelli degli inquinanti sul territorio regionale e rientrare nei valori limite fissati dalla Direttiva 2008/50/CE e dal D.Lgs. 155/2010;

- con successiva propria deliberazione n. 1392 del 28 settembre 2015 sono state apportate alcune modifiche alla proposta di Piano adottata di cui al punto precedente dando altresì indicazioni per l’applicazione delle limitazioni alla circolazione dei veicoli privati nel centro abitato e disposizioni relative alle misure emergenziali;

- fra le misure contenute nel PAIR2020 così come modificato con propria delibera 1392/2015 di cui al punto precedente vi è tra l’altro la limitazione della circolazione dei veicoli privati maggiormente inquinanti (Benzina euro zero ed euro 1; diesel fino all’euro 3; ciclomotori e motocicli euro zero) in determinate fasce orarie e periodi dell’anno nei seguenti 30 Comuni:

  • i Comuni capoluogo (Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini); 
  • i Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (Carpi, Imola e Faenza);
  • i Comuni con popolazione compresa fra i 30.000 e i 50.000 abitanti (Castelfranco Emilia, Formigine, Sassuolo, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Cento, Lugo, Riccione);
  • i Comuni appartenenti all’agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell´Emilia, Ozzano, Pianoro, Sasso Marconi, Zola Predosa);

- la limitazione interessa, tra l’altro, anche i veicoli commerciali di categoria N1 (per trasporto merci fino a 3.5 tonnellate) con l’estensione a partire dal 1 ottobre 2016 anche ai motori diesel Euro 3;

Dato atto che in data 30 dicembre 2015 è stato stipulato fra il Ministro dell’Ambiente, il Presidente della Conferenza delle Regioni e il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) il protocollo d’intesa per migliorare la qualità dell’aria che, fra i suoi oggetti, prevede, tra l’altro, che le parti favoriscano e promuovano misure volte alla rottamazione e riconversione dei veicoli più inquinanti promuovendo l’utilizzo delle tecnologie e combustibili a basso impatto ambientale;

Premesso altresì che:

- con propria deliberazione n.2314 del 21 dicembre 2016 è stata approvata la “Proposta all’assemblea legislativa di decisione sulle osservazioni pervenute e di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020)”;

- la proposta di PAIR2020 prevede, tra l’altro, ai paragrafi 9.2.4 e 9.2.5 della Relazione generale, misure specifiche volte al rinnovo del parco veicolare, anche per trasporto merci, verso tipologie di veicoli alimentati a benzina/Gpl, benzina/metano, ibridi (benzina/elettrico), elettrici;

Ritenuto pertanto necessario, alla luce di quanto sopra, affiancare ai già vigenti provvedimenti di limitazione della circolazione, di cui alla D.G.R. 1180/2014 come modificata dalla D.G.R.1392/2015, altri strumenti di incentivazione aventi come scopo la definitiva eliminazione dalla circolazione dei mezzi più inquinanti e la loro sostituzione con autoveicoli a minore impatto ambientale;

Richiamata la delibera dell’Assemblea Legislativa n. 46 del 12 luglio 2011 con la quale è stato approvato il "Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013" quale importante strumento di pianificazione al cui interno sono elencate le principali linee di intervento ed azione a livello regionale nel campo delle politiche rivolte al raggiungimento della sostenibilità ambientale;

Considerato che:

- con deliberazione della Giunta regionale n. 1216 del 21 luglio 2014 “Piano di azione ambientale ex D.A.L. n. 46/2011: presa d’atto del monitoraggio e linee di indirizzo per i progetti regionali 2014/2015” è stata attivata la seconda fase della programmazione prevista al punto 6.2 “Progetti Regionali” del "Piano di Azione Ambientale;

- all’interno di tale delibera è inserito l’OBIETTIVO STRATEGICO 2: Azioni per il miglioramento della qualità dell’aria necessarie al fine di rispettare i limiti per le polveri sottili (PM10) e gli ossidi di azoto e rispondere alla procedura di infrazione comunitaria per il PM10;

Ritenuto pertanto di approvare il bando “ECOBONUS PER LA SOSTITUZIONE DI VEICOLI COMMERCIALI INQUINANTI DI CATEGORIA N1 CON VEICOLI A MINOR IMPATTO AMBIENTALE”, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

  • avente ad oggetto la concessione di incentivi per la sostituzione, con obbligo di rottamazione, di veicoli commerciali inquinanti di categoria N1 ad alimentazione diesel fino alla classe ambientale euro 3 con veicoli a minore impatto ambientale di pari categoria N1 classe ambientale euro 6 ad alimentazione benzina/Gpl, benzina/metano, ibridi (benzina/elettrico), elettrici;
  • rivolto alle Micro Piccole Medie Imprese (MPMI), ai sensi del Decreto del Ministero delle Attività produttive del 18 aprile 2005, aventi sede legale o unità locale in uno dei suddetti trenta comuni regionali soggetti alla limitazione della circolazione o, in alternativa, con sede legale/unità locale in un comune della regione Emilia-Romagna e pass di accesso in uno dei 30 comuni soggetti alla limitazione della circolazione per il veicolo da rottamare o già rottamato;

Tenuto conto altresì che tale iniziativa di concessione di contributi economici ad imprese rientra nel campo di applicazione della normativa europea degli aiuti di stato e pertanto gli incentivi verranno concessi ai sensi del REGOLAMENTO (UE) N. 1407/2013 DELLA COMMISSIONE del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;

Vista pertanto la legge 29 luglio 2015, n.115 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Legge europea 2014” con la quale sono state apportate modifiche alle disposizioni in materia di monitoraggio e controllo degli aiuti di Stato previste dalla legge 24 dicembre 2012, n.234;

Considerato altresì che con propria deliberazione n. 619/2015 l’Amministrazione regionale ha stabilito gli orientamenti da tenere nella redazione dei Bandi, fra i quali orientamenti figura l’impegno a individuare modalità procedurali dei bandi tesi a non appesantire inutilmente le imprese di adempimenti ed oneri nelle fasi di richiesta di accesso a finanziamenti, con particolare riferimento alle Micro Piccole medie Imprese (MPMI);

Dato atto che, in considerazione di quanto sopra:

- la modalità di valutazione che si intende adottare per la richiesta di contributo è quella definita “A SPORTELLO” secondo quanto previsto all’articolo 5, comma 3 del D.Lgs. 123/1998 ”Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’art.4, comma 4, lettera c), della L. 15 marzo 1997, n. 59”;

- la presentazione delle candidature avverrà attraverso un applicativo informatico disponibile sulla pagina web http://ambiente.regione.emilia-romagna.it dove sarà possibile compilare e inoltrare il modulo di domanda e la successiva documentazione prevista dal Bando;

- la graduatoria delle richieste verrà formulata sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande con priorità per le imprese classificate come micro/piccole;

- verranno finanziate le imprese che risulteranno in posizione utile sulla base del plafond disponibile di 2 milioni di euro e che avranno provveduto a perfezionare nei tempi definiti dal Bando la richiesta di contributo mediante l’avvio dell’investimento e il conseguente inoltro sulla piattaforma dell’ordine di acquisto;

- le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte delle imprese, e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Dato atto che ai fini dell’attuazione del programma verrà iscritto, con atto del responsabile finanziario, l’importo complessivo di €.2.000.000,00 sul capitolo 37383 “Interventi per l’attuazione del Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile: Contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di risanamento ambientale (artt. 70, 74, 81 e 84, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3) – Mezzi Statali” del Bilancio per l’esercizio finanziario 2017, ai sensi dell’art.42 commi 8 e 9 del D.Lgs. n.118 del 23 giugno 2011;

Preso atto inoltre che:

- l’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 prevede l’obbligatorietà del Codice Unico di Progetto (CUP) per i progetti d’investimento pubblico a partire dall’1 gennaio 2003 al fine di garantire la funzionalità della rete di monitoraggio degli investimenti pubblici;

- a seguito di ciò ogni nuovo progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un «Codice unico di progetto», che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatori richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE, secondo le modalità, le forme e le procedure di cui alla Delibera CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, successivamente integrata e modificata con la deliberazione del CIPE del 29 settembre 2004, n. 24, secondo la quale tra l'altro «il codice CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d’investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti. Tutte le Amministrazioni e gli Istituti finanziatori devono pertanto corredare con il CUP la documentazione relativa a progetti d’investimento pubblico»;

- con successiva delibera CIPE n. 151/2006, all.1 è stato stabilito che: "La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita al soggetto titolare del progetto, cui competono l'attuazione degli interventi e/o l'erogazione delle relative risorse finanziarie pubbliche, destinate alla realizzazione del progetto stesso, ed in particolare per quanto attiene gli incentivi ad unità produttive e contributi l'acquisizione del codice unico di progetto spetta ai soggetti cui spetta la titolarità della concessione del finanziamento pubblico";

Rilevato che nel caso specifico, al fine di omogeneizzare le procedure tese agli adempimenti di legge, anche con riferimento all'esigenza di semplificare l'iter procedurale a carico dei soggetti che risulteranno beneficiari del contributo, la Regione Emilia-Romagna, per il tramite del Servizio regionale competente, attiverà la fase di acquisizione del C.U.P. che dovrà essere espletata entro la data di approvazione dei provvedimenti amministrativi di assunzione dell'impegno finanziario relativo al contributo da concedere;

Visto il D.Lgs. n.118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;

Precisato che:

- l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili degli investimenti che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

- nello specifico, al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- ne deriva in ragione di quanto sopra indicato, che le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati;

- alla luce di ciò la copertura finanziaria prevista nell'articolazione del capitolo di spesa indicato nel presente provvedimento, riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, artt. 26 e 27 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.;

- la propria deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017–2019”;

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- la deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche ed integrazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 26 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2017-2019 (Legge di stabilità regionale 2017)”;

- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 27 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;

- la propria deliberazione n. 2338 del 12 dicembre 2016 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017–2019”;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera

a) di approvare per le motivazioni di cui in premessa che qui si intendono richiamate il Bando “ECOBONUS PER LA SOSTITUZIONE DI VEICOLI COMMERCIALI INQUINANTI DI CATEGORIA N1 CON VEICOLI A MINOR IMPATTO AMBIENTALE” di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale al presente atto deliberativo;

b) di dare atto che, ai fini dell'attuazione del programma verrà iscritto, con atto del responsabile finanziario, l’importo complessivo di €. 2.000.000,00 sul capitolo 37383 “Interventi per l’attuazione del Piano di Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile: Contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di risanamento ambientale (artt. 70, 74, 81 e 84, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3) – Mezzi Statali” del Bilancio per l’esercizio finanziario 2017, ai sensi dell’art.42 commi 8 e 9 del D.Lgs. n. 118/2011;

c) di stabilire che le modalità di presentazione delle richieste da parte delle imprese e della successiva valutazione da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

d) di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

e) di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione del capitolo di spesa indicato nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

f) di dare atto che all’impegno di spesa e alla liquidazione del contributo provvederà con propri atti il dirigente responsabile del Servizio Giuridico dell’Ambiente, Rifiuti, Bonifica Siti Contaminati e Servizi Pubblici Ambientali, previa istruttoria della documentazione presentata e subordinatamente alla disponibilità delle risorse sul capitolo di spesa;

g) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative vigenti richiamate in parte narrativa pubblicando il seguente provvedimento ai sensi dell’art. 26 comma 1;

h) di dare atto che la Regione, per il tramite del Servizio competente, provvederà ad acquisire per ciascun investimento oggetto di contributo il Codice Unico di Progetto (CUP) ai sensi dell’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3;

i) di pubblicare il presente provvedimento nel sito ER-Ambiente della Regione Emilia-Romagna;

j) di pubblicare la seguente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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