n.154 del 01.07.2015 periodico (Parte Seconda)

POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020, Asse 6 "Città' attrattive e partecipate: approvazione dello schema di protocollo d' intesa per l'attuazione dell'Asse 6 e costituzione del laboratorio urbano

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Visti:

- la comunicazione della Commissione Europea COM (2010) 2020 “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” adottata dalla Commissione Europea nel marzo 2010 e dal Consiglio Europeo il 17 luglio 2010 per uscire dalla crisi e per preparare l’economia del XXI secolo;

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, che abroga il regolamento (CE) n. 1082/2006;

- il Programma Operativo Regionale FESR Emilia-Romagna 2014/2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2015) 928 del 12 febbraio 2015;

- la propria deliberazione n. 179 del 27/02/2015 recante “Presa d'atto del Programma Operativo FESR Emilia-Romagna 2014-2020 e nomina dell’autorità di gestione”;

Considerato, in particolare, che:

- l'art. 7 del sopracitato Regolamento (UE) n. 1301/2013 individua disposizioni specifiche in relazione al trattamento di particolari aspetti territoriali relativi allo “Sviluppo urbano sostenibile”, assegnando la responsabilità dei compiti relativi almeno alla selezione delle operazioni, conformemente all'art. 123, paragrafo 6 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 sopra richiamato, alle città responsabili dell'attuazione delle strategie di sviluppo urbano sostenibile (“Autorità urbane”);

- le aree per le azioni integrate di sviluppo urbano sostenibile sono state individuate nel "Documento strategico regionale dell'Emilia-Romagna per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 2014-2020. Strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione" (approvato con D.G.R. n. 571 del 28 aprile 2014 e con D.A.L. n. 167 del 15 luglio 2014), in coerenza con il Piano Territoriale Regionale e la strategia nazionale contenuta nell’Accordo di partenariato, nei Comuni di Modena, Ferrara, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna, Rimini, Forlì, Cesena e nella Città metropolitana di Bologna;

Visto inoltre che:

- con delibera di Giunta regionale n. 211/2015 è stato istituito il Comitato di Sorveglianza del POR FESR Regione Emilia-Romagna 2014-2020, le cui funzioni sono individuate agli artt. 49 e 110 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e di cui le “Autorità Urbane” sono membri;

- l’Autorità di Gestione del POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ha predisposto il documento “Criteri di selezione delle operazioni”, approvato dal Comitato di Sorveglianza del Programma nella seduta del 31 marzo 2015;

Considerato che:

- il POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 si articola in sei assi prioritari fra loro strettamente coerenti ed integrati, che riprendono gli obiettivi tematici (OT) previsti dal Regolamento (UE) n. 1303/13 finalizzati ad attuare la Strategia Europa 2020;

- l’Asse 6 “Città attrattive partecipate” del programma operativo regionale riferito agli Obiettivi Tematici 2 e 6, ha lo scopo di attuare l’Agenda Urbana in riferimento all'art.7 del Regolamento UE n. 1301/2013, declinando gli interventi nelle componenti principali della modernizzazione ed innovazione dei servizi per i cittadini e le imprese, attraverso le ICT e la qualificazione dei beni culturali;

- in particolare l'Asse 6 “Città attrattive e partecipate” prevede nell'ambito delle priorità di investimento individuate tre specifiche azioni:

  • Azione 2.3.1. “Soluzioni tecnologiche per l’alfabetizzazione e l’inclusione digitale, per l’acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese e lo sviluppo delle nuove competenze ICT (eSkills), nonché per stimolare la diffusione e l’utilizzo del web, dei servizi pubblici digitali e degli strumenti di dialogo, la collaborazione e partecipazione civica in rete (open government)”;
  • Azione 6.7.1 “Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo”;
  • Azione 6.7.2. “Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate”;

- l’Asse 6 citato prevede l’istituzione del “Laboratorio urbano”, inteso come luogo di elaborazione dell'Agenda Urbana dei programmi FESR e FSE, che supporta la definizione delle nuove strategie per il rilancio e la riqualificazione delle città, a partire dalla individuazione di ambiti rilevanti per la città stessa e i cittadini, ponendosi anche come sede privilegiata per stabilire connessioni fra le diverse strategie della città e gli altri assi del programma;

- nell’ambito delle attività dell’Asse 6 citato è previsto che l’Autorità di Gestione del POR-FESR Emilia-Romagna 2014-2020 elabori linee guida finalizzate alla definizione della strategia di intervento che dovrà essere sviluppata dalle Autorità Urbane e che a tal fine con determinazione del Direttore - Direzione generale Attività Produttive, Commercio, Turismo n. 2421 del 4 marzo 2015 si è costituito il gruppo di lavoro che deve definire le linee guida citate;

- la strategia di intervento che dovrà essere elaborata dalle Autorità Urbane, si basa sull’innalzamento del livello di attrattività delle città rafforzando le identità culturali ed agendo in modo integrato sulla messa a disposizione di servizi avanzati e competenze innovative, in particolare nell'ambito ICT, attraverso la creazione di “laboratori aperti” e sulla valorizzazione degli attrattori culturali che rappresentano una leva di nuova identità territoriale;

- l’Asse 6 prevede che i “laboratori aperti” si concentrino sullo sviluppo di applicazioni e servizi relativi ad ambiti di intervento di rilevanza strategica per le città ed i cittadini proposti dalle Autorità Urbane, per utilizzare e diffondere tecnologie e applicazioni ICT e favorire l'inclusione digitale della popolazione;

Ritenuto pertanto di procedere alla costituzione del Laboratorio Urbano, così come previsto nel POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ed in particolare nell'Asse 6 “Città attrattive e partecipate”, con i compiti e con la struttura organizzativa specificati nell'Allegato A), parte integrante del presente provvedimento;

Ritenuto di individuare con atto successivo le Autorità Urbane quali Organismi Intermedi per lo svolgimento della selezione delle operazioni ai sensi dell’articolo 123 comma 6 del Regolamento (UE) n.1303/2013 e di attribuirgli risorse per le attività a connesse a tale ruolo;

Ritenuto inoltre di demandare all'Autorità di Gestione del POR FESR 2014-2020, con atto successivo, l'istituzione del Laboratorio Urbano con la presa d'atto dei nominativi dei componenti designati dagli organismi che lo compongono;

 Considerata inoltre, per quanto sopra esposto, l'importanza di avviare un percorso condiviso fra la Regione Emilia-Romagna e i Comuni coinvolti per assicurare l'attuazione efficace ed efficiente degli obiettivi del POR-FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ed in particolare dell’Asse 6 “Città attrattive e partecipate”;

Ritenuto quindi opportuno siglare un Protocollo d'Intesa coerente con le finalità sopra indicate, tra la Regione Emilia-Romagna, delegando alla sottoscrizione l'Assessore regionale alle Attività Produttive, Piano energetico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma, e le “Autorità Urbane”;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”;

- n. 1950/2010 avente ad oggetto “Revisioni della struttura organizzativa della Direzione generale Attività produttive, Commercio e Turismo e della Direzione generale Agricoltura”;

- n. 2060/2010 avente ad oggetto “Rinnovo incarichi ai Direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;

- n. 1621 dell'11 novembre 2013 avente ad oggetto “Indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;

- n. 57 del 26 gennaio 2015 avente ad oggetto “Approvazione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2015-2017”;

Dato atto del parere allegato

Su proposta dell'Assessore a Attività Produttive, Piano energetico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni in premessa enunciate, che si intendono integralmente richiamate;

1) di approvare la costituzione del Laboratorio urbano, previsto dal POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ed in particolare dall'Asse 6 “Città attrattive e partecipate”, con la struttura organizzativa e i compiti specificati nell'Allegato A) parte integrante della presente deliberazione;

2) di approvare l'Allegato A), sopra citato, in cui sono specificati i compiti e la struttura del Laboratorio Urbano;

3) di stabilire che l’Autorità di Gestione del POR FESR 2014/2020 provvederà con proprio atto formale alla presa d’atto dei nominativi dei componenti e dei relativi supplenti designati dagli organismi che compongono il Laboratorio urbano;

4) di stabilire altresì che l’Autorità di Gestione del POR FESR 2014/2020 provvederà con proprio atto formale ad ogni eventuale ulteriore modifica o integrazione della composizione del Laboratorio anche a seguito di eventuali mancanze di segnalazione di nominativi;

5) di approvare il Protocollo d'Intesa di cui all'Allegato B) parte integrante della presente deliberazione;

6) di stabilire che con atto successivo vengano riconosciute alle Autorità Urbane risorse a valere sull’Asse 7 del POR, per lo svolgimento delle attività connesse al ruolo di Organismi Intermedi;

7) di dare atto che alla sottoscrizione del suddetto Protocollo, per la Giunta regionale provvederà l'Assessore regionale alle Attività Produttive, Piano energetico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma, apportando modifiche non sostanziali al testo qualora si rendesse necessario;

8) di dare atto che si provvederà agli adempimenti di cui all'art. 23 del D.Lgs. n. 33/2013 e succ. mod. secondo le indicazioni operative contenute nelle proprie deliberazioni n. 1621/2013 e n. 57/2015;

9) di pubblicare infine il presente atto deliberativo nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it/

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application/pdf Allegato B - 25.0 KB

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