n. 63 del 28.04.2010 - periodico (Parte Seconda)

Espressione, in merito alla conformità alla pianificazione regionale, ai sensi dell'art. 27, comma 10, L.R. 20/2000, nonchè parere motivato sulla valutazione ambientale strategica del piano per la gestione dei rifiuti della provincia di Ravenna, e relativa Valsat, (art. 5, comma 7, L.R. 20/2000 e art. 1, comma 2 L.R. 9/2008)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di esprimere Parere Motivato Positivo, in relazione al Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti della Provincia di Ravenna (PPGR), adottato dalla Provincia di Ravenna con delibera del Consiglio Provinciale n. 10 del 19 febbraio 2008, a condizione che si tenga adeguatamente conto dei seguenti elementi:

1) il PPGR può prevedere volumi al di fuori del territorio provinciale esclusivamente tramite la stipula di un Accordo tra le Province interessate; si fa presente, quindi, che la previsione di discarica nel territorio del comune di Riolo Terme non è efficace fino alla stipula di tale Accordo che andrà sottoposto ad una verifica di assoggettabilità alla procedura di VAS, per valutare i possibili effetti sull’ambiente della gestione di questo ambito di discarica che interesserà due province;

2) nell’ambito della valutazione ambientale, particolare attenzione dovrà essere posta all’analisi della sostenibilità ambientale alla funzione di discarica dell’area in questione, che presenta significative criticità ambientali e paesaggistiche; tale destinazione risulta da tempo pianificata, ma non sulla base di analisi ambientali sufficienti e condivisibili, si ritiene necessario valutare tale ampliamento anche in relazione alle possibili ragionevoli alternative;

3) a tal proposito si segnala che le tavole del PTCP individuano alcune porzioni della discarica come non idonee alla realizzazione di impianti di discarica in quanto sono presenti alcuni vincoli ambientali (frane attive e aree boscate); il PTCP prevede comunque la possibilità di ubicare discariche in aree di frana previa valutazione dell’autorità di bacino; per l’area in questione si rileva che il territorio ricade all’interno delle perimetrazioni dell’Autorità di bacino del fiume Reno (PSAI) e in particolare in una UIE non idonea ad usi urbanistici per la quale non risultano possibili realizzazioni di discariche;

4) si ritiene debba essere effettuata la valutazione degli impatti, sull’atmosfera e che debbano essere posti a confronto gli effetti dello scenario dell’attuazione del piano almeno con l’opzione zero, cioè con l’ipotesi di non attuazione del piano;

5) si ritiene necessario costruire il monitoraggio dell’attuazione del Piano, affidata ai piani d’ambito (ATO), per verificare, con cadenza annuale e con opportuni indicatori, l’andamento delle azioni e degli strumenti attuativi del piano (indirizzi e direttive) riportati nell’impianto normativo stesso del piano, al fine di verificare il raggiungimento delle previsioni nelle diverse annualità ed intercettare, tempestivamente, eventuali effetti negativi e, nel caso, adottare interventi, anche attraverso i finanziamenti provinciali, od eventualmente apportare correzioni al Piano stesso;

6) inoltre è necessario dettagliare nel piano di monitoraggio, gli strumenti, le risorse, le responsabilità e le tempistiche per valutare le previsioni di piano e gli effetti ambientali prodotti, indicando le condizioni e modalità di aggiornamento del Piano, a seconda degli esiti del monitoraggio stesso, in modo da valutare l’efficacia delle misure previste e prevedere, nel caso, azioni più incisive verso i diversi soggetti competenti (amministrazioni, gestori);

7) a tal proposito è necessario che la Provincia finanzi il monitoraggio e preveda eventuali misure correttive del Piano, per garantire il raggiungimento degli obiettivi ambientali e per mitigare eventuali effetti negativi derivati dalla realizzazione degli interventi finanziati; all’interno delle procedure di attuazione-gestione del PPGR devono quindi essere previsti annuali momenti di verifica ambientale in funzione del monitoraggio ambientale e della mitigazione degli impatti ambientali imprevisti nelle fasi iniziali;

8) si ritiene che l’accoglimento di osservazioni che comportino effetti ambientali non analizzati e valutati nel documento di Valsat, allegato al piano adottato, comporterà il necessario aggiornamento del documento di valutazione, ed inoltre, si ritiene che nel caso gli effetti ambientali siano significativi sarà necessario aggiornare anche la presente valutazione;

9) si ritiene necessario che siano affidate alla obbligatoria procedura di verifica (screening) di cui al titolo II, ovvero alla obbligatoria procedura di VIA di cui al Titolo III della L.R. 9/99, cui devono essere assoggettati gli interventi derivanti dall’attuazione del piano, la migliore e specifica determinazione degli impatti ambientali;

delibera altresì: 

in merito alla valutazione di incidenza: 

b) di dare atto che con determina n. 707 del 12 dicembre 2007 la Provincia di Ravenna ha approvato la Valutazione di Incidenza del Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti della Provincia di Ravenna, con prescrizioni e raccomandazioni che si valutano condivisibili;

1) si affida alla valutazione di incidenza dei singoli interventi, previsti nel piano, in sede di rilascio delle autorizzazioni, una approfondita valutazione dei disturbi ambientali arrecati, sui siti Rete Natura 2000, dalle operazioni di costruzione o manutenzione straordinaria degli impianti stessi;><p>

2) si raccomanda, di cessare il trattamento in discarica dei rifiuti urbani e si prescrive, nel frattempo, di coprire con terreno o teli il materiale organico accumulato al termine di ogni giornata lavorativa, raccomandando di eseguire tale operazione almeno due volte al giorno;

3) si prescrive di attuare tutte le soluzioni tecniche (sottopassi, barriere) lungo le strade prossime ai siti ed esterne alla normale viabilità, per mitigare l’impatto indotto dal traffico veicolare dei mezzi pesanti deputati al Conferimento dei rifiuti ai relativi impianti di smaltimento;

4) si raccomanda che l’acqua di raffreddamento in uscita dagli impianti sia recuperata, lasciata raffreddare all’interno dello stabilimento e riutilizzata per il raffreddamento, in modo da non sprecare la risorsa idrica; in alternativa, qualora non fosse praticabile il riciclo dell’acqua, si prescrive di lasciare raffreddare fino a temperatura ambiente l’acqua utilizzata per il raffreddamento, prima della sua immissione nelle acque esterne allo stabilimento;

5) in fase di realizzazione di nuovi impianti o di modifica degli impianti esistenti (ampliamento, manutenzione straordinaria) si prescrive che eventuali bacini di decantazione o accumulo idrico siano realizzati con modalità tali da renderli inaccessibili alla fauna, oppure che siano dotati di adeguate strutture capaci di permettere la fuoriuscita degli animali;

6) in fase di realizzazione di nuovi impianti o di modifica degli impianti esistenti (ampliamento, manutenzione straordinaria) si prescrive di collocare lampioni che indirizzino la luce verso il basso e non disperdano raggi luminosi lateralmente, in modo da non attrarre gli stormi di uccelli in volo notturno;

7) in fase di realizzazione di nuovi impianti o di modifica degli impianti esistenti (ampliamento, manutenzione straordinaria) si prescrive di realizzare impianti elettrici MT interrati o, dove ciò non fosse possibile, in cavo elicord; per i cavi AT si prescrive il posizionamento di spirali o sfere luminescenti a distanza di 18 metri su conduttori singoli o di 54 metri su conduttori in terna;

8) gli impianti collocati a ridosso dello scolo Via Cerba, in comune di Ravenna, e degli scoli Tratturo e Arginelli, in comune di Lugo, si prescrive che siano costantemente monitorati nei tratti adiacenti i corsi d’acqua, che afferiscono a SIC e ZPS (rispettivamente IT4070003 Pineta di San Vitale e Bassa del Pirottolo e IT4070004 Pialassa Baiona, Risega e Pontazzo; IT4070021 Biotopi di Alfonsine e Fiume Reno), al fine di evitare possibili sversamenti di percolato. Lungo i margini di confine tra gli impianti e i suddetti canali si raccomanda di realizzare siepi alberate con specie spontanee delle formazioni Populetalia albae e Prunetalia spinosae;

9) in caso di interventi di realizzazione o manutenzione straordinaria che richiedano l’abbattimento di alberi si prescrive l’impianto di nuove piante arboree in numero corrispondente e, in caso di alberi maturi (oltre i 20 anni di età), si prescrive la collocazione di una cassetta nido per uccelli ed una per pipistrelli per ogni albero tagliato, negli alberi più prossimi a quelli abbattuti;

10) in generale, si raccomanda di realizzare fasce di siepi alberate con specie spontanee caratteristiche delle associazioni vegetali naturali dei luoghi, lungo tutto il perimetro esterno degli impianti, per una profondità di almeno 10 metri;

delibera inoltre: 

c) di esprimere l’Intesa in merito alla conformità del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) della Provincia di Ravenna, adottato con deliberazione del Consiglio n. 10 del 19/02/2008, rispetto agli strumenti della pianificazione regionale, alle condizioni di seguito riportate, già espresse dalla Giunta regionale con delibera n. 1102 del 16 luglio 2008, nell’ambito dell’espressione delle proprie riserve:

1) in merito alle riserve 1.5, 1.6, 1.7, 1.13, 1.14 e 1.15 inerenti la cartografia delle aree non idonee, le corrispondenti norme tecniche nonché le valutazioni delle aree idonee finalizzate a orientare la localizzazione e la modifica del sistema impiantistico relativo alla gestione dei rifiuti la Provincia dovrà:

- verificare e valutare la corrispondenza del sistema impiantistico proposto con le idoneità localizzative disposte dalle norme tecniche del Piano e dalla rappresentazione cartografica delle aree non idonee;

- verificare la coerenza fra le norme tecniche di piano e la rappresentazione delle aree non idonee anche nei confronti delle aree produttive presenti nel territorio provinciale;

2) in merito alle riserve 1.19, 1.20, 1.21 e 1.22, inerenti la tematica dei PCB/PCT, la Provincia dovrà rendere riconoscibile, nelle forme richieste dal legislatore europeo, la materia dei PCB riorganizzandola, ed integrandola, in due sezioni separate denominate:

- programma per la decontaminazione e/o lo smaltimento degli apparecchi inventariati e dei PCB in essi contenuti;

- bozza di piano per la raccolta e il successivo smaltimento degli apparecchi non soggetti ad inventario a norma dell’articolo 4, paragrafo 1, come previsto all’articolo 6, paragrafo 3;

al fine di rendere riconoscibili nei soprarichiamati strumenti le rispettive azioni e la verifica sulle stesse per garantire l’effettivo perseguimento degli obblighi normativi insieme ai risultati attesi e raggiunti nel programma;

3) in merito alla riserva 1.18, inerente le modalità di gestione del servizio di pulizia degli arenili, la Provincia dovrà assicurare che la sabbia, in quanto componente della spiaggia, non sia asportata e che la pulizia dell’arenile, conseguentemente, sia effettuata in loco mediante idonee modalità ed attrezzature;

d) di richiedere alla Provincia di Ravenna di adeguare gli elaborati del PPGR, secondo quanto indicato alla precedente lettera c), prima di procedere alla loro approvazione e di trasmettere gli elaborati del PPGR approvato a questa Giunta regionale;

e) di trasmettere la presente deliberazione alla Provincia di Ravenna ai fini dell’adeguamento di cui alla precedente lettera d) e della successiva approvazione del PPGR da parte della stessa Provincia; nonché ai sensi dell’art. 16, del DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08; si ricorda che, ai sensi dell’art. 17, del DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08, la Provincia dovrà provvedere a rendere pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del piano, nonché il parere motivato, la dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;

f) di informare che è possibile prendere visione del piano e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria presso la Regione Emilia – Romagna, Via dei Mille 21, Bologna – Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale;

g) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito web, ai sensi dell’art. 17, del DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08 il presente partito di deliberazione, la Dichiarazione di sintesi nonché le misure adottate in merito al monitoraggio;

h) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione.

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