n.40 del 06.02.2019 periodico (Parte Seconda)

L.R. 40/98 art. 1 comma 2. Approvazione dei criteri e delle modalità di attuazione per gli anni 2020 e 2021

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- la delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016 che, in attuazione dell’art. 1, comma 703, lettere a) e b) della legge n. 190/2014, individua e approva le aree tematiche e i relativi obiettivi strategici su cui impiegare la dotazione finanziaria del Fondo di Sviluppo e Coesione, unitamente all’adozione di regole sul funzionamento del Fondo;

- l’Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna relativo a interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Emilia-Romagna, sottoscritto il 16 settembre 2017, in cui si prevede, tra l’altro, lo stanziamento di risorse FSC 2014-2020 pari a 3 milioni di euro per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale;

- la delibera CIPE n. 76/2017, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 23 gennaio 2018, avente ad oggetto “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Approvazione del Piano operativo della Regione Emilia-Romagna e assegnazione risorse” con la quale è stata approvata l’assegnazione di risorse per 55 milioni di euro alla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione degli interventi strategici indicati in tale Piano operativo, in cui sono previsti interventi di valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale per un importo di 3 milioni di euro;

Viste:

- la Legge Regionale 1/12/1998, n. 40 “Interventi finanziari speciali per la realizzazione di “Bologna città europea della cultura per l’anno 2000”, per le celebrazioni del I centenario della morte di Giuseppe Verdi e per la partecipazione ad iniziative straordinarie per la valorizzazione delle espressioni storiche, artistiche e culturali nella regione Emilia-Romagna” ed in particolare:

  • l’art. 1 comma 2 in cui si cita, tra le finalità della legge, che la Regione attua interventi finanziari speciali per contribuire alla realizzazione di progetti di particolare rilevanza culturale per l’insieme del territorio regionale;
  • l’art. 2 che definisce la tipologia di interventi finanziabili, quali la valorizzazione di complessi monumentali, recuperi e restauri di immobili di particolare valore storico e culturale, progetti di miglioramento della fruibilità di detti immobili, inclusi quelli di innovazione tecnologica, acquisto di attrezzature e sistemazione di aree adiacenti i beni stessi;
  • l’art. 3, che disciplina le modalità degli interventi, stabilendo al comma 3 che la Regione può stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati o concludere accordi con gli Enti Locali ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, indicanti la tipologia degli interventi, gli oneri a carico dei firmatari nonché i soggetti attuatori, la durata e le modalità di attuazione degli interventi. Nell’ambito delle convenzioni e degli accordi la Regione può intervenire con contributi in conto capitale o in conto interessi attualizzati;

Visti altresì il D.Lsg. n. 42/2004 “Codice dei Beni culturali” e ss.mm.ii. e la Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. ed in particolare gli artt. 12 e 15;

Richiamate inoltre:

- la L.R. n. 24/2018 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2019”;

- la L.R. n. 25/2018 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (legge di stabilità regionale 2019)”;

- la L.R. n. 26/2018 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la propria Deliberazione n. 2301 del 27/12/2018 recante “APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOMPAGNAMENTO E DEL BILANCIO FINANZIARIO GESTIONALE DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2019-2021”;

Preso atto della disponibilità sui capitoli di bilancio relativi alla L.R. n. 40/98 di risorse regionali pari a Euro 906.305,33 per l’anno 2021; 

Rilevato che con propria deliberazione n. 1331 del 2/08/2018 sono stati approvati i criteri e le modalità di attuazione della L.R. n. 40/98 art. 1 comma 2 per gli anni 2018 e 2019, finalizzando le risorse a sostenere il recupero e la valorizzazione di beni culturali situati in comuni con popolazione sino a 20.000 abitanti e che, al termine dell’istruttoria di valutazione, con propria deliberazione n. 2221 del 17/12/2018 sono stati ritenuti ammissibili a contributo n. 27 interventi di cui n. 18 interventi sono stati ammessi in quanto progetti con elevato grado di rispondenza ai criteri di valutazione;  

Ritenuto pertanto opportuno definire i criteri e le modalità di attuazione della L.R. n. 40/98 sopra citata per le annualità 2020 e 2021, procedendo all’acquisizione di proposte progettuali riferite al restauro e alla valorizzazione di complessi monumentali di proprietà comunale, per l’individuazione di uno o più interventi da realizzare in attuazione dell’Accordo di programma citato, stabilendo, in particolare, la tipologia dei progetti ritenuti ammissibili, dei soggetti attuatori, nonché i parametri di valutazione delle proposte che perverranno;

Visto l’allegato A) “Invito alla presentazione di proposte di interventi di restauro e valorizzazione di complessi monumentali di particolare rilevanza culturale della Regione Emilia-Romagna da realizzare nelle annualità 2020 – 2021 in attuazione della L.R. 40/1998”, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Considerato, in particolare, che;

 - per i beni culturali situati in comuni fino a 20.000 abitanti è stata attivata la procedura di contribuzione ai sensi della L.R. n. 40/98di cui alla citata propria deliberazione n. 1331/2018;

- nei comuni capoluogo di Provincia sono in corso di attuazione programmi d’area e progetti di riqualificazione su complessi monumentali che già beneficiano del contributo della Regione,

e che pertanto risulta ora opportuno intervenire prioritariamente a favore dei complessi monumentali situati nei comuni con più di 20.000 abitanti alla data del primo gennaio 2018, con priorità agli interventi su complessi monumentali situati in comuni non capoluogo di Provincia o di Città Metropolitana, così come specificato dell’Allegato A) parte integrante della presente deliberazione;

Visto il D.Lgs n. 118/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Ritenuto di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili, delle attività progettuali che saranno selezionate verrà realizzata ponendo a base di riferimento i princìpi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii;

Dato atto che:

- al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- in ragione di quanto sopra indicato, le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dal soggetto attuatore individuato;

- la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Dato atto infine che il presente provvedimento, ai sensi della Comunicazione della Commissione europea 2016/C262/01, non si configura come Aiuto di Stato;

Richiamati altresì:

- la L.R. n. 40 del 15 novembre 2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. n. 43 del 26 novembre 2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm. ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- la propria deliberazione n. 93 del 29/1/2018 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020” e successiva integrazione, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

 - la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017, avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le proprie deliberazioni n. 56/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001”, n. 270/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”, n. 622/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”, n.1107/2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015” e n. 1059/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)”;

Viste, inoltre, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di approvare l’“Invito alla presentazione di proposte di interventi di restauro e valorizzazione di complessi monumentali di particolare rilevanza culturale della Regione Emilia-Romagna da realizzare nelle annualità 2020 – 2021 in attuazione della L.R. 40/1998” contenente criteri e modalità di attuazione della L.R. n. 40/1998 art. 1 comma 2, riportato nell'allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2) di stabilire che alla valutazione delle proposte pervenute provvederà un apposito Nucleo nominato dal Direttore della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, previa verifica dell’ammissibilità delle domande da parte di un gruppo istruttorio anch’esso individuato dal Direttore Generale competente;

3) di stabilire che con proprio successivo atto si procederà all’individuazione dell’intervento o degli interventi ammessi a contributo, alla quantificazione ed assegnazione del contributo stesso, nonché all’approvazione dello schema di accordo da stipularsi ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/90 e ss.mm.ii.;

4) di dare atto che le risorse finanziarie necessarie all'attuazione del presente provvedimento trovano copertura finanziaria - per quanto riguarda le risorse regionali - sui pertinenti capitoli all’interno della Missione 5 – Programma 2 del bilancio finanziario gestionale 2019-2021 e per quanto riguarda le risorse di cui alla delibera CIPE 76/2017 citata in premessa, all’interno della medesima Missione 5 Programma 2 su appositi capitoli da istituire sul bilancio finanziario gestionale 2019/2021;

5) di stabilire che il dirigente regionale competente provvederà con propri atti:

- alla concessione dei contributi riconosciuti al Comune realizzatore e all’assunzione dei relativi impegni di spesa;

- alla stipula dell’Accordo con i Comuni quali soggetti attuatori, che riporterà la tipologia degli interventi da realizzare, gli obblighi a carico dei firmatari, la durata e le modalità di attuazione;

- alla revoca eventuale dei contributi;

6) di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

7) di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso i
ndicati;

8) di dare atto che il presente provvedimento, ai sensi della Comunicazione della Commissione europea 2016/C262/01, non si configura come Aiuto di Stato;

9) di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

10) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico e sul Portale EmiliaRomagnaCreativa della Regione https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/finanziamenti/bandi

ALLEGATO A)

Invito alla presentazione di proposte di interventi di restauro e valorizzazione di complessi monumentali di particolare rilevanza culturale della Regione Emilia-Romagna da realizzare nelle annualità 2020 – 2021 in attuazione della L.R. 40/1998

1. Finalità

Grazie alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna relativo a interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Emilia-Romagna avvenuta il 16 settembre 2017 è previsto lo stanziamento di risorse FSC 2014-2020 pari a 3 milioni di euro per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale, oltre a risorse regionali pari a euro 906.305,33 sul bilancio per l’annualità 2021, ed eventuali altre risorse che si rendessero disponibili.

La base giuridica indicata dalla Regione per la valorizzazione di beni e del patrimonio culturale è la LEGGE REGIONALE 1 dicembre 1998, n. 40 (INTERVENTI FINANZIARI SPECIALI PER LA REALIZZAZIONE DI "BOLOGNA CITTÀ EUROPEA DELLA CULTURA PER L'ANNO 2000", PER LE CELEBRAZIONI DEL I CENTENARIO DELLA MORTE DI GIUSEPPE VERDI E PER LA PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE STRAORDINARIE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ESPRESSIONI STORICHE, ARTISTICHE E CULTURALI NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA), che disciplina gli interventi finanziari speciali per contribuire alla realizzazione di progetti di particolare rilevanza culturale per l'insieme del territorio regionale (art. 1 comma 2).

Per l’attuazione dell’Accordo di Programma sopra citato, ai sensi della LR n. 40/98, la Regione intende individuare uno o più interventi di particolare rilevanza per l’insieme del territorio regionale la cui attuazione sia da realizzare nelle annualità 2020 e 2021, con le modalità di seguito indicate.

2. Interventi ammissibili

Gli interventi finanziari speciali della Regione sono destinati a progetti di particolare rilevanza per l’insieme del territorio regionale che riguardino immobili di interesse culturale, al fine di una stabile valorizzazione del territorio e del patrimonio storico, artistico e culturale.

Sono pertanto ammissibili al finanziamento regionale sulla base del presente invito gli interventi su complessi monumentali di proprietà comunale per i quali sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) di importo non inferiore a 2.000.000,00 di euro. Per complesso monumentale si intende un insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il tempo hanno acquisito, come insieme, un’autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica (art. 101 del Codice dei Beni Culturali).

Sono ammissibili interventi di cui alle lettere a), b), c), d) ed f) dell’allegato 1 alla L.R. n. 15/2013. Non sono ammissibili proposte progettuale riferite a complessi monumentali per i quali siano in corso interventi che godono di altri finanziamenti regionali o statali, ad esclusione dei fondi per interventi conseguenti ai terremoti del 2012.

La Regione può sostenere interventi di restauro, recupero e riqualificazione mirati al miglioramento della fruibilità e alla valorizzazione di complessi monumentali, ivi inclusi l'innovazione tecnologica, l'acquisto di attrezzature, la sistemazione di aree adiacenti i beni stessi in conformità con l’art. 2 della L.R. n. 40/1998 per i quali l’avvio dei lavori deve avvenire entro il 2020. Non sono ammissibili nuove costruzioni e interventi per cui siano già stati aggiudicati i lavori. Eventuali costi progettuali che ricadano sull’annualità 2019 dovranno essere coperti da finanziamenti propri del Comune o di altri soggetti.

Ciascun Comune può presentare una sola proposta progettuale.

Sono infine ammissibili esclusivamente proposte progettuali su complessi monumentali per cui, a seguito dell’intervento proposto, sarà confermata o sarà assicurata ampia fruizione da parte del pubblico che potrà accedervi gratuitamente o con pagamento di un biglietto o comunque di un contributo che copra solo una frazione dei costi effettivi, incluso il tasso di ammortamento dell’investimento realizzato. Con questa misura non verranno invece finanziati interventi di conservazione del patrimonio che favoriscano esclusivamente singoli enti e non il grande pubblico: ad esempio recuperi di complessi monumentali utilizzati o concessi in uso esclusivo a soggetti di diritto privato, che si configurerebbero quali attività economiche alla luce della normativa europea sugli aiuti di Stato.

3. Soggetti attuatori

Possono presentare proposte progettuali Comuni con più di 20.000 abitanti alla data del primo gennaio 2018.

4. Modalità attuative

Il presente procedimento si attua tramite la stipulazione di uno o più accordi per la realizzazione degli interventi individuati sulla base di proposte elaborate tenendo conto delle finalità e delle priorità stabilite nel presente invito. L’accordo disciplinerà gli obblighi delle parti, la durata e le modalità di attuazione, la partecipazione regionale mediante la concessione di contributi in conto capitale, le modalità di rendicontazione e di liquidazione, i casi di revoca del contributo.

Per l’individuazione dell’intervento o degli interventi da sostenere, un gruppo istruttorio verificherà la completezza della documentazione pervenuta e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità oggettive e soggettive indicate ai precedenti punti 2 e 3. Successivamente, un nucleo di valutazione nominato dal Direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa effettuerà la valutazione delle proposte degli interventi sulla base dei criteri di priorità riportati nel successivo punto 8. Farà parte del suddetto nucleo almeno un membro designato dall’IBACN, in qualità di organo tecnico-scientifico della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni artistici, culturali e naturali, ai sensi della L.R. n. 29/1995.

5. Tipologia e intensità del contributo

Con il presente procedimento è prevista l’assegnazione di un contributo in conto capitale fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili di ciascun progetto. Il Comune deve indicare nella documentazione della proposta progettuale, oltre al costo totale dell’intervento, la quota di contributo richiesta alla Regione, nonché la provenienza delle risorse necessarie alla copertura della quota restante, allegando eventuale documentazione che attesti impegni già assunti e l’effettiva disponibilità delle risorse.

6. Documentazione progettuale

Al fine di poter valutare la coerenza degli interventi pervenuti rispetto alle finalità dell’intervento regionale e ai criteri individuati, i soggetti attuatori dovranno produrre la seguente documentazione:

• scheda sintetica descrittiva della proposta (massimo 6 pagine), con indicazione sintetica del titolo ed eventuale sottotitolo e descrizione delle finalità dell’intervento comprensiva dei risultati attesi in termini di impatto (culturale, turistico, rafforzamento di elementi identitari ecc.);

• documentazione fotografica;

• elaborati progettuali al livello non inferiore del progetto di fattibilità, redatti in conformità all’art. 23 del d.lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici);

• piano finanziario comprensivo di tutte le voci di spesa e dell’indicazione della copertura dei costi come specificato al precedente punto 5 e studio sulla sostenibilità economica nel tempo dell’intervento proposto;

• cronoprogramma della realizzazione dell’intervento comprendente le date previste per l’approvazione del progetto definitivo, esecutivo, dell’appalto delle opere, dell’inizio e di ultimazione lavori e la ripartizione della spesa sugli esercizi finanziari in cui essa diventa esigibile;

• atto amministrativo di approvazione del progetto presentato;

• dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss.mm., di deducibilità o meno dell'IVA;

• dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss.mm. con la quale si attesta che l‘intervento proposto riguarda un complesso monumentale per il quale è previsto l’accesso del pubblico gratuitamente o attraverso l’acquisto di un biglietto che copra solo una frazione del costo effettivo di gestione e che lo stesso complesso non è e non sarà concesso in uso a soggetti terzi per usi che escludano o limitino significativamente la fruizione pubblica del complesso stesso.

7. Spese ammissibili

Sono da ritenersi ammissibili ai fini del calcolo del contributo le seguenti voci di spesa:

  • le spese tecniche di progettazione, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, collaudi, perizie e consulenze tecniche e professionali fino ad un massimo del 10% della spesa ammessa a contributo, purché le stesse siano strettamente legate all’intervento e siano previste nel quadro economico;
  • le spese per restauri e consolidamenti, opere impiantistiche, opere di abbattimento delle barriere architettoniche, opere di manutenzione e recupero aree verdi;
  • le spese per l’acquisto di arredi, allestimenti e attrezzature permanenti;
  • l’Imposta sul Valore aggiunto, nonché ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo attinente alla realizzazione dell’intervento, purché non siano recuperabili.

Saranno ritenute ammissibili le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2019. Per l’annualità 2019 si intendono come costi ammissibili le sole spese progettuali eventuali, per le quali la copertura dovrà essere assicurata dalle risorse di cofinanziamento dei beneficiari.

8. Criteri di priorità nella valutazione delle proposte

Il nucleo nominato dal Direttore generale Economia della conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa valuterà le proposte progettuali pervenute sulla base dei seguenti criteri:

A. Caratteristiche del complesso monumentale

  1. documentata rappresentatività del complesso monumentale per presenza di elementi identitari fortemente significativi per la comunità che, opportunamente recuperati e valorizzati, siano in grado di innalzare la capacità di attrazione ed innescare processi di qualificazione e rivitalizzazione del territorio;
  2. integrità e originalità del complesso monumentale rispetto al progetto e alla funzione originaria;
  3. documentato legame con il contesto territoriale paesaggistico-ambientale;
  4. complesso monumentale per la cui valorizzazione esistano accordi fra più enti pubblici;
  5. complesso monumentale situato in comuni che non siano capoluogo di Provincia [CC1].

B. Caratteristiche della proposta progettuale

  1. conservazione dei caratteri storici ed integrazione con il contesto;
  2. integrazione delle nuove componenti con i manufatti storici;
  3. incremento dell’accessibilità;
  4. chiara destinazione d’uso con finalità prevalentemente culturali dell’attrattore [CC2] valorizzato e sostenibilità economica nel tempo;
  5. valorizzazione del complesso anche a fini didattici, oltre che turistici.

9. Modalità di presentazione delle proposte

La proposta progettuale dovrà essere inviata entro il 22 febbraio 2019 alle ore 14.00 con Posta elettronica Certificata all’indirizzo servcult@postacert.regione.emilia-romagna.it utilizzando lo schema di domanda di cui all’Allegato 1 e nell’oggetto dell’inoltro telematico dovrà essere riportato: “Proposta di intervento sul complesso monumentale denominato __________. Domanda di contributo ai sensi della L.R. 40/1998”.

La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante o da persona da lui delegata. La documentazione tecnica di progetto dovrà recare la firma del tecnico abilitato.

10. Modalità di ammissione al contributo e successiva concessione

Con atto della Giunta Regionale si provvederà all’individuazione delle proposte di intervento ammesse al contributo, sulla base delle risultanze dell’istruttoria sia con riferimento all’ammissibilità sia con riferimento alla valutazione del grado di rispondenza ai criteri di priorità, alla quantificazione e assegnazione del contributo, nonché all’approvazione dello schema di accordo attuativo.

Il dirigente responsabile del Servizio competente provvederà, successivamente, alla sottoscrizione dell’accordo e alla concessione del contributo assumendo il relativo impegno di spesa.

11. Comunicazione esito istruttoria e sottoscrizione dell’accordo

Ai Comuni la cui proposta di intervento risulterà individuata come prioritaria e ammessa al contributo saranno comunicati l’entità delle spese ammissibili e l’ammontare del contributo concesso.

In seguito alla comunicazione di individuazione dell’intervento che sarà oggetto del contributo, il Comune dovrà procedere alla sottoscrizione con la Regione dell’accordo, che disciplinerà gli obblighi delle parti, la durata e le modalità di attuazione, di rendicontazione e di liquidazione, nonché i casi di revoca del contributo.

L’accordo riporterà in allegato la proposta progettuale ed il relativo piano finanziario. L’accordo sarà sottoscritto mediante firma digitale e la sua validità decorrerà dalla data di repertoriazione.

12. Informazioni

Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare Norma Grossi (051 5273473) o Giovanni Gardenghi (051 5273465) anche scrivendo a:

- norma.grossi@regione.emilia-romagna.it

- giovanni.gardenghi@regione.emilia-romagna.it

13. Comunicazione di avvio del procedimento – responsabile del procedimento

Di seguito sono indicati gli elementi e i contenuti della comunicazione di avvio del procedimento di cui agli articoli 7 e 8 della legge n. 241/1990: 

• Amministrazione competente: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa;

• Oggetto del procedimento: attuazione della L.R. n. 40/98 art. 1, comma 2, per le annualità 2020 e 2021;

• Responsabile del procedimento: Gianni Cottafavi – Responsabile del Servizio Cultura e Giovani;

• La procedura istruttoria sarà avviata a partire dal giorno successivo alla data di scadenza per la presentazione delle proposte di intervento e si concluderà entro il termine di 60 giorni da tale data, fatti salvi i casi di sospensione del termine previsti dall’art. 17, comma 3 della L.R. 32/1993). La delibera di approvazione sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione e sul portale Cultura della Regione https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/finanziamenti/bandi.

14. INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali ai sensi dell’art 13 del Regolamento europeo n. 679/2016

1. Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali. 

2. Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 9, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro n.52 - 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051/527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

3. Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail dpo@regione.emilia-romagna.it o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.

4. Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale. 

5. Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.

6. Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per l’assegnazione dei contributi per interventi significativi per il recupero, la qualificazione, la valorizzazione di complessi monumentali di comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti su beni di loro proprietà ai sensi degli artt. 1, comma 2, 2 e 3 della L.R. n. 40/1998.

7. Destinatari dei dati personali

I dati personali sono oggetto di diffusione ai sensi della “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020.

8. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

9. Periodo di conservazione

I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.

10. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

- di accesso ai dati personali;

- di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

- di opporsi al trattamento;

- di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali

11. Conferimento dei dati

Il conferimento dei suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà la non assegnazione di contributi.

15. Pubblicazione dei dati ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013

Gli elementi distintivi dei soggetti beneficiari e dei progetti sono soggetti alla pubblicazione prevista dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, e ss.mm.ii. nonché sulla base degli indirizzi interpretativi ed adempimenti contenuti nella deliberazione della Giunta regionale n. 93/2018.

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