n.118 del 29.05.2015 (Parte Seconda)

Proposta di interventi da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

  • in data 3 novembre 2010 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (di seguito MATTM) e il Presidente della Regione Emilia-Romagna hanno sottoscritto, ai sensi dell’art. 2, comma 240 della Legge 27 dicembre 2009, n. 191, l’”Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”, (di seguito Accordo), per un totale complessivo di € 154.879.629,15, di cui € 90.076.000,00 di risorse statali e € 64.803.629,15 di cofinanziamento regionale;
  • in base a quanto disposto dall’art. 5, comma 1 dell’Accordo, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 dicembre 2010 è stato nominato il Prefetto Vincenzo Grimaldi quale Commissario Straordinario delegato per la sollecita attuazione degli interventi individuati nell’Accordo;
  • in data 23 Dicembre 2013 è stato sottoscritto il Secondo Accordo Integrativo all’Accordo che prevede la realizzazione di interventi per un totale complessivo di € 144.474.050,96, di cui € 81.068.400,00 di risorse statali e € 63.405.650,96 di cofinanziamento regionale, tra cui sono ricompresi gli interventi cofinanziati con le economie della Legge 267/1998 per complessivi € 2.297.121,32;

Visti:

  • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 maggio 2014, che ha istituito la Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche (di seguito “Struttura di Missione”), con la finalità, tra l’altro, di imprimere accelerazione all’attuazione degli interventi in materia di dissesto idrogeologico, in raccordo con i Ministeri e le Autorità competenti;
  • l’art. 10, comma 1 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”, che stabilisce che, a decorrere dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto, i Presidenti delle Regioni subentrano ai Commissari straordinari delegati per la sollecita realizzazione degli interventi individuati dagli Accordi (di seguito Commissari);
  • il comma 2 del succitato art. 10, che prevede la nomina, da parte del Consiglio dei Ministri, di un Commissario ad Acta in caso di cessazione anticipata del Presidente della Regione;
  • la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2014, registrata alla Corte dei Conti al n. 2545 del 19 settembre 2014, di nomina di Paola Gazzolo a Commissario ad Acta per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ricompresi nell’Accordo, in ragione della necessità di attuare i medesimi con celerità fino all’insediamento del nuovo Presidente della Regione;
  • l'art. 44, comma 1, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, che prevede l'assunzione dei poteri da parte del Presidente della Giunta all'atto di insediamento dell'Assemblea legislativa;
  • l’insediamento dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, formalmente avvenuto in data 29 dicembre 2014, in seguito al quale il Presidente della Regione è subentrato nel ruolo di Commissario straordinario delegato per la sollecita realizzazione degli interventi individuati dall’Accordo (di seguito Commissario).

Premesso inoltre che:

  • la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del MATTM, con nota n. 58706/TRI/DIVX del 17 dicembre 2013, ha richiesto entro il 10 gennaio 2014, per il tramite dei Commissari, che le Regioni predispongano una lista di nuovi interventi da proporre a finanziamento in relazione alle situazioni di massimo rischio per l’incolumità delle persone;
  • su richiesta della sopraccitata Direzione, i dati relativi a tali interventi sono stati caricati nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (di seguito ReNDiS), attraverso il quale l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (di seguito ISPRA) svolge le attività di monitoraggio degli interventi per conto del MATTM;
  • con propria deliberazione 13 gennaio 2014, n. 25 sono stati proposti alla Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del MATTM, d’intesa con il Commissario, l’elenco degli ulteriori interventi in materia di dissesto idrogeologico;
  • la suddetta deliberazione è stata successivamente integrata e modificata con proprie deliberazioni 27 gennaio 2014, n. 72, 10 febbraio 2014, n. 148 e 9 giugno 2014, n. 823.

Preso atto che l’art. 7, comma 2 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive, stabilisce che a partire dalla programmazione 2015 le risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico sono utilizzate tramite accordo di programma sottoscritto dalla Regione interessata e dal MATTM e che l'attuazione dei medesimi è assicurata dal Presidente della Regione in qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, con i compiti, le modalità, la contabilità speciale e i poteri di cui all'articolo 10 del citato d.l. n. 91/2014.

Considerato che:

  • il MATTM, con nota n. TRI-U-4498 del 10/02/2014, ha richiesto alle Autorità di bacino di segnalare, attraverso il sistema ReNDiS, gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico che includano Infrastrutture verdi, così come definite dalla Comunicazione della Commissione Europea COM(2013) 249;
  • la Regione Emilia-Romagna ha a tal fine fornito il supporto necessario alle Autorità di bacino regionali e interregionali ricadenti nel proprio territorio;

Considerato inoltre che:

  • l’art. 7, comma 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”, convertito con modificazioni dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164, ha destinato la somma complessiva di 110 milioni di euro per interventi finalizzati a fronteggiare le situazioni di criticità ambientale delle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione;

Dato atto che:

  • la Struttura di Missione, con e-mail del 5 novembre 2014, ha convocato le Regioni in data 10 novembre 2014 per una riunione propedeutica alla redazione del Piano nazionale contro il dissesto 2014-2020;
  • a seguito delle citate richieste di segnalazioni di interventi, la Regione, d’intesa con il Commissario ad Acta, ha avviato le ricognizioni delle nuove proposte di intervento, con il coinvolgimento dei Servizi regionali competenti in materia di difesa del suolo e della costa, l’Agenzia regionale di protezione civile, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, i Consorzi di bonifica, le Autorità di bacino territorialmente competenti e gli enti locali interessati, attraverso apposite riunioni tecniche convocate con note n. PG/2014/0425719 del 12/11/2014 e PG/2014/0428433 del 13/11/2014;
  • come comunicato dalla Struttura di Missione nel corso della riunione tenutasi il 12/03/2015, al sopraccitato finanziamento possono altresì accedere gli interventi di mitigazione del rischio idraulico che interessano le aree urbanizzate con popolazione a rischio superiore a 15.000 abitanti, individuate nel Rapporto Tecnico dell’ISPRA “Mappe di pericolosità idraulica e popolazione esposta a rischio alluvioni in Italia” (Dicembre 2014);
  • sulla base delle suddette ricognizioni e delle indicazioni fornite dai soggetti competenti sopraccitati, sono stati aggiornati gli elenchi degli interventi di cui alle citate deliberazioni nn. 25/2014, 72/2014, 148/2014 e 823/2014, sono state definite le priorità di intervento ed è stato effettuato il caricamento delle proposte nel sistema ReNDiS, come richiesto dal MATTM e dalla Struttura di Missione;
  • nel sistema ReNDiS sono pertanto presenti le seguenti categorie di intervento:
  • interventi da ricomprendere nel Piano Nazionale contro il Dissesto Idrogeologico 2014-2020 (codice G1);
  • interventi che includono Infrastrutture verdi (codice G2);
  • interventi per la sicurezza idraulica delle Aree metropolitane e delle aree urbanizzate con popolazione a rischio superiore a 15.000 abitanti (codice G3);
  • nel corso della seduta del 20 febbraio 2015 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha assegnato 450 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un Piano di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico relativi in aree metropolitane e urbane con un alto livello di popolazione esposta al rischio;

Considerato infine che si rende necessario:

  • prendere formalmente atto delle criticità segnalate nell’ambito delle ricognizioni sopra richiamate;
  • aggiornare contestualmente gli elenchi degli interventi di cui alle sopraccitate deliberazioni nn. 25/2014, 72/2014, 148/2014 e 823/2014;
  • formulare al MATTM e alla Struttura di Missione, d’intesa con il Commissario straordinario, le proposte di interventi da ricomprendere nel Piano Nazionale contro il Dissesto Idrogeologico 2014-2020, nel Piano stralcio Aree Metropolitane e che includono Infrastrutture verdi;
  • prendere atto degli ulteriori interventi segnalati dai Consorzi di Bonifica in aggiunta a quelli inseriti in ReNDiS, che individuano ulteriori situazioni critiche lungo il reticolo di competenza;

Viste:

  • la legge regionale 24 marzo 2000, n. 22 “Norme in materia di territorio, ambiente e infrastrutture - Disposizioni attuative e modificative della L.R. 21 aprile 1999, n. 3” con la quale sono stati attuati i principi del D.Lgs 29/1993, prevedendo il riordino delle funzioni amministrative regionali in materia di opere e lavori pubblici;
  • la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 ad oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e s.m., con particolare riferimento alla Sezione 5 "Lavori pubblici di competenza della Regione", Appendice 1, Parte Speciale;

Dato atto del parere favorevole in merito alla regolarità amministrativa del presente provvedimento, espresso dal Direttore Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 37 della L.R. n. 43/2001, della D.G.R. n. 2416/2008 e del citato Decreto del Commissario Straordinario n. 1/2015;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

sulla base delle considerazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate:

a) di proporre al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, d’intesa con il Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, i seguenti elenchi di interventi, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • Allegato A: elenco degli interventi da ricomprendere nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, per complessivi € 739.061.474,00;
  • Allegato B: elenco degli interventi da ricomprendere nel Piano stralcio Aree Metropolitane, per complessivi € 116.338.500,00;
  • Allegato C: elenco degli interventi che includono Infrastrutture verdi, per complessivi € 103.750.000,00;
  • Allegato D: ulteriori interventi segnalati dai Consorzi;

b) di precisare che gli elenchi di cui agli allegati A, B, C e D sostituiscono integralmente gli interventi segnalati con le deliberazioni nn. 25/2014, 72/2014, 148/2014 e 823/2014;

c) di stabilire che i suddetti elenchi, sentito il Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, possano essere oggetto di modifica e integrazione a seguito degli approfondimenti in corso relativamente ai danni causati dai recenti eventi meteorologici;

d) di dare mandato all’Assessore competente per materia di coordinare incontri su base provinciale, ai fini di una specifica informazione agli enti territoriali oltre che della condivisione delle criticità e delle soluzioni da proporre;

e) di rimandare a successive proprie deliberazioni la programmazione degli interventi, sulla base dei finanziamenti effettivamente disponibili;

f) di trasmettere il presente provvedimento:

  • alla Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
  • alla Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche;
  • alle Autorità di bacino territorialmente competenti;
  • al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile;
  • all’Agenzia regionale di Protezione Civile;
  • ai soggetti proponenti individuati negli allegati;

g) di pubblicare il presente provvedimento nel BUR.

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