n. 41 del 14.03.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2103 - Risoluzione proposta dalla Presidente della Commissione per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini, su mandato della stessa Commissione, per impegnare la Giunta ad informare l'azione programmatica e amministrativa al perseguimento della piena rappresentanza di genere (a firma della consigliera Roberta Mori)

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la promozione delle pari opportunità nell’accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive rientra tra i principi generali dell’ordinamento ai quali il Legislatore, statale e regionale, deve attenersi nell’esercizio della propria potestà legislativa;

le Regioni promuovono, come organi costituzionali e istituzioni della Repubblica, la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità di accesso alle cariche elettive.

Considerato che

la rappresentanza femminile nelle cariche istituzionali ed elettive italiane è una delle più basse d’Europa, con una percentuale di donne parlamentari pari al 18,3% al Senato, 21,1% alla Camera e 21% all’Europarlamento e che tale percentuale crolla a livello territoriale;

anche in Emilia-Romagna le donne sono sottorappresentate nelle posizioni apicali e di responsabilità, siano esse incardinate in sedi istituzionali, elettive, pubbliche o private e, nello specifico, le presidenti di giunta nelle amministrazioni provinciali si attestano al 33% e si fermano al 19,7% le donne sindaco (numeri esigui ma pure i più alti in Italia), mentre rappresentano il 38,4% della Giunta regionale ma solo il 18% dell’Assemblea legislativa.

Ritenuto che

solo rafforzando le politiche di promozione della parità di genere si può realizzare una presenza equilibrata tra uomini e donne nelle istituzioni e nei posti di responsabilità degli organi economici, amministrativi e politici;

risulta, inoltre, imprescindibile un dialogo strutturato tra le forze politiche e la società civile al fine di garantire il principio della parità dei sessi nell’accesso alle cariche elettive.

Sottolineato che

al fine di tutelare, promuovere e garantire il riequilibrio della rappresentanza e conseguire un’autentica parità di genere è essenziale intervenire in maniera coordinata sulla legislazione regionale, applicando le norme antidiscriminatorie e di democrazia paritaria previste nello Statuto della Regione Emilia-Romagna;

anche alla luce delle più recenti sentenze della Corte costituzionale risulta necessario intervenire in materia elettorale ove non si sia già provveduto, con misure volte a garantire la parità di genere;

in tale ambito di riequilibrio della rappresentanza, appare indispensabile realizzare, anche con interventi legislativi, la piena cittadinanza politica, sociale ed economica delle donne attraverso la parità di accesso alle cariche direttive delle società partecipate pubbliche e controllate da regioni ed enti locali.

Dato atto che

si è tenuto il 17 e 18 novembre 2011 a Roma il 1° Forum delle Elette nelle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, organizzato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, organismo trasversale dei parlamenti regionali;

si è approvato in seduta plenaria un documento unitario che costituisce un punto di partenza condiviso per la diffusione della prospettiva di genere e l’evoluzione della rappresentanza paritaria nelle istituzioni;

il testo della presente risoluzione è stato condiviso all’unanimità dalla Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini.

Si impegna 

a convocarsi in seduta straordinaria per affrontare l’emergenza della presenza femminile nelle istituzioni regionali e approfondire il tema degli strumenti normativi elettorali a riequilibrio e garanzia della parità di genere;

ad avviare un percorso volto a introdurre nella normativa regionale, compresi i regolamenti interni di funzionamento degli organi regionali, principi e provvedimenti tali da perseguire la piena rappresentanza di genere;

a coinvolgere in tale percorso organismi e associazioni della rappresentanza sociale, istituzionale e di genere attraverso la collaborazione degli assessorati e delle commissioni assembleari competenti, in particolare della neo costituita Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini.

Impegna la Giunta

ad assumere i principi sopraesposti quali informatori dell’azione programmatica e amministrativa in ogni sede di confronto, di rappresentanza e di decisione, nonché a sostenere e promuovere tale percorso in stretta collaborazione con l’Assemblea legislativa e le Commissioni competenti. 

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 28 febbraio 2012

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