n.198 del 04.07.2014 (Parte Seconda)

Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale in data 28 aprile 2014, n. 559)

L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 559 del 28 aprile 2014, recante ad oggetto "Approvazione Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna - Fondo Sociale Europeo 2014/2020 - Proposta di adozione all'Assemblea legislativa regionale";

Preso atto:

- del parere favorevole espresso dalla commissione referente "Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport" di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. AL/2014/0023277 in data 11 giugno 2014,

- del parere favorevole espresso dal Consiglio delle Autonomie locali (CAL) sulla proposta della Giunta regionale n. 559 del 28 aprile 2014 (qui allegato);

Previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,

delibera

- di approvare le proposte contenute nella deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 559 del 28 aprile 2014, sopra citata e qui allegata quale parte integrante e sostanziale;

- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti i regolamenti:

- n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006; 

- n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, che abroga il regolamento (CE) n. 1082/2006;

- n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

- n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

- n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

Visti in particolare:

- l’allegato I del regolamento n. 1303/2013 relativo al Quadro Strategico Comune 2014-2020 per il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca” che rappresenta il documento di riferimento strategico per impostare ed implementare un approccio integrato, che dovrà essere dettagliato negli Accordi di partenariato e nei Programmi operativi;

- il “Position Paper” - Rif. Ares (2012) 1326063 - 9/11/2012, dei servizi della Commissione Europea sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014 - 2020, che individua le sfide principali e le priorità di finanziamento sulla base delle quali fondare il ciclo di programmazione 2014-2020, nonché i possibili fattori di successo per l’uscita dalla crisi economica-finanziaria;

Visti altresì:

- il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014 - 2020” del 27/12/2012 elaborato dal Ministero per la Coesione territoriale, d’intesa con i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha avviato il confronto pubblico per la preparazione dell’Accordo di partenariato;

- la bozza di Accordo di Partenariato trasmessa il 10 dicembre 2013 alla Commissione europea che costituisce il quadro di riferimento per l’elaborazione dei programmi operativi;

Atteso che, nel quadro normativo comunitario e nazionale sopra delineato la Regione Emilia-Romagna:

- con delibera di Giunta n. 930/2012 “Quadro strategico comune 2012-2020: percorso di programmazione”:

- ha avviato il percorso di programmazione nell’ambito del Quadro strategico comune 2014-2020, con l’obiettivo di definire le strategie per conseguire l’integrazione alla scala regionale delle Politiche di Coesione e delle politiche prioritarie dell’UE per Europa 2020, tra cui quelle per l’Innovazione e la Ricerca;

- ha istituito la Conferenza dei Direttori Generali con il compito di promuovere il coordinamento e definire come procedere all’integrazione degli 11 Obiettivi Tematici e delle priorità della politica di coesione assicurandone la complementarietà con le altre politiche regionali, nonché un tavolo tecnico, composto da funzionari delle Autorità di Gestione dei Programmi operativi, della Programmazione territoriale, del Servizio di rappresentanza a Bruxelles e dell’Autorità di Audit, per l’elaborazione dei contenuti e dei contributi utili al confronto tecnico-istituzionale per la redazione coerente e coordinata dei Programmi Operativi con l’Accordo di partenariato;

- con Delibera di Giunta n. 1691/2013 “Approvazione del quadro di contesto della Regione Emilia-Romagna e delle linee di indirizzo per la programmazione comunitaria 2014 - 2020”:

- ha approvato l’esito dei lavori della Conferenza dei direttori e del Tavolo tecnico e seguenti documenti “Il quadro di contesto della regione Emilia-Romagna” “Indirizzi per la programmazione 2014-2020 dei Fondi comunitari in Emilia-Romagna - Quadro Strategico Regionale”;

- ha costituito un Comitato permanente per il coordinamento e l’integrazione della programmazione 2014-2020 composto dalle Autorità di Gestione dei PO regionali e coadiuvato dalle strutture regionali coinvolte nei processi di programmazione, attuazione, monitoraggio e controllo dei programmi comunitari, reso operativo con la Determinazione n.1693 del 14 febbraio 2014 della Direzione Generale Programmazione Territoriale e Negoziata, Intese, Relazioni Europee e Relazioni internazionali;

- ha dato mandato all’Autorità di Gestione del POR FSE di predisporre, in coordinamento con Comitato permanente, i contenuti del programma operativo;

Preso atto che:

- il regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013:

- all’art. 9 individua gli obiettivi tematici al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

- all’art. 55 dispone che, al fine di migliorare la qualità della progettazione di ciascun Programma, sia effettuata, sotto la responsabilità dell’autorità competente, la valutazione ex ante e che la stessa sia presentata alla Commissione contemporaneamente al programma;

- il regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013:

- all’art. 3, elenca le priorità di investimento per ciascun obiettivo tematico a sostegno del FSE conformemente all’art. 9, primo comma, punti 8, 9, 10 e 11 del REG. (UE) n. 1303/2013:

a) promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;

b) promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;

c) investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente;

d) rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente;

- all’art. 4, paragrafo 2, dispone che almeno il 20% delle risorse totali del FSE sia attribuito all’obiettivo tematico “promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e tutti i tipi di discriminazione”;

- all’art. 4, paragrafo 3 lett. a), stabilisce che per le regioni più sviluppate occorre destinare almeno l’80% della dotazione FSE destinata a ciascun programma operativo, su un massimo di cinque, tra le priorità d’investimento elencate all’art. 3;

Considerato che il Programma Operativo Regionale (POR) in argomento evidenzia le relazioni di coerenza con gli obiettivi della Comunità relativi all’occupazione in materia di inclusione sociale, istruzione e formazione - e con le priorità dell’Accordo di Partenariato (AdP), assumendo a riferimento la nuova strategia della Commissione COM(2010) 2020 “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” adottata dalla Commissione Europea nel marzo 2010 e dal Consiglio Europeo il 17 luglio 2010 per uscire dalla crisi e per preparare l’economia del XXI secolo che individua tre motori di crescita, segnatamente:

- una crescita intelligente per sviluppare l’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione;

- una crescita sostenibile per promuovere una economia più efficiente sotto il profilo delle risorse e quindi più “verde” e competitiva;

- una crescita inclusiva per promuovere un’economia che attraverso alti tassi di occupazione favorisca coesione sociale e territoriale;

Dato atto inoltre che il POR si inquadra nelle più ampie politiche regionali di sviluppo e che prevede pertanto positive sinergie con altri fondi e strumenti finanziari, quali il Programma Operativo regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), nonché con il Programma regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020;

Tenuto conto che il Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 prevede una forte complementarietà con i programmi europei transnazionali, in particolare nel campo della formazione e dell’istruzione; 

Considerato infine che tale Programma è stato redatto, in conformità con quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1303/2013, sulla base delle indicazioni emerse dal Rapporto di Valutazione ex-ante, redatto dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici a cui è stato attribuito lo svolgimento dell’attività con propria deliberazione n.495/2013, nonché delle Linee di Indirizzo per la programmazione comunitaria 2014 - 2020 approvate congiuntamente al Quadro di contesto con la propria deliberazione n. 1691/2013;

Valutata la necessità di approvare il Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna Fondo Sociale Europeo 2014-2020, parte integrante del presente atto, al fine di elaborare le linee di intervento nel campo delle politiche del lavoro, della formazione e dell’istruzione, da realizzare in modo coordinato con le politiche economiche e con le politiche sociali della Regione; 

Dato atto che, come previsto dalla Legge regionale n. 12/2003 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm e dalla Legge regionale n. 17/2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro” e s.m, ed in ottemperanza a quanto indicato dalle normative comunitarie, sono state attivate ed espletate le procedure di collaborazione istituzionale e di concertazione sociale, acquisendo i pareri positivi:

- del Comitato di Coordinamento Istituzionale (art. 50 L.R. 12/03) nella seduta del 3/4/2014;

- della Commissione regionale tripartita (art. 51 L.R. 12/03) nella seduta 3/4/2014;

Preso altresì atto dei positivi pareri espressi:

- dalla Conferenza regionale per il sistema formativo (art. 49 L.R. 12/03) nella seduta del 7/4/2014;

- dalla Conferenza del Terzo settore, di cui all’art. 35 della L.R. 3/99, nella seduta del 14/3/2014;

- dal Consiglio delle Autonomie Locali (art. 6 L.R. 13/2009) nella seduta del 14/4/2014;

Considerata la necessità che il Programma Operativo relativo alla Regione Emilia-Romagna e la connessa richiesta di contributo pervengano all'Unione Europea tramite i competenti Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico in tempo utile per garantire la candidatura ufficiale del Programma alla Commissione Europea;

Richiamata la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

Viste le proprie deliberazioni:

- 1057/2006 "Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali";

- n.1663/2006 "Modifiche all'assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";

- n.2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm;

- n. 1377/2010 “Revisione dell'assetto organizzativo di alcune Direzioni Generali”così come rettificata dalla deliberazione n. 1950/2010;

- n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;

- n.1222/2011 recante "Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2011)";

- n. 1642/2011 “Riorganizzazione funzionale di un Servizio della Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro e modifica all'autorizzazione sul numero di posizioni dirigenziali professional istituibili presso l'Agenzia Sanitaria e Sociale regionale”;

- n. 221/2012 “Aggiornamento alla denominazione e alla declaratoria e di un Servizio della Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore regionale competente;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di proporre all’Assemblea legislativa regionale l'approvazione del Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna, relativo al Fondo Sociale Europeo 2014 - 2020, allegato parte integrante della presente deliberazione;

2. di autorizzare la presentazione del suddetto Programma Operativo al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ed al Ministero dello Sviluppo Economico, per il successivo inoltro alla Commissione Europea nei tempi e con le modalità previste dalle procedure nazionali e comunitarie;

3. di delegare l’assessore competente per materia ai negoziati con la Commissione Europea, Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e inclusione sul medesimo Programma Operativo, autorizzandolo ad apportare modificazioni ed integrazioni al programma di cui al punto 1) che si rendessero necessarie nell'ambito del rapporto di partenariato con lo Stato e l'Unione Europea medesima;

4. di disporre, ad avvenuta approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa, la pubblicazione dell’atto relativo, comprensivo del presente allegato, nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

5. di stabilire, infine, di prendere atto, con propria successiva deliberazione del Programma Operativo Regionale, nel testo approvato da parte dalla Commissione Europea.

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