n.275 del 07.09.2016 periodico (Parte Seconda)

Nomina di un tecnico di cui all'art. 8, comma 4, del R.R. n. 1/2008 per la gestione del cervo nei territori di Modena e Reggio Emilia

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Richiamate:

  • la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche;
  • la Legge Regionale 15 febbraio 1994 n. 8 recante “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Viste le seguenti deliberazioni di Giunta regionale:

  • n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è provveduto, tra l'altro, ad istituire dal 1 gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie, i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata L.R. n. 13/2015;
  • n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1 gennaio 2016 la decorrenza delle funzioni amministrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta L.R. n. 13/2005 tra le quali quelle relative al settore “Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura”;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016, “Modifiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni sopra esplicitato, ed in particolare l'art. 60 recante “Disposizioni finali in ordine al subentro delle funzioni da parte della Regione Emilia-Romagna” che prevede al comma 1 che i Piani faunistico-venatori provinciali hanno efficacia fino alla data di approvazione del Piano faunistico-
venatorio regionale;

Richiamato in particolare l’art. 56 della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come da ultimo modificato dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016, relativo alla gestione venatoria degli ungulati, che demanda la disciplina della materia ad apposito regolamento;

Visto il Protocollo d'Intesa tra le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 1265 del 13 ottobre 1999 per la gestione condivisa della popolazione del cervo appenninico detta dell' “Acquerino” attraverso programmi e metodi che considerano in modo unitario le popolazioni a prescindere dalle suddivisioni amministrative del territorio dalle stesse occupato;

Dato atto che a tal fine l'areale appenninico è stato suddiviso in tre comprensori ACATER (Areale Cervo dell'Appennino Toscano, Emiliano-Romagnolo):

  • Orientale: province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze;
  • Centrale: Città metropolitane di Bologna e Firenze, province di Prato e Pistoia;
  • Occidentale: province di Modena, Parma, Reggio-Emilia e Lucca;

Atteso che il sopra richiamato Protocollo d'Intesa tra le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, al fine di consentire una corretta, organica ed unitaria forma di gestione della popolazione di cervo dell' Acquerino, prevede, tra l'altro, l'istituzione di una Commissione di Coordinamento assistita da una Commissione Tecnica per la predisposizione dei necessari strumenti di gestione, tra i quali, un apposito Regolamento per la gestione faunistico-venatoria della popolazione di Cervo dell'Appennino Tosco-Emiliano;

Dato atto che in attuazione del predetto Protocollo d'Intesa la Regione Emilia-Romagna aveva approvato il Regolamento Regionale n. 36/2000 per la gestione faunistico-venatoria della popolazione di Cervo dell'Appennino Tosco-Emiliano;

Preso atto che l'espansione della specie “cervo” sul territorio regionale ha imposto l'estensione delle prescrizioni contenute nel succitato R.R. n. 36/2000, relative alla sola popolazione dell'Acquerino, a tutto il territorio regionale dove è presente la specie “cervo” attraverso la predisposizione di una regolamentazione che ricomprenda, in un unico testo, la gestione faunistico-venatoria degli ungulati;

Visto il Regolamento Regionale del 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna" e in particolare:

  • l’articolo 7 che prevede per ciascuna popolazione di cervo presente sul territorio regionale l’individuazione di un comprensorio di gestione corrispondente all’areale distributivo complessivo della popolazione stessa, da aggiornare annualmente;
  • l’articolo 8 che prevede, tra l’altro, che per ciascun Comprensorio vengano individuate:
  • una Commissione di Coordinamento, composta dai rappresentanti delle Regioni interessate, di tutti i soggetti a vario titolo interessati dalla gestione della specie (ATC, Parchi, Aziende faunistiche) e da un rappresentante dell’ISPRA;
  • una Commissione Tecnica composta da un Tecnico di comprovata esperienza nella gestione del cervo valutata dall’ISPRA, nominato da ciascuna delle Province ricadenti nel Comprensorio di gestione e da un rappresentante dell’ISPRA;

Preso atto che le Commissioni Tecniche dei tre ACATER (Areale del Cervo dell’Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo) Orientale, Centrale ed Occidentale, furono nominate dalle Province per l’intera durata del Piano Poliennale di gestione del cervo che, ai sensi dell’articolo 9 del citato regolamento regionale n. 1/2008, è parte integrante dei Piani faunistico-venatori provinciali attualmente vigenti;

Dato atto che, quanto alla Commissione Tecnica dell’ACATER Occidentale, sono pervenute, rispettivamente con note prot. PG/2016/314742 del 29 aprile 2016 e PG/2016/518249 dell’8 luglio 2016, le rinunce, a far parte della predetta Commissione, del Dott. Riccardo Fontana per il territorio di Modena e del Dott. Ambrogio Lanzi per il territorio di Reggio Emilia limitatamente al comprensorio C3 (montagna);

Ritenuto di provvedere con il presente atto alla sostituzione dei sopracitati tecnici, provvedendo a nuova nomina sentiti in proposito i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca di Modena e di Reggio-Emilia nonché gli ATC e le Aziende Faunistico-Venatorie interessate alla gestione del cervo;

Considerato che sia per il territorio di Modena sia per il comprensorio montano del territorio di Reggio Emilia, corrispondente al territorio dell’ATC RE4 e a quello delle Aziende Faunistiche ivi comprese, i soggetti gestori della fauna - ATC e Aziende Faunistiche - dopo aver verificato la disponibilità di diversi tecnici esperti nella gestione del cervo, hanno proposto, rispettivamente con note prot. PG/2016/365041 del 18 maggio 2016 e PG/2016/539413 del 20 luglio 2016, la nomina del Dott. Andrea Gaggioli, in possesso dei requisiti previsti dal sopracitato regolamento regionale ed in particolare dell’attestato rilasciato da ISPRA con prot. 17260/T-D1 del 14/3/2016, che ha dichiarato la propria disponibilità;

Ritenuto pertanto, considerata la necessità di garantire un’adeguata gestione del cervo nell’imminenza dell’apertura della stagione venatoria, di provvedere alla nomina del Dott. Andrea Gaggioli quale componente della Commissione Tecnica del Cervo dell’ACATER Occidentale per il territorio di Modena e per il territorio di Reggio-Emilia limitatamente al Comprensorio C3 montagna corrispondente all’ATC RE4 e alle Aziende faunistico-venatorie ricadenti in detto territorio, fino all’approvazione del nuovo piano faunistico-venatorio regionale;

Dato atto che tale nomina non prevede oneri a carico dell’Amministrazione regionale;

Dato atto inoltre che per gli ulteriori componenti della Commissione Tecnica del Cervo dell’ACATER Occidentale restano efficaci le nomine provinciali;

Visto il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;

Richiamata la propria deliberazione n. 66 del 25 gennaio 2016 “Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018”;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

Richiamate le deliberazioni di Giunta regionale:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche ed integrazioni;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016 recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 622 del 28 aprile 2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi,

delibera:

1. di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, le quali costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di provvedere alla nomina del Dott. Andrea Gaggioli, nato a Pistoia il 19 settembre 1977, quale componente della Commissione Tecnica del Cervo dell’ACATER Occidentale per il territorio di Modena e per il territorio di Reggio-Emilia limitatamente al Comprensorio C3 montagna, corrispondente al territorio dell’ATC RE4 e a quello delle Aziende faunistico-venatorie ricadenti in detto comprensorio, fino all’approvazione del nuovo piano faunistico-venatorio regionale;

3. di dare atto che la nomina di cui al precedente punto 2 non comporta oneri a carico dell’Amministrazione regionale;

4. di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura e Pesca.

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