n.170 del 18.06.2014 periodico (Parte Seconda)

Assegnazione e concessione alle Province dei finanziamenti per l'attuazione del Programma annuale 2014 relativamente alla qualificazione, il consolidamento del sistema integrato dei Servizi Educativi per i bambini in età 0-3 anni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia" e successive modifiche; 

Richiamate: 

- la deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 74 dell’8 maggio 2012, "Indirizzi per la programmazione sociale e dei servizi educativi per la prima infanzia per l’anno 2012, ai sensi delle LL.RR. 12 marzo 2003, n. 2 e 10 gennaio 2000, n. 1 e in attuazione del Piano sociale e sanitario regionale.(Proposta della Giunta regionale in data 26 marzo 2012, n. 355)”, con la quale sono state prorogate le linee di indirizzo relative ai servizi educativi per l’infanzia di cui alle deliberazioni di Assemblea legislativa 202/08 e 62/11, riconfermando per l’anno 2012 le indicazioni già oggetto di approvazione da parte dell’Assemblea legislativa per l’anno 2011 di cui all’allegato 2 della citata deliberazione 62/11;

- la deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 95 del 5 novembre 2012, "Indirizzi di programmazione degli interventi per la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni. Proroga al 31 dicembre 2014. (Proposta della Giunta regionale in data 23 ottobre 2012, n. 1525)”; 

Preso atto che per la realizzazione del programma per la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni, le risorse da destinare all’attuazione degli indirizzi, prorogati per gli anni 2013 e 2014 dalla sopracitata deliberazione dell’Assemblea legislativa 95/12, sono specificamente individuate sul pertinente capitolo di spesa 58430 per un importo complessivo di Euro 7.250.000,00 del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’anno finanziario 2014; 

Valutato che, sulla base delle risorse disponibili, occorre definire i budget provinciali per l’attuazione del programma regionale, come da obiettivi e criteri di ripartizione approvati dalle deliberazioni di Assemblea legislativa 202/08 e 62/11, e prorogati con atto dell’Assemblea legislativa 95/12 di cui di seguito evidenziati: 

relativamente all’Obiettivo 1) Sostenere la qualificazione del sistema dei servizi per affrontare le trasformazioni in atto in un’ottica di qualità e sostenibilità, attraverso la funzione del coordinamento pedagogico e promozione di iniziative di formazione; 

a) per il coordinamento pedagogico sovracomunale e di servizi privati aggregati, convenzioni o in appalto la ripartizione viene definita in base al numero dei servizi coordinati (nidi, domiciliari, integrativi, sperimentali) nei Comuni con popolazione inferiore/pari 30.000 abitanti;

b) per i coordinamenti pedagogici provinciali la ripartizione viene definita in base al numero dei coordinatori presenti in ogni territorio provinciale oltre ad una quota suddivisa in parti uguali tra le 9 province;

c) formazione degli operatori dei nidi d'infanzia, dei servizi integrativi e sperimentali. La quota di spesa viene ripartita in base al numero di operatori che hanno effettivamente partecipato alla formazione; 

relativamente all’Obiettivo 2) Sostenere la gestione dei servizi per la prima infanzia con particolare attenzione a quelli collocati nei Comuni di piccole dimensioni, alle diverse forme di gestione associata e alla promozione di progettualità/azioni innovative.

Per l’attuazione di tale obiettivo la quota di spesa viene ripartita in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e, limitatamente ai centri per bambini e genitori, al numero di bambini frequentanti. 

Considerato che, con propria deliberazione n. 1089 del 30 luglio 2012, è stata approvata la sperimentazione delle linee guida per la predisposizione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione nei servizi educativi per la prima infanzia; 

Rilevato che, con la sperimentazione delle linee guida per la predisposizione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione nei servizi educativi per la prima infanzia: 

- si è attivato un processo che, nell’ambito della qualificazione del sistema dei servizi per l’infanzia, ha coinvolto tutti i territori provinciali ed i coordinamenti pedagogici provinciali, nonché un ampio numero di servizi, personale educativo, e non educativo, insieme ai coordinatori pedagogici, come da monitoraggio pubblicato su Quaderno Regionale n. 32/2013); 

- si è registrata una generalizzata valutazione positiva dei coordinatori pedagogici e delle équipe educative coinvolti nella sperimentazione, i quali hanno rimarcato l’importanza del sistema di valutazione adottato, evidenziandone la sua efficacia formativa sia rispetto all’auto che, per quelli che l’hanno realizzata, all’eterovalutazione; 

Preso atto del particolare interesse nel realizzare una sperimentazione maggiormente diffusa su tutto il territorio regionale per la realizzazione del percorso di autovalutazione,nonché di attuare,successivamente, un percorso integrato di auto ed etero valutazione; 

Ritenuto inoltre, in applicazione delle linee di indirizzo prorogate con la più volte citata deliberazione 95/12 dell’Assemblea legislativa, che la programmazione regionale negli ultimi anni si è orientata a definire prioritariamente aree di impegno sostenibili e che tendono alla qualificazione del sistema dei servizi per l’infanzia;

Valutato quanto sopra, si richiede alle Amministrazioni provinciali in collaborazione con i Coordinamenti pedagogici provinciali e previo confronto con gli enti locali per poter garantire l’attenzione alle differenti situazioni territoriali, di orientare la prevalenza della definizione del piano annuale di formazione degli operatori e conseguente sostegno ai coordinatori pedagogici, alla realizzazione della sperimentazione del percorso di auto ed eterovalutazione, nella fase sperimentale (prevista per l’anno educativo 2014-2015); 

Ritenuto altresì che, le Province hanno la facoltà di graduare i finanziamenti in base alle esigenze locali, sostenendo comunque in ogni programmazione provinciale entrambe gli obiettivi 1) e 2), e che i criteri richiamati nella deliberazione 95/2012 sono indicatori di riparto delle risorse regionali che vanno rapportate alle specifiche realtà territoriali; 

Va precisato inoltre che, limitatamente all’obiettivo 1) le Province potranno destinare una percentuale non inferiore al 10% del budget provinciale complessivamente erogato; 

Viste:

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 2, “Legge per la montagna” e s.m.;

- la L.R. 30 giugno 2008 n. 10 “Misure per il riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” e ss.mm.;

- la L.R. 26 aprile 2001, n. 11, “Disciplina delle forme associative e altre disposizioni in materia di enti locali” e ss.mm.;

- la Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modifiche "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l’art. 12 il quale prevede che la concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati sia subordinata alla predeterminazione ed alla pubblicazione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei contributi medesimi ai soggetti interessati;

Richiamati il Decreto legislativo 06 settembre 2011 n. 159 così come modificato dal Decreto Legislativo 15 novembre 2012 n.218;

Viste:

- l’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici” della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;

- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente per oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi del’art. 3, legge 13 agosto 2010, n. 136 ”;

Considerato, sulla base delle valutazioni effettuate dal Servizio Politiche familiari, Infanzia e Adolescenza:

- che con il presente atto si dispone l’assegnazione di risorse per la realizzazione da parte delle Province di attività di competenza ai sensi della L.R. 1/2000 e successive modificazioni;

- che pertanto per la fattispecie qui in esame non sussiste in capo alla Regione l’obbligo di cui al citato art. 11 della Legge n. 3/2003 in quanto il Codice Unico di Progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascuna Provincia in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui assegnate;

Ritenuto, sulla base delle specifiche sopracitate, di procedere con il presente atto:

- all’attuazione per l’anno 2014 del “Programma regionale per la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni” e al conseguente riparto alle Province delle risorse disponibili per complessivi Euro 7.250.000,00, così come riportato alla tabella 1 allegato 1 parte integrante del presente atto;

- all’assegnazione alle Province delle suddette risorse, come specificato alla tabella 2 allegato 2 parte integrante del presente atto;

- alla concessione e all’impegno a favore delle stesse Province di complessivi Euro 7.250.000,00, ricorrendo le condizioni previste dall’art. 47, comma 2, della L.R. 40/01;

Richiamato: 

- il DLgs 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; 

- la propria delibera n. 1621 del 11 novembre 2013 avente per oggetto “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal DLgs 14 marzo 2013, n. 33”; 

- la propria delibera n. 68 del 27 gennaio 2014 avente per oggetto “Approvazione programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016”;

Richiamate,inoltre:

- le Leggi Regionali 20 dicembre 2013, n. 28 e n. 29;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e succ. mod.;

 Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- 1057/06, 1663/06, 1377/10 e 1222/11, 1511/11, 57/12 e 725/12;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e succ. modifiche; 

Richiamata, inoltre, la determinazione del Direttore generale Sanità e Politiche sociali n. 16947 del 29/12/2011 recante ”Conferimento incarico dirigenziale di Responsabile del Servizio Politiche familiari,infanzia e adolescenza presso la Direzione generale Sanità e politiche sociali” 

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l'immigrazione. Volontariato, associazionismo e terzo settore – Teresa Marzocchi;

A voti unanimi e palesi

delibera:

  1. di dare attuazione per l’anno 2014, sulla base di quanto indicato in premessa, al “programma regionale per la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni”, di cui agli indirizzi prorogati con deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 95/12 e in attuazione degli orientamenti indicati in premessa relativamente all’intervento per la qualificazione del sistema dei servizi per l’infanzia ed in coerenza con la programmazione regionale di sviluppo del sistema integrato dei servizi socio-educativi così come stabilito dalla deliberazione stessa;
  2. di adottare il conseguente riparto dei fondi a favore delle Province, secondo i criteri confermati con la deliberazione A.l. 95/12, di cui alla Tabella 1) parte integrante del presente atto;
  3. di assegnare e concedere alle Province le risorse così come indicato nella tabella 2) allegato 2, con gli importi, opportunamente arrotondati, parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo per complessivi Euro 7.250.000,00;
  4. di imputare la spesa complessiva di risorse di Euro 7.250.000,00 registrata al n. 1883 di impegno sul cap. 58430 “Fondo regionale per i servizi educativi per l'infanzia. Assegnazione alle amministrazioni provinciali per la gestione, la qualificazione, il sostegno al coordinamento pedagogico, la formazione degli operatori e dei coordinatori pedagogici e la sperimentazione di servizi innovativi - mezzi propri della regione (art. 14, comma 5, L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 e successive modifiche)” di cui all’U.P.B. 1.6.1.2.22100 del Bilancio per l’esercizio finanziario 2014 che presenta la necessaria disponibilità;
  5. di stabilire che il dirigente competente provvederà con propri atti formali alla liquidazione nonché alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento a favore delle Province, disposta - ai sensi degli artt. 51 e 52 della L.R. 40/01 e della deliberazione 2416/08 e succ. modifiche, ad esecutività della presente delibera;
  6. di dare atto che qualora si rendessero disponibili per le medesime finalità ulteriori risorse, sia regionali che statali, le stesse saranno ripartite, secondo i criteri indicati nella già citata deliberazione dell’Assemblea legislativa 95/12;
  7. di stabilire che le Province dovranno trasmettere, così come previsto dall’art. 11, comma 1 bis, della legge regionale 1/00 e ss.mm., la relazione annuale sull’utilizzo dei fondi regionali e sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione, entro il 1 dicembre 2014;
  8. di stabilire inoltre che, allo scopo di realizzare una programmazione organica escludendo la possibilità di utilizzare il doppio finanziamento, le Amministrazioni provinciali dovranno coordinare le azioni regionali (Programma regionale per la qualificazione e il consolidamento) e quelle nazionali per quanto riguarda specificamente la programmazione di interventi a sostegno delle sezioni primavera sperimentali;
  9. di dare atto, per le motivazioni esposte in premessa, che il codice unico di progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascuna Provincia in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui assegnate;
  10. di dare atto che secondo quanto previsto dal DLgs 33/13, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi ed adempimenti contenuti nelle proprie deliberazioni 1621/13 e n. 68/2014, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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