n.158 del 04.06.2018 (Parte Seconda)

Recepimento intesa Stato-Regioni per la proroga del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. Proroga al 31 dicembre 2019 del Piano regionale della prevenzione 2015-2018 e conseguente rimodulazione e progettazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

- in data 13 novembre 2014, con repertorio n. 156/CSR è stata stipulata un’Intesa - in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano - ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014-2018;

- tale Intesa nell’approvare il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 stabilisce:

  • all’art. 1, comma 3, che le Regioni si impegnano ad adottare, entro il 31 maggio 2015, il Piano Regionale della Prevenzione per la realizzazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 attraverso i programmi individuati sulla base di quanto disposto al punto 2 del medesimo art. 1;
  • all’art. 1, comma 5, che le Regioni trasmettono annualmente alla Direzione Operativa del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) idonea documentazione sulle attività svolte per consentire alla medesima Direzione di certificare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi previsti dai Piani Regionali;
  • all’art. 1, comma 6, che i criteri per la valutazione e la certificazione dei Piani Regionali della Prevenzione sono individuati con apposito Accordo Stato-Regioni;

- con propria deliberazione n. 152 del 23 febbraio 2015 avente per oggetto “Recepimento del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, approvazione del Profilo di Salute e delle Indicazioni operative per la progettazione del Piano Regionale della Prevenzione”, è stato recepito il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, oggetto della succitata Intesa Stato-Regioni, e si è dato avvio al percorso di costruzione del nuovo Piano Regionale approvando il Profilo di Salute Regionale e definendo le Indicazioni operative per la progettazione del Piano medesimo;

- con il succitato Documento concernente il Profilo di Salute Regionale si sono potuti delineare, tra l’altro, la base conoscitiva dei bisogni di salute della popolazione e i problemi prioritari su cui intervenire;

- in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano è stato sancito, in data 25 marzo 2015, con repertorio n. 56/CSR, apposito Accordo, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, con cui è stato approvato il documento “Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 – Documento per la valutazione” che stabilisce i criteri per la valutazione dei Piani Regionali della Prevenzione al fine di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi programmati e definisce le regole e la tempistica della valutazione finalizzata alla certificazione dei Piani Regionali della Prevenzione;

Richiamata la propria deliberazione n. 771 del 29 giugno 2015
con la quale è stato approvato il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 che si articola in sei Programmi (Ambienti di lavoro, Scuola, Ambiente Sanitario, Comunità, declinata secondo le seguenti tre direttrici: programmi di popolazione, interventi età-specifici e interventi per patologia), ciascuno comprendente numerosi e specifici progetti che riguardano tematiche estremamente diversificate e che presentano caratteristiche di forte integrazione fra professionalità e competenze diverse, nonché si demanda ad apposito atto dirigenziale l’individuazione del Coordinatore per la realizzazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 e dei componenti del Gruppo di monitoraggio e valutazione del Piano medesimo;

Rilevato che con determinazione del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali e per l’Integrazione n. 14600 del 30 ottobre 2015, in attuazione di quanto previsto dalla soprarichiamata deliberazione, si è provveduto ad individuare il Coordinatore del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 nella Dottoressa Adriana Giannini, Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, nonché è stato costituito il Gruppo di coordinamento e monitoraggio del succitato Piano, al fine di rendere maggiormente congruenti e sinergici i diversi progetti attuativi del Piano stesso e di monitorarne la realizzazione, nel rispetto dei risultati oggetto di valutazione da parte del Ministero della Salute, come da Accordo fra Stato, Regioni e Province Autonome del 25 marzo 2015;

Dato atto che in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano è stata sancita, in data 21 dicembre 2017, con repertorio n. 247/CSR, apposita Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente la proroga del Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 al 31 dicembre 2019 stabilendo al contempo che le Regioni rimodulino i propri Piani di Prevenzione per gli anni 2018 e 2019, secondo le modalità ivi previste;

Ritenuto di dover procedere al recepimento della soprarichiamata Intesa per la proroga del Piano Nazionale per la Prevenzione 2014-2018, di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale dello stesso, sancita anche al fine di fornire indicazioni comuni per la ridefinizione degli obiettivi e delle azioni di prevenzione da assicurare nel territorio nazionale;

Evidenziato che il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 ha promosso e sviluppato un approccio integrato tra tutti i soggetti che operano nei settori della sanità e delle Comunità, teso al raggiungimento di obiettivi di salute e al contrasto delle disuguaglianze in salute;

Rilevato altresì che, per dare concreta attuazione a quanto indicato nel Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, le Aziende USL, d’intesa con le Aziende Ospedaliere dei territori di competenza, hanno definito il proprio Piano Locale Attuativo (PLA) per il triennio 2016-2018, declinando a livello territoriale gli interventi indicati dal Piano in parola;

Dato atto, inoltre, che il Piano medesimo ha contribuito alla realizzazione di reti e alleanze con Enti, Associazioni di cittadini, del volontariato e del privato-sociale, Imprese e altri portatori di interesse a supporto dello svolgimento delle azioni previste dal Piano;

Valutato opportuno garantire le azioni già avviate consolidandole in termini di qualità e/o di estensione a tutte le Aziende USL e riprogettare le azioni per quei contesti modificatisi per quadro normativo o sulla base delle valutazioni dei risultati raggiunti per il biennio 2016-2017;

Considerato che il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 ha provveduto a sviluppare Macro obiettivi individuati dal Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 sulla base delle seguenti priorità:

1) la riduzione del carico di malattia, e, nello specifico, la diminuzione della mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili, degli incidenti e delle malattie professionali, nonché la promozione dell’invecchiamento attivo;

2) l’investimento sul benessere dei giovani, teso a promuovere una crescita responsabile e consapevole attraverso l’adozione di stili di vita sani e di comportamenti di rifiuto nei confronti di qualunque forma di dipendenza;

3) il rafforzamento e la conferma di un patrimonio comune di pratiche preventive quali quelle relative alla salvaguardia della salute dei lavoratori, alla prevenzione oncologica e alle vaccinazioni;

4) il rafforzamento e la messa a sistema di interventi per implementare l’attenzione su target particolarmente fragili, come anziani, malati cronici e per prevenire le disabilità;

5) la promozione di un rapporto salubre fra salute e ambiente per contribuire a ridurre le malattie, in particolare le malattie croniche non trasmissibili, nonché per sviluppare
le potenzialità di approccio inter-istituzionale del Servizio Sanitario;

Valutato pertanto di dover prorogare al 31 dicembre 2019 il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, tenendo conto, da un lato della necessità di completare, ridefinire azioni/progetti relativamente ai programmi per i quali si prevede di non raggiungere entro il 2018 obiettivi e standard fissati e dall’altro delle indicazioni formulate nell’Intesa Stato-Regioni soprarichiamata, con particolare riferimento a:

- conferma o miglioramento, in termini di estensione territoriale, di destinatari, delle azioni e dei relativi indicatori e standard, relativamente ai programmi per i quali si prevede di raggiungere entro il 2018 obiettivi e standard fissati, fatte salve le azioni che prevedevano obiettivi formali già raggiunti e non ripetibili;

- modifica di indicatori sentinella o altri indicatori individuati nell’ambito del sistema di monitoraggio del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (correzione di refusi, errori materiali, correzione/modifica delle modalità di calcolo, rimodulazione di indicatori, introduzione ex novo di indicatori);

- ridefinizione di azioni rispetto a percorsi di miglioramento delle stesse;

Dato atto che con nota Prot. n. PG/2018/141286 del 28 febbraio 2018 la Regione Emilia-Romagna ha trasmesso al Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, in attuazione di quanto previsto al punto 5. della suddetta Intesa del 21 dicembre 2017, la documentazione concernente la rimodulazione e la progettazione per gli anni 2018-2019 del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018;

Considerato che il Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, con nota Prot. n. DGPRE.0012018-P del 20 aprile 2018 ha comunicato che il percorso di rimodulazione e proroga del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 è stato effettuato coerentemente alle previsioni della suddetta Intesa;

Evidenziato che sulla base dei risultati conseguiti al 31 dicembre 2017 e di quanto sopra evidenziato, è stato rimodulato e progettato per gli anni 2018-2019 il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, di cui all’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che, in particolare, rileva i valori attesi per gli indicatori nel biennio 2018-2019 relativamente ai diversi Programmi/Progetti;

Ritenuto di dover confermare quale Coordinatore a livello regionale la Dottoressa Adriana Giannini, già individuata con la succitata determinazione del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali e per l’Integrazione n. 14600 del 30 ottobre 2015 e di confermare il Gruppo di monitoraggio e valutazione del Piano costituito con la medesima determinazione n. 14600/2015 in ragione della utilità del lavoro finora svolto, prorogandone la durata al 31 dicembre 2019 nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati;

Acquisito il parere favorevole espresso dalla Commissione Assembleare Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 22 maggio 2018 e trattenuto agli atti del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;

Visti:

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’Allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2018-2020”;

Richiamate infine:

- le proprie deliberazioni n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 121 del 6 febbraio 2017, n. 578 del 5 maggio 2017 e n. 52 del 22 gennaio 2018;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1) di recepire, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, in data 21 dicembre 2017, con repertorio n. 247/CSR, concernente la proroga del Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 e la rimodulazione dei Piani Regionali della Prevenzione 2014-2018, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2) di stabilire la proroga al 31 dicembre 2019 del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, di cui alla propria deliberazione n. 771/2015, approvando conseguentemente la rimodulazione e la progettazione del Piano in parola per gli anni 2018-2019, di cui all’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3) di confermare la Dottoressa Adriana Giannini, Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, quale Coordinatore per la realizzazione dei contenuti di quanto previsto nella rimodulazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (Allegato 2), per il periodo di proroga del Piano stesso nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati, secondo quanto indicato nell’Intesa Stato-Regioni sancita in data 21 dicembre 2017;

4) di confermare altresì il Gruppo di monitoraggio e valutazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 costituito con la determinazione n. 14600 del 30 ottobre 2015, per il periodo di proroga del Piano in parola nonché per il tempo necessario a valutarne i risultati, secondo quanto indicato nell’Intesa Stato-Regioni sancita in data 21 dicembre 2017;

5) di trasmettere il presente atto al Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria;

6) di dare atto, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

7) di pubblicare il presente provvedimento e i relativi Allegati 1 e 2 nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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