n. 73 del 26.05.2010 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di centrale micro-idroelettrica a coclea "Carbone Bianco", localizzato nel comune di Prignano Sulla Secchia (MO), localita' La Volta di Saltino, sponda destra fiume Secchia, presentato dalla ditta Il Carbone Bianco snc, Via Radici in Piano n. 30, 42014 Castellarano (RE) - (L.R. 9/99, Titolo II)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1. di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di impianto idroelettrico in comune di Prignano sulla secchia (MO), presentato da Il Carbone Bianco snc da ulteriore procedura di VIA subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a. fase di cantiere per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa necessario:

1. le macchine e le attrezzature di cantiere utilizzate dovranno essere conformi alle Direttive CEE in materia di emissione acustica ambientale, così come recepite dalla legislazione italiana;

2. i rifiuti prodotti dovranno essere conferiti a discariche autorizzate secondo la normativa vigente;

3. nella costruzione di basamenti, palificazioni e/o diaframmi si dovranno utilizzare materiali che non interferiscano con le caratteristiche chimiche dell’acquifero e del corso d’acqua superficiale interessato; a tale scopo dovranno essere inviate all’ARPA territorialmente competente, copia delle schede tecniche degli eventuali additivi utilizzati, per l’approvazione dell’uso;

4. eventuali contaminazioni del suolo dovute a sversamenti di prodotti inquinanti, anche per eventi accidentali, dovranno essere prontamente comunicate alle Autorità competenti;

5. bagnatura periodica dell’area oggetto di intervento e delle piste non asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico;

6. utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;

7. delimitazione o copertura delle aree destinate allo stoccaggio dei materiale a possibile diffusione di polveri;

8. utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze comunali e provinciali, nonché alle normative ambientali relative alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;

9. obbligo di velocità ridotta sulla viabilità di servizio al fine di contenere il sollevamento delle polveri;

10. utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l’impatto sonoro possono contribuire ad abbassare il livello di polverosità nei pressi dei recettori;

11. durante il periodo 1 aprile – 30 giugno non devono essere effettuate operazioni in alveo tali da compromettere i letti di frega;

12. l’U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena dovrà essere informata delle date di inizio dei lavori in alveo onde provvedere alle operazioni di recupero del pesce eventualmente necessarie, i cui costi saranno a carico del titolare della concessione;

b. Fase di esercizio:

 13. il valore del bacino imbrifero sotteso indicato nella documentazione presentata non appare corretto; in sede di rilascio di concessione di derivazione di acque superficiali dovranno quindi essere correttamente ridefiniti i dati idrologici ed il DMV, che nella documentazione di progetto presentata appare sottostimato;

14. le eventuali prescrizioni afferenti alla derivazione di acqua pubblica, DMV compreso, verranno definite in sede di rilascio di concessione di derivazione, tenuto conto anche delle prescrizioni di cui alla D.G.R. n. 1793 del 2008;

15. si richiede che prima dell’inizio dei lavori, sia inviata al Servizio Tecnico di Bacino competente, al Servizio regionale Tutela e Risanamento Risorsa Acqua e alla sezione di ARPA territorialmente competente una relazione contenente le caratteristiche tecniche delle apparecchiature per il monitoraggio in continuo del flusso idrico, precisando le caratteristiche tecniche di misura (precisione, variazione di battente misurato, posizionamento della strumentazione), le modalità di visualizzazione del dato e di validazione nonché i tempi di intervento nell’eventualità si manifestino dei problemi di lettura e/o invio;

16. l’U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena deve essere informata di eventuali lavori in alveo dovuti ad operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, onde provvedere alle operazioni di cattura del pesce eventualmente necessarie, i cui costi saranno a carico del titolare della concessione; dette operazioni devono essere effettuate al di fuori del periodo riproduttivo dell’ ittiofauna ciprinicola (1 aprile – 30 giugno);

17. il progetto definitivo dovrà individuare nel dettaglio le operazioni (con le relative periodicità) necessarie alla pulizia ed al mantenimento della funzionalità dei passaggi destinati al deflusso del DMV;

18. ai fini del monitoraggio dell’impatto delle opere proposte sull’ecosistema fluviale, dovrà essere prevista, per la fase post operam, un’attività di campionamento ittico di tipo quantitativo, mediante elettropesca, nelle stazioni utilizzate per il campionamento ante operam, a cadenza annuale, per i primi due anni di esercizio; l’eventuale necessità di proseguire l’attività di monitoraggio in seguito dovrà essere valutata alla luce dei dati rilevati nei primi due anni di esercizio;

19. le modalità e date di esecuzione dei monitoraggi sopra elencati dovranno essere preventivamente concordate nel dettaglio con la U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena, cui dovranno essere trasmessi i dati rilevati;

20. i campionamenti tramite elettropesca dovranno essere preventivamente autorizzati dalla U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena ed eseguiti da personale abilitato all’utilizzo di elettrostorditore;

21. in virtù di quanto emerso nelle indagini ante operam sulla composizione della fauna ittica nel sito in esame, le specie target cui si dovrà far riferimento nella realizzazione della scala di risalita sono le seguenti: Lasca (Chondrostoma genei), Cavedano (Leuciscus souffia), Barbo comune (Barbus plebejus), Gobione (Gobio gobio);

22. le opere di risalita per l’ittiofauna, che dovranno risultare efficienti per tutto l’anno con particolare riferimento ai periodi riproduttivi delle specie indicate come target, dovranno essere progettate e realizzate sotto la supervisione di personale con comprovata esperienza in materia;

23. prima dell’entrata in esercizio della centrale dovrà essere verificata l’effettiva funzionalità delle scale di risalita, in riferimento alle specie indicate come target nel proprio periodo riproduttivo; le modalità di esecuzione di tale collaudo dovranno essere preventivamente concordate con la U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena;

24. devono essere previsti almeno due sopralluoghi/anno (indicativamente uno nel mese di Aprile ed uno nel mese di Settembre) finalizzati alla manutenzione ordinaria onde verificare lo stato di conservazione delle opere e provvedere a lavori di manutenzione ordinaria eventualmente necessari; i sopralluoghi e le relative manutenzioni devono in ogni caso essere effettuate in tempo utile per garantire la piena efficienza delle opere durante la stagione riproduttiva delle specie ciprinicole;

25. le date dei sopralluoghi dovranno essere comunicate in anticipo alla U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena; altresì se ne dovranno comunicare gli esiti;

26. in conseguenza di eventi straordinari in grado di compromettere in tutto o in parte la funzionalità delle scale di risalita dovranno essere programmati interventi di manutenzione straordinaria, in caso di temporaneo non funzionamento delle opere di risalita dovrà esserne data tempestiva comunicazione alla U.O. Programmazione Faunistica della Provincia di Modena;

2. di dare atto che la realizzazione del progetto è subordinata al rilascio, da parte dalle autorità competenti, delle autorizzazioni necessarie ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;

3. di trasmettere la presente delibera alla ditta proponente Carbone Bianco snc; alla Provincia di Modena; al Comune di Prignano sulla Secchia; al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna; al Servizio Tecnico Bacini affluenti del Po sede di Modena; all’Autorità di Bacino del Po; alla Comunità Montana Modena Ovest; all’ARPA sezione provinciale di Modena; all’AUSL di Modena;

4. di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5. di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web della Regione Emilia-Romagna.

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