n. 206 del 10.10.2012 periodico (Parte Seconda)

Procedura di screening concernente il progetto d’impianto fotovoltaico a terra connesso alla rete elettrica di distribuzione di potenza 1.960 KW localizzato sulla superficie di una discarica di inerti sita nel Comune di Ravenna presso la discarica di Piangipane, in Via Bartolotte (traversa della Strada Statale “San Vitale”) presentato da Solhar Piangipane srl

L’Autorità competente: Provincia di Ravenna, Piazza Caduti per la Libertà n. 2, Ravenna, comunica la deliberazione relativa alla procedura di screening concernente il progetto d’impianto fotovoltaico a terra connesso alla rete elettrica di distribuzione di potenza 1.960 KW sito presso la discarica di Piangipane.

Il progetto è presentato da Solhar Piangipane srl ed è localizzato sulla superficie di una discarica di inerti sita nel Comune di Ravenna presso la discarica di Piangipane, in Via Bartolotte (traversa della Strada Statale “San Vitale”) in Comune di Ravenna. Il progetto interessa il territorio (in relazione sia alla localizzazione degli impianti, opere o interventi principali ed agli eventuali cantieri o interventi correlati sia ai connessi impatti ambientali attesi) del comune di Ravenna e della provincia di Ravenna. Ai sensi del titolo II della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9, l’Autorità competente Provincia di Ravenna, con deliberazione della Giunta provinciale n. 270 del 12/9/2012 ha assunto la decisione di assoggettare il progetto ad ulteriore procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale prevista dalla Legge regionale n. 9/1999, coordinata con il decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, per le motivazioni di seguito riportate.

Il progetto risulta in linea con quanto stabilito dalla deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 128/2000, che al punto C.1.e) indica espressamente fra le aree idonee all’installazione di impianti fotovoltaici a terra, le discariche già esistenti, regolarmente autorizzate, anche se non più in esercizio. La stessa normativa, esentando tali interventi da taluni limiti generalmente applicati, rende esplicitamente auspicabili progetti della tipologia di quello presentato, in quanto in grado di consentire il riscorso alle energie rinnovabili senza gravare su territori di maggior pregio ambientale e/o produttivo e/o agricolo. Il progetto pertanto, in linea generale, può considerarsi auspicabile, orientandolo però alla massima tutela ambientale in relazione all’attività di discarica su cui andrà ad insistere, la quale richiede particolari cautele soprattutto con riguardo al suolo e sottosuolo interessati. A tal fine è stata svolta pertanto un’attenta istruttoria da parte dell’autorità competente, in collaborazione con ARPA ed il Comune di Ravenna e sono state richieste integrazioni per aspetti progettuali, gestionali ed ambientali. Anche a seguito delle integrazioni presentate tuttavia si è rilevato che le relazioni complessivamente presentate non risultano del tutto esaustive riguardo taluni aspetti progettuali ed in particolare ambientali. Di tali carenze è dato atto nelle valutazioni di cui alla presente delibera. In particolare, ai fini dell’assoggettamento a procedura di VIA si è ritenuta rilevante la mancanza di: uno studio aggiornato del modello geotecnico finalizzato al calcolo dei cedimenti aggiuntivi del fondo della discarica in relazione al progetto presentato; uno specifico studio del traffico complessivamente prodotto ed uno studio dell’impatto acustico, richiesto in sede d’integrazioni e cui il proponente ha dato riscontro dichiarando che sarà presentato in fase di autorizzazione unica.

Si ritiene pertanto opportuno che il proponente approfondisca in sede di valutazione d’impatto ambientale gli aspetti sopra riportati, ricordando che la procedura di VIA potrà essere utilmente condotta all’interno del procedimento unico di cui al DLgs n. 387/2003. Anche al fine di facilitare la predisposizione dello studio d’impatto ambientale a cura del proponente si segnala fin d’ora che:

1) Qualora sia richiesto materiale aggiuntivo per la copertura delle tubazioni portacavo, il proponente dovrà darne tempestiva ed anticipata comunicazione all’ARPA al fine di eventuali controlli sui materiali in entrata, nonchè alla Provincia ed al Comune di Ravenna;

2) per il tratto di strada di competenza comunale interessato dalla posa dei cavi interrati, dovrà essere richiesta con congruo anticipo apposita autorizzazione al Servizio Manutenzione Strade e Viabilità del Comune di Ravenna, nel rispetto delle prescrizioni contenute nel “regolamento per l'esecuzione di scavi di suolo pubblico” approvato con D.C.C. n. 55/21914 del 22/3/2004;

3) in fase autorizzativa dovrà essere adeguato il tracciato dell'elettrodotto interrato alle modifiche al perimetro dell'impianto e alla localizzazione delle cabine (a seguito dell'adeguamento del progetto alle nuova viabilità prevista dallo strumento urbanistico comunale), già apportate in fase di documentazione integrativa per lo screening;

4) il progetto dovrà essere esteso a tutte le aree soggette a PUC, come rappresentate nelle tavole di RUE, cioè tutte quelle stralciate dall’ambito CoS22.

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