n.327 del 02.11.2016 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3294 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in conferenza Stato-Regioni e nelle istituzioni comunitarie affinché si addivenga ad una comune presa di posizione delle regioni italiane ed europee per cambiare le regole del “Bail in”, secondo le indicazioni date dalla Banca d’Italia. A firma dei Consiglieri: Foti, Sabattini, Caliandro, Calvano

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il cosiddetto “Bail in”, cioè il salvataggio interno della singola banca, è disciplinato dalla Direttiva U.E. 2014/59 del 15 maggio 2014 e, per l’Italia, dal Decreto Legislativo n. 180/2015 di recepimento della direttiva medesima.

La normativa prevede che il costo di salvataggio delle banche, che vanno salvaguardate in quanto offrono servizi essenziali ai privati, non possa essere sostenuto con fondi pubblici (salvo casi eccezionali), né sostenuto da banche ed istituzioni del sistema bancario, BCE e Banca d'Italia comprese.

Ciò, nei fatti, si traduce nel caricare i costi del salvataggio della banca sui suoi azionisti e obbligazionisti, nonché sui titolari di depositi bancari superiori ai 100.000 euro.

Evidenziato che

già dall'inizio del 2016, la Banca d'Italia ha auspicato un intervento da parte del legislatore sia italiano che europeo teso a rivisitare le modalità ed i tempi delle regole del Bail in, anche nel timore che, così come congegnato, il sistema possa mettere a repentaglio la fiducia, considerata l'elemento cardine su cui poggia l'attività bancaria.

Anche il Governo sarebbe d'accordo con le indicazioni date dalla Banca d'Italia ed ha inviato un segnale, fermo e deciso, aIl'UE.

Da più parti sono, infine, stati evidenziati plurimi profili di incostituzionalità che necessiteranno di un approfondimento.

Rilevato che

dopo la crisi finanziaria iniziata nel 2008, di origine speculativa e con ricadute disastrose sull'economia reale, l'impegno di tutti i Paesi e dell'UE è stato quello di creare un sistema finanziario più solido, imperniato sulla stabilità e reso sicuro da più strutturati controlli delle Autorità preposte.

Anche nel nostro Paese il Governo monitora e incentiva le aggregazioni tra istituti di credito allo scopo di risanare il sistema bancario messo a rischio dalla presenza dei crediti deteriorati.

Impegna la Giunta

ad agire in conferenza Stato Regioni e nelle istituzioni comunitarie ove è presente affinché si possa addivenire rapidamente ad una presa di posizione delle regioni italiane ed europee per cambiare le regole del Bail in, secondo le indicazioni date dalla Banca d'Italia.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana dell’11 ottobre 2016

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