n.256 del 01.08.2019 (Parte Prima)

Oggetto n. 8722 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 8451 Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: "Sostegno alle imprese localizzate nelle aree montane". A firma dei Consiglieri: Cardinali, Calvano, Taruffi, Caliandro, Torri, Boschini, Pruccoli, Bessi, Prodi, Rossi, Bagnari, Lori, Zoffoli, Serri, Tarasconi, Sabattini, Rontini, Molinari, Iotti, Poli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è un tributo regionale proprio derivato istituito e regolato dal D.Lgs. n. 446 del 1997, che vede come soggetti attivi le Regioni e le Province Autonome e come soggetti passivi gli esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo, operanti sia in forma individuale che associata, gli enti non commerciali privati, ma anche le amministrazioni e gli enti pubblici.

Nell’ambito della riforma riguardante il federalismo fiscale, le Regioni si sono viste riconoscere dal D.Lgs. 68/2011 ampie facoltà in materia di IRAP, potendo ridurre con propria legge le aliquote fino ad azzerarle e potendo disporre deduzioni dalla base imponibile.

Tali riduzioni non possono però essere disposte dalle Regioni che abbiano maggiorato l’Addizionale IRPEF (l'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta alla Regione in cui il contribuente ha il domicilio fiscale) in misura superiore allo 0,5%.

Rilevato che

nella nostra Regione, che ha regolato l’IRAP con L.R. 48/2001, la scelta rispetto all’Addizionale IRPEF, sancita con L.R. 17/2014, è stata quella di riconoscere differenze sostanziali fra i cinque scaglioni di reddito per meglio rispondere al criterio di proporzionalità, passando così da una maggiorazione dello 0,1% per redditi fino a 15.000€ ad una pari a 1,1% per redditi superiori a 75.000€.

Scelta che, stante il dettato statale, impedisce di manovrare al ribasso l’IRAP.

Evidenziato che

nell’ambito delle politiche di sostegno alle aree montane della Regione, il cui sviluppo socio-economico è priorità strategica per contrastare quei fenomeni di spopolamento che rischiano di intaccare un patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico di inestimabile valore, la Regione Emilia-Romagna ha visto nella leva dell’IRAP un ulteriore strumento di incentivazione delle imprese montane.

A tale scopo, e non potendo intervenire sull’aliquota per i motivi suddetti, la legge regionale appena approvata, recante misure di “Sostegno alle imprese localizzate nelle aree montane”, attua un meccanismo di credito d’imposta nel triennio 2019-21, per le imprese operanti in territori montani, da commisurare all’onere IRAP 2018 (dunque sul 2107).

Si tratta di un meccanismo piuttosto macchinoso nella gestione e nei controlli e che implica, fra l’altro, la necessità di una Convenzione con l’Agenzia delle Entrate. Meccanismo che potrebbe essere enormemente semplificato se si svincolasse la possibilità per le Regioni di ridurre le aliquote IRAP dalle scelte fatte dalle stesse in materia di Addizionale IRPEF.

Impegna la Giunta

a portare all’attenzione del Governo la necessità di una revisione del D.Lgs. 68/2011 nella parte in cui ancora IRAP e Addizionale IRPEF, lasciando così maggior margine di manovra alle Regioni in un settore strategico quale quello del sostegno all’imprenditorialità.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 luglio 2019, n. 261, chiusa il 27 luglio 2019 alle ore 8,39

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