n. 77 del 25.05.2011 periodico (Parte Seconda)

Assegnazione e concessione alle Provincie di finanziamenti per l'attuazione del Programma annuale 2010 relativamente allo sviluppo, la qualificazione e il consolidamento del Sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni in attuazione della delibera dell'Assemblea legislativa 26/2010 e della propria deliberazione 2288/2010

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- l’Intesa n. 109/CU sancita in Conferenza Unificata il 7 ottobre 2010, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 200, n. 131, tra il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delegato alle politiche per la famiglia e le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane, in merito al riparto della quota del Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie;

- l’Intesa n. 26/CU sancita in Conferenza Unificata il 29 aprile 2010, sui criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui al Decreto del Ministro per le Pari Opportunità del 12 maggio 2009 inerente la ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009;

- la L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 “Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia” e successive modifiche;

Richiamati:

- l’Ordine del giorno n. 381 approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in data 28 settembre 2005 con la quale si impegna, tra l’altro:

- a incentivare ulteriormente, stante anche l’aumento della popolazione infantile, l’offerta quantitativa e qualitativa dei servizi per l’infanzia quale risposta soddisfacente alla domanda sociale inevasa che segnala ogni anno liste di attesa, sollecitando, al contempo, una riduzione degli squilibri territoriali ancora esistenti nel rapporto tra domanda e offerta di servizi per la prima infanzia;

- ad adeguare i contributi per i soggetti gestori pubblici e privati, in particolare per la realizzazione dell’obiettivo, in merito, che si è dato il Consiglio Europeo di Barcellona del 2002 e cioè che gli Stati membri si dotino di servizi per la prima infanzia tali da raggiungere, nel 2010, almeno il 33% dei bambini in età;

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 202 del 3 dicembre 2008, “Indirizzi di programmazione degli interventi per lo sviluppo, il consolidamento e la qualificazione dei servizi educativi rivolti ai bambini in età 0-3 anni. Triennio 2009-2011. L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 (Proposta della Giunta regionale in data 10 novembre 2008, n. 1844)”;

Richiamata inoltre la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 26 del 23 novembre 2010 recante “Programma annuale 2010: obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’art. 47, comma 3, della L.R. n. 2/2003, in attuazione del piano Sociale e Sanitario regionale. (Proposta della Giunta regionale in data 25 ottobre 2010 n. 1609)” ed in particolare il paragrafo 5 “Piano per lo sviluppo, la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0 - 3 anni”;

Viste altresì:

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 2, “Legge per la montagna” e s.m.;

- la L.R. 30 giugno 2008 n. 10 “Misure per il riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” e ss.mm.;

- la L.R. 26 aprile 2001, n. 11, “Disciplina delle forme associative e altre disposizioni in materia di enti locali” e ss.mm.;

- la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” ed in particolare l’art. 12 il quale prevede che la concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati sia subordinata alla predeterminazione ed alla pubblicazione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei contributi medesimi ai soggetti interessati;

Preso atto che per la realizzazione del “Piano per lo sviluppo, la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni”, di cui al punto 5) della sopracitata deliberazione dell’Assemblea legislativa 26/2010, le risorse complessivamente programmate provengono anche dal riparto della quota:

- del Fondo per le politiche per la famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie di cui all’Intesa n. 109/CU sancita in Conferenza Unificata il 7 ottobre 2010, nella misura di 5.583.800,00 euro erogato in particolare a seguito della sottoscrizione dell’Accordo come previsto art. 4, comma 2 dell’Intesa del 7 ottobre 2010;

- del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009 di cui specificamente all’intervento “a.1) conciliazione tramite sostegno ai servizi educativi come indicato nella D.G. 1432/2010 per la prima infanzia” per l’importo di 1.400.000,00 euro erogato, per la prima quota pari al 40%,a seguito della sottoscrizione della Convenzione, la seconda quota pari al 40% e la terza quota a saldo, rispettivamente a seguito della presentazione e verifica della relazione, intermedia e finale, sull’utilizzo delle risorse, come previsto al comma 6 dell’art.3 dell’intesa n. 26/CU del 29 aprile 2010;

Dato atto che la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 202 del 3/12/2008 sopra indicata, definisce:

- le linee di indirizzo e i criteri generali di programmazione e di ripartizione delle risorse tra le Province per lo sviluppo e la qualificazione dei servizi, per l’attuazione di forme di continuità e raccordo tra i servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari, anche ai fini della realizzazione del sistema educativo integrato, nonché per la realizzazione di servizi sperimentali, demandando a successivo atto della Giunta regionale le nuove modalità di funzionamento del nucleo di valutazione;

- le linee di indirizzo per l’attuazione di iniziative di formazione degli operatori;

- le linee di indirizzo per la realizzazione di progetti di ricerca, formazione dei coordinatori pedagogici, di documentazione, di monitoraggio, verifica e valutazione della qualità dei servizi e degli interventi, anche in accordo con gli Enti locali;

Dato atto altresì che in conformità a quanto stabilito dall’art. 10, comma 2, lettera a) della L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 e successive modifiche, con propria deliberazione n. 1431 del 27 settembre 2010 recante “Intervento regionale per l’estensione dell’offerta educativa per i bambini in età 0-3 anni. Anno 2010. In attuazione delibera Assemblea legislativa n. 202/2008”, sono stati adottati i criteri di ripartizione delle risorse per l’anno finanziario 2010;

Richiamata, inoltre la propria deliberazione n. 2288 del 27/12/2010 recante “Programma annuale 2010: Ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 26 del 23/11/2010” ed in particolare il punto 2.5 “Piano per lo sviluppo, la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni” del programma allegato, parte integrante e sostanziale della stessa, che stabilisce le disponibilità previste sui Capitoli di spesa 58430 (pari a € 2.300.000,00), 58435 (pari a € 6.500.000,00), 58432 (pari a € 4.783.800,00), 58445 (pari a € 2.200.000,00) e 75647 (pari a € 200.000,00), per l’esercizio finanziario 2010 uno stanziamento complessivo di € 15.983.800,00 per la realizzazione degli interventi regionali riferiti allo sviluppo, al consolidamento, alla qualificazione dell’offerta per l’infanzia (per la formazione degli operatori - Capitolo 75647);

Preso atto che:

- le Amministrazioni provinciali, in attuazione della propria deliberazione n. 1067 del 27/7/2009, hanno esaminato le caratteristiche dei progetti sperimentali stabilite dalla L.R. 1/2000 s.m., ed hanno trasmesso l’esito delle istruttorie provinciali afferenti all’anno educativo 2010/2011 che sono conservate agli atti del Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza;

- l’Amministrazione provinciale di Piacenza ha presentato richiesta, conservata agli atti del Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza, per il sostegno all’attività di qualificazione dei servizi per la formazione degli operatori per la parte non ricompresa nel precedente finanziamento di cui alla propria delibera 2322/2009;

Valutato che, sulla base delle risorse disponibili, occorre definire i budget provinciali, così come previsto dalla già citata delibera 202/2008, con riferimento ai criteri di ripartizione in essa stabiliti;

Visti inoltre:

- l’articolo 1, commi 630 e 1259, della Legge 21 dicembre 2006, n. 296, concernenti, rispettivamente, l’attivazione di “progetti tesi all’ampliamento qualificato dell’offerta formativa rivolta a bambini dai 24 ai 36 mesi di età”, anche mediante la realizzazione di iniziative sperimentali improntate a criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età e la definizione di “livelli essenziali delle prestazioni e i criteri e le modalità sulla cui le Regioni attuano un piano straordinario di intervento per lo sviluppo territoriale dei servizi socio-educativi, al quale concorrono gli asili nido”;

- gli Accordi sanciti in Conferenza Unificata per gli anni 2007-2008-2009 per l’attivazione di un servizio educativo integrato per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, da aggregare a strutture educative di scuole dell’infanzia o di asili nido;

- l’Accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell’infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio-educativi 0-6, accordo n.103 sancito in Conferenza Unificata del 7 ottobre 2010;

Preso atto che tale Accordo ha una validità triennale, previa verifica annuale sulla effettiva disponibilità delle risorse e che l’Ufficio Scolastico per l’Emilia-Romagna, in base ai criteri forniti dal Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca, procederà con stipula di apposita Intesa con la Regione Emilia-Romagna, sentita l’ANCI regionale, attualmente in fase di definizione;

Ritenuto tuttavia, in attuazione dell’accordo sopramenzionato e in coerenza con il presente programma regionale di sviluppo del sistema integrato dei servizi socio-educativi per bambini da zero a tre anni, di individuare nel livello provinciale il coordinamento delle azioni nazionali e regionali integrandole, allo scopo di realizzare una programmazione organica escludendo la possibilità di utilizzare il doppio finanziamento;

Valutata dunque la necessità di realizzare, entro l’inizio del mese di marzo 2011 nei diversi ambiti provinciali, nel riconoscimento delle differenti situazioni territoriali, una ricognizione circa le sezioni già funzionanti e finanziate definendo così, oltre ad un elenco delle sezioni che potranno essere ammesse in via prioritaria, anche una riserva delle risorse derivanti dal presente programma di attuazione;

Verificata altresì la necessità di integrare e raccordare le denominazioni delle tipologie dei servizi previste dalla vigente normativa regionale con le classificazioni indicate dal “Nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali”, riportate a fianco di ciascuna tipologia indicate nell’allegato programma al fine di facilitare l’uso di un linguaggio comune e la realizzazione di monitoraggi degli interventi a livello nazionale rendendo così possibile il confronto su voci omogenee;

Valutato che risulta necessario procedere all’attuazione del programma regionale, così come riportato nell’allegato, parte integrante e sostanziale, alla succitata deliberazione dell’Assemblea legislativa. 202/2008, nonché all’attuazione degli interventi previsti nell’ambito dalla delibera dell’Assemblea legislativa n. 26 del 23/11/2010 attraverso la realizzazione degli interventi riferiti all’estensione, al consolidamento ed alla qualificazione, e secondo i criteri di ripartizione riportati di seguito:

1. Estensione dell’offerta educativa per i bambini in età 0-3 anni

Quota di spesa definita: € 8.700.000,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province, con riferimento alle indicazioni approvate con propria deliberazione n. 1431 del 27/9/2010.

Tabelle 1) e 1) bis, parti integranti del presente atto, con suddivisione ed imputazione degli oneri finanziari così articolata:

  • quanto a € 6.500.000,00 a valere sul Cap. 58435 – (Fondi regionali);
  • quanto a € 2.200.000,00 a valere sul Cap. 58445 – (Fondi statali di cui: € 1.000.000,00 quota derivante dal Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e € 1.200.000,00 risorse derivanti dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009);

2. Consolidamento dei servizi educativi funzionanti attraverso un finanziamento alle spese di gestione dei nidi d’infanzia (da Nomenclatore “Asili nido”) e dei servizi integrativi (da Nomenclatore “Servizi Integrativi per la prima infanzia”)

Quota di spesa definita: € 6.198.300,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province individuati in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e, limitatamente ai centri per bambini e genitori, al numero di bambini frequentanti.

Tabella 2), parte integrante del presente atto, con suddivisione ed imputazione degli oneri finanziari così articolata:

  • quanto a € 2.300.000,00 a valere sul Cap.58430 – (Fondi regionali);
  • quanto a € 3.898.300,00 a valere sul Cap.58432 – (risorse derivanti dal Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia);

3. Qualificazione dei Servizi. Articolazione e differenziazione degli interventi (quota complessiva € 840.000,00) così ripartita:

3.1) Coordinamento pedagogico sovracomunale e di servizi privati aggregati, convenzioni o in appalto

Quota di spesa definita: € 280.000,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province in base al numero dei servizi (nidi, servizi integrativi, sperimentali) coordinati, pubblici e privati. Sostegno finanziario ai Comuni, con popolazione inferiore o pari ai 30.000 abitanti.

Tabella 3), parte integrante del presente atto, con suddivisione ed imputazione degli oneri finanziari a valere sul Capitolo 58432 (Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia );

3.2) Coordinamenti pedagogici provinciali

Quota di spesa definita: € 245.000,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province così individuati:

  • una quota del finanziamento verrà suddivisa in parti uguali tra le Province;
  • la restante quota sarà ripartita in base al numero dei coordinatori pedagogici presenti in ogni territorio provinciale.

Tabella 4) parte integrante del presente atto, con imputazione degli oneri finanziari a valere sul Cap. 58432 (Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia);

3.3) Formazione permanente degli operatori dei nidi d’infanzia(da Nomenclatore “Asili nido”), dei servizi integrativi e sperimentali (da Nomenclatore “Servizi Integrativi per la prima infanzia”)

Quota di spesa definita: € 315.000,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province in base al numero degli operatori che hanno effettivamente partecipato ad essa con riferimento all’anno educativo e scolastico precedente.

Tabella 5) parte integrante del presente atto, con suddivisione ed imputazione degli oneri finanziari così articolata:

- quanto a € 200.000,00 a valere sul Cap. 75647(fondi regionali);

- quanto a € 115.000,00 a valere sul cap. 58432 (Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia);

Le Province, in relazione ad esigenze legate ai rispettivi territori possono graduare i finanziamenti individuati per sostenere la realizzazione dell’obiettivo generale indicato al punto 3. Ogni intervento contrassegnato con i numeri 3.1, 3.2 e 3.3, deve essere comunque sostenuto.

4. Realizzazione di servizi sperimentali (da Nomenclatore “Servizi Integrativi per la prima infanzia”)

Quota di spesa definita: € 200.000,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province individuati in base al numero delle sperimentazioni concordate tra soggetti gestori, Comuni, Province e Regione in ogni territorio provinciale.

Tabella 6) parte integrante del presente atto, con imputazione degli oneri finanziari a valere sul Cap. 58432 (risorse derivanti dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009);

5. Risorse contributive per il funzionamento delle Commissioni tecniche provinciali

Quota di spesa definita: € 45.500,00

Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province così individuati:

  • una quota del finanziamento sarà suddivisa in parti uguali tra le Province;
  • la restante quota sarà ripartita in base al numero di pratiche esaminate;

 Tabella 7) parte integrante del presente atto, con imputazione degli oneri finanziari a valere sul Cap. 58432 (Fondo per le politiche della famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia);

Preso atto dei programmi di sviluppo dei servizi per l’infanzia per l’anno 2010 approvati dalle Amministrazioni provinciali ai sensi dell’art. 11 della L.R. 1/2000 e successive modificazioni, trattenuti agli atti del Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza, e sotto meglio specificati:

- Provincia di Piacenza, deliberazione della Giunta provinciale 502/2010;

- Provincia di Parma, deliberazione della Giunta provinciale 612/2010;

- Provincia di Reggio Emilia, deliberazione della Giunta provinciale 306 /2010;

- Provincia di Modena, deliberazione della Giunta Provinciale 410/2010;

- Provincia di Bologna, deliberazione della Giunta provinciale 469/2010;

- Provincia di Ferrara, deliberazione della Giunta provinciale 314/85920/2010;

- Provincia di Ravenna, deliberazione della Giunta provinciale 512/2010;

- Provincia di Forlì-Cesena, deliberazione della Giunta provinciale 518/2010;

- Provincia di Rimini, deliberazione della Giunta provinciale 264/2010;

Valutata, da parte del Servizio Politiche Familiari,Infanzia e Adolescenza, la loro conformità e regolarità tecnica specificamente per le spese di investimento, così come previsto dalla deliberazione dell’Assemblea legislativa 202/2008 nonché all’art.3, commi da 16 a 21, della L. 24 dicembre 2003, n. 350, con il quale sono state introdotte limitazioni alla possibilità per le Regioni di fare ricorso all’indebitamento, dalla quale resta esclusa la concessione di aiuti ai privati, condizione che deve intendersi estesa anche all’Ente attraverso il quale sono effettivamente realizzati gli interventi contributivi;

Ritenuto pertanto di stabilire che i piani provinciali, in coerenza con i programmi provinciali, dovranno essere formulati nel rispetto dei vincoli e delle limitazioni di cui all’art. 3 - commi da 16 a 21 - della L. 350/2003 (a valere sul Capitolo 58435);

Considerato inoltre che, il competente Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza promuove una rilevazione periodica sull’utilizzo e sulla efficacia dei fondi trasferiti dalla Regione in particolare sul conto capitale, e cura la realizzazione di un elaborato specifico oltreché ad alimentare flussi informativi richiesti per i monitoraggi degli interventi ai sensi degli accordi sanciti e più volte richiamati, pertanto i beneficiari dovranno collaborare con la Regione e fornire le informazioni utili alla redazione del monitoraggio degli interventi e delle azioni realizzate;

Ritenuto, sulla base delle specifiche sopracitate:

- di approvare gli atti programmatori presentati dalle Province per le spese di investimento in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa 202/2008;

- di procedere con il presente atto all’assunzione degli impegni di spesa ricorrendo le condizioni previste dall’art. 47, comma 2, della L.R. 40/2001, nonché dell’art. 4, comma 2 della L.R. 25/2009;

Viste:

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 avente per oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- le determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 18 novembre 2010, n. 10 in materia di tracciabilità finanziaria ex art. 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche;

Richiamate:

- la L.R. 22 dicembre 2009, n.24 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della Legge regionale 15 novembre 2001, n.40 in coincidenza con l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012”;

- la L.R. 22 dicembre 2009, n.25 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’anno finanziario 2010 e Bilancio pluriennale 2010-2012”;

- la L.R. 23 luglio 2010, n. 7, “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della Legge di assestamento del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012. Primo provvedimento generale di variazione”;

- la L.R. 23 luglio 2010, n. 8, “Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione”;

Richiamate inoltre:

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e succ. mod. ed in particolare l’art. 37, comma 4;

 Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, n. 1173 del 27 luglio 2009, n. 1663/2006 e n. 1377/2010;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e succ. modifiche;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l’immigrazione. Volontariato, Associazionismo e Terzo Settore – Teresa Marzocchi;

a voti unanimi e palesi

delibera:

1) di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa, il programma regionale per lo sviluppo, la qualificazione e il consolidamento del sistema integrato dei servizi socio-educativi per i bambini in età 0-3 anni, in attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 202/2008, 26/2010 e della propria deliberazione 2288/2010;

2) di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, le Tabelle dalla n. 1) alla n. 9) che costituiscono parte integrante del presente atto;

3) di approvare altresì gli atti programmatori provinciali per le spese di investimento, in quanto conformi al programma regionale, come stabilito dalla deliberazione dell’Assemblea regionale 202/2008;

4) di quantificare e determinare le risorse complessive da ripartire ed assegnare alle Province indicate per ciascun intervento nelle tabelle allegate, con gli importi opportunamente arrotondati, parti integranti e sostanziali del presente atto deliberativo per complessivi € 15.983.800,00;

5) di concedere a favore delle Province la somma di € 9.000.000,00 così come dettagliatamente indicato nell’allegata Tabella 9, parte integrante del presente atto;

6) di stabilire che il dirigente competente provvederà con propri atti formali alla concessione, all’assunzione dei relativi impegni di spesa e alla contestuale liquidazione nonché alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento a favore delle Province, disposta - ai sensi degli artt. 51 e 52 della L.R. 40/2001 e della deliberazione 2416/08 e succ. modifiche, in una unica soluzione, delle risorse statali con riferimento ai Capitoli di spesa n. 58445 e n. 58432 per complessivi € 6.983.800,00 come dettagliatamente indicato nelle allegate tabelle, con le seguenti modalità:

- a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di cui all’art. 4 comma 2 dell’Intesa del 7 ottobre 2010 del Fondo per la famiglia;

- a seguito della sottoscrizione della Convenzione prevista al comma 6 dell’art.3 dell’Intesa del 29 aprile 2010 Fondo per le politiche relative alle pari opportunità;

7) di imputare la spesa complessiva di risorse regionali di € 9.000.000,00 sui capitoli indicati di seguito del Bilancio per l’esercizio finanziario 2010, nei quali le risorse necessarie per l’attuazione del presente programma annuale trovano allocazione e presentano la necessaria disponibilità:

- quanto a € 6.500.000,00 registrata al n. 4600 di impegno sul Cap. 58435 “Fondo regionale per i servizi educativi per l’infanzia. Assegnazione alle Amministrazioni provinciali per la costruzione, l’acquisto, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ripristino tipologico di edifici da destinare a servizi educativi per la prima infanzia, nonché arredo degli stessi - Mezzi propri della Regione (art. 14, comma 2, lett. a) e b), L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 e successive modifiche)”, afferente alla U.P.B. 1.6.1.3. 22510;

- quanto a € 2.300.000,00 registrata al n. 4601 di impegno sul Cap. 58430 “Fondo regionale per i servizi educativi per l’infanzia. Assegnazione alle Amministrazioni provinciali per la gestione, la qualificazione, e la sperimentazione di servizi innovativi - Mezzi propri della Regione (art. 14, comma 4, L.R. 10 gennaio 2000, n.1 e successive modifiche)”, afferente alla U.P.B. 1.6.1.2.22100;

- quanto a € 200.000,00 registrata al n. 4603 di impegno sul Cap. 75647 “Assegnazione alle Amministrazioni provinciali per le iniziative di formazione professionale permanente degli operatori e dei coordinatori pedagogici dei servizi educativi per l’infanzia (Art.14, comma 4, L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 e successive modifiche)”, afferente alla U.P.B. 1.6.4.2.25320;

8) di stabilire che le Amministrazioni provinciali debbono attenersi al rigoroso rispetto delle norme recate dalla Legge 350/03 nella formulazione dei piani provinciali e nella gestione dei fondi regionali loro assegnati e non possono quindi utilizzare le somme loro assegnate e impegnate con il presente atto, limitatamente al Capitolo 58435, a favore di soggetti privati o comunque a favore di investimenti inerenti proprietà private;

9) di fissare per le Amministrazioni provinciali, ai fini dell’assunzione dei rispettivi impegni di spesa, i seguenti termini massimi:

- un anno per quanto attiene gli interventi ai paragrafi 2.; 3.; 4. e 5. del programma allegato alla deliberazione assembleare 202/2008;

- due anni per quanto attiene all’intervento al paragrafo 1. del programma allegato alla deliberazione assembleare n. 202/2008;

dalla data di approvazione della presente deliberazione;

10) di stabilire che il dirigente regionale competente, ad avvenuta esecutività del presente atto in riferimento alle risorse regionali (Cap. 58435, 58430 e 75647 di cui al punto 7) che precede) provvederà alla liquidazione di quanto spettante nonché alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento a favore delle Province, disposta - ai sensi degli artt. 51 e 52 della L.R. 40/2001 e della deliberazione 2416/08 e succ. modifiche, con atto formale, in un’ unica soluzione ad avvenuta esecutività del presente atto;

11) di stabilire inoltre che, in attuazione dell’Accordo approvato in sede di Conferenza Unificata il 29 ottobre 2009, e in coerenza con il programma regionale di sviluppo del sistema integrato dei servizi socio-educativi per bambini da zero a tre anni, le Amministrazioni provinciali dovranno coordinare a livello provinciale, le azioni nazionali e regionali integrandole, allo scopo di realizzare una programmazione organica escludendo la possibilità di utilizzare il doppio finanziamento;

12) di dare atto infine che in conformità a quanto indicato all’art. 11, comma 1 bis della L.R. 1/2000 le Province trasmettono alla Giunta regionale e alla competente Commissione assembleare una relazione annuale sull’utilizzo dei fondi regionali nonché dei complessivi fondi trasferiti dalla Regione sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione;

13) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Regione Emilia-Romagna Telematico.

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