n.79 del 20.03.2019 periodico (Parte Seconda)

Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna. Bando Amianto 2019. Incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto. Approvazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

- Con atto deliberativo dell'Assemblea Legislativa n. 46 del 12 luglio 2011 è stato approvato il "Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013";

- all'interno di tale importante strumento di pianificazione sono elencate le principali linee di intervento ed azione a livello regionale nel campo delle politiche rivolte al raggiungimento della sostenibilità ambientale;

Considerato che:

- con propria deliberazione n. 1216 del 21 luglio 2014 è stata attivata la seconda fase attuativa della programmazione prevista al punto 6.2 “Progetti Regionali” del "Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013";

- all’interno di tale delibera, all’Allegato 1), sono indicati gli obiettivi strategici sui quali improntare le azioni da porre in essere;

- fra gli obiettivi strategici figura il numero 6 “ Qualificazione ambientale del sistema produttivo regionale” che prevede l’attivazione di una specifica azione “Incentivi alle imprese per la rimozione dei manufatti contenenti cemento-amianto” finalizzata al sostegno alla realizzazione di interventi tesi a riqualificare gli ambienti di lavoro promuovendo in particolare la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto;

Richiamato il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna adottato con propria delibera n. 1945 del 4 dicembre 2017, che individua tra gli obiettivi previsti il miglioramento della tutela della salute e della qualità degli ambienti di vita e di lavoro in relazione al rischio da esposizione all’amianto;

Ritenuto in attuazione degli strumenti sopra richiamati di predisporre il bando qui allegato quale parte integrante e sostanziale, che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto in matrice cementizia e/o resinosa dai luoghi di lavoro intesi come immobili in cui si svolgono attività produttive, ivi comprese quelle terziarie e commerciali;

Considerato che:

- tale iniziativa di concessione di contributi economici ad imprese rientra nel campo di applicazione della normativa europea degli aiuti di stato;

- pertanto, al fine di garantire da un lato il rispetto delle normative europee e dall'altro l'esigenza di attivare forme ed opzioni flessibili a seconda delle specifiche situazioni dei singoli richiedenti, si è ritenuto di attenersi a quanto previsto per la concessione di aiuti da concedere ai sensi del Regolamento di esenzione per categoria (REGOLAMENTO (CE) n. 651/2014) del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, nei limiti e con le forme ivi indicate. Il Regolamento comprende fra le categorie di aiuti che beneficiano dell'esenzione gli aiuti per la tutela dell’ambiente alla sezione 7, articolo 36.

Preso atto che il bando definisce:

- nel rispetto delle % massime definite dal Regolamento (CE) n.651/2014 sopra citato l'intensità dell'aiuto nella misura seguente:

- 50% per le PMI;

- 35% per le Grandi Imprese;

- un limite massimo concedibile di contributo su ciascun progetto che, in valore assoluto, è fissato in € 150.000,00

- un limite minimo di costo ammissibile di intervento pari ad € 20.000,00

Preso atto che:

- la modalità di valutazione che si intende adottare delle candidature progettuali è la procedura prevista all’articolo 5, comma 3 del D. Lgs. n. 123/1998 definita “a sportello” tenuto conto che la tipologia di interventi sovvenzionabili (rimozione e smaltimento del cemento-amianto) è meritevole in sé ai fini di una migliore qualificazione degli ambienti di lavoro;

- la presentazione delle candidature progettuali avverrà in due fasi: una prima fase di prenotazione del contributo con l’indicazione presuntiva del contributo richiesto e una seconda fase di presentazione della domanda completa alla quale potranno accedere solo le imprese inviate che si troveranno sulla base delle risorse finanziarie disponibili in posizione utile della graduatoria;

Considerato che tale modalità valutativa “a sportello” consente inoltre di rispondere anche agli orientamenti recentemente assunti dall’Amministrazione Regionale (cfr. propria deliberazione n. 619/2015)fra i quali figura l’impegno a individuare modalità procedurali dei bandi tesi a non appesantire inutilmente le imprese di adempimenti ed oneri nelle fasi di richiesta di accesso a finanziamenti, con particolare riferimento alle Micro Piccole medie Imprese (MPMI). Ciò in quanto l’impatto in termini di adempimenti e oneri scaturirà unicamente per quelle imprese che si saranno collocate in maniera utile in graduatoria per potere accedere al contributo, alle quali verrà chiesto di predisporre la specifica documentazione progettuale ed amministrativa;

Dato atto che:

- a seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria dello Stato per l'anno 2003, L. 27 dicembre 2002, n. 289, permane la vigenza, a tutt'oggi, di quanto previsto all'art. 72, ai sensi del quale i contributi in conto capitale concessi alle imprese debbono essere restituiti nell'arco di un decennio dalla assegnazione, nella misura di almeno il 50%;

- per quanto attiene le modalità di gestione, rendicontazione e monitoraggio verrà successivamente approvato uno specifico Vademecum con atto del Responsabile del Servizio giuridico dell’ambiente, rifiuti, bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali;

- le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte delle imprese, e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Dato atto che, ai fini dell'attuazione del programma di ecoincentivi, sono disponibili sul Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2019-2021, annualità 2019, risorse assegnabili pari ad € 3.300.000,00 iscritte come segue:

- € 2.000.000,00 sul capitolo 37383 “INTERVENTI PER L'ATTUAZIONE PIANO D'AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE: CONTRIBUTI AD IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE ED INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE (ARTT. 70, 74, 81 E 84, D.LGS. 31 MARZO 1998, N.112 E ART. 99, L.R. 21 APRILE 1999, N.3) - MEZZI STATALI”

- € 1.300.000,00 sul capitolo sul capitolo 37399 “INTERVENTI PER L'ATTUAZIONE PIANO D'AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE: CONTRIBUTI AD IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE ED INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE ART. 99, L.R. 21 APRILE 1999, N.3)”

Precisato che per gli interventi di cui al presente Bando la Regione provvederà ai sensi dell’art.11 della legge 3/2003 ad acquisire il codice CUP per ciascun investimento oggetto di contributo, secondo le modalità, le forme e le procedure di cui alla delibera CIPE n.143 del 27 dicembre 2002, successivamente integrata e modificata con la deliberazione del CIPE del 29 settembre 2004, n. 24, entro la data di approvazione dei provvedimenti amministrativi di assunzione dell’impegno finanziario relativo al contributo da concedere;

Visto il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii;

Precisato che:

- l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili degli investimenti che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

- nello specifico, al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- ne deriva in ragione di quanto sopra indicato, che le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati;

- alla luce di ciò la copertura finanziaria prevista nell'articolazione del capitolo di spesa indicato nel presente provvedimento, riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Richiamati:

- il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, artt. 26 e 27 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 1;

Vista la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’ allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021; 

Richiamate le seguenti leggi regionali:

- 27 DICEMBRE 2018, n. 25 “DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021 (LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2019)” pubblicata nel B.U.R.E.R.T. del 27 dicembre 2018, n. 410;

- 27 dicembre 2018, n. 26 “BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2019-2021” pubblicata nel B.U.R.E.R.T. del 27 dicembre 2018, n. 411;

 Vista la propria deliberazione n. 2301 del 27/12/2018 avente ad oggetto “APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOMPAGNAMENTO E DEL BILANCIO FINANZIARIO GESTIONALE DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2019-2021”;

Viste altresì:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- la deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche ed integrazioni, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n.622 del 28/4/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n.702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali- Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell’anagrafe della stazione appaltante”;

- la propria deliberazione n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001”;

- la propria deliberazione n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'imple­mentazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- la propria deliberazione n. 150 del 5 febbraio 2018 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle D.G. Cura del territorio e dell'ambiente; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni. Nomina del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA). Modifica denominazione di un servizio nell'ambito della D.G. Risorse, Europa, innovazione e istituzioni”;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG.2017.0660476 del 13 ottobre 2017 e PG.2017.0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- la propria deliberazione n. 1059 del 3 luglio 2018 avente ad oggetto “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione del Dati (DPO)”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche Ambientali e della Montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

a) di approvare il “Bando amianto 2019. Incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto in matrice cementizio e/o resinosa”, di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale al presente atto deliberativo;

b) di stabilire che le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte delle imprese e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

c) di dare atto, ai fini dell'attuazione del programma di ecoincentivi, che sono disponibili sul Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2019-2021, annualità 2019, risorse assegnabili pari ad € 3.300.000,00 iscritte come segue:

- € 2.000.000,00 sul capitolo 37383 “INTERVENTI PER L'ATTUAZIONE PIANO D'AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE: CONTRIBUTI AD IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE ED INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE (ARTT. 70, 74, 81 E 84, D.LGS. 31 MARZO 1998, N.112 E ART. 99, L.R. 21 APRILE 1999, N.3) - MEZZI STATALI”

- € 1.300.000,00 sul capitolo sul capitolo 37399 “INTERVENTI PER L'ATTUAZIONE PIANO D'AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE: CONTRIBUTI AD IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE ED INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE ART. 99, L.R. 21 APRILE 1999, N.3)”

d) di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

e) di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione del capitolo di spesa indicato nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

f) di dare atto che all’impegno di spesa e alla liquidazione del contributo provvederà con propri atti il dirigente responsabile del Servizio Giuridico dell’Ambiente, Rifiuti, Bonifica Siti Contaminati e Servizi Pubblici Ambientali, previa istruttoria della documentazione presentata e subordinatamente alla disponibilità delle risorse sul capitolo di spesa;

g) di dare atto che per quanto attiene le modalità di rendicontazione, monitoraggio e controllo verrà successivamente approvato uno specifico Vademecum con atto del Responsabile del Servizio Giuridico dell’Ambiente, Rifiuti, Bonifica Siti Contaminati e Servizi Pubblici Ambientali;

h) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative vigenti richiamate in parte narrativa pubblicando il seguente provvedimento ai sensi dell’art.26 comma 1;

i) di dare atto che la Regione, per il tramite del Servizio competente, provvederà ad acquisire per ciascun investimento oggetto di contributo il Codice Unico di Progetto (CUP) ai sensi dell’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3;

j) di pubblicare il presente provvedimento nel sito ER-Ambiente della Regione Emilia-Romagna;

k) di pubblicare la seguente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina