n.190 del 21.12.2011 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1028 - Risoluzione proposta dai consiglieri Corradi, Alessandrini e Costi per impegnare la Giunta ad intervenire presso le istituzioni comunitarie competenti per sollecitare la promulgazione del regolamento che impone l'indicazione del paese di provenienza dei prodotti extra-UE commercializzati in Europa

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

presso il Parlamento Europeo è istituita la Commissione Parlamentare Commercio internazionale (INTA), la quale si occupa delle relazioni finanziarie, economiche e commerciali con Paesi extra-UE, ed assicura le relazioni con l’Organizzazione mondiale per il commercio.

In data 29 settembre 2010, la Commissione INTA ha fornito il proprio assenso ad una proposta di Regolamento comunitario, volto ad imporre l’indicazione del Paese di provenienza in tanti prodotti destinati ad essere commercializzati in Europa, quali ad esempio i prodotti tessili, calzature, oreficeria, oggetti in legno e vetro, bulloneria, gomme, coltelleria, ecc.

La proposta di Regolamento prevede l’obbligo di indicare il Paese di origine dei beni (extra-UE), anche se si tratta di prodotti semilavorati, estendendo a questi ultimi le norme previste per i beni di consumo finale ed i beni destinati al consumatore finale.

In data 21 ottobre 2010, la proposta di Regolamento di cui sopra ha ottenuto il voto favorevole del Parlamento Europeo (in sessione plenaria).

Rilevato che

la proposta di Regolamento per l’indicazione nei prodotti extra-UE del Paese di provenienza non produrrà i propri effetti se non a seguito dell’adozione e promulgazione dello stesso da parte del Consiglio Europeo.

Considerato che

per la tutela delle imprese europee ed in particolare per le imprese manifatturiere del nostro Paese, ed altresì al fine di consentire al consumatore di poter procedere ad acquisti consapevoli, è estremamente importante che i prodotti commercializzati in Europa, ma provenienti da Paesi extra-UE, riportino con precisione e visibilità l’indicazione del Paese di provenienza.

Malgrado da diversi anni le piccole e medie imprese, soprattutto italiane, richiedano alle istituzioni europee provvedimenti finalizzati a rendere riconoscibili ai consumatori finali i prodotti extra-UE, fino ad ora non è stato adottato alcun provvedimento in tal senso, anzi, in più occasioni le istituzioni europee sono intervenute per impedire provvedimenti in tal senso (es. in materia di etichettatura), assunti dai singoli Stati membri.

Valutato che

è pertanto necessario a livello nazionale intensificare l’opera di tutela dei prodotti e dei consumatori attraverso un maggiore intervento del Governo teso a promuovere controlli sulla salubrità dei prodotti del tessile, dell’abbigliamento, pelle, cuoio e calzature e del manifatturiero in generale in entrata da Paesi terzi, nonché il rispetto nelle fasi di lavorazione degli stessi delle convenzioni ILO e di criteri ambientali di riferimento per l’UE.

Impegna la Giunta

1) Ad intervenire presso la Commissione UE ed il Consiglio Europeo, al fine di sollecitare una rapida promulgazione del Regolamento che impone l’indicazione del Paese di provenienza dei prodotti extra-UE commercializzati in Europa.

2) Ad evidenziare alle istituzioni europee la necessità di estendere, ad ogni tipo di prodotto, l’indicazione obbligatoria del Paese extra-UE di provenienza, indicando altresì se per detto prodotto finale sono stati utilizzati semi-lavorati provenienti da Paesi extra-UE.

3) A sostenere in tutte le sedi opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, iniziative tese a chiedere al Governo misure premianti per le imprese che certificano l’origine dei prodotti a partire dalle prime fasi di lavorazione dei prodotti di moda ed azioni stringenti di controllo sul territorio nazionale del rispetto delle normative vigenti in materia di lavoro, ambiente e sicurezza.

4) A promuovere iniziative tese a garantire la conoscibilità della filiera produttiva per tutti i prodotti commercializzati sul territorio nazionale.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 dicembre 2011

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