n.156 del 16.08.2012 periodico (Parte Seconda)

Piano degli interventi economici per l'anno 2012 a sostegno delle politiche per il Terzo settore

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Dato atto che per l’anno 2012 si ritiene opportuno definire un unico Piano per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione dei soggetti operanti nel Terzo settore, quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini, al fine di favorire l’attuazione del principio di sussidiarietà e di consentire la programmazione e la realizzazione di interventi che possano rispondere a bisogni individuabili come rilevanti nell’attuale contesto sociale ed economico;

Visti:

  • l’art. 9, commi 1 e 2, lett. b) della L.R. 4 febbraio 1994, n. 7 e ss.mm.;
  • l’art. 9, commi 1 e 2 della L.R. 9 dicembre 2002, n. 34;
  • l'art. 9, comma 1 della L.R. 21 febbraio 2005, n. 12 e ss.mm.;

Dato atto che nel bilancio regionale per l'anno finanziario 2012 approvato con L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, si è provveduto a dotare:

  • il cap. 57701 “Contributi ai datori di lavoro per favorire l’assunzione di persone svantaggiate che cessino di essere soci lavoratori o lavoratori di una cooperativa sociale. (art. 9, commi 1 e 2, lett. b) L.R. 4 febbraio 1994, n. 7 come modificata dalla L.R. 18 marzo 1997, n. 6), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 150.000,00;
  • il cap. 57707 "Contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni di promozione sociale operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali (art. 9, comma 2, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 141.302,61;
  • il cap. 57705 "Contributi alle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro regionale per la realizzazione di progetti specifici di interesse e diffusione regionale (art. 9, comma 1, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 200.000,00;
  • il cap. 57216 "Contributi alle organizzazioni di volontariato iscritte, per il sostegno di progetti d'interesse regionale volti alla diffusione delle buone pratiche del volontariato e per la sensibilizzazione dei cittadini, all'attività di volontariato, con particolare riferimento ai giovani (art. 9, comma 1, L.R. 21 febbraio 2005, n. 12), afferente all'U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 84.906,34;

Ritenuto di dover provvedere alla definizione del piano degli interventi di cui trattasi così come riportato nell'allegato “A” parte integrante del presente atto deliberativo;

Richiamate le proprie deliberazioni n. 1057/2006, n. 1663/2006, n. 1377/2010, n. 1222/2011 e n. 2416/2008 e ss.mm.;

Dato atto del parere allegato alla presente deliberazione;

Su proposta dell’Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l'immigrazione. Volontariato, Associazionismo e Terzo settore, Teresa Marzocchi;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

  1. di approvare il “Piano per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione dei soggetti operanti nel Terzo settore per l'anno 2012”, di cui all'allegato “A” che forma parte integrante della presente deliberazione, concernente;
  2. di dare atto che, relativamente alle cooperative sociali, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale di cui, rispettivamente ai punti a), b) e c) del paragrafo 2 dell’Allegato “A” parte integrante del presente atto deliberativo, con propri successivi atti, previa istruttoria condotta dal competente Servizio dell'Assessorato regionale, si provvederà all'individuazione delle ini­ziative ammesse a contributo, all’esatta quantificazione, assegnazione e concessione dei contributi, alla contestuale assunzione del relativo impegno, ove ricorrano le condizioni previste dalla L.R. 40/01, con imputazione ai capitoli 57701, 57705 e 57216, afferenti all'U.P.B. 1.5.2.2.20120 del Bilancio per l'esercizio finanziario 2012, così come indicati in premessa;
  3. di dare atto che alla liquidazione e alla emissione della richiesta dei titoli di pagamento a favore dei beneficiari di cui ai punti a), b), e c) del paragrafo 2 dell'allegato “A” parte integrante del presente atto deliberativo, provvederà con propri atti formali ai sensi della L.R. 40/01, nonché della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm., il Dirigente competente per materia;
  4. di dare atto che, relativamente alle Province di cui al punto d) del paragrafo 2 dell'Allegato “A” parte integrante del presente atto deliberativo, all’impegno di spesa, alla liquidazione e alla emissione della richiesta dei titoli di pagamento provvederà con propri atti formali ai sensi della L.R. 40/01, nonché della propria deliberazione 2416/08 e ss.mm., il Dirigente competente per materia;
  5. di dare atto che la liquidazione dei contributi alle Province sarà disposta in un’unica soluzione secondo gli importi indicati nella tabella di cui al paragrafo 6 dell'allegato “A” parte integrante del presente atto deliberativo, ad avvenuta comunicazione delle Province interessate dell’avvio della predisposizione dei piani di intervento per l’associazionismo;
  6. di dare atto che le Province sono tenute a comunicare alla Regione i piani di intervento per l'associazionismo ad avvenuta approvazione degli stessi;
  7. di dare atto che si ritiene opportuno che le risorse regionali assegnate debbano essere prioritariamente utilizzate dalle Province per l’attivazione e/o il potenziamento di sportelli informativi e di consulenza per le APS, ovvero per le attività di verifica e controllo sulle stesse;
  8. di dare atto che le risorse regionali assegnate non debbano comunque di norma risultare percentualmente superiori alle risorse messe a disposizione dalle Province per il finanziamento dei rispettivi piani di intervento per l’associazionismo;
  9. di dare atto, infine, che la presente deliberazione sarà pubblicata sul BURERT.

Allegato A   

Piano per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione dei soggetti operanti nel Terzo settore per l’anno 2012

1. Premessa 

Per l’anno 2012 la Giunta regionale ritiene opportuno definire un unico Piano per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione dei soggetti operanti nel Terzo settore, quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini, al fine di favorire l’attuazione del principio di sussidiarietà e di consentire la programmazione e la realizzazione di interventi che possano rispondere a bisogni individuabili come rilevanti nell’attuale contesto sociale ed economico. 

2. Destinatari 

Destinatari degli interventi sono:

  1. le cooperative sociali iscritte nell’albo regionale di cui alla L.R. n. 7/1994 e ss.mm.;
  2. le organizzazioni di volontariato che, alla data di adozione della deliberazione regionale che approva il presente Piano, risultino iscritte da almeno una anno nei registri di cui alla L.R. 12/05 e ss.mm.;
  3. le associazioni di promozione sociale che, alla data della deliberazione regionale che approva il presente Piano, risultano iscritte da almeno un anno nel registro regionale di cui all’art. 4, comma 3 della L.R. 34/02;
  4. le Province in quanto competenti per la programmazione ed attuazione dei piani territoriali di intervento per le associazioni di promozione sociale di cui all’art. 9, comma 2 della L.R. 34/02. 

3. Cooperative sociali 

Per quanto riguarda i contributi di cui all’art. 9, commi 1 e 2, lett. b) della L.R. 7/94 e ss.mm., si ritiene opportuno confermare le modalità e i criteri già adottati con la deliberazione della Giunta regionale n. 585 del 4/5/1998, ritenendo comunque prioritarie le domande di contributi presentate dalle cooperative sociali iscritte nella sez. B dell’albo regionale che mantengono alle proprie dipendenze lavoratori per i quali siano venute meno le condizioni di svantaggio.

Ciò considerato che le cooperative sociali di tipo B, anche nell’attuale fase di grave crisi economica e occupazionale, rappresentano una risorsa preziosa ed insostituibile per le fasce più deboli della popolazione, che hanno già normalmente grandi difficoltà di accesso al mercato del lavoro.

Per le misure previste a favore delle cooperative sociali, nel bilancio regionale per l'anno finanziario 2012, approvato con L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, si è provveduto a dotare il cap. 57701 “Contributi ai datori di lavoro per favorire l’assunzione di persone svantaggiate che cessino di essere soci lavoratori o lavoratori di una cooperativa sociale. (art. 9, commi 1 e 2, lett. b) L.R. 4 febbraio 1994, n. 7 come modificata dalla L.R. 18 marzo 1997, n. 6), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 150.000,00. 

4. Organizzazioni di volontariato   

Ai sensi dell'art. 9, comma 1 della L.R. n. 12/20051221 febbraio 2005, n. 12, la Regione eroga contributi alle organizzazioni iscritte nei registri previsti dalla stessa legge regionale al fine di sostenere progetti d’interesse regionale volti alla diffusione delle buone pratiche del volontariato e per la sensibilizzazione dei cittadini all’attività di volontariato, con particolare riferimento ai giovani.

A tal fine nel bilancio regionale per l'anno finanziario 2012, approvato con L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, si è provveduto a dotare il cap. 57216 "Contributi alle organizzazioni di volontariato iscritte, per il sostegno di progetti d'interesse regionale volti alla diffusione delle buone pratiche del volontariato e per la sensibilizzazione dei cittadini, all'attività di volontariato, con particolare riferimento ai giovani (art. 9, comma 1, L.R. 21 febbraio 2005, n. 12), afferente all'U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 84.906,34.

Tenuto conto dell’oggetto dei contributi è delle emergenze sociali che segnano sempre più le realtà territoriali, non da ultime quelle provocate dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio, si ritiene opportuno valorizzare in modo prioritario le azioni di sensibilizzazione dei giovani cittadini alle attività solidaristiche, di pubblica utilità, di servizio civico, che possano potenzialmente generare un processo evolutivo di comunità e garantire ai giovani di coniugare la valorizzazione delle proprie attitudini con l’efficienza di servizio alla propria comunità.

La proposta di un “servizio civico” rivolta a tutti i giovani senza distinzione di titoli e competenze, di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza, parte dalla volontà di offrire un’esperienza educativa e d’impegno positivo del tempo libero attraverso il coinvolgimento in un percorso di crescita civica e personale, di costruzione di rapporti sociali significativi, di connessioni intergenerazionali e interculturali, di solidarietà e gratuità.

 Potranno essere dunque oggetto di finanziamento progetti finalizzati alla sensibilizzazione dei giovani per:

  • favorire esperienze diffuse di partecipazione sociale attiva, di orientamento fortemente esperienziale, propedeutiche ad un futuro impegno sociale, sia volontario che civico;
  • diffondere non solo buone prassi ma nuove modalità di approccio ai problemi e per valorizzare coprogettazione, lavoro di rete, sinergie fra soggetti diversi.

Sarà preferibilmente finanziato un progetto per territorio provinciale.

Qualora le esigenze territoriali lo richiedano si potrà finanziare anche più di un progetto, tenuto però debitamente conto delle risorse assegnate per territorio.

L’assegnazione dei contributi per ogni progetto avviene con esclusivo riferimento alla media tra la percentuale calcolata sul numero delle organizzazioni di volontariato iscritte per ciascun territorio provinciale all’ 1 gennaio 2012 e la popolazione residente in ciascun territorio provinciale sempre all’ 1 gennaio 2012.

La somma disponibile di € 84.906,34, risulta pertanto così suddivisa: 

Provincia

Contributo

Bologna

18.314,24

Ferrara

7.042,65

Forlì-Cesena

8.333,47

Modena

12.133,55

Piacenza

6.171,88

Parma

10.142,82

Ravenna

7.725,33

Reggio Emilia

9.083,01

Rimini

5.959,39

Totale

84.906,34

Le somme così suddivise rappresentano il 70% del totale delle spese ammissibili per ciascun progetto finanziato. Le quote di autofinanziamento (min. 30%) necessarie alla copertura totale delle spese di progetto, potranno anche essere interamente assicurate da soggetti pubblici e/o privati diversi dalle organizzazioni in rete per la gestione dei progetti.

 I progetti dovranno essere:

  • presentati in rete da più organizzazioni iscritte al fine di garantire la rilevanza provinciale dell’attività da finanziare;
  • predisposti con il supporto e l’assistenza dei Centri di servizio per il volontariato territoriali e con il coinvolgimento dei Comitati paritetici provinciali (CPP) di cui all’art. 23 della L.R. n. 12/2005 e ss.mm., al fine di assicurare che la progettualità sia maggiormente rispondente alle priorità del territorio e per evitare sovrapposizioni con progettualità eventualmente già in essere. Ciò in analogia al processo già attuato per la progettazione sociale per l’applicazione dell’accordo nazionale del 23/6/2010;
  • presentati tramite gli stessi Centri di servizio che, in accordo con i citati Comitati paritetici, provvederanno a stilare un parere di merito qualora fossero presentati più progetti per ambito provinciale;
  • sottoscritti da tutti i legali rappresentanti delle organizzazioni in rete per la realizzazione dei progetti. 

Sono ammissibili a contributo nuovi progetti da avviarsi tassativamente entro il 31/12/2012. I progetti possono comprendere singole attività già in essere.

I contributi saranno erogati alle organizzazioni individuate come capofila nella realizzazione dei progetti che dovranno essere in possesso dei requisiti del precedente capoverso 2 “Destinatari”.

Non sono ammesse a finanziamento: 

  • spese sostenute per la gestione corrente e/o ordinaria delle attività istituzionale dell'organizzazione richiedente o dei partner;
  • spese che comunque non siano inerenti o essenzialmente necessarie alla realizzazione del progetto presentato;
  • spese che comportino l'aumento del patrimonio;
  • spese per il miglioramento del patrimonio già esistente;
  • spese per personale retribuito a vario titolo (progettazione, consulenze diverse, formazione, tutoraggio, coordinamento, etc.) che superino il 5% del costo totale del progetto;
  • spese per servizi erogabili per legge dai Centri di servizio provinciali per il volontariato;
  • spese derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o attività prestate da soggetti partner. 

I progetti presentati dovranno essere corredati da specifico quadro economico da cui risultino in modo dettagliato e analitico le diverse voci di spesa imputabili alla realizzazione dei progetti e le modalità con cui si prevede la copertura di dette spese. 

Al fine di consentire di individuare con esattezza le spese ammissibili a contributo, si raccomanda la massima attenzione nel riportare nel quadro economico dettagliatamente per ogni voce di spesa l’importo e la relativa descrizione. 

Le spese non dettagliatamente descritte potrebbero essere imputate tra quelle non ammissibili. 

Le domande di ammissione ai finanziamenti dovranno essere redatte riportando:

  • gli estremi del legale rappresentante dell’organizzazione proponente;
  • gli estremi dell’organizzazione proponente, capofila per la realizzazione del progetto (denominazione, sede, e-mail, telefono, codice fiscale);
  • gli estremi di un responsabile referente per il progetto;
  • l’elenco delle organizzazioni iscritte partner nella realizzazione del progetto;
  • l’elenco di eventuali altri soggetti pubblici o privati partner nella realizzazione del progetto;
  • titolo del progetto;
  • obiettivi e descrizione del progetto;
  • destinatari del progetto;
  • tempi e luoghi di realizzazione;
  • risorse umane e strumentali impiegate;
  • quadro economico così come su descritto. 

Le domande dovranno essere trasmesse tramite i Centri di servizio provinciali alla Regione Emilia-Romagna, Servizio “Programmazione e sviluppo del sistema dei servizi sociali. Promozione sociale, Terzo settore, Servizio civile” Viale Aldo Moro, 21 - 40127 Bologna, recando sulla busta la dicitura “Domanda per l’ammissione ai contributi destinati alle organizzazioni di volontariato di cui all'art. 9, comma 1 della L.R. 12/05” entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando sul BURERT.

Le domande inoltrate per posta saranno considerate valide qualora la data del timbro postale non sia successiva alla predetta data.

La domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell'organizzazione richiedente.

Ad avvenuta comunicazione dell'assegnazione dei contributi, l'erogazione degli stessi avverrà in un'unica solu­zione dietro presentazione di dichiarazione, resa ai sensi dell'art. 47 e ss. del DPR 445/00, a firma del legale rappresentante dell'organizzazione beneficiaria, che attesti l'avvenuto avvio delle attività ammesse a contributo.

Entro 60 giorni dalla conclusione del progetto finanziato, che deve avvenire comunque entro un anno dalla data di adozione dell’atto regionale di liquidazione dei contributi, l’organizzazione beneficiaria è tenuta a presentare una relazione a firma del legale rappresentante, resa ai sensi dell'art. 47 e ss. del DPR 445/00, da cui risultino le modalità di attuazione del progetto ed i risultati quantitativi e qualitativi raggiunti unitamente ad una elencazione analitica delle spese complessi­vamente sostenute.

La Regione si riserva di richiedere la documentazione delle spese per un periodo non superiore a cinque anni dall'erogazione del contributo e di attuare i controlli di cui alla deliberazione 109/10.

Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese ammissibili effetti­vamente sostenute per la realizzazione di ogni progetto ammesso a contributo risultasse inferiore alla spesa prevista ritenuta ammissibile per lo stesso progetto, la Regione, valutata comunque l’entità del finanziamento erogato, si riserva di procedere all’eventuale recupero della quota proporzionale di contributo erogata in eccedenza.

Qualora il progetto non fosse realizzato o realizzato in modo difforme da quanto presentato in sede di richiesta di contributo, la Regione si riserva di revocare in parte o in toto il contributo concesso.

L’elenco dei progetti approvati sarà pubblicato sul BURERT e sul sito internet della Regione all’indirizzo http://sociale.regione.emilia-romagna.it e comunicato per iscritto alle organizzazioni interessate. 

5. Associazioni di promozione sociale  

Ai fini dell'art. 9, comma 1 della L.R. 9 dicembre 2002, n. 34, la Regione assegna contributi finanziari alle associazioni iscritte al registro regionale per la realizzazione di progetti specifici di interesse e diffusione regionale.

A tal fine nel Bilancio regionale per l’anno finanziario 2012, approvato con L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, si è provveduto a dotare il cap. 57705 "Contributi alle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro regionale per la realizzazione di progetti specifici di interesse e diffusione regionale (art. 9, comma 1, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 200.000,00.

Analogamente a quanto già previsto per le organizzazioni di volontariato, tenuto conto dell’oggetto dei contributi è delle emergenze sociali che segnano sempre più le realtà territoriali, non da ultime quelle provocate dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio, anche per le associazioni di promozione sociale a rilevanza regionale, si ritiene opportuno valorizzare in modo prioritario le azioni di sensibilizzazione dei giovani cittadini, aderenti e non a dette associazioni, alle attività solidaristiche, di pubblica utilità, di servizio civico, che possano potenzialmente generare un processo evolutivo di comunità e garantire ai giovani di coniugare la valorizzazione delle proprie attitudini con l’efficienza di servizio alla propria comunità e con la capacità di potenziare e qualificare i servizi offerti dalle associazioni.

Anche per le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro regionale potranno essere dunque oggetto di finanziamento progetti finalizzati ad un approccio ai giovani per:

  • favorire esperienze diffuse di partecipazione sociale attiva, di orientamento fortemente esperienziale, propedeutiche ad un futuro impegno sociale, sia volontario che civico;
  • diffondere non solo buone prassi ma nuove modalità di approccio ai problemi e per valorizzare coprogettazione, lavoro di rete, sinergie fra soggetti diversi.

Restano esclusi dal finanziamento i progetti riguardanti le specifiche attività (sociali, sportive, culturali, ecc.) attraverso cui si realizzano i fini istitutivi delle varie associazioni, nonché le ricerche, gli studi relativi a dette attività specifiche attualmente svolte dalle associazioni.

I progetti e le iniziative possono riguardare sia i livelli regionali che i livelli locali delle associazioni di rilevanza regionale, pur facendo salva la titolarità progettuale di queste ultime.

Verranno valutati con priorità di punteggio i progetti per i quali siano dimostrate azioni di condivisione con le Province competenti per territorio, ovvero che interagiscano con i Piani provinciali per l’associazionismo di cui al successivo paragrafo 6 predisposti dalle stesse Province.

Sono ammissibili a contributo sia progetti ed iniziative già avviati (purché nell'anno in corso), che progetti e iniziative ancora da avviare, a condizione che questi vengano avviati entro il 31/12/2012.

Ogni associazione può presentare non più di due progetti, indicandone l'ordine di priorità. Sono esclusi da tale limite i progetti presentati in rete con altre associazioni iscritte nel registro regionale.

Per i progetti deve essere dimostrata la rilevanza regionale, rappresentando azioni quantitativamente e qualitativamente rilevanti e di valore aggiunto sia per le associazioni proponenti, sia per il contesto più generale dell’associazionismo emiliano romagnolo.

I progetti presentati dovranno essere corredati da specifico quadro economico da cui risultino in modo dettagliato e distinto le diverse voci di spesa imputabili direttamente, anche in quota parte, alla realizzazione dei progetti stessi. 

Al fine di consentire di individuare con esattezza le spese ammissibili a contributo, si raccomanda la massima attenzione nel riportare nel quadro economico dettagliatamente per ogni voce di spesa l’importo e la relativa descrizione.

Le spese non dettagliatamente descritte potrebbero essere comunque imputate tra quelle non ammissibili. 

Non sono ammesse a finanziamento:

  • spese imputabili ad altre leggi regionali;
  • spese sostenute per la gestione corrente e/o ordinaria delle attività istituzionali del soggetto richiedente o di eventuali partner;
  • spese che comportino aumento di patrimonio;
  • spese per il miglioramento del patrimonio già esistente;
  • spese per personale retribuito a vario titolo (progettazione, consulenze diverse, formazione, tutoraggio, coordinamento, etc.) che superino il 5% del costo totale del progetto. Tra il personale rientra anche quello dipendente dal soggetto proponente per la quota parte di tempo destinato esclusivamente al progetto.

Non saranno ammessi a finanziamento progetti che non prevedano quote di autofinanziamento da parte dei soggetti proponenti.

La concessione dei finanziamenti sarà determinata in base a graduatorie stilate sulla base di valutazione collegiale secondo modalità determinate dal Responsabile del Servizio regionale competente in fase di assegnazione dei compiti istruttori e sentito l’Osservatorio regionale dell’associazionismo di cui all’art. 14 della L.R. n. 34/2002.

Le graduatorie approvate verranno pubblicate sul BURERT e sul sito internet della Regione all’indirizzo http://sociale.regione.emilia-romagna.it verranno comunicate per iscritto alle associazioni che hanno presentato istanza.

La graduatoria dei progetti ammessi sarà stilata tenuto conto:

  • degli obiettivi progettuali dettati;
  • del livello di diffusione regionale;
  • del livello di convolgimento dei soggetti destinatari della progettualità;
  • del livello di partecipazione ai Piani per la salute nelle forme previste dalla L.R. 2/03 o ad altre programmazioni territoriali di settore;
  • del livello di protagonismo e di responsabilità dei giovani coinvolti;
  • dell’adeguatezza del piano di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi prefissati;
  • del livello di autofinanziamento del progetto.

La richiesta di ammissione a contributo deve essere indirizzata alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Programmazione e sviluppo del sistema dei servizi sociali. Promozione sociale, Terzo settore, Servizio civile - V.le Aldo Moro n. 21 - 40127 Bologna.

La richiesta, in regola con le vigenti norme sull'imposta di bollo, deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell'associazione interessata e, qualora si tratti di progetto gestito in rete con altre associazioni, da tutti i legali rappresentanti di queste ultime.

La domanda deve essere redatta riportando:

  • gli estremi del legale rappresentante dell’associazione proponente;
  • gli estremi dell’associazione proponente (denominazione, sede, e-mail, telefono, codice fiscale);
  • gli estremi di un responsabile referente per il progetto;
  • l’eventuale elenco delle associazioni partner nella realizzazione del progetto in rete;
  • l’elenco di eventuali altri soggetti pubblici o privati partner nella realizzazione del progetto;
  • titolo del progetto;
  • obiettivi e descrizione del progetto;
  • destinatari del progetto;
  • tempi e luoghi di realizzazione;
  • risorse umane e strumentali impiegate;
  • quadro economico così come su descritto. 

Le associazioni che presentano più di un progetto dovranno indicare l’ordine di priorità dei progetti presentati. I progetti non di prima priorità saranno valutati in subordine e qualora il finanziamento dei progetti di prima priorità non assorba l’intera somma disponibile. 

I progetti dovranno pervenire entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando sul BURERT. 

Le domande inoltrate per posta sono considerate presentate in tempo utile qualora il timbro postale rechi una data non successiva alla predetta data.

Restano esclusi progetti che non prevedono quote di costo a carico dell'associazione richiedente e, per i progetti in rete, delle altre associazioni interessate.

L'entità dei finanziamenti é determinata, in misura percentuale, fino alla concorrenza massima del 50% delle spese ritenute ammissibili, con variazioni connesse ad arrotondamenti, né potrà eccedere in ogni caso la somma necessaria per completare il finanziamento dell'iniziativa tenuto conto delle risorse impegnate dall'associazione e di eventuali altri contributi pubblici o privati.

Il contributo regionale non potrà eccedere per ciascun progetto finanziato l’importo di € 25.000,00, salvo per i progetti gestiti in rete da più associazioni iscritte nel registro regionale aventi titolo a partecipare al presente bando, per cui il contributo non potrà eccedere l’importo di € 50.000,00.

Qualora l’importo complessivo dei finanziamenti assegnabili per il sostegno ai progetti ritenuti accoglibili superi l’ammontare massimo delle risorse destinate, i contributi erogabili a fronte di ogni progetto verranno rideterminati con riduzione percentuale omogenea in ragione del punteggio di graduatoria.

Non saranno ammessi a contributo i soggetti richiedenti che non hanno presentato regolare rendicontazione a seguito di assegnazione di precedenti contributi regionali e i soggetti che non hanno ottemperato a procedure attivate dalla Regione per la verifica del permanere dei requisiti necessari all'iscrizione nel registro regionale di cui all'art. 4, comma 1 della L.R. n. 34/2002.

L'erogazione dei contributi avverrà secondo le seguenti modalità: 

  • 50% dietro presentazione, entro il termine perentorio di 45 giorni dalla data di comunicazione dell'avvenuta assegnazione, di dichiarazione, resa ai sensi dell'art. 47 e ss. del DPR 445/00, a firma del legale rappresentante dell'associazione beneficiaria, che attesti:

a) l'avvenuto avvio delle iniziative ammesse a contributo;

b) gli estremi dell'atto con cui l'Organo competente dell'associazione beneficiaria ha deliberato l'impegno della quota di spesa rimasta a carico dell'associazione; 

  • 50% dietro presentazione, entro il termine di un anno dalla data di adozione dell’atto di liquidazione della prima parte del contributo regionale, di:

a) una dichiarazione del legale rappresentante dell'associazione, resa ai sensi dell'art. 47 e ss. del DPR 445/00, attestante l'avvenuta attuazione dell'iniziativa ammessa a contributo e recante l'elencazione analitica delle spese complessivamente sostenute e i dati della documentazione che comprava tali spese;

b) relazione a firma del legale rappresentante dell'associazione, da cui risultino le modalità di attuazione dell'iniziativa ed i risultati quantitativi e qualitativi raggiunti (quanti soggetti o persone coinvolti, materiale realizzato, significatività nel tempo del progetto, impatto nel territorio, ecc.). 

L'Amministrazione regionale si riserva di richiedere la documentazione delle spese per un periodo non superiore a cinque anni dall'erogazione del contributo.

Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese ammissibili effettivamente sostenute per la realizzazione di ogni progetto ammesso a contributo risultasse inferiore alla spesa prevista ritenuta ammissibile per lo stesso progetto, la Regione si riserva di procedere al recupero della quota proporzionale di contributo erogata in eccedenza. 

6. Province 

Ai sensi dell'art. 9, comma 2 della L.R. 34/02, sono assegnati contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali.

A tal fine nel bilancio regionale per l'anno finanziario 2012, approvato con L.R. 22 dicembre 2011, n. 22, si è provveduto a dotare il cap. 57707 "Contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni di promozione sociale operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali (art. 9, comma 2, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34), afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, di uno stanziamento di € 141.302,61;

Ai sensi della deliberazione n. 1168/2010, l’assegnazione dei contributi avviene con esclusivo riferimento alla percentuale calcolata sulla popolazione residente in ciascun territorio provinciale al 1° gennaio 2012.

La somma disponibile di € 141.302,61, risulta pertanto così suddivisa:

Provincia

Contributo

Bologna

31.653,80

Ferrara

11.397,62

Forlì-Cesena

12.622,22

Modena

22.345,01

Piacenza

9.230,69

Parma

14.109,99

Ravenna

12.499,65

Reggio Emilia

16.921,10

Rimini

10.522,53

Totale

141.302,61

Le risorse regionali assegnate dovranno essere prioritariamente utilizzate dalle Province per l’attivazione e/o il potenziamento di sportelli informativi e di consulenza per le APS, ovvero per le attività di verifica e controllo sulle stesse.

Le risorse regionali assegnate non dovranno comunque di norma risultare percentualmente superiori alle risorse messe a disposizione dalle Province per il finanziamento dei rispettivi piani di intervento per l’associazionismo.

All’impegno di spesa, alla liquidazione e alla emissione della richiesta dei titoli di pagamento a favore delle Province provvederà con propri atti formali ai sensi della L.R. 40/01, nonché della deliberazione 2416/08 e ss.mm., il Dirigente competente per materia.

La liquidazione dei contributi sarà disposta in un’unica soluzione secondo gli importi indicati nella tabella su riportata ad avvenuta comunicazione delle Province interessate dell’avvio della predisposizione dei piani di intervento per l’associazionismo.

Le Province sono tenute a comunicare alla Regione i piani di intervento per l'associazionismo ad avvenuta approvazione degli stessi. 

Referenti regionali 

I funzionari regionali referenti per il presente Piano sono: 

Giulio Dall’Orso

tel. 051/5277434

fax 051/5277080

e-mail: gdallorso@regione.emilia-romagna.it

Mario Ansaloni

tel. 051/5277532

fax 051/5277080

e-mail: mansaloni@regione.emilia-romagna.it

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina