n.263 del 04.10.2017 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di VIA del progetto di impianto idroelettrico sul torrente Ceno in loc. Molino di Golaso in comune di Varsi (PR) proposto da Tedaldi Costruzioni Srl - Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, L.R. n. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera: 

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto di impianto idroelettrico sul t. Ceno, in località Molino di Golaso, nel Comune di Varsi alle condizioni definite ai paragrafi 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente delibera, di seguito sinteticamente riportate: 

1. l'intervento risulta ammissibile ai sensi della delibera dell’Assemblea Legislativa Regionale n. 51 del 26 luglio 2011. La portata di 2,0 m3/sec è ritenuta congrua in quanto superiore al DMV di riferimento calcolato secondo quanto riportato all'Allegato D della DGR 2067/2015;

2. è fatto divieto di eseguire lavorazioni in alveo nel periodo riproduttivo dei pesci pertanto nei mesi di aprile-maggio-giugno;

3. i lavori per l'esecuzione delle opere dovranno essere eseguiti in periodi di non acclarata siccità, in caso di forti piogge i lavori devono essere sospesi;

4. essendo il DMV superiore a quello stabilito per legge si ritiene non indispensabile il fermo biologico purché siano rispettate le condizioni elencate al quadro 3.C del RA ed elencate ai successivi punti da 19) a 22);

5. si chiede di spostare verso monte (nella zona centrale della conoide) il progettato attraversamento in sub-alveo del Rio Grande, al fine di migliorare lo scarico delle acque di piena e garantire un più efficiente allontanamento del trasporto solido oltre alla condotta;

6. la Ditta preliminarmente dovrà definire il dettaglio dell’ubicazione dell’attraversamento con l’Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile;

7. l’impresa incaricata della realizzazione dovrà in ogni caso garantire che le dimensioni e le quote dell’attraversamento in progetto consentano il completo flusso delle acque del Rio Grande nel torrente Ceno, verificandone l’efficacia e la manutenzione nel tempo;

8. al fine di garantire che il fondo naturale non venga asportato o vi avvengano scalzamenti dei materiali litoidi impiegati, occorrerà dimensionare in maniera adeguata la pezzatura dei materiali litoidi impiegati per le opere di protezione;

9. la Ditta Proponente, durante la fase di esercizio, è tenuta a verificare periodicamente la stabilità e la funzionalità delle opere in alveo dandone preventiva comunicazione all'Autorità Idraulica;

10. gli elaborati relativi della progettazione esecutiva, nonché gli as built dovranno essere trasmessi ad ARPAE alla S.A.C. territorialmente competente, ai fini di tutelare al meglio la risorsa idrica e la risorsa suolo;

11. prima della messa in esercizio dell’impianto dovrà essere presentata all’ Agenzia dei Monopoli e delle Dogane di Parma la denuncia di officina elettrica;

12. i movimenti di terra dovranno essere limitati allo stretto necessario, eseguiti in modo tecnicamente idoneo e razionale e nella stagione più favorevole, adottando tutti gli accorgimenti utili onde evitare, durante e dopo l'esecuzione, eventuali danni alla stabilità dei terreni ed al buon regime delle acque superficiali e profonde;

13. durante i lavori di scavo e rimodellamento del terreno, dovrà essere conservato ed accumulato a parte il suolo agricolo superficiale, che dovrà essere riutilizzato nella sistemazione finale dei luoghi;

14. le scarpate di neoformazione originate dai movimenti terra dovranno essere razionalmente conformate, rifinite ed inerbite con essenze vegetali locali entro la prima stagione utile, evitando fenomeni erosivi o di dilavamento;

15. a lavori ultimati, le acque meteoriche dovranno essere validamente regimate con strutture proporzionate e durature ed opportunamente convogliate in condotte o corsi d'acqua esistenti nella zona, evitando fenomeni di erosione, scolo improprio e ristagno;

16. il materiale di risulta, nella quantità eccedente quella di rinterro, dovrà essere utilizzato nel rispetto del DM 161/12 e smi; in caso contrario il materiale dovrà essere smaltito presso una discarica autorizzata ai sensi dell’art. 186 del Dlgs 152/06;

17. si ricorda che tutti i lavori dovranno venire rapportati alle modalità ed alle limitazioni delle vigenti "Prescrizioni di massima e di polizia forestale" della Regione Emilia – Romagna;

18. ai sensi dell'art. 95 comma 3, del DLgs 152/06, entro 90 gg dall'approvazione della procedura in oggetto, e comunque anteriormente all'entrata in esercizio dell'impianto, dovrà essere presentato, per approvazione, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici della RER, il progetto per l'installazione di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati e restituiti. Nell'atto di approvazione di tale progetto verranno stabiliti gli obblighi e le modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni, ad ARPAE, alla Regione Emilia-Romagna e all'Autorità di Bacino territorialmente competente;

19. fatto salvo il rispetto di quanto programmato nel Piano di Monitoraggio Ambientale proposto dalla Ditta, a partire dal terzo anno post operam e per tutte le fasi di esercizio dell’impianto la ditta integrerà un monitoraggio addizionale con le componenti biologiche macroinvertebrati, macrofite e pesci di cui agli indici STAR ICMi, IBMR e ISECI con una cadenza equiparabile al monitoraggio di sorveglianza di cui l’allegato 1 del DM 260/2010 (in un periodo di 6 anni tre campionamenti macroinvertebrati, due campionamenti macrofite, un campionamento pesci). I campionamenti di macroinvertebrati e macrofite non dovranno essere distribuiti nella stessa annualità ma dovranno essere preferibilmente distribuiti nel periodo di 6 anni;

20. ogni anno della fase di esercizio, nel mese di luglio, andrà svolto un monitoraggio in continuo delle temperature dell’acqua nel tratto sotteso con apposita sonda (30 giorni);

21. la Ditta dovrà comunicare con congruo anticipo ad ARPAE Sezione Provinciale Parma le date in cui saranno effettuati i campionamenti di monitoraggio sul torrente;

22. i dati andranno trasmessi ad ARPAE SAC Parma e al Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici della Regione Emilia-Romagna;

23. qualora la Ditta non ottemperi alle prescrizioni sul monitoraggio verrà imposto il fermo biologico dell’impianto con sospensione della derivazione dal 21 giugno al 22 settembre;

24. nei mesi di aprile maggio e giugno non potranno essere eseguiti lavori in alveo;

25. al fine di evitare impatti significativi sui corpi idrici superficiali durante le fasi di cantiere occorrerà adottare idonee procedure operative, in particolare per la realizzazione dei lavori in alveo o nelle sue immediate vicinanze (opera di presa e di restituzione). In particolare andranno adottati i seguenti accorgimenti: 

◦ utilizzo di macchine operatrici a norma sottoposti a periodici controlli e manutenzioni;

◦ predisposizione di sistemi di drenaggio e raccolta delle acque di dilavamento delle aree di cantiere e degli eventuali sversamenti accidentali al fine di evitarne lo scarico diretto nel corpo idrico;

◦ predisposizione di vasche di raccolta delle acque di esubero derivanti dalle operazioni di getto dei calcestruzzi al fine di evitare la contaminazione a calce delle acque od in alternativa utilizzo di cementi di tipo pozzolanico con basso contenuto in calce;

◦ i reflui derivanti dalle attività di cantiere dovranno essere correttamente smaltiti mediante scarico autorizzato regolarmente ai sensi della disciplina vigente in materia o mediante conferimento ad idoneo sito di trattamento autorizzato;

◦ Al fine di evitare fenomeni di inquinamento delle acque dovute a eventuali malfunzionamenti delle macchine idrauliche nella centrale, per il funzionamento delle turbine dovranno essere utilizzati lubrificanti ecologici e/o biodegradabili. A tale scopo dovrà essere tenuta a disposizione degli organi di controllo copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti;

◦ Il taglio e lo sfrondamento delle piante sia limitato allo stretto indispensabile per la realizzazione delle opere avendo cura di rimuovere prontamente le ramaglie tagliate e conferirle in impianto di recupero o qualora non possibile, in discarica autorizzata;

◦ Per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa necessario impartire le seguenti prescrizioni: bagnatura periodica dell'area di cantiere e delle piste non asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico;

◦ realizzazione di dispositivi per la pulizia delle ruote all'ingresso e all’uscita dai cantieri;

◦ utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;

◦ delimitazione e copertura delle aree destinate allo stoccaggio dei materiali e possibile diffusione di polveri;

◦ utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze comunali e provinciali, nonché alle normative ambientali relative alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;

◦ obbligo di velocità ridotta sulla viabilità di servizio al fine di contenere il sollevamento delle polveri;

◦ utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l’impatto sonoro possono contribuire ad abbassare il livello di polverosità nei pressi dei ricettori; 

26. la movimentazione di materiali litici ed in particolare delle ghiaie presenti all’interno dell’alveo demaniale, dovrà essere realizzata in conformità alle norme vigenti ed in ogni caso i materiali dovranno rimanere all’interno delle pertinenze demaniali. Eventuali rifiuti intercettati dovranno essere conferiti presso idonei impianti autorizzati;

27. la movimentazione del materiale in alveo oltre che per la realizzazione di intervento o per assicurare la costante officiosità dell’impianto, dovrà essere eseguita ogniqualvolta sia necessario garantire il convogliamento del deflusso minimo vitale, previa segnalazione all’Autorità concedente;

28. si ritiene l'intervento compatibile da un punto di vista paesaggistico con prescrizione che la struttura della centralina sia rivestita con pietra locale ed il manto di copertura sia in ardesia;

29. le opere di compensazione proposte dovranno essere realizzate nel rispetto delle tempistiche indicate negli elaborati progettuali;

30. si prescrive che vengano rispettate tutte le indicazioni progettuali previste dalla Ditta; 

b) di dare atto che il parere sulla valutazione di impatto ambientale del Comune di Varsi, che ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 18, comma 6 della LR 18 maggio 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in merito al progetto in esame, è compreso all’interno del Rapporto Ambientale che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

c) di dare atto che il parere sulla valutazione di impatto ambientale della Provincia di Parma ai sensi dell’art. 18, comma 6 della LR 18 maggio 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, di competenza della Provincia di Parma che ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi, è compreso all'interno del Rapporto Ambientale; 

d) di dare atto che l’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno ha rilasciato l’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi del D.Lgs 42/2004 con atto n. 09/2017 del 8 giugno 2017, in conformità al parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che ha rilasciato parere favorevole, è stata fatta propria dalla Conferenza dei Servizi del 22 maggio 2017 e costituisce l’Allegato 2 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; l’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione il disposto dell’art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni; 

e) di dare atto che relativamente al nulla osta archeologico, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza non ha partecipato alla seduta conclusiva della conferenza di Servizi, trova quindi applicazione il disposto dell’art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni; 

f) di dare atto che relativamente al nulla osta idraulico, la Regione Emilia-Romagna - Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di servizi e non ha firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’allegato 1 della presente delibera; 

g) di dare atto che relativamente al parere in merito alla concessione di derivazione di acqua pubblica ed alla qualità delle acque da parte della Regione Emilia-Romagna; l’Amministrazione regionale non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di servizi e non ha firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’allegato 1 della presente delibera; 

h) di dare atto che relativamente al parere in merito alla concessione di derivazione di acqua pubblica della Amministrazione provinciale di Parma; tale parere è stato fatto proprio dalla Conferenza di Servizi; 

i) di dare atto che in merito al parere sulla concessione di derivazione di acqua pubblica da parte della Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po; l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di servizi e non ha firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’allegato 1 della presente delibera; trova quindi applicazione il disposto dell’art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni; 

j) di dare atto che il permesso a costruire n. 2 del 23/06/2017 da parte del Comune di Varsi, ai sensi dell’art. 18 della LR 15/13, è favorevole con prescrizioni ed acquisito agli atti; tale permesso costituisce l’Allegato 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

k) di dare atto che la Concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico ai sensi del R.R. 41/2001, rilasciata da Arpae S.A.C. Parma con Determinazione n. 35466 del 06/07/2017 a firma del Responsabile della S.A.C. Parma di Arpae dr Paolo Maroli, e costituisce l’Allegato 4 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

l) di dare atto che la valutazione d’incidenza, da parte di Arpae Parma, è compresa all’interno del Rapporto Ambientale, che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 

m) di dare atto che l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di linea elettrica da rilasciarsi, ai sensi del la LR 10/93, sarà emessa da parte della competente S.A.C. Parma di Arpae successivamente alla presente deliberazione e contestualmente al rilascio della Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs 387/2003 e della LR 26/2004; 

n) di dare atto che al fine dell’efficacia degli atti, il Proponente è tenuto a perfezionare le istanze delle singole autorizzazioni/concessioni accorpate nella presente procedura, provvedendo al pagamento degli oneri, a qualsiasi titolo dovuti, previsti dai diversi dispositivi di legge;

o) di dare atto che la presente procedura di VIA non comprende l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ai sensi del DLgs 387/2003 che andrà rilasciata da S.A.C. Parma di Arpae a seguito della presente valutazione di impatto ambientale: il presente atto e gli atti da esso accorpati assumeranno efficacia dalla data di rilascio della suddetta Autorizzazione Unica da parte di S.A.C. Parma di Arpae; 

p) di stabilire ai sensi dell’art. 26, comma 6 del Dlgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni che il progetto oggetto della presente valutazione dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla sua approvazione, salvo proroghe debitamente concesse su istanza del proponente; 

q) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 1000,00 ai sensi dell’art. 28 della L.R. 9/1999 e della D.G.R. 1238/2002, importo correttamente versato alla Provincia di Parma all'avvio del procedimento; 

r) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione al proponente Ditta Tedaldi Costruzioni srl; 

s) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione; 

t) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione a:Provincia di Parma; Regione Emilia-Romagna Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile; Comune di Varsi; Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno; Autorità di Bacino del Po; AUSL Distretto Valli Taro e Ceno; Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza; ATERSIR (Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti); Comitato Misto Paritetico; Ministero della Difesa Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno; Ministero della Difesa Comando 1° Reg Aerea, Uff. coordinamento tecnico logistico; Ministero della Difesa Esercito – Comando RFC Regionale Emilia-Romagna; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – USTIF; Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l’Energia Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche Sezione U.N.M.I.G. di Bologna; Ministero dello Sviluppo Economico Ispettorato Territoriale Emilia-Romagna Settore III Reti e Servizi di comunicazione elettroniche E-Distribuzione Spa; Agenzia dei Monopoli e delle Dogane; 

u) di pubblicare per estratto nel BURERT, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione; 

v) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione;

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