n.408 del 27.12.2018 periodico (Parte Seconda)

Possibilità di aumento delle quantità annuali in D15 (deposito preliminare) e R13 (messa in riserva) per impianti autorizzati

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

- la gestione dei rifiuti speciali in tutta Italia evidenzia una situazione di particolare criticità e che tale condizione si registra anche in Emilia-Romagna dove, pur in presenza di un sistema impiantistico che ha sempre assicurato il soddisfacimento delle esigenze di trattamento del territorio, le imprese emiliano romagnole attualmente riscontrano difficoltà nel conferimento dei propri rifiuti in particolare di quelli da avviare a smaltimento;

Rilevato che:

- la suddetta criticità è stata determinata da un lato dalla mancata realizzazione dell’impiantistica necessaria a far fronte al fabbisogno di smaltimento del territorio, prevista dal Piano regionale dei rifiuti, e dall’altro dalle contingenti situazioni di chiusura del mercato estero, in particolare cinese, quale destinazione principale per la valorizzazione delle materie prime seconde prodotte a partire da rifiuti;

- le tipologie di rifiuti su cui si registra una situazione di difficoltà di gestione lungo la filiera di produzione/trattamento/recupero/smaltimento a seguito di blocchi nei ritiri soprattutto nel periodo di fine anno, spesso determinati dal raggiungimento dei quantitativi annuali autorizzati da parte delle aziende autorizzate alle operazioni D15 (deposito preliminare) ed R13 (messa in riserva) nella gestione dei rifiuti sono varie;

- fra le tipologie principali sono individuabili quelle rientranti nella categoria dei codici CER relativa agli imballaggi, come ad esempio CER 150106 -imballaggi in materiali misti e nella categoria dei codici CER relativa alle operazioni di costruzione/demolizione, come ad esempio CER 170904;

- Per effettuare le operazioni D15 ed R13 le aziende sono autorizzate con uno dei seguenti atti amministrativi: A.I.A., Autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs.152/06, Comunicazione “semplificata” ai sensi degli articoli 214 e 216 del D.Lgs. n. 152/06, eventualmente ricompresa in AUA. Tali autorizzazioni determinano le condizioni di gestione dei rifiuti, le quantità massime istantanee di stoccaggio, oltre ai quantitativi massimi annuali trattabili che a volte sono indicati come totale omnicomprensivo dei codici CER autorizzati mentre in altri casi il totale complessivo è determinato dalla somma delle quantità massime di gruppi omogenei di codici; 

Considerato che:

- al fine favorire la normalizzazione della filiera di gestione dei rifiuti e di consentire ai produttori di rispettare i limiti temporali ovvero quantitativi previsti dalla normativa cogente per il deposito temporaneo risulta opportuno dare indicazioni ad ARPAE che svolge, per conto della Regione Emilia-Romagna, le funzioni autorizzative in materia di rifiuti, nell’ ambito del potere di indirizzo previsto dall’art. 15 della L.R. n. 13/2015 e ss.mm.ii.;

- tali indicazioni ad ARPAE sono in relazione alla gestione di domande che siano presentate, volte a richiedere un aumento del quantitativo annuale attualmente autorizzato, da parte delle aziende già autorizzate nel territorio regionale alle operazioni di gestione rifiuti R13 e D15, ad esclusione di quelle relative a tali operazioni svolte all’interno degli impianti di discariche e di termovalorizzazione;

 Viste

- la L.R. 20 aprile 2018, n. 4 “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale dei progetti;

- il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;

- la L.R. 30 luglio 2015, n. 13 “riforma del governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e ss.mm.ii.; 

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche, per quanto applicabile;

- n. 468 del 10/4/2017, recante: “Il Sistema dei Controlli Interni nella Regione Emilia-Romagna;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 recante "Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001";

- n. 270 del 29 febbraio 2016 recante "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 622 del 28 aprile 2016 recante "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1107 dell'11 luglio 2016 recante "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”; 

Richiamati, altresì:

- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni d parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.,

- la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018/2020”, ed in particolare l’allegato B “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti del D.Lgs n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018/2020;

Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, e di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera

Per le ragioni richiamate in premessa:

a) di stabilire, nell’ambito della funzione di indirizzo previsto dall’articolo 15 della L.R. n. 13/2015 e ss.mm.ii., che ARPAE dovrà dare priorità all’esame delle domande presentate dai titolari degli impianti già autorizzati alle operazioni di gestione rifiuti D15 deposito preliminare) e R13 (messa in riserva), ad esclusione di quelli operanti all’interno degli impianti di discariche o termovalorizzatori, volte ad ottenere un aumento delle quantità annuali conferibili presso l’impianto, fermo restando il rispetto della normativa nazionale e qualora sussistano le seguenti condizioni:

1) venga richiesto esclusivamente un aumento della quantità annua autorizzata, nel limite del 3 %, nulla mutando nelle condizioni di stoccaggio istantaneo e di gestione previste dall’ atto autorizzativo, oltre ovviamente al rispetto di tutte le norme nazionali e regionali di riferimento;

2) la richiesta sia avanzata per codici CER già autorizzati, e non siano ricompresi codici CER classificati “pericolosi”;

3) non siano richiesti codici della categoria CER 20, ad eccezione di quelli avviati direttamente a recupero dal produttore;

b) di stabilire che se, a seguito della conclusione positiva dell’esame della domanda avanzata, l’aumento della quantità massima annuale di trattamento determina una integrazione della polizza fidejussoria prestata, la stessa dovrà essere adeguata entro il termine di 15 giorni dalla data di rilascio della nuova autorizzazione;

c) di stabilire che il presente atto di indirizzo cessi di avere efficacia alla data del 30 giugno 2019;

d) di stabilire che ARPAE dovrà inviare al Servizio VIPSA l’elenco delle autorizzazioni modificate in attuazione del presente provvedimento;

e) di dare atto, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

f) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia–Romagna Telematico.

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