n.265 del 07.08.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 8595 - Risoluzione circa la procedura di licenziamento collettivo riguardante lavoratori, in gran parte donne, annunciata improvvisamente dalla proprietà dell’azienda bolognese di intimo La Perla, marchio emiliano di eccellenza nel settore dell’intimo di lusso. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Calvano, Prodi, Ravaioli, Boschini, Tarasconi, Marchetti Francesca, Paruolo, Taruffi, Torri, Poli, Iotti, Bessi, Sabattini, Mumolo, Serri, Mori, Rontini

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

l'azienda bolognese di intimo La Perla, marchio emiliano di eccellenza nel settore dell’intimo di lusso, acquisita nel 2018 dal fondo olandese Sapinda Holding, oggi Tennor Holding, che complessivamente ha oggi circa 1300 dipendenti nel mondo e impiega a Bologna circa 430 persone, ha annunciato improvvisamente, e senza un piano industriale di rilancio, la procedura di licenziamento collettivo per 126 lavoratori bolognesi, nella gran parte donne, ossia oltre un terzo del personale in quello che è il cuore dell’attività dell’azienda relativo a due società del gruppo, “La Perla breanch” e “La Perla manufacturing”: 12 lavoratrici e lavoratori per quanto riguarda la parte impiegatizia (che conta 95 dipendenti) e 114 per quella manifatturiera (che ne conta 329);

lavoratrici, lavoratori, sindacati e istituzioni si sono immediatamente mobilitati e in data 2 luglio si è tenuto anche un presidio di fronte alla sede della Regione che ha accompagnato l’incontro tra azienda e sindacati promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Tavolo di salvaguardia occupazionale con le istituzioni, sindacati e azienda;

in tale occasione la Regione Emilia-Romagna ha chiesto tramite l’Assessore Palma Costi di ritirare o sospendere i licenziamenti e proseguire il confronto con la proprietà con una maggiore serenità, soprattutto delle lavoratrici, ma l’amministratore delegato Pascal Perrier ha rifiutato la proposta e ha confermato i licenziamenti;

Ritenuto che

la volontà della società di proseguire coi licenziamenti prima di esperire altre strade, tenuto conto tra l’altro delle relazioni industriali del territorio e del metodo di concertazione che caratterizza l’Emilia-Romagna, sia estremamente grave;

sia necessario che la proprietà presenti al più presto un piano industriale chiaro e sostenibile – in particolare per le lavoratrici e i territori interessati - da condividere attorno ad un tavolo con i sindacati e le istituzioni che non disperda il know-how e le professionalità presenti, con l'obiettivo che la Perla possa continuare a crescere e non si perda alcun posto di lavoro, nell’interesse delle lavoratrici e delle loro famiglie, dell’azienda, della centralità al sito bolognese e del settore manifatturiero della Fashion Valley emiliano-romagnola, e più in generale del made in Italy;

il Governo, come ha fatto la Regione Emilia-Romagna, debba attivarsi immediatamente e convocare al più presto un tavolo nazionale per risolvere l’ennesima crisi aziendale;

la vertenza genera particolare preoccupazione perché coinvolge in modo preminente lavoratrici con una indiscussa professionalità, che hanno acquisito nel tempo competenze altamente specializzate;

Tutto ciò premesso

Esprime

solidarietà alle 126 lavoratrici e alle loro famiglie;

sostegno alla mobilitazione sindacale in atto;

preoccupazione per la latitanza delle istituzioni nazionali di fronte a questa nuova crisi industriale e per i processi di ricollocazione delle lavoratrici che certamente rappresentano un patrimonio di conoscenze e capacità che non può essere disperso;

Chiede

che anche il Governo faccia la sua parte intervenendo al più presto come hanno fatto la Regione Emilia-Romagna e le istituzioni locali;

Impegna la Giunta regionale

a proseguire il suo sforzo nell’attività di salvaguardia del sistema produttivo ed economico dell’Emilia-Romagna attraverso modalità concertative e nell’ambito di tavoli istituzionali che vedano la presenza di tutte le parti sociali e datoriali, come previsto dal Patto per il lavoro;

ad attivarsi presso il Governo e il Ministero dello sviluppo economico e del lavoro per valutare tutte le azioni possibili per salvaguardare le lavoratrici e le loro famiglie, nonché l’

Approvata a maggioranza dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 9 luglio 2019

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