n.295 del 02.11.2017 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2810 - Risoluzione circa la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale associato ai cammini, nella fattispecie quelli già individuati dagli enti locali e territoriali nell’ambito del “2016 Anno dei cammini d’Italia”, tra i quali la Via Romea Germanica, il cammino di San Vicinio, il cammino di San Francesco e il cammino di Dante. A firma dei Consiglieri: Montalti, Serri, Cardinali, Rontini, Campedelli, Paruolo, Poli, Bagnari, Sabattini, Zoffoli, Lori, Soncini, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Boschini, Rossi Nadia

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

per il 2016 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha indetto l'Anno dei cammini d'Italia, al fine di valorizzare il patrimonio costituito dagli itinerari escursionistici pedonali o comunque fruibili con altre forme di mobilità dolce sostenibile, di livello nazionale e regionale, che rappresentano una componente importante dell'offerta culturale e turistica del Paese.

Sono considerati "cammini" gli itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, e che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché una occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati. In coerenza con la visione del Consiglio d'Europa, i cammini attraversano una o più regioni, possono far parte di tracciati europei, si organizzano intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale.

Nel corso dell'anno 2015 l'Assessorato a Turismo e Commercio ha avviato una collaborazione con la Commissione Tempo libero, Turismo, Sport e Pellegrinaggi della Conferenza Episcopale Emilia-Romagna, relativamente al confronto sulle tematiche del turismo religioso e sulle vie di pellegrinaggio, ed ha proposto la delibera n. 548/2016, approvata dalla Giunta in data 18 aprile, recante "Itinerari della religione - approvazione convenzione tra Regione Emilia-Romagna e Conferenza Episcopale Emilia-Romagna per l'attivazione di un tavolo di lavoro comune su azioni di valorizzazione degli itinerari della religione in Emilia-Romagna”.

Considerato che

la salvaguardia e l'implementazione degli itinerari culturali e paesaggistici di particolare rilievo europeo e nazionale hanno rilevanza strategica per il territorio.

Il territorio è in gran parte organizzato in borghi e città di piccole dimensioni, caratterizzate da un vasto e variegato patrimonio storico-culturale di pregevole valore, espressione dei processi di antropizzazione spazio-temporale.

Promuovere i cammini costituisce l'opportunità di valorizzare le destinazioni turistiche culturali meno note e incentivare forme di turismo così detto lento e sostenibile: positivo è l'apporto che lo sviluppo dei cammini può apportare alle economie locali.

Preso atto che

il territorio della regione Emilia-Romagna è ampiamente dotato di questa risorsa, essendo percorso da cammini di rilievo europeo e/o nazionale, che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché un'occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali dei territori interessati.

Nella fattispecie, le province di Forlì-Cesena e Rimini, a seguito dell'indicazione, da parte del Ministero, del 2016 come Anno nazionale dei cammini d'Italia, hanno già proposto cinque cammini e ne stanno elaborando altri, quali oggetto del disegno ministeriale di valorizzazione. I cammini proposti sono la Via Romea Germanica, il Cammino di San Vicinio, il Cammino di San Francesco d’Assisi, il Cammino di Dante e il Cammino delle stimmate.

I suddetti cammini ricoprono tutti i requisiti indicati dalla direttiva ministeriale: attraversano infatti una o più regioni, ed in particolare la via Romea Germanica fa parte di un tracciato europeo. Si snodano lungo un territorio ricco in termini di patrimonio non solo ambientale e paesaggistico: si organizzano infatti intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale, enogastronomico.

Considerato che

lungo i percorsi dei cammini si è nel tempo sedimentata una serie rilevantissima, anche se spesso non adeguatamente conosciuta, di emergenze architettoniche, di edifici, luoghi e spazi con funzionalità specifiche che nei secoli si sono rivelati come importanti luoghi di incontro e che oggi possono rappresentare importanti opportunità di sviluppo per il nostro territorio.

Dato atto che

Al fine di far diventare la nostra Regione una meta prestigiosa del turismo sostenibile, è necessario fare sistema e costruire un modello di reti (sia di istituzioni sia di imprese) per la gestione e la valorizzazione dei cammini.

Impegna la Giunta regionale

a proseguire, nell’esercizio delle proprie competenze, nelle azioni coordinate per la realizzazione di studi, approfondimenti e iniziative finalizzate alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale associato ai Cammini, a partire da quelli già individuati dagli enti locali e territoriali nell’ambito del 2016 Anno dei Cammini d’Italia, tra cui la Via Romea germanica, il cammino di San Vicinio, il cammino di San Francesco e il cammino di Dante, anche verificando l’opportunità di sottoscrivere protocolli interregionali utili allo scopo.

A prendere in esame la possibilità di realizzare, anche avvalendosi di collaborazioni con Università nell’ambito delle azioni dirette a sostenere la valorizzazione dei Cammini, il censimento di edifici e manufatti di valore artistico e architettonico posti lungo di essi o nei loro dintorni, quali i mulini storici, al fine anche di costruire specifiche iniziative di promozione, di recupero, di utilizzo o riutilizzo verso iniziative di carattere culturale o turistico.

A predisporre linee guida e modelli finalizzati a ricognizione di eventuali banche dati e redazione di un elenco degli itinerari culturali e paesaggistici fruibili a piedi o con altre modalità di mobilità dolce sostenibile che possa confluire in un atlante dei cammini di Italia, così come richiamato nella suddetta direttiva ministeriale.

Ad individuare i comuni che, presenti lungo gli itinerari si distinguano per la specifica attenzione rivolta allo sviluppo del turismo sostenibile e lento.

Ad impostare una specifica collaborazione con enti territoriali e locali, Ministero, Università e istituti scientifici, associazioni degli utenti e degli operatori, nonché con istituzioni e network europei, al fine di sostenere progetti strategici per il miglioramento della qualità dei servizi turistici.

A sviluppare ed implementare modelli di fruizione e gestione adeguati di tale patrimonio, favorendone ogni azione volta a garantire la più ampia integrazione delle componenti ambientali, paesaggistiche con le attività agricole, artigianali e turistico-culturali.

A incentivare l'adozione di soluzioni atte a consentire la migliore fruibilità degli itinerari anche alle persone con bisogni speciali.

A definire disciplinari di qualità dei servizi di fruizione presso gli itinerari definiti e a costruire un sistema di reti, sia di istituzioni sia di imprese, per la gestione e la valorizzazione dei cammini.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 ottobre 2017

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