n.314 del 02.10.2019 periodico (Parte Seconda)

Parere motivato, ai sensi dell'art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, in merito alla valutazione ambientale del "Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna - adottato con atto del Sindaco Metropolitano n. 248, del 27 novembre 2018

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

a) di dare atto che la valutazione ambientale del Piano in oggetto, di cui al D.Lgs n. 152/2006, è svolta ai sensi dell’art. 2, comma 2 della L.R. n. 9/2008, nonché ai sensi dell’art.15, comma 1, della L.R. 13/2015 "Riforma del sistema di governo regionale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, Comuni e loro Unioni";

b) di esprimere il PARERE MOTIVATO di VAS, di cui all’art. 15 del D.Lgs n. 152/2006, del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna, adottato con Atto del Sindaco n. 248/2018 del 27/11/2018, con le raccomandazioni di seguito elencate:

  1. 1. si ritiene che nell’attuazione del PUMS debbano essere destinate risorse prioritariamente:

- al miglioramento del funzionamento del TPL (aumento delle frequenze, miglior accessibilità per le persone con disabilità, previsione di corse rapide);

- al potenziamento e messa in sicurezza della rete ciclabile, per renderla sempre più una infrastruttura efficace, competitiva per il trasporto di persone (in particolare per tragitto casa- lavoro e casa - scuola) con mezzi sostenibili come biciclette, monopattini ecc. e sempre meno una pista per “passeggiate domenicali”;

- alla promozione delle nuove forme di mobilità condivisa: car pooling, car sharing ecc.;

2. si ritiene che la fase di monitoraggio dell’attuazione del PUMS debba rappresentare una continuità logica con il processo partecipativo concepito e realizzato per la costruzione del Piano e quindi indirizzarsi e coinvolgere in primo luogo la platea già protagonista delle prime fasi di partecipazione, platea che potrebbe comporre una struttura stabile come una “Consulta per la mobilità sostenibile”; in parallelo la partecipazione ex-post deve strutturare strumenti di coinvolgimento anche dei singoli cittadini, sia in termini generali, attraverso le varie forme di comunicazione previste con le quali il processo di partecipazione dovrà continuare a integrarsi ed interagire, sia in termini specifici in relazione alla promozione ed implementazione di determinate azioni e misure; andrà, inoltre, mantenuto ed alimentato un dialogo e un confronto aperto con le Istituzioni a livello urbano (Quartieri) e di area vasta (Comuni contermini);

3. si ritiene che la partecipazione ex post - che rimane un elemento essenziale per il successo del PUMS - dovrà accompagnare la fase di implementazione del PUMS e di valutazione delle misure, concentrando l’attenzione sulla capacità del processo di promuovere l’accettazione da parte della comunità locale delle misure, mitigare gli eventuali effetti negativi che possono accompagnare l’attuazione delle stesse, individuare eventuali azioni correttive in caso di non raggiungimento degli obiettivi prefissati;

4. si ritiene utile, in seguito anche alle osservazioni pervenute ed alle valutazioni effettuate, fornire le seguenti raccomandazioni relativamente agli aspetti del Monitoraggio e della Governance:

- definire nel Piano di Monitoraggio le risorse dedicate al monitoraggio stesso, gli step intermedi di verifica, nonché il protocollo d’intervento nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi prefissati;

- allineare ed unificare gli indicatori presenti nel Rapporto Ambientale con quelli dell'Allegato sul Monitoraggio, anche in termini di nomenclatura in modo che vi sia coerenza e chiarezza per definire un unico cruscotto di indicatori (in tabella e usato sempre il termine "macro-obiettivo”);

- precisare meglio le categorie di indicatori e il loro uso (distinti in 5 categorie, spiegato l'uso di ogni indicatore, inseriti indicatori di attuazione - con griglia di monitoraggio e scheda programma di attuazione - e comunicazione con piano di comunicazione);

- modificare le fasi di monitoraggio (in itinere ogni 2 anni, ex-post ogni 5, aggiornamento del piano tra il 5° e 6° anno, definire meglio le fasi di coinvolgimento e partecipazione;

- definire e precisare l'utilizzo del cruscotto (uniformare le tabelle, semplificare il processo di attribuzione del peso e del calcolo complessivo della valutazione delle strategie;

5. relativamente alle questioni di governance, la responsabilità della realizzazione del piano di monitoraggio, così come quella della sua pubblicazione, è in capo alla Città Metropolitana che avrà il ruolo di “Coordinatore del monitoraggio del PUMS”; per garantire l’operatività del piano di monitoraggio, la Città Metropolitana, dopo l’approvazione del PUMS, dovrebbe siglare un accordo con tutti i Comuni, nonché con i soggetti interessati, definendo un protocollo di collaborazione per la fornitura dei dati necessari a produrre i report biennali di monitoraggio del PUMS; tale accordo dovrebbe definire, per ciascun soggetto: il referente e/o l’ufficio deputato alla fornitura del dato, descrizione del dato/i richiesto/i, modalità e tempistica di fornitura;

6. appare utile, come richiesto in diverse osservazioni e come indicato nel Rapporto ambientale, attivare forme di partecipazione (come ad es. un “tavolo di controllo” o “cabina di regia”) in coerenza con quelle promosse per la formazione del piano, al fine di coinvolgere attivamente la cittadinanza e i vari portatori d’interesse nell’attuazione e nel monitoraggio del PUMS;

7. appare necessario che il PUMS possa trovare una declinazione anche nell’affrontare, in modo adeguato, la riprogettazione della propria rete di strade urbane come spazi pubblici vivibili e completi, mirante alla riconquista dello spazio pubblico come bene comune, soprattutto intersecandosi con le attività delle prossime formazioni dei PUG dei Comuni e delle Unioni della Città Metropolitana;

8. si ritiene altresì necessario che la “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna” approvata con Delibera di Assemblea n. 187 del 29 dicembre 2019, debba essere assunta quale riferimento (insieme e quale parte di una più generale Strategia di Sviluppo Sostenibile) a cui ricondurre tutte le valutazioni così come definito dal D.lgs. 152/2006; ed in particolare si debbano prendere in considerazione le azioni proposte dalla Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici per gli interventi sulla mobilità;

9. si ritiene, infine, opportuna una valutazione che consideri anche la possibilità di ampliare nel breve periodo e nel periodo intermedio l’opzione di acquisto anche di mezzi TPL alimentati a metano (CNG e LNG); si ritiene infatti che questo non infici gli obiettivi del Piano ma anzi rafforzi la capacità del sistema ad essere più rispondente alle necessità di trasferire quote di utenza dal mezzo privato;

c) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D. Lgs 4/08, copia della presente deliberazione alla Città Metropolitana di Bologna; al riguardo si ricorda che, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D.Lgs 4/08, si dovrà provvedere a rendere pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del Piano, nonché il Parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;

d) di informare che è possibile prendere visione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria presso la Regione Emilia–Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale, via della Fiera 8, Bologna;

e) di pubblicare in estratto la presente determinazione nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

f) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito Web, ai sensi dell’art. 17, del D. Lgs 152/06 come modificato dal D. Lgs 4/08 la presente determinazione. 

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