n.242 del 31.07.2014 (Parte Seconda)

Oggetto n. 5817/1 – Ordine del giorno sul Documento preliminare, ai sensi dell’art. 25, comma 2, della LR 20/2000 riguardante l’approvazione del Piano Forestale Regionale 2014-2020. A firma dei consiglieri: Pariani, Naldi, Sconciaforni, Meo, Grillini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Viste

la deliberazione della Giunta regionale n. 1999 del 23 dicembre 2013 "Indirizzi per la elaborazione del piano forestale regionale 2014-2020 (p.f.r. 2020)" che rappresenta lo strumento di definizione delle scelte strategiche con riferimento alla gestione del settore forestale in linea con la normativa nazionale e comunitaria;

la deliberazione della Giunta regionale n. 972 del 30 giugno 2014 con la quale è stato approvato il Documento preliminare per il Piano Forestale Regionale 2014-2020.

Considerate

la Nuova Strategia per le Foreste adottata dalla Commissione UE in data 20/9/2013 COM(2013) 659 final;

le "Linee guida di programmazione forestale" emanate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio con decreto ministeriale del 15 giugno 2005;

il Programma Quadro per il Settore Forestale (PQSF) redatto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e dal Ministero delle politiche agricole e forestali e recepito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome con accordo del 18/12/2008 che persegue l'obiettivo di armonizzare l'attuazione delle disposizioni sovranazionali in materia forestale e di favorire la gestione sostenibile e la valorizzazione multifunzionale degli ecosistemi forestali nel rispetto delle competenze istituzionali e sulla base degli strumenti di pianificazione regionale esistenti, delle Linee guida definite con il D.lgs n. 227/01 in sintonia con la Strategia forestale ed al Piano d'Azione per le foreste dell'UE.

Condividendo

che negli ultimi decenni le politiche per il settore forestale, sia a livello nazionale, sia a livello comunitario ed internazionale sono state oggetto di un'importante revisione che ha comportato una modifica del contesto normativo ed una riconsiderazione dei ruoli svolti dalle foreste. Ciò ha condotto ad una progressiva crescita d'importanza delle funzioni ambientali e sociali del bosco. Le produzioni di beni e servizi cosiddetti "senza prezzo" (ambiente, paesaggio, biodiversità, protezione del suolo, mitigazione dei cambiamenti climatici ecc.) che in passato venivano spesso considerate secondarie rispetto alla produzione di legname, devono assumere particolare importanza nella formulazione delle future politiche del settore;

che la Nuova Strategia per le Foreste adottata recentemente dalla Commissione Europea riafferma il ruolo essenziale delle foreste in quanto costituiscono ecosistemi fondamentali e, se sono gestite secondo i principi della gestione forestale sostenibile (GFS) rappresentano una fonte inesauribile di ricchezza e di occupazione nelle aree rurali. I principi della Gestione Forestale Sostenibile (GFS) su cui si basano le politiche forestali in Europa sono organizzati su tre pilastri fondamentali: il ruolo delle foreste per l'assorbimento della C02, il ruolo economico delle foreste, il ruolo sociale e culturale delle foreste;

che la nuova strategia oltre alle tematiche strettamente connesse alla foresta prende in considerazione anche l'utilizzo delle risorse forestali ai fini della produzione di beni e servizi, che incidono in misura determinante sulla gestione delle foreste. La strategia evidenzia l'importanza delle foreste non solo per lo sviluppo rurale, ma anche per l'ambiente e la biodiversità, per le industrie forestali, la bioenergia e la lotta contro i cambiamenti climatici;

quanto affermato con la nuova Comunicazione, approvata dalla Commissione, denominata "La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020', COM(2011)244 che, relativamente al settore forestale, prevede che entro il 2020 tutte le foreste pubbliche e quelle private, oltre una certa dimensione, siano gestite sulla base di Piani di gestione forestale o strumenti equivalenti, in linea con la gestione sostenibile delle foreste. In attuazione di tale obiettivo vengono anche definite due azioni specifiche dedicate alla biodiversità ed alla gestione forestale.

Considerato

che sulla base di quanto sopra condiviso si ritiene che la politica forestale regionale dovrà essere improntata al miglioramento dell'efficienza delle funzioni riconducibili alla foresta per il benessere della comunità ed alla valorizzazione delle risorse forestali tradizionali, attraverso il conseguimento delle finalità di seguito specificate:

- funzione ambientale: conservare le foreste e la biodiversità potenziando le funzioni svolte dalle stesse (servizi ecosistemici) ed accrescendo la resistenza ai cambiamenti climatici ed alle avversità;

- funzione produttiva: migliorare le funzioni produttive svolte dalle foreste in coerenza con i principi di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) definiti dalla conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa MCPFE, adottata nella conferenza di Helsinki nel 1993 («risoluzione H1») e successive;

- funzione sociale ed occupazionale: per rivitalizzare le imprese operanti nel settore boschivo presenti nelle aree collinari e montane della regione e possibilmente favorirne la nascita di nuove garantendo così il mantenimento ed anche l'incremento dei livelli occupazionali nonché per consolidare il tessuto produttivo della filiera legno e conseguentemente il consolidamento della popolazione insediata nelle aree montane e collinari della regione;

- funzione idrogeologica: aumentare la capacità di difesa del suolo svolta dai popolamenti forestali, sia come consolidamento del terreno, sia come trattenuta delle acque meteoriche; a tale aspetto va aggiunta la capacità di accumulo delle acque meteoriche in falda, con conseguente beneficio per l'approvvigionamento idrico delle popolazioni;

- funzione climatica: aumentare la capacità di assorbimento dell'anidride carbonica con conseguente miglioramento della situazione connessa ai cambiamenti climatici in atto;

- funzione paesaggistica e turistico-ricreativa: migliorare la percezione dell'ambiente trasformato dall'opera dell'uomo in generale e, in particolare, la sua fruizione turistica e ricreativa nelle aree di collina e montagna.

Ritenuto

che per il conseguimento delle finalità sopra riportate ed in coerenza con gli indirizzi internazionali e nazionali in materia di conservazione e gestione delle risorse forestali si debbano individuare i seguenti obiettivi da perseguire con il nuovo Piano forestale:

- promuovere il mantenimento e l'ampliamento delle aree forestate in pianura anche per favorire la realizzazione di "infrastrutture verdi" in coerenza con la comunicazione della Commissione UE "Infrastrutture verdi - Rafforzare il capitale naturale in Europa" (COM(2013) 249 final), finalizzate ad interrompere la perdita di biodiversità in questa parte del territorio, rafforzando la funzionalità dei corridoi ecologici naturali (in particolare i corsi d'acqua) e delle aree di connessione ambientale nonché a contribuire a ridurre la immissione di CO2 nell'atmosfera e dell'inquinamento urbano in generale;

- promuovere ed incentivare il miglioramento della struttura dei boschi regionali esistenti, soprattutto quelli di origine antropica, in funzione sia del miglioramento degli ecosistemi finalizzati al mantenimento della biodiversità, sia della qualificazione estetico-paesaggistica. In questo ambito le aree protette sono da considerare come i luoghi preferenziali ove sperimentare e monitorare modelli di GFS, anche in rifermento alla presenza di habitat e di specie forestali di interesse comunitario;

- promuovere la gestione forestale dei boschi finalizzata alla produzione di prodotti legnosi e non legnosi di qualità anche attraverso azioni coordinate (progetti d'area integrati e/o di filiera/e) per la loro valorizzazione economica e sociale delle produzioni e dei servizi multifunzionali dei boschi su scala comprensoriale e/o regionale anche al fine di perseguire una migliore sostenibilità economica della gestione selvicolturale e degli interventi di miglioramento e manutenzione forestali;

- favorire iniziative ed azioni per il riconoscimento, anche economico, dei servizi ecosistemici forniti dal bosco ai proprietari e gestori forestali (Pes, Payment for ecosystem services) attraverso l'utilizzo degli strumenti contrattuali più innovativi la sperimentazione e promozione di prototipi di attività (es. crediti ambientali legati alla GFS; green marketing; certificazione di GFS e di Catena di Custodia; accordi/contratti per Pes su impronta idrica dei boschi e prelievi idraulici, fissazione carbonio, protezione biodiversità, difesa del suolo, attività turistico-ricreative, mercato volontario dei crediti di carbonio);

- promuovere la difesa e la salvaguardia idrogeologica del territorio attraverso interventi di sistemazione idraulico-forestale e di ingegneria naturalistica, interventi selvicolturali finalizzati al potenziamento delle funzioni di protezione esercitata dalle foreste, favorendo l'adozione di tipologie gestionali idonee a ridurre il rischio di fenomeni di dissesto;

- promuovere la gestione sostenibile delle foreste tramite l'adozione dei Piani di gestione forestale quali i Piani di gestione integrati, i Piani economici o di assestamento forestale, di livello aziendale o interaziendale e di area vasta;

- promuovere ulteriori e più efficaci forme di associazionismo tra proprietari forestali su aree molto più estese di quelle che caratterizzano gli attuali Consorzi. Definire e sperimentare nuove forme organizzative per l'associazionismo e il cooperativismo nella gestione forestale, con la finalità di coordinare/associare/organizzare le proprietà ed in connessione con il sistema imprenditoriale di utilizzazione e/o trasformazione e/o commercializzazione delle produzioni legnose e non, secondo obiettivi di GFS e processi sinergici di sostenibilità economica e sociale;

- promuovere produzione forestali ad elevato valore aggiunto e valorizzare i prodotti secondari della foresta (funghi, tartufi, mirtilli ecc.), promuovere filiere economiche locali con particolare attenzione per lo sviluppo dell'imprenditoria locale e per l'integrazione del reddito delle aziende agricole di montagna;

- semplificare i procedimenti amministrativi connessi alla gestione forestale, ridurre i tempi dei procedimenti amministrativi, e rendere più efficiente il sistema dei controlli attraverso l'utilizzazione di procedure informatizzate standardizzate e garantire l'accesso alle informazioni ambientali come previsto dal decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 195 in attuazione della direttiva comunitaria 2003/4/CEE;

- promuovere ed incentivare l'aggiornamento tecnologico delle imprese forestali e favorire la qualificazione e l'aggiornamento professionale dei tecnici e degli operatori forestali e delle loro imprese, con particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro;

- incentivare la trasparenza del mercato dei prodotti della foresta;

- promuovere lo sviluppo di impianti e filiere forestali per lo sviluppo di prodotti nei settori della bioeconomia;

- promuovere azioni di comunicazione e di formazione finalizzate alla gestione attiva e sostenibile delle foreste;

- promuovere ed attivare linee di ricerca scientifica, nell'ambito della GFS, volte alla valorizzazione dei prodotti del bosco, della produzione legnosa fuori foresta, della conservazione della biodiversità in ambito forestale.

Impegna la Giunta regionale

1. a dare piena attuazione alla normativa comunitaria e alla strategia europea e nazionale in materia di gestione forestale mediante l'adozione del nuovo Piano forestale per il conseguimento degli obiettivi sopraindicati;

2. a dare urgente attuazione a quanto previsto dalla Legge regionale n. 30/81 e ss.mm.ii. nella parte che prevede la istituzione con apposita direttiva della Giunta regionale dell'Albo delle imprese forestali;

3. ad adottare e proporre all'Assemblea legislativa in coerenza con gli indirizzi e i contenuti del "Documento Preliminare del Piano Forestale Regionale 2014 - 2020 ai sensi dell'art. 25 della legge regionale n.20/2000", approvato con delibera della Giunta regionale n. 972 del 30/6/2014, le modifiche alla regolamentazione vigente in materia di Prescrizioni di massima e di polizia forestale di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 2354/1995 in coerenza con gli obiettivi del Documento preliminare per il Piano Forestale Regionale 2014 - 2020;

4. a istituire, nel quadro della gestione del nuovo Piano Forestale Regionale 2014 - 2020, un tavolo permanente di confronto con le principali associazioni di categoria che operano in stretto rapporto con il settore forestale e con quelle ambientalistiche con la funzione di sottoporre a verifica periodica lo stato di realizzazione dello stesso Piano.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 23 luglio 2014

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