n.51 del 20.02.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7808 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per sollecitare l'adozione di misure di riordino del settore delle onoranze funebri e a costituirsi parte civile nel futuro processo contro coloro che risulteranno essere stati parte attiva nell'organizzazione criminale dedita al racket connessa all'operazione "mondo sepolto". A firma dei Consiglieri: Caliandro, Calvano, Lori, Poli, Pruccoli, Rontini, Sabattini, Boschini, Bagnari, Serri, Ravaioli, Mori, Bessi, Marchetti Francesca, Zoffoli, Cardinali, Rossi, Paruolo, Tarasconi, Benati, Campedelli, Molinari, Zappa-
terra

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

con l’operazione “Mondo sepolto” i carabinieri di Bologna hanno smantellato due cartelli di imprese di pompe funebri che controllavano le camere mortuarie dei due principali ospedali in città, dell’ospedale Maggiore e del policlinico Sant’Orsola, riuscendo ad avere il monopolio nell’aggiudicazione dei servizi funebri. I due cartelli si spartivano i servizi nelle camere mortuarie, ottenendo di fatto il monopolio nel settore per un giro d’affari milionario;

gli addetti alle camere mortuarie agganciavano i familiari dei defunti, mettendoli in contatto con i referenti delle varie agenzie di servizi, proponendo quelle più economiche o efficienti. Nemmeno il tempo di aspettare che la famiglia potesse realizzare di aver perso un proprio caro e lì, fuori dal capezzale, c’era un dipendente di una delle imprese funebri avvisato per tempo in cambio di almeno 200 euro dall’addetto alla camera mortuaria, che incontrava i famigliari: le indagini hanno dunque consentito di disarticolare una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e riciclaggio;

le indagini hanno documentato anche sistematiche condotte di riciclaggio promosse e coordinate dagli indagati di vertice, con il reinvestimento del rilevante `nero´ aziendale, realizzato con mancata fatturazione di parte dei servizi funerari e gestito attraverso specifiche contabilità parallele da parte di altre persone, incaricate della specifica mansione. Lo stesso denaro veniva di fatto impiegato per soddisfare la provvista corruttiva e implementare le singole fette di guadagno.

Evidenziato che

è stata dunque, tra l’altro, ripetutamente violata la norma regionale che sin dal 2004 vieta espressamente l’intermediazione commerciale illecita nelle camere mortuarie (dove quindi non avrebbero potuto stazionare impiegati di imprese pubbliche, mentre le indagini hanno appurato che era invece fisica e reiterata la presenza di questi intermediari, dipendenti delle imprese funebri, che riuscivano ad ottenere in modo surrettizio gli incarichi per i funerali), come pure la disposizione regionale del 2018 che stabilisce che siano direttamente le imprese funebri ad occuparsi della vestizione delle salme, in modo da evitare che gli operatori delle camere mortuarie possano intervenire sui familiari;

nonostante le previsioni normative, dunque, il sistema di prevenzione della corruzione non ha funzionato.

Considerato che

il business dei funerali raggiunge in Italia quota 3,5 miliardi di euro annui e vede attive nel nostro paese più di 5 mila imprese funebri e pare dunque urgente adottare ed applicare misure che mettano ordine nel settore e permettano ai cittadini di dedurre dalle tasse le spese funebri fino a 10.000,00 euro (ove oggi se ne possono dedurre solo € 1600);

Ausl e Ospedale S. Orsola di Bologna hanno ammesso che i sistemi pensati ed attuati per correttezza e trasparenza dei rapporti tra le famiglie, gli operatori sanitari e i rappresentanti delle imprese di onoranze funebri non hanno funzionato e che l'azione preventiva si è dimostrata del tutto insufficiente a fronte di un'azione criminale particolarmente articolata e strutturata da parte delle imprese di onoranze funebri coinvolte.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta

- ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per sollecitare l’adozione di misure di riordino del settore, anche attraverso la revisione della materia di lotta alla corruzione, nonché misure di contrasto all’elusione fiscale, anche prevedendo l’aumento degli importi detraibili per spese funebri;

- a dotarsi, a scopo cautelativo, di ulteriori strumenti amministrativi e legislativi che possano favorire il turn over del personale delle camere mortuarie e l’effettivo controllo in loco sulle modalità di organizzazione del servizio;

- a costituirsi parte civile nel futuro processo contro coloro che risulteranno essere stati parte attiva nell’organizzazione criminale dedita al racket connessa all’operazione “mondo sepolto”.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 gennaio 2019

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