n.18 del 28.01.2015 periodico (Parte Seconda)

Procedure in materia di impatto ambientale L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. - Titolo II - Decisione in merito alla Procedura di verifica (screening) relativa all'allevamento avicolo sito in Via Minarda n. 49, in loc. Branzolino in Comune di Forlì, presentata dalla Società Agricola Santamaria S.r.l.

L’Autorità competente: Provincia di Forlì-Cesena comunica la decisione in merito alla procedura di Verifica (Screening) relativa alla modifica dell'allevamento avicolo sito in Via Minarda n. 49, in loc. Branzolino in Comune di Forlì, presentata dalla Società Agricola Santamaria S.r.l., avente sede legale a S. Vittore - Cesena in via Del Rio, 400.

Il progetto interessa il territorio del Comune di Forlì e della Provincia di Forlì-Cesena.

Il progetto è assoggettato a procedura di screening ai sensi dell'Allegato B.2, categoria B.2.68) della L.R. 9/99 s.s.m.m.i.i. “Modifiche o estensioni di progetti di cui all’allegato A.2 o all’allegato B.2 già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente (modifica o estensione non inclusa nell’allegato A.2)”.

Ai sensi del Titolo II della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., l’Autorità competente: Provincia di Forlì-Cesena, con decreto del Presidente prot. Gen. n. 116496/2014, n. 1 del giorno 7 gennaio 2015, ha assunto la seguente decisione:

“ IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FORLì-CESENA

(omissis)

decreta:

a) richiamati gli elementi progettuali e le proposte tecniche descritti in parte narrativa, di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., il progetto relativo all'incremento dei capi allevabili nell'allevamento avicolo sito in via Minarda n. 49 in loc. Branzolino in Comune di Forlì, presentato dalla Soc. Agr. Santamaria S.r.l., dall’ulteriore procedura di V.I.A. con le seguenti prescrizioni:

  1. all’interno del sistema forestale e boschivo tutelato ai sensi dell’art. 10 del P.T.C.P., si specifica che la realizzazione degli interventi in progetto, così come l'eventuale attività di manutenzione sugli stessi, non deve interferire con la presenza di alberi e arbusti. In particolare, gli elementi vegetali presenti non dovranno essere tagliati né danneggiati in alcun modo;
  2. al fine di preservare la qualità delle acque meteoriche di dilavamento, le superfici impermeabilizzate devono essere mantenute pulite. Tale pulizia deve essere svolta con frequenza adeguata e comunque effettuata al termine di ogni utilizzo delle aree adibite alle operazioni di carico e scarico degli animali e di movimentazione della pollina;
  3. i capannoni oggetto di modifiche in termini di numero di animali e pollina prodotte, dovranno essere dotati di sistemi di raccolta, convogliamento, e di accumulo finale a tenuta di adeguate dimensioni in grado di consentire, a lavaggio e pulizia ultimata, di contenere tutta l'acqua utilizzata e di consentirne il prelievo per avviarla a smaltimento secondo le disposizioni vigenti, senza che vi siano rischi di fuoriuscita accidentale della stessa o percolamenti esterni;
  4. la Ditta dovrà comunicare la data di inizio lavori e di funzionamento a regime (realizzazione di tutte le opere previste da progetto e accasamento di tutti gli animali massimi nella configurazione prescelta) dell'impianto di progetto ad ARPA, al Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, all’Amministrazione Comunale di Forlì;.
  5. gli estrattori d'aria E1-2 (a, b e c), E1-3 (a, b e c), E1-4 (a, b e c), E1-5 (a, b e c) e E1-6 (a, b e c), limitatamente al fronte di emissione, nel capannone 1, dovranno essere installate adeguate cappe di copertura in lamiera, o altro materiale, chiuse lateralmente, che impediscano la dispersione nell'ambiente delle polveri emesse e garantiscano il loro accumulo alla base delle cappe stesse. La forma, grandezza e struttura delle stesse devono essere tali da garantire comunque una minima ed accettabile perdita di carico e garantire il corretto funzionamento del ventilatore e la sua funzione. L'azienda dovrà garantire una adeguata manutenzione dei sistemi adottati in tutti e due i capannoni, la quotidiana raccolta delle polveri prodotte e depositate al suolo e il loro smaltimento con le deiezioni prodotte;
  6. in fase di Autorizzazione Integrata Ambientale deve venire presentato un dettagliato studio previsionale di impatto acustico del progetto in esame (che ricostruisca tra l'altro uno scenario ante operam comprensivo di tutte le sorgenti presenti – anche stradali - opportunamente tarato in base ai rilievi presso i ricettori esposti in fase di attività), al fine di determinare presso i ricettori identificati (e fare quindi una valutazione comparativa) il livello di rumore residuo diurno e notturno (assenza totale di allevamento), il livello di rumore ambientale attuale (diurno e notturno) e il livello di rumore ambientale di esercizio post operam (diurno e notturno) a seguito delle modifiche previste da progetto. Lo studio previsionale dovrà consentire inoltre di identificare il solo rumore prodotto dalla attività in esame allo stato attuale e di progetto, nonché di verificare il rispetto di tutti i limiti, assoluti e differenziali, vigenti nell’area. Lo studio previsionale di impatto acustico dovrà prendere in esame i ricettori R1 e R13 e dovrà valutare e verificare le eventuali misure di mitigazione acustica necessarie e dovranno essere descritte le fasi di monitoraggio eventualmente previste post operam;

b) di quantificare in € 500,00, le spese istruttorie a carico del Proponente, corrispondente al valore forfettario previsto dall'art. 28 comma 1 della L.R. 9/99 e s.m.i.;

c) di dare atto che tali spese istruttorie sono già state corrisposte dalla Ditta in fase di attivazione della procedura di screening;

d) di trasmettere il presente atto alla Soc. Agr. S. Maria S.r.l.;

e) di trasmettere il presente atto al Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale per il seguito di competenza;

f) di pubblicare per estratto nel BURERT, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e s.m.i., il presente partito di deliberazione;

g) di pubblicare integralmente sul sito web della Provincia di Forlì-Cesena, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e s.m.i., la presente deliberazione;

h) di inoltrare copia del presente atto ad Arpa e all'ufficio AIA della Provincia per il seguito di competenza relativamente alla matrice ARIA.

Il presente decreto deliberativo, definitivo ai sensi di legge, viene dichiarato immediatamente eseguibile e dunque efficace dal momento della sua adozione.

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