n. 38 del 03.03.2010 periodico (Parte Seconda)

Programma regionale operativo per disturbi specifici di apprendimento (PRO-DSA) in Emilia-Romagna

 LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la LR 14/08>&#8220;Norme in materia di politiche per le giovani generazioni&#8221; che, all&#8217;art.11 comma b, prevede &#8220;il sostegno e la formazione per i disturbi di apprendimento in cui &#232; necessario l&#8217;utilizzo di strumenti compensativi ed approcci di tecnologia informatica&#8221;.<p>

Vista la deliberazione della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 175 del 22 maggio 2008 “Piano Sociale e sanitario 2008-2010” ove vengono individuati gli obiettivi prioritari dell’area salute mentale, dipendenze patologiche e salute nelle carceri, in particolare per quanto attiene alla voce “promozione della tutela e salute mentale nell’infanzia e nella adolescenza” nell’ambito delle “Modalità di realizzazione delle linee di sviluppo nei servizi di salute mentale”;

Vista la propria deliberazione n. 313 del 23 marzo 2009 “Piano Attuativo Salute Mentale 2009-2011” ove viene richiamata l’importanza di sviluppare l’integrazione dei sistemi sulla definizione dei percorsi individuali degli utenti e l’impegno delle unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza (NPIA) per quanto attiene la qualificazione di specifici percorsi clinico-assistenziali;

Considerato che i Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi delle abilità scolastiche, di tipo settoriale, che riguardano difficoltà specifiche della lettura, della scrittura e del calcolo in presenza di un quoziente di intelligenza nella norma, in cui l’espressività del disturbo si modifica nel tempo e può presentare comorbidità.

Considerato che è necessario dare risposta:

a) al diritto dei minori con DSA ad una diagnosi specialistica e precoce e ad una appropriata presa in carico per il conseguente trattamento abilitativo;

b) alla necessità di formalizzare una procedura di refertazione definita “segnalazione scolastica” da parte delle Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza (UONPIA) per gli alunni con DSA, nelle situazioni non riconducibili ai percorsi previsti dalla L. 104/92, per tutelare il diritto all’apprendimento e al successo scolastico e formativo di questi minori;

c) al bisogno documentato e riconosciuto di poter disporre di strumenti compensativi e dispensativi per le persone con DSA, nei vari ambiti di vita, di studio e di lavoro, nelle diverse fasce di età;

d) alla necessità di definire un percorso integrato fra i settori istituzionali coinvolti nella promozione del benessere globale della persona con DSA attraverso la individuazione dei rispettivi e reciproci impegni;

Considerato che la LR. 4/2008 “Disciplina degli accertamenti delle disabilità – Ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”:

- introduce importanti innovazioni per il rilascio della certificazione di disabilità, in termini di semplificazione attraverso una unica Commissione di accertamento;

- definisce, all’art. 1 c. 2, che per disabilità si intende anche la condizione per l’integrazione scolastica e formativa;

- prevede, all’art 3 c. 7, che la certificazione del riconoscimento della disabilità è il documento comune per l’accesso a tutti i percorsi agevolati e di integrazione riguardo le condizioni di disabilità;

- stabilisce che la certificazione finalizzata alla integrazione scolastica e formativa di alunni in situazione di handicap e della sua gravità (ai sensi della L. 104/92) rientra fra le funzioni medico legali della suddetta “Commissione di accertamento” (art. 1, c 2; art. 3).

Considerato che presso le Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza delle Aziende USL dell’Emilia-Romagna è in corso il progressivo adeguamento della qualificazione dei percorsi assistenziali per i propri utenti, in coerenza con quanto previsto dalla propria delibera n. 911/2007 “Neuropsichiatria dell’ infanzia e dell’ adolescenza (NPIA): requisiti specifici di accreditamento delle strutture e catalogo regionale dei processi clinico-assistenziali” e dalla citata delibera n. 313/09;

Preso atto che, in attuazione della suddetta delibera di Giunta Regionale n. 911/2007:

- con nota circolare della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna (prot. PG/2008/33814) del 4 febbraio 2008, inviata alle Direzioni Generali delle Aziende USL e all’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, sono stati definiti gli impegni di qualità ed uniformità delle UONPIA nei confronti delle istituzioni scolastiche in merito alle procedure di certificazione per l’integrazione scolastica e formativa di alunni con disabilità;

- con successiva nota circolare della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna (prot. PG/2008/312421), in attuazione di quanto previsto dalla citata L.R. 4/2008 sono stati impartiti i primi indirizzi alle Direzioni delle Aziende USL per l’avvio delle modalità innovative di adeguamento del percorso di accertamento delle disabilità nei minori seguiti dalle Unità di NPIA delle Aziende USL e di certificazione per l’integrazione scolastica e formativa di alunni disabili;

Considerato che in entrambe le suddette circolari della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna veniva allegata la lista delle diagnosi neuropsichiatriche per cui si concorda sulla necessità di una certificazione di disabilità per l’integrazione scolastica ex. L. 104/92 da cui risultano, di norma, esclusi i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA);

Considerato che l’allegato alla propria delibera n. 1 del 11/01/2010 “Percorso per l’accertamento di disabilità e certificazione per l’integrazione scolastica e formativa di minorenni in Emilia-Romagna”, nel definire le linee di appropriatezza delle certificazioni per l’integrazione scolastica, ribadisce “la raccomandazione che sia posta molta cura nella revisione della appropriatezza delle diagnosi di DSA e delle relative certificazioni di disabilità, poiché è probabile che si tratti di altre situazioni in cui il disturbo di apprendimento è conseguenza o comunque correlato ad altri disturbi che possono giustificare il riconoscimento della situazione di disabilità” rimandando alla successiva definizione di uno specifico “percorso di segnalazione” per i DSA;

Considerato inoltre che è necessario fornire agli insegnanti, attraverso opportune azioni formative e/o di screening, gli strumenti per il riconoscimento delle difficoltà di apprendimento e di eventuali DSA, ai quali deve far seguito la possibilità di invio dei familiari alle Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza (NPIA) della AUSL di residenza, per un corretto inquadramento diagnostico; alla definizione diagnostica seguirà una refertazione definita “segnalazione scolastica” redatta su apposito modulo, una appropriata presa in carico e successivi necessari collegamenti con le istituzioni scolastiche e formative;

Preso atto che tale percorso di segnalazione è già in uso presso le strutture sanitarie, scolastiche e formative della Regione Emilia-Romagna, con recepimento e sua formalizzazione in Accordi di Programma di alcune Provincie del territorio regionale;

Considerato che, a seguito della approvazione della delibera di Giunta Regionale n. 312 del marzo 2008, il 24 marzo 2009 è stato siglato un Protocollo di Intenti fra la Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna e la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico per l’Emilia-Romagna che prevede azioni “per favorire il successo scolastico degli alunni con segnalazioni specialistiche di disturbo specifico di apprendimento e per l’integrazione scolastica degli allievi certificati ex. Legge 104/92”;

Preso atto che con determinazione del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali n. 6393 del 9 luglio 2009 è stato costituito il Comitato Paritetico fra la Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali dell’Emilia-Romagna e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, previsto dalla suddetta propria delibera n. 312/09;

Preso atto che le Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza (NPIA) territoriali delle Aziende USL hanno in carico annualmente quasi 6000 minori con DSA, di cui circa 1700 nuove diagnosi anno, e che i minori con DSA costituiscono circa il 16% degli utenti seguiti dalle stesse UONPIA;

Tenuto conto che con nota circolare N. 127931 del 5 giugno 2009 la Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali ha inviato alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna un documento tecnico elaborato da un Gruppo di esperti delle UONPIA “Disturbi Specifici di Apprendimento”, con cui si è avviata la riorganizzazione dei percorsi clinici ed assistenziali per i minori con DSA; tale documento:

a) pone raccomandazioni affinché siano messi in atto strumenti di collaborazione fra le UONPIA e le istituzioni scolastiche finalizzate alla individuazione precoce dei DSA;

b) pone i criteri fondamentali per la definizione di un percorso di diagnosi e presa in carico abilitativa dei minori con DSA da parte delle UONPIA delle Aziende USL;

c) fornisce un fac-simile di modulo unificato per la segnalazione alle istituzioni scolastiche e formative, contenente gli elementi imprescindibili relativi alla diagnosi di DSA, alle proposte per l’intervento e per gli strumenti compensativi e dispensativi suggeriti per il singolo caso;

d) definisce le caratteristiche per la formalizzazione del “percorso di segnalazione”;

Preso atto che con determinazione del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali N. 6908 del 21 luglio 2009 è stato costituito un Gruppo regionale per i Disturbi Specifici di Apprendimento, sulla base delle designazioni formali espresse dalle Direzioni delle Aziende USL, agli atti del Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri; a tale Gruppo, costituito dai referenti DSA di tutte le Aziende USL regionali, è demandato il compito di definire proposte per:

a) le linee di miglioramento per la diagnosi e presa in carico di minori con DSA residenti in Emilia-Romagna

b) le linee di interazione con le istituzioni scolastiche e formative per un appropriato inserimento degli alunni con DSA

c) i possibili impegni regionali attinenti sia l’aggiornamento sui temi dei DSA per operatori sanitari e scolastici sia eventuali altre iniziative regionali di supporto e di monitoraggio per il processo di miglioramento della assistenza ai minori con DSA.

Tenuto conto che nel corso del 2009, presso il Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali ha anche operato un Gruppo di esperti, che ha condotto una analisi sulle attuali modalità di trattamento logopedico nelle UONPIA dell’Emilia-Romagna; il documento prodotto ha permesso di rilevare una sostanziale uniformità riguardo alla casistica trattata, segnalando altresì il bisogno di approfondire ulteriormente la definizione dell’impegno del logopedista riguardo alle diverse tipologie di diagnosi, anche con riferimento ai DSA, alla appropriatezza clinica ed organizzativa relativa alle competenze di questa figura, raccomandando una iniziativa regionale tesa a dare uniformità a livello delle diverse realtà regionali sia in termini di risorse dedicate che di progettazione specifica dei percorsi abilitativi dei minori in carico alle UONPIA;

Considerato che a partire dall’a.s. 2003-2004 l’Ufficio Scolastico Regionale ha avviato numerose iniziative di formazione e supporto alla implementazione di corrette condotte didattiche dispensative e compensative ed ha altresì avviato nell’a.s. 2008-2009 presso le scuole del’Emilia-Romagna una indagine tesa a valutare l’entità quali/quantitativa dell’inserimento scolastico di alunni con DSA, per cui è attualmente in corso l’analisi dei risultati;

Preso atto che il Comitato Paritetico costituito ai sensi della citata propria delibera n. 312/09 ha proposto un documento di “Programma Regionale Operativo per i DSA (PRO-DSA) in Emilia-Romagna”, in cui sono previste azioni integrate a favore dei minori con DSA dei diversi settori interessati nelle diverse età della vita delle persone con DSA (sanità, scuola, università, lavoro);

Considerato altresì che la attuazione del suddetto Programma PRO-DSA, prevedendo l’aggiornamento delle competenze degli operatori delle UONPIA per il trattamento abilitativo dei minori con DSA all’utilizzo di strumenti compensativi, anche finalizzato a collaborare con le istituzioni scolastiche e formative nell’impegno a potenziare l’uso di strumenti dispensativi e compensativi nelle attività didattiche per gli alunni con DSA;

Preso atto che in data 12 novembre 2009, il Coordinamento Regionale di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza attivo presso il Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri, della Direzione Generale Sanità e Politiche sociali, ha espresso parere favorevole sull’allegato Programma PRO-DSA;

Preso atto che lo stesso Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna ha costituito nei recenti anni una rete di 5 Centri Territoriali afferenti al progetto nazionale Nuove Tecnologie e Disabilità per il sostegno all’integrazione degli alunni con handicap e disabilità attraverso l’uso delle tecnologie (CTS), 4 centri di supporto a livello provinciale (CTSP) e di circa 40 scuole che, sull’intero territorio regionale, acquistano e offrono in comodato d’uso le tecnologie necessarie alle scuole; tale rete, già strutturata ed attiva, può costituire la rete logistica operativa di base per la programmazione dei bisogni ed il monitoraggio dell’aggiornamento e della movimentazione delle strumentazioni informatiche di supporto al suddetto Programma PRO-DSA;

Sentito l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna in sede di Comitato Paritetico, previsto dalla citata propria delibera 312/09;

Dato atto dei pareri allegati;

Acquisito il parere della Commissione assembleare Politiche per la Salute e Politiche Sociali espresso nella seduta del 26 gennaio 2010;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute e dell’Assessore alla Scuola, Formazione Professionale, Università, Lavoro: 

a voti unanimi e palesi, delibera: 

1) di approvare, per le ragioni espresse in premessa, l’allegato “Programma regionale Operativo per Disturbi Specifici di Apprendimento (PRO-DSA)in Emilia-Romagna” che costituisce parte integrante e sostanziale della presente delibera;

2) di dare mandato alle Direzioni Generali delle Aziende USL di dare attuazione al suddetto Programma in sede locale, procedendo ad una ricognizione della attuale allocazione delle risorse rispetto alla specifica programmazione delle attività correlate alla qualificazione dei percorsi clinico-assistenziali per i minori con DSA, nell’ambito della globale attività delle Unità di Neuropsichiatria della Infanzia e Adolescenza, in coerenza con quanto previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 911/2007;

3) di quantificare fino a un massimo di 1.000.000 di euro le risorse finanziarie necessarie per le attività previste per l’anno 2010 per le attività di miglioramento della assistenza ai minori con Disturbi Specifici di Apprendimento, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

a) formazione ed adeguamento delle figure professionali delle UONPIA esperte in DSA (logopedisti, psicologi, neuropsichiatri infantili, educatori, neuro psicomotricisti) delle Aziende USL dell’Emilia-Romagna, in attuazione di quanto previsto al precedente punto 2;

b) adeguamento della strumentazione testistica per la diagnosi e per gli interventi abilitativi per i DSA nelle é

c) acquisizione di strumenti compensativi da fornire ai minori con DSA, previa definizione di un progetto abilitativo personalizzato, concordato con la famiglia e con le istituzioni scolastiche di riferimento, attraverso la rete dei competenti Centri Territoriali afferenti al progetto nazionale “Nuove Tecnologie e Disabilità per il sostegno all’integrazione degli alunni con handicap e disabilità attraverso l’uso delle tecnologie”, con modalità da definirsi con specifico accordo da stipularsi fra la Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna,;

d) supportare progetti innovativi per la specifica abilitazione dei minori con DSA e per l’impegno di favorire il benessere e l’adattamento sociale delle persone con DSA nei vari ambiti di vita, familiare, scolastico, formativo ed extra-scolastico;

4) di stabilire che il finanziamento di euro 1.000.000 venga ripartito in base ai seguenti criteri:

a) Euro 100.000 per il supporto alla formazione degli operatori delle UONPIA per il miglioramento della diagnosi e presa in carico abilitativa e per funzioni di consultazione sovra-aziendale nel campo dei DSA, da destinarsi in misura di 70.000 euro al Centro per le Disabilità Linguistiche e Cognitive dell’AUSL di Bologna per l’area vasta Emilia Nord e Centro e di 30.000 al Centro Ritardo Mentale e Disturbi di Apprendimento della Azienda Usl di Rimini per l’Area vasta Romagna; i due centri sono chiamati a programmare congiuntamente le iniziative, nell’ambito dei lavori del Gruppo Regionale DSA richiamato in premessa;

b) Euro 30.000 al Servizio diagnostico dell’Università agli Studi di Modena e Reggio Emilia, operante presso l’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia per il supporto clinico e formativo nel campo della diagnosi di DSA in età giovane adulta, con particolare riferimento all’impegno di effettuare diagnosi per gli studenti universitari dislessici e studenti frequentanti gli ultimi anni della scuola secondaria di II grado;

c) Euro 300.000 da ripartirsi fra le Aziende USL, sulla base percentuale della popolazione di riferimento dell’Emilia-Romagna di età 6-18 anni, per dare attuazione a quanto previsto dai punti 3 a) b) e d) del presente deliberato;

d) Euro 570.000 da destinarsi a dare attuazione a quanto previsto al punto 3c) previa definizione di specifico accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna;

5) di dare mandato al Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali di definire, tramite specifico Accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, le modalità integrate di programmazione delle attività connesse alla individuazione precoce dei DSA, al miglioramento dell’utilizzo di strumenti dispensativi ed alla appropriata assegnazione degli strumenti compensativi ai minori con DSA, secondo quanto previsto ai precedenti punto 3c) e 4d);

6) di prevedere che all’assegnazione ai soggetti beneficiari del finanziamento in argomento e all’assunzione dei conseguenti impegni di spesa, in relazione alle disponibilità finanziarie iscritte sul capitolo di spesa 51776 del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2010, provvederà il dirigente regionale competente con successivi atti e, previa sottoscrizione dell’Accordo di cui al precedente punto 5) per la quota del finanziamento destinata a dare attuazione a quanto previsto al punto 3, lett. c) che precede;

7) di dare mandato alle Direzioni Generali della Regione Emilia-Romagna di contribuire alla completa attuazione dell’allegato programma PRO-DSA con i necessari apporti di competenza previsti dalle diverse fasi operative, attraverso il coordinamento delle rispettive azioni con il Comitato Paritetico previsto dal Protocollo di Intenti di cui alla propria Delibera n. 312/09;

8) di dare mandato al Comitato Paritetico previsto dal Protocollo di Intenti di cui alla propria Delibera n. 312/09 di riferire sull’avanzamento della attuazione del presente programma “PRO-DSA” alla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna al 31 dicembre 2010 previa documentazione scritta da presentarsi entro il 30 marzo 2011;

9) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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