n.50 del 11.03.2015 periodico (Parte Seconda)

D.Lgs 152/06 e smi, L.R. 9/99 e smi. Decisione in merito alla procedura di screening per ampliamento deposito prodotti fitofarmaci presso lo stabilimento di Ferrara Via Battistella 22. Ditta Arcologistica srl

Ai sensi del Titolo II della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e del DLgs 152/06 e s.m.i., l’Autorità competente: Provincia di Ferrara, con Atto del Presidente n. 32/2015 del 18/2/2015, ha assunto la seguente decisione:

IL PRESIDENTE

(omissis)

dispone

a) Di escludere, ai sensi dell’art. 10 comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, DLgs 152/06, DLgs 4/08 e smi, il progetto presentato dalla ditta Arcologistica Srl per l’ampliamento deposito prodotti fitofarmaci presso lo stabilimento di Ferrara via Battistella 22, da ulteriore procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni:

1. la realizzazione dello stoccaggio di oli minerali nel comparto denominato H, facente parte dell’ampliamento valutato nella presente procedura, dovrà essere oggetto di specifica autorizzazione ex DPR 420/1994 e L. 239/2004, sentito il parere del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e tenute conto le potenziali interferenze con gli stoccaggi di altre sostanze già presenti nel capannone esistente e con lo stoccaggio degli oli minerali da realizzarsi nel comparto denominato A (porzione esistente) e oggetto ad oggi di procedura di autorizzazione ex DPR 420/1994 e L. 239/2004, attualmente in fase di istruttoria;

2. le acque meteoriche di seconda pioggia, come da progetto dovranno trovare recapito nella vasca di laminazione al servizio dell’area produttiva prima dello scarico effettivo nel Canale Bianco.

3. in merito alla realizzazione di interventi compensativi, già prescritti in sede di screening 2011, essi dovranno essere realizzati in conformità a quanto stabilito dallo specifico Accordo da stipularsi tra Comune e ditta, informata la Provincia, entro 6 mesi dalla conclusione della presente procedura di screening; tale accordo specificherà inoltre modalità e tempistica di esecuzione delle opere;

4. il gestore entro tre mesi dal completamento dell’intervento dovrà eseguire delle misurazioni strumentali al fine di verificare il rispetto dei limiti di zona e differenziali ai ricettori; i dati acquisiti e relazionati ai sensi del D.M. 16/3/1998, dovranno essere trasmessi ad ARPA e Comune di Ferrara - Servizio Ambiente per le verifiche di competenza;

5. con riferimento all’ampliamento del capannone, in sede di rilascio del titolo abilitativo edilizio, dovranno inoltre essere effettuate valutazioni geologico-sismiche al fine di escludere eventuali effetti di instabilità cosismica, ovvero di prevedere interventi attivi al fine di contenere quanto più possibile le conseguenze di un eventuale sisma, anche in considerazione alla tipologia di opera in progetto. In considerazione agli effetti di sito verificatisi in occasione degli eventi di maggio 2012, appare importante che le verifiche effettuate per la determinazione degli stessi vengano determinate utilizzando una Magnitudo Mwmax=6,14, cioè la massima magnitudo attesa nella zona sismogenetica di appartenenza (912) della ZS9.

e le seguenti ulteriori prescrizioni, di seguito richiamate, già impartite nella precedente procedura di screening, e da applicarsi anche all’ampliamento dell’attività, oggetto della presente procedura di screening:

RUMORE

6. L’introduzione di macchinari od impianti rumorosi (esclusa la sostituzione di macchine esistenti con altre meno rumorose), l’attivazione di nuove linee, il cambio della destinazione d’uso, parziale o totale, dell’attività, o varianti di tipo gestionale che possano incrementare in maniera significativa i livelli sonori prodotti o la propagazione delle onde sonore dovrà comportare la revisione della valutazione d’impatto acustico;

7. In condizioni di regime dell’impianto dovrà essere eseguito un monitoraggio delle emissioni sonore in corrispondenza dei ricettori potenzialmente impattati, al fine di verificare il rispetto dei limiti di zona e differenziali ai ricettori. Il monitoraggio relativo alla verifica dei livelli di rumorosità dovrà essere eseguito in condizioni di massima rumorosità dell’impianto. Le misure dovranno essere eseguite nelle condizioni atmosferiche stabilite nel punto 7 dell’Allegato B del D.M. 16/3/1998. I valori dei livelli di rumorosità dovranno essere valutati, così come stabilito dal D.M. 16/3/1998, considerando l’intero periodo di riferimento relativo alla fascia oraria diurna (6 - 22). Dovranno essere rispettati i limiti stabiliti dal DPCM 14/11/1997 per quanto concerne il rispetto del limite di zona (ambiente esterno);

8. le misure di cui al punto precedente dovranno essere eseguite al fine di verificare anche la presenza o meno di componenti tonali a bassa frequenza;

9. Nel caso le misure eseguite evidenziassero il superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente (assoluto e differenziale) dovrà essere presentato, agli enti competente, entro 1 (un) mese un progetto delle opere di bonifica acustica che dovrà essere realizzato entro 3 (tre) mesi dall’ottenimento del nulla osta/autorizzazione degli enti competenti;

10. Nel caso le misure eseguite evidenziassero la presenza di componenti tonali a bassa frequenza dovranno essere apportati tutti gli accorgimenti di bonifica acustica direttamente sulla sorgente che la determina per l’eliminazione di tale componente tonale;

11. L’orario di funzionamento dell’attività (apertura-chiusura) dovrà essere contenuto entro il periodo di riferimento diurno di cui al DM 16/3/1198, ovvero: 06.00-22.00;

12. I dati dovranno essere riportati in una relazione, redatta e sottoscritta da un tecnico abilitato, che illustri tutte le condizioni di misura e i risultati ottenuti e che offra un quadro d’insieme dell’aspetto. La relazione dovrà e resa disponibile agli Organi di controllo;

13. Il gestore deve inoltre:

- Verificare periodicamente lo stato di usura delle guarnizioni e/o dei supporti antivibranti dei ventilatori degli impianti di aspirazione, delle pompe e delle altre apparecchiature rumorose provvedendo alla riparazione o alla sostituzione quando necessario;

- Intervenire prontamente qualora il deterioramento o la rottura di impianti o parti di essi provochino un evidente inquinamento acustico.

SCARICHI

14. Lo scarico delle acque di prima pioggia nella pubblica fognatura dovrà essere autorizzato;

15. La domanda di autorizzazione allo scarico dovrà essere presentata agli enti competenti completa di una planimetria in cui si dovranno riportare i recapiti finali di ognuno degli scarichi idrici prodotti dallo stabilimento e il rispettivo pozzetto di campionamento ai sensi del Dlgs 152/2006 e smi;

16. La rete fognante dello stabilimento si dovrà articolare in almeno tre reti fognanti indipendenti:

- rete fognante adibita alla raccolta acque pozzetti interni di spegnimento incendio e sversamenti fitosanitari. Tale rete sarà collegata a vasca di accumulo a tenuta denominata “vasca di accumulo di emergenza” di volume pari a 60 m3, così come riportato nel NOF rilasciato dal CTR. In tale vasca dovranno essere convogliate tutte le acque potenzialmente contaminate. Con tale termine si intendono: le acque di spegnimento di eventuali incendi interni e esterni allo stabilimento, e le acque o sostanze derivanti da possibili sversamenti accidentali sia nell’area interna che esterna. Dovrà pertanto essere installata una valvola di intercettazione nella rete delle acque meteoriche prima del pozzetto scolmatore a servizio della vasca di prima pioggia; tale valvola avrà lo scopo di intercettare le acque potenzialmente contaminate. Dopo tale valvola dovrà essere inoltre realizzato un by pass della rete fognaria acque meteoriche che consenta di inviare le acque potenzialmente contaminate nella vasca di emergenza, appositamente realizzata, escludendo il passaggio di tali acque nella vasca di prima pioggia La valvola di intercettazione dovrà essere munita di comando di attivazione manuale e automatico e dovrà essere in condizioni normali mantenuta aperta mentre dovrà essere attivata nel momento in cui si verifica un evento incidentale. In nessun modo le acque potenzialmente contaminate dovranno essere inviate alla vasca di prima pioggia. Tali acque si dovranno smaltire come rifiuto;

- rete fognante esterna adibita alla raccolta delle acque dei pluviali e delle acque meteoriche del piazzale. Tali acque saranno convogliate in pozzetto scolmatore e apposita vasca di prima pioggia (diversa dalla precedente vasca a tenuta) e successivo impianto disoleatore dimensionati ai sensi della DGR n.286 del 14/2/2005 e delle DGR n. 1860/2006;

- rete fognante acque nere;

17. Per lo scarico delle acque meteoriche di prima pioggia dovrà essere installato un pozzetto di campionamento immediatamente prima dello scarico nella fognatura con un unico ingresso e un’unica uscita che permetta il prelievo del refluo “al salto” di dimensioni minime 70x70x70 cm; per tale scarico dovranno essere rispettati i limiti del regolamento dell’Ente Gestore. Non dovranno esserci confluenze di scarichi a valle dello stesso prima del recapito nel corpo recettore;

18. Per lo scarico delle acque meteoriche di seconda pioggia dovrà essere installato un pozzetto di campionamento immediatamente prima dello scarico nella vasca di laminazione versante nel Canal Bianco con un unico ingresso e un’unica uscita che permetta il prelievo del refluo “al salto” di dimensioni minime 70x70x70 cm; per tale scarico dovranno essere rispettati i limiti di Tab 3 Allegato 5 DLgs 152/06 completa per acque superficiali. Non dovranno esserci confluenze di scarichi a valle dello stesso prima del recapito nel corpo recettore;

19. Devono essere effettuati analisi di autocontrollo sia delle acque di prima pioggia (ossia entro 48 ore dalla fine della precipitazione meteorologica) sia di quelle di seconda pioggia (ossia durante la precipitazione meteorologica), dei parametri: solidi sospesi totali, solventi organici aromatici, solventi organici azotati, pesticidi fosforati, pesticidi totali, solventi clorurati;

20. I campionamenti per le analisi devono essere effettuati a intervalli semestrali, ossia con cadenza tale da coprire l’intera annualità, nei pozzetti campionamento;

21. I referti dei controlli analitici di cui ai precedenti punti, eseguiti secondo le metodiche ufficiali e firmati da un tecnico iscritto all’Albo, devono essere tenuti a disposizione dei competenti Organi di controllo per un periodo di 5 anni;

22. Le acque derivanti dai dispositivi lavaocchi dovrà essere raccolta in appositi pozzetti a tenuta stagna e successivamente smaltite seguendo le apposite procedure definite dalle normative vigenti;

23. Dovrà essere manutentato il muretto perimetrale di altezza tale da contenere tutta l’acqua di spegnimento di un possibile incendio;

TRAFFICO

24. I mezzi pesanti provenienti dall’autostrada da e per il magazzino dovranno sfruttare l’uscita al casello autostradale “Ferrara Nord”; inoltre fino alla realizzazione di una nuova rotonda, i mezzi, per l’attraversamento della via Eridano dovranno utilizzare la viabilità normale e la rotonda presente in prossimità dell’ipermercato Bennet;

COMUNICAZIONI IN CASO DI INCIDENTE:

25. La Ditta dovrà comunicare ad ARPA Comune, Provincia e USL tempestivamente e non oltre 60 minuti a mezzo fax eventuali incidenti; tale comunicazione dovrà essere seguita da una dichiarazione di fine emergenza ed entro 15 gg. da una relazione tecnica esaustiva contenente le cause degli incidenti intercorsi e i provvedimenti intrapresi per la loro risoluzione;

26. All’atto della cessazione dell’attività il sito su cui insiste l’impianto deve essere ripristinato, se necessario, ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale, tenendo conto delle potenziali fonti permanenti di inquinamento del terreno e degli eventi accidentali che si siano manifestati durante l’esercizio.

27. In ogni caso il gestore dovrà provvedere:

- a lasciare il sito in sicurezza;

- a svuotare vasche, serbatoi, contenitori, reti di raccolta acque (canalette, fognature) provvedendo ad un corretto recupero o smaltimento del contenuto;

- a rimuovere tutti i rifiuti provvedendo ad un corretto recupero o smaltimento.

28. Le operazioni di dismissione e ripristino del sito dovranno essere condotte con le modalità e le tempistiche stabilite da un adeguato progetto di dismissione, redatto dal Gestore e consegnato alle autorità competenti;

b) Di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito della Provincia di Ferrara in forma integrale;

c) Di trasmettere la presente deliberazione ad Arpa Sezione provinciale di Ferrara, AUSL Dipartimento di Sanità pubblica, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Comune di Ferrara, Comando Provinciale VVF.

d) Di dare atto dell’incasso degli oneri istruttori dovuti per la procedura di screening pari a euro 500,00 con Reversale n. 3574 del 2/10/2014 al capitolo 0311040 azione 1379 del Bilancio Prov.le 2014 gestione competenze.

e) Di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3 comma 4 della Legge n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

Il presente atto in formato integrale è disponibile sul sito web della Provincia di Ferrara nella sezione dedicata alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale: http://www.provincia.fe.it/sito?nav=635

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