n.62 del 26.02.2014 (Parte Seconda)

Approvazione del Piano interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012 - Aggiornamento 2013

IL PRESIDENTE

IN QUALITÀ DI COMMISSARIO DELEGATO

ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.L. n. 74/2012

convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/2012

VISTI:

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012, con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, per la durata di 60 giorni ovvero fino al 21 luglio 2012, in conseguenza dell’evento sismico del 20 maggio 2012 che ha colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova;

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza per la durata di 60 giorni ovvero fino al 29 luglio 2012 in conseguenza dell’evento sismico del 29 di maggio 2012 che ha colpito, oltre alle province sopra indicate, le province di Reggio Emilia e Rovigo;

- il D.L. 6 giugno 2012, n. 74 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”, convertito, con modificazioni, dalla Legge 1 agosto 2012, n. 122, pubblicata nella G.U. n. 180 del 3 agosto 2012, con il quale lo stato di emergenza, dichiarato con le richiamate delibere del Consiglio dei Ministri del 22 e del 30 maggio 2012, è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 e i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono stati nominati Commissari delegati per la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori colpiti, a favore dei quali è stata, peraltro, autorizzata l’apertura di apposite contabilità speciali su cui assegnare le risorse provenienti dal Fondo di cui all’art. 2 del decreto medesimo;

- il decreto legge 26 aprile 2013, n. 43 (convertito in Legge 24 giugno n. 71)“ Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015”, con il quale, all’art. 6 si è provveduto a prorogare lo stato di emergenza al 31 dicembre 2014;

RICHIAMATO il proprio Decreto n. 151 del 16 novembre 2012, alle cui ragioni espresse nella parte narrativa si rimanda, con il quale è stato approvato il “Piano interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20 - 29 maggio 2012” ;

RICHIAMATE le proprie ordinanze n. 20 del 7 agosto 2012, n. 47 del 25 settembre 2012, 71 del 13 novembre 2012, n. 90 del 14 dicembre 2012, n. 2 del 15 gennaio 2013, n. 9 del 12 febbraio 2013, n. 16 del 15 febbraio 2013, n. 36 del 21 marzo 2013, n. 77 del 03 luglio 2013, n. 94 del 01 agosto 2013 con le quali sono stati programmati primi interventi provvisionali urgenti finalizzati al ripristino della funzionalità degli impianti e dei manufatti danneggiati in parola;

RILEVATO che:

- gli interventi inseriti nelle sopra citate ordinanze sono in corso di attuazione e che comunque, fino alla realizzazione degli interventi definitivi di ripristino delle opere danneggiate, permane un rischio residuo su ampie zone del territorio interessato;

- nel territorio di competenza del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, lo stato di avanzamento nell’attuazione degli interventi medesimi ha comunque consentito il raggiungimento di livelli di sicurezza tali da superare lo scenario iniziale caratterizzato dalla massima criticità;

- a seguito degli scenari di allagamento conseguenti ai severi eventi meteorologici verificatesi nella primavera 2013, si è provveduto ad individuare un ulteriore scenario d’evento e a perfezionare le azioni e delle modalità di attivazione delle componenti del sistema di protezione civile;

RILEVATA quindi la necessità di aggiornare il Piano interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20 - 29 maggio 2012;

EVIDENZIATO che il Piano in parola:

- è stato aggiornato dall’Agenzia regionale di Protezione Civile in raccordo con i Consorzi di Bonifica e i Servizi Tecnici di Bacino interessati, l’Autorità di bacino del Po e la regione Lombardia, e si basa, aggiornandoli, su appositi scenari di rischio, elaborati sugli ambiti territoriali di competenza delle strutture tecniche coinvolte, correlati ai tempi di realizzazione delle opere provvisionali programmate nelle ordinanze sopra citate;

- delinea, aggiornandole, le azioni e le modalità di attivazione delle componenti del sistema di protezione civile e individua le aree di allagamento controllato al fine di ridurre al minimo i danni alle persone e ai beni;

- fornisce gli indirizzi per l’adeguamento della pianificazione provinciale e locale;

- individua l’Unità di Crisi Interregionale, composta dai Direttori e da collaboratori delle strutture di Protezione Civile delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, con il compito di monitorare l’evento al suo verificarsi e nel corso della sua evoluzione, di verificare l’efficacia degli interventi attuati e di valutare le ulteriori azioni, non individuate nel piano, che potrebbero rendersi necessarie durante la gestione dell’emergenza al fine anche di proporre possibili provvedimenti di somma urgenza ai Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia in qualità di Commissari delegati;

VISTI:

- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile” e successive modifiche ed integrazioni;

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- il decreto legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;

- il decreto legge 15 maggio 2012, n. 59 “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100;

- la legge regionale 2 agosto 1984 n. 42 “Nuove norme in materia di enti di bonifica. Delega di funzioni amministrative” e successive modifiche ed integrazioni;

- la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile";

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1166/2004 “Approvazione del protocollo d'intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 962/2009 “Approvazione delle disposizioni organizzative finalizzate all'attivazione del sistema di allertamento di protezione civile sul territorio regionale per il rischio idrogeologico-idraulico in attuazione dell'art.12 della l.r. 1/2005”; 

DECRETA

  1. di approvare, per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate, l’allegato “Piano Interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20 - 29 maggio 2012 - aggiornamento 2013”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che aggiorna e sostituisce il “Piano Interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20 - 29 maggio 2012” approvato con proprio Decreto n. 151 del 16 novembre 2012;
  2. di autorizzare l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, l’Agenzia regionale per la prevenzione ambiente - Servizio Idro Meteo Clima - Centro Funzionale Emilia-Romagna, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, i Consorzi di Bonifica e i Servizi Tecnici regionali interessati ad effettuare le azioni a tutela della pubblica incolumità previste nel Piano di cui al precedente punto 1;
  3. di dare atto che il Piano di cui al precedente punto 1, tra l’altro, fornisce indirizzi per l’adeguamento della pianificazione provinciale e locale;
  4. di pubblicare il presente atto e il Piano di cui al precedente punto 1, che ne costituisce parte integrante, nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Bologna, 25 febbraio 2014

Il Commissario Delegato 

Vasco Errani

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