n.119 del 23.04.2014 periodico (Parte Seconda)

Approvazione del Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la L. 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”;

- l’art. 54, rubricato “Codice di comportamento”, come sostituito dal comma 44 dell’art. 1 della L. 6 novembre 2012, n. 190, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, che:

a) al comma 1, ha disposto la definizione, da parte del Governo, di un “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni” al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico;

b) al comma 2, ha stabilito che il precitato Codice deve essere approvato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, e che deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione;

c) al comma 3, primo periodo, ha sancito che “La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità disciplinare. …”;

d) al comma 5, ha previsto che “Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento che integra e specifica il codice di comportamento di cui al comma 1. Al codice di comportamento di cui al presente comma si applicano le disposizioni del comma 3. A tali fini, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) definisce criteri, linee guida e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione”;

- il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, ad oggetto “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, che, all’art. 15, comma 6, con riferimento alle Regioni e agli enti locali, precisa che, per quanto riguarda l’attività di vigilanza e di monitoraggio, detti enti “definiscono, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le linee guida necessarie per l’attuazione dei principi di cui al presente articolo”;

- l’Intesa raggiunta in data 24 luglio 2013 in sede di Conferenza unificata ai sensi dell’art. 1, commi 60 e 61 della legge n. 190/2012, che ha stabilito che Regioni ed enti locali “adottano un proprio codice di comportamento ai sensi dell’art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001 entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del codice approvato con d.p.r. n. 62 del 2013, tenendo conto della disciplina dettata da quest’ultimo”;

- la delibera n. 75/2013, ad oggetto “Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001)” dell’Autorità Nazionale Anticorruzione;

- l’art. 25, comma 1, della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43, recante “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, che prescrive che “la Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, sentite le rappresentanze sindacali e le associazioni di utenti e consumatori, adottano congiuntamente un codice di comportamento per i dipendenti della Regione”;

Atteso che:

- con delibere n. 783/2013 e n. 153/2013, la Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza della Assemblea legislativa, rispettivamente, hanno nominato i relativi Responsabili della Prevenzione della Corruzione;

- con delibera del 27 gennaio 2014, n. 66, la Giunta regionale ha approvato il “Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2016 per le strutture della Giunta regionale, le Agenzie e Istituti regionali e gli enti pubblici non economici regionali convenzionati”;

- con delibera del 28 gennaio 2014, n. 11, l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa ha approvato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per gli anni 2014 - 2016;

Considerato che il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2016 per le strutture della Giunta regionale, al punto 15.2, nell’elencare le misure generali di contrasto al fenomeno corruzione, individua, tra queste, l’adozione del “codice di comportamento dell’Ente” e dà atto, a tal proposito, che:

  1. la direzione generale competente in materia di personale ha già predisposto una proposta di Codice per l’ente, ai sensi dell’art. 54, c. 4 del D.Lgs. 165/2001, come sostituito dalla L. n. 190 del 2012;
  2. il Codice è stato redatto tenendo conto del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62 del 2013), del Codice di comportamento regionale previgente e delle linee guida adottate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione con deliberazione n. 75 del 2013;
  3. la proposta di Codice è stata oggetto di un processo di partecipazione;
  4. l’approvazione non è potuta avvenire entro il termine previsto dall’intesa della Conferenza Unificata del 24 luglio 2013, poiché non era ancora conclusa la procedura di costituzione dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), di cui occorre acquisire il parere obbligatorio;
  5. l’approvazione del Codice è azione programmata per l’anno 2014;

Considerato che:

a) nel programma di azioni di prevenzione della corruzione, per le strutture della Giunta, per l’anno 2014 (paragrafo 21 del Piano triennale medesimo), è prevista, al n. 20, l’azione denominata “Approvazione Codice di comportamento dell’Ente Regione”, da realizzare entro il 31 marzo 2014, con responsabilità a carico del Direttore generale competente in materia di personale della Giunta regionale;

b) nel Piano triennale di prevenzione della corruzione per le strutture dell’Assemblea, per l’anno 2014, è prevista la medesima azione;

Presa visione:

a) della relazione di accompagnamento al Codice, predisposta dal direttore generale competente in materia di personale della Giunta regionale, datata 24 marzo 2014, conservata agli atti della medesima direzione generale e alla quale si rinvia anche ad integrazione della motivazione del presente atto, che:

- illustra i criteri e la procedura seguiti per l’elaborazione del testo;

- specifica i soggetti, interni ed esterni, coinvolti nel processo di partecipazione, tra cui figurano organizzazioni sindacali e associazioni dei consumatori;

- commenta sinteticamente i contenuti dei singoli articoli del Codice medesimo; procedura complessiva seguita per l’elaborazione del Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna;

b) del testo finale del Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna, che si allega sotto lettera A, quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che:

- nella seduta del 24 marzo 2014, l’OIV ha espresso parere favorevole al testo del Codice, come allegato al presente atto;

- in data 25 marzo 2014, l’Ufficio di Presidenza della Assemblea legislativa ha approvato il Codice, come allegato al presente atto sotto lettera A), per cui il presente atto è adottato d’intesa e quindi congiuntamente tra i due organi, Giunta regionale e Ufficio di Presidenza dell’ Assemblea legislativa, come prescritto dall’art. 25 della l.r. n. 43 del 2001;

Ritenuto di approvare, con il presente atto, il “Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna”, nel testo che risulta a seguito del percorso di elaborazione e di partecipazione illustrati nella relazione sopra menzionata;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore a “Sviluppo delle risorse umane e organizzazione, cooperazione allo sviluppo, progetto giovani, pari opportunità”, Donatella Bortolazzi;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare il “Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna”, allegato alla presente deliberazione sotto lettera A, quale parte integrante e sostanziale;

2. di ordinare la pubblicazione del “Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna” nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione nonché sul sito web istituzionale e nella rete intranet, in questi ultimi due casi assieme alla Relazione illustrativa di accompagnamento predisposta dal Direttore generale competente in materia di personale della Giunta regionale in data 24 marzo 2014;

3. di disporre che il Codice venga trasmesso, assieme alla Relazione illustrativa di accompagnamento, alla Autorità Nazionale Anticorruzione, secondo le modalità indicate dalla stessa.

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