n.8 del 09.01.2019 periodico (Parte Seconda)

Divieto di messa a dimora nella regione Emilia-Romagna di piante appartenenti al genere Crataegus spp. Anno 2019

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Visti:

- il D.M. 10 settembre 1999, n. 356, recante misure per la lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) nel territorio della Repubblica;

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 3, recante "Norme in materia di tutela fitosanitaria – Istituzione della tassa fitosanitaria regionale. Abrogazione delle leggi regionali 19 gennaio 1998, n. 3 e 21 agosto 2001, n. 31";

- il D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214, recante “Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali” e successive modificazioni e integrazioni;

- la propria determinazione n. 20855 del 27/12/2017, recante “Divieto di messa a dimora nella Regione Emilia-Romagna di piante appartenenti al genere Crataegus spp. Anno 2018”;

Considerato che:

- sul territorio regionale è sempre diffuso il "Colpo di fuoco batterico delle pomacee", causato dal batterio Erwinia amylovora, che può provocare rilevanti danni economici ed ambientali a molte specie di interesse agrario, ornamentale e forestale;

- le piante appartenenti al genere Crataegus spp. sono particolarmente sensibili al colpo di fuoco batterico e possono costituire una potenziale fonte di inoculo e di propagazione della malattia;

- con la suddetta determinazione n. 20855/2017 è stato prorogato fino al 31/12/2018, a titolo di prevenzione e ulteriore cautela, il precedente divieto di messa a dimora delle piante appartenenti al genere Crataegus spp.;

- la limitazione della presenza di piante appartenenti al genere Crataegus spp. nel territorio della Regione Emilia-Romagna ha contribuito in modo evidente a ridurre il numero di focolai della malattia;

- permangono tuttavia rischi di diffusione della fitopatia in oggetto;

Ritenuto pertanto opportuno prorogare ulteriormente il divieto di messa a dimora delle piante appartenenti al genere Crataegus spp. in quanto il contenimento della presenza di piante del genere Crataegus spp. costituisce un fattore che facilita e favorisce l'azione preventiva e di contrasto alla diffusione del colpo di fuoco batterico delle pomacee, condotta costantemente dagli agricoltori;

Visti:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche; 

Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015” e successive modifiche;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni della regione Emilia-Romagna”;

- n. 93 del 29 gennaio 2018 recante “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, contenente in allegato la “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

- n. 931 del 18 giugno 2018 ad oggetto “Approvazione del catalogo dei processi amministrativi a rischio corruzione. Modifica integrativa del piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020 della Giunta regionale”;

Viste:

- la determinazione n. 9908 del 26 giugno 2018 recante “Rinnovo e conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione generale Agricoltura, Caccia e Pesca”;

- la determinazione n. 19741 del 06 dicembre 2017 recante “Nomina dei responsabili del procedimento del Servizio Fitosanitario, ai sensi degli articoli 5 e ss. della L. 241/1990 e ss.mm. e degli articoli 11 e ss. della L.R. 32/1993”;

- la circolare del Responsabile del Gabinetto del Presidente della Giunta Emilia-Romagna, acquisita agli atti al protocollo n. PG.2017.660476 del 13/10/2017, avente ad oggetto “Direttiva per l’attuazione delle misure propedeutiche per la corretta applicazione dell’art. 5 “Controllo preventivo di regolarità amministrativa” e dell’art. 12 “Controllo di regolarità amministrativa in fase successiva” dell’allegato A) della delibera di Giunta regionale n. 468 del 10 aprile 2017, ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Attestato che il sottoscritto dirigente, responsabile del procedimento, non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina:

1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono pertanto parte integrante del presente dispositivo;

2) di prorogare, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. i), del D. Lgs. n. 214/2005, il divieto della messa a dimora delle piante appartenenti al genere Crataegus spp. in tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna, fino al 31 dicembre 2019, fatta salva specifica autorizzazione del Servizio Fitosanitario valutata sulla base dei rischi fitosanitari presenti sul territorio;

3) di applicare ai trasgressori le sanzioni amministrative pecuniarie, previste dal seguente art. 54, comma 24, del D. Lgs. 214/2005, il quale dispone quanto segue: "Chiunque non osserva il divieto di messa a dimora di piante appartenenti al genere Crataegus spp. e all’obbligo di provvedere alla loro estirpazione e distruzione entro 15 giorni dalla notifica dell'atto di intimazione ad adempiere, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 200,00 euro a 1.200,00 euro; gli organi di vigilanza dispongono altresì l’estirpazione delle piante ponendo a carico dei trasgressori le relative spese. L’importo della sanzione è raddoppiato nel caso si tratti di soggetti autorizzati ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs. n. 214/2005 e di soggetti che, in base ai dati conservati nelle Camere di commercio, industria artigianato e agricoltura, si occupano professionalmente della progettazione, della realizzazione e della manutenzione di parchi e giardini.";

4) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna, al fine di garantirne la più ampia diffusione, dando atto che ne verrà data idonea informazione sul seguente sito: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.

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