n.163 del 01.06.2016 periodico (Parte Seconda)

Riorganizzazione dell'Agenzia Sanitaria e Sociale regionale: approvazione delle linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del piano-programma 2016-2018 e degli indirizzi specifici di organizzazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Richiamati:

  • l'art. 43, comma 2, della L.R. n. 6/2004 che stabilisce che le agenzie di supporto tecnico e regolativo svolgono compiti istruttori, di supporto progettuale alle funzioni di regolazione, standardizzazione e accreditamento proprie della Regione Emilia-Romagna, in ambiti specificamente definiti, nei quali svolgono un'attività di ricerca e sviluppo sulla base di un'autonoma capacità ideativa e progettuale. Le agenzie di supporto tecnico e regolativo si attivano, di norma, su progetti e gestiscono le risorse assegnate;
  • la regolamentazione di dette agenzie definita, in attuazione del sopra richiamato art. 43 della L.R. n. 6/2004, dalla propria deliberazione n. 1914/2005, prevede che tali agenzie, che si costituiscono come centri di valore aggiunto tecnico e amministrativo per lo sviluppo e gestione di attività e progetti, anche di Enti locali operanti nel territorio regionale ed altri enti pubblici o privati, siano caratterizzate da un duplice ruolo:

- da un lato, svolgono attività a supporto tecnico delle funzioni istituzionali della Regione, affrontando, in particolare, compiti che richiedono alta specializzazione tecnica e capacità di coniugare innovazione metodologica, capacità di relazione con gli ambienti dell'università e della ricerca pubblica e privata, attenzione alla sostenibilità dei processi amministrativi cui il supporto tecnico si rivolge;

- dall'altro, collaborano con gli enti operanti nel territorio regionale ed altri enti o soggetti, pubblici o privati, nei confronti dei quali possono svolgere funzioni di coordinamento tecnico o di supporto allo sviluppo ove, per l'attuazione delle funzioni demandate all'agenzia, sia richiesto il concorso di più entità;

  • a fronte del duplice ruolo dell'agenzia, la Direzione generale di riferimento si pone:
    • da un lato, quale principale committente e beneficiario dell'attività di supporto tecnico e progettuale;
    • dall'altro, quale garante della coerenza complessiva delle attività espletate dall'agenzia con gli obiettivi strategici;
  • la funzione di coordinamento e garanzia assunta dalla Direzione generale di riferimento presuppone necessariamente la definizione di un flusso di informazione obbligatoria, continua e reciproca tra l'agenzia e la Direzione generale. Tale flusso di informazione ha carattere sostanziale, relativo cioè allo svolgimento dell'attività e costituisce la garanzia dell'allineamento tra obiettivi strategici della programmazione regionale e obiettivi operativi dell'agenzia, nel rispetto dell'autonomia tecnica dell'agenzia stessa;

Premesso che:

  • l'Agenzia sanitaria e sociale regionale (ASSR) di cui all'art.17, comma 2, della L.R. 19 febbraio 2008, n. 4, opera quale agenzia di supporto tecnico e regolativo a sostegno del Servizio Sanitario Regionale e del Sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla legge regionale n. 2 del 2003;
  • le vigenti disposizioni organizzative dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, contenute, da ultimo, nella propria deliberazione n. 293/2009, prevedono che:
    • operi - secondo le tipologie definite per le agenzie regionali di cui al soprarichiamato art. 43 della L.R. 24 marzo 2004, n. 6 e s.i.m. e dalla regolamentazione contenuta nella richiamata propria deliberazione n. 1914/2005 - quale agenzia di supporto tecnico e regolativo a sostegno del Servizio sanitario regionale e del Sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla legge regionale n. 2 del 2003;
    • sia priva di personalità giuridica autonoma; sia dotata di autonomia organizzativa ed operativa, nell’ambito degli indirizzi adottati dalla Giunta, alla quale risponde della attività svolta;
    • le funzioni, come definite dagli artt. 9 e 10 della L.R. n. 34/1998 e s.i.m. e dalla L.R. n. 4/2008 vadano inquadrate nel contesto generale del Servizio sanitario regionale, come innovato dalla L.R. n. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale” e successive modificazioni, che ha consolidato i princìpi fondamentali del Servizio sanitario nazionale (SSN) ed introdotto elementi di innovazione sia nel governo sia nella gestione del Servizio sanitario regionale (SSR) e delle sue Aziende/Enti e del sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla citata L.R. n. 2/2003;
    • svolga le proprie attività di ricerca e sviluppo sulla base di un’autonoma capacità ideativa e progettuale, nel rispetto degli indirizzi ed obiettivi strategici fissati dalla Giunta e correlati con le previsioni del Piano Sociale e Sanitario Regionale;
    • gli indirizzi ed il programma pluriennale di attività siano adottati dalla Giunta, previo parere della competente Commissione assembleare, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute, con il parere di regolarità amministrativa del Direttore Generale alla Sanità e Politiche Sociali (ora Direttore Generale cura della persona, salute e welfare);
    • operi sulla base di un programma annuale di attività nel quale sono descritte le attività che si prevede di realizzare nel corso dell'anno, in riferimento agli obiettivi del programma pluriennale e sono definite le risorse che verranno gestite; Il programma annuale è approvato dalla Giunta, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute, con l’espressione del parere di regolarità amministrativa del Direttore dell’Agenzia e il visto di riscontro degli equilibri economico-finanziari del servizio regionale competente all’esecuzione dei controlli in termini contabili. Prima dell’approvazione da parte della Giunta, il programma viene trasmesso alla Direzione generale cura della persona, salute e welfare per una preventiva condivisione rispetto alla coerenza complessiva con gli obiettivi strategici; di questo confronto viene dato atto nella delibera di approvazione del programma stesso;

Atteso che:

- la definizione delle funzioni dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale è derivata dall’evoluzione del ruolo che essa ha assunto nel corso degli anni nei rapporti con l’organizzazione regionale, con l’Assessorato alle Politiche per la Salute e con l’Assessorato alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l'immigrazione, volontariato, associazionismo e terzo settore (ora Assessorato alle politiche di welfare e politiche abitative), con il Sistema universitario della regione, con gli Enti del Servizio Sanitario Regionale e con gli Enti Locali, in coerenza con le norme generali ed in applicazione degli indirizzi formulati da questa Giunta relativamente ai Piani Programma 2001-2003 (D.G.R. n. 2435/2000), 2004-2006 (D.G.R. n. 296/2004), 2007-2010 (D.G.R. n. 1757/2006 e D.G.R. n.1701/2009), 2011-2013 (D.G.R. n. 2072/2010) e 2014-2015 (D.G.R. n. 413/2015 e D.G.R. n. 219/2015 con le quali si è disposto, rispettivamente, di approvare le Linee di indirizzo per la predisposizione e l'attuazione del Piano-programma 2015-2017 e di estendere fino alla conclusione della riorganizzazione dell'amministrazione regionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2015 la validità del Piano-programma 2010-2013 di cui alla D.G.R. n. 1038/2011), che hanno portato a caratterizzare l’Agenzia sanitaria e sociale regionale quale punto di riferimento tecnico e scientifico per il miglioramento delle condizioni di salute e di benessere delle comunità e dei cittadini dell’Emilia-Romagna;

- l’innovazione organizzativa e tecnologica in sanità e nelle politiche sociali rappresenta un elemento essenziale per garantire il miglioramento continuo del sistema sanitario e sociale regionale, se accompagnata dalla effettiva capacità di individuare e promuovere le vere innovazioni; 

Considerato che:

- il sistema sanitario regionale si trova oggi ad affrontare sfide significative che ne mettono in crisi la sostenibilità economica, data la crescente domanda di tecnologie e farmaci innovativi ad alto costo e il non adeguamento delle risorse rese disponibili dal Fondo Sanitario; a ciò si aggiunge la sfida posta dall’aumento delle patologie croniche che richiede di realizzare un'effettiva integrazione tra interventi preventivi ed assistenziali, tra servizi territoriali e ospedalieri, tra servizi sanitari,sociali e socio-sanitari; è, inoltre, necessario riorientare i servizi in modo che il paziente e le sue necessità siano posti al centro e garantire qualità e sicurezza delle prestazioni;

- anche il sistema dei servizi sociali e socio-sanitari regionale deve affrontare sfide importanti, con l’obiettivo di riuscire ad adeguarsi ad un contesto mutato, a nuovi bisogni e rischi sociali, in un ambito di progressiva riduzione delle risorse;

  • per rispondere alle sfide sinteticamente elencate, si rende sempre più necessario promuovere nel sistema sanitario e sociale regionale la ricerca sui servizi, in un quadro di forte allineamento ed integrazione tra obiettivi strategici regionali e obiettivi operativi dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale;
  • l’Agenzia sanitaria e sociale regionale deve assicurare il supporto ai programmi regionali di ricerca e innovazione e rappresentare un ambito di elaborazione, sviluppo, implementazione e valutazione di innovazioni clinico-assistenziali ed organizzative che, qualora dimostrate efficaci, vengano successivamente efficacemente integrate nel sistema regionale;
  • si rende pertanto indispensabile che l'Agenzia sanitaria e sociale regionale sia dotata di un'organizzazione flessibile, in grado di impegnarsi sui temi, di volta in volta, identificati e che esista un processo che assicuri la forte integrazione, da un lato, tra l'Agenzia e la Direzione Generale cura della persona, salute e welfare nella selezione, valutazione e trasferimento delle innovazioni sperimentate e, dall'altro, tra l'Agenzia, Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale ed Enti locali, per la sperimentazione delle innovazioni di interesse;

Avuto presente che:

  • funzioni, nate come sperimentali nell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, nel tempo sono divenute attività correnti di governo a livello regionale e vanno allocate presso la Direzione Generale cura della persona, salute e welfare, mentre nuove funzioni vengono attribuite all'Agenzia a seguito delle evoluzioni normative in atto;
  • in base alle evoluzioni della normativa nazionale e regionale, nuove importanti funzioni vadano garantite;

Viste:

- la Legge Regionale n. 6/2014 ed, in particolare, l'art. 10, comma 5 e l'art 11, che prevedono, rispettivamente, che l'Agenzia sanitaria e sociale regionale adotti, nella formulazione dei propri programmi e delle proprie rendicontazioni l’approccio “equity oriented”, con particolare attenzione alle differenze di genere e si attivi, in collaborazione con le Aziende/Enti del Servizio sanitario regionale e con gli Enti locali dell'Emilia-Romagna, per promuovere piattaforme formative in tema di garanzie di equità, rispetto delle differenze e contrasto alle disuguaglianze, sia nei confronti degli utenti che degli operatori;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 1604/2015 con la quale, recependo l'Intes a, ai sensi dell'art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome in materia di adempimenti relativi all'accreditamento delle strutture sanitarie (Repertorio n. 32/CSR del 19/2/2015), viene dato atto che in questa Regione si è già ottemperato alle previsioni di cui all'Intesa stessa, poiché fin dal 1998, in base alla Legge Regionale n. 34/1998, è operante un organismo tecnico con le caratteristiche ivi previste (c.d. Organismo tecnicamente accreditante) nell'attuale “Funzione Accreditamento” dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale; l’Intesa riconferma l’accreditamento come strumento di garanzia della qualità delle prestazioni erogate e di miglioramento continuo della qualità nonché strumento di selezione dei soggetti erogatori per conto del Servizio Sanitario Nazionale, caratterizzato dalla necessaria corrispondenza ad una serie di requisiti che sono direttamente correlati ai livelli di qualità attesi e dalla temporaneità del riconoscimento di adeguatezza agli stessi, che richiede una periodicità di controlli ed ha riconfermato tale funzione presso l'Agenzia sanitaria e sociale regionale;

- n. 1648/2009 e successive integrazioni (si vedano, in particolare, le D.G.R. n. 1332/2011 e n. 1333/2011) che conferma in capo all’Agenzia le funzioni di coordinamento, supporto tecnico, organizzativo ed operativo dell’Osservatorio regionale per la formazione continua in sanità (ORFoCS) e la cura, tra l'altro, delle relazioni con la Commissione nazionale per la formazione continua (CRFC) e la Commissione salute della Conferenza Stato-Regioni;

- n. 318/2013 recante “Linee di indirizzo alle Aziende per la gestione del rischio infettivo: infezioni correlate all’assistenza e uso responsabile di antibiotici“ che dà mandato all’Agenzia sanitaria e sociale regionale, in collaborazione con i Servizi interessati della Direzione Generale cura della persona, salute e welfare, di sostenere, stimolare e monitorarne l’attuazione e di apportare gli eventuali correttivi;

Richiamati, inoltre:

  • il Documento di Economia e Finanza Regionale 2015, approvato con la propria deliberazione n. 255 del 16 marzo 2015 ed, in particolare, il paragrafo 2.3.23 dedicato all'obiettivo strategico dell'Area Sanità e Sociale “Riorganizzazione e nuova proposta di organigramma dei Servizi dell'Assessorato alle Politiche per la salute e dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale” relativo alla revisione della struttura organizzativa dei Servizi dell'Assessorato alle Politiche per la salute e dell'Agenzia Sanitaria e sociale regionale e dei processi di funzionamento amministrativo, volto anche all'obiettivo di realizzare una forte semplificazione organizzativa, coerente con la necessità di fornire al sistema un supporto efficiente, rapido e propositivo;
  • il processo verbale della Giunta Regionale n. 14 del 15 aprile 2015, dal quale risulta che l'Assessore regionale alle politiche per la salute ha informato la Giunta Regionale sulla riorganizzazione dell'Assessorato alle Politiche per la salute e dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, ottenendo il mandato di procedere coerentemente alle linee esposte;
  • la Legge Regionale n. 13 del 30 luglio 2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” ed, in particolare, l'art. 3, comma 5, che prevede che entro sei mesi dall'entrata in vigore della Legge stessa, venga redatto un testo unico di riordino delle leggi regionali che disciplinano le Agenzie regionali, gli Istituti, le forme societarie e gli enti regionali, ponendo particolare attenzione alle forme nelle quali i diversi programmi di attività vengono posti all'approvazione dell'Assemblea legislativa, alla disciplina relativa alla nomina ed ai compensi dei Direttori, nonché all'utilizzo di procedura ad evidenza pubblica per la loro selezione;
  • il Documento di Economia e Finanza Regionale 2016, approvato con la propria deliberazione n. 1632 del 29 ottobre 2015 ed, in particolare, il paragrafo 2.3.24 dedicato all'obiettivo strategico dell'Area Sanità e Sociale “Riorganizzazione e nuova proposta di organigramma dei Servizi dell'Assessorato alle Politiche per la salute e dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale” relativo all'attuazione della revisione organizzativa dei Servizi dell'Assessorato alle politiche per la salute e dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, che prevede la presentazione di una proposta di riorganizzazione e di organigramma per i Servizi dell'Assessorato e dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, in coordinamento con l'Assessorato al welfare;

Atteso che la riorganizzazione della Direzione generale cura della persona, salute e welfare, operata con la propria deliberazione n. 628 del 29 maggio 2015, come rettificata dalla D.G.R. n. 1026 del 27 luglio 2015, ha definito, tra l'altro, i princìpi sulla base dei quali l’Agenzia sanitaria e sociale regionale dovrà essere ridefinita, per perseguire finalità, generali e specifiche:

  • le prime, di semplificazione dell'assetto organizzativo, di razionalizzazione dei costi connessi alla struttura amministrativa della Regione e di valorizzazione delle competenze sanitarie e sociali in un'ottica di sempre maggiore integrazione;
  • le seconde, precipue, quali la sua promozione come struttura focalizzata sull'elaborazione, sviluppo e implementazione di strumenti e attività da portare a sistema per garantire la continuità di applicazione nel campo sanitario e sociale; la definizione di un insieme organico di strumenti per assicurare una maggiore flessibilità nell'organizzazione; la semplificazione del processo di programmazione delle attività e la sua armonizzazione con la tempistica della Direzione generale cura della persona, salute e welfare e, più in generale, delle Direzioni generali e Agenzie della Giunta regionale;

Ritenuto che, per rispondere agli obiettivi della programmazione strategica regionale ed in modo sincrono con la programmazione di settore, perseguendo le finalità richieste dalla riorganizzazione in atto, debba essere attuata una semplificazione di tipo sia organizzativo che gestionale incidendo sull'architettura dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale e sull'articolazione della programmazione delle attività, così come definite dalla propria deliberazione n. 1914/2005 e, da ultimo, dalla richiamata propria deliberazione n. 293/2009;

Atteso che le informazioni contenute nella programmazione annuale delle attività delle Direzioni/Agenzie della Regione sono raccolte e rese pubbliche tramite sistemi informativi, condivisi da tutte le Direzioni/Agenzie regionali, che permettono, attraverso un linguaggio unico, di programmare, monitorare e rendicontare le attività annuali e che tale strumento, contraddistinto dall'acronimo “Integra”, garantisce la semplificazione del processo di programmazione delle attività e la sua armonizzazione con la tempistica della Direzione Generale cura della persona, salute e welfare e, più in generale, delle Direzioni generali e Agenzie della Giunta regionale, da un lato e consente il collegamento con gli obiettivi della programmazione strategica regionale, dall'altro;

Considerato che l'organizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale è strettamente legata all'attuazione del Programma triennale ed al termine del periodo di riferimento del Programma poliennale e che, pertanto, l'assetto organizzativo debba essere ridefinito non solo in relazione agli esiti del triennio ma, soprattutto, in ragione degli obiettivi e dei progetti previsti dal nuovo programma triennale;

Ritenuto, pertanto, alla luce di quanto esposto, di modificare:

  • la propria citata deliberazione n. 413/2014, con la quale si è disposto, tra l'altro, di approvare le “Linee di indirizzo per la predisposizione e l’attuazione del Piano-programma 2015-2017” dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale;
  • le disposizioni organizzative dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale approvate, da ultimo, con la propria deliberazione n. 293/2009, ridefinendo gli ambiti di attività dell’Agenzia come struttura focalizzata all'elaborazione, sviluppo e implementazione di strumenti e attività da portare a sistema per garantire la continuità di applicazione nel campo sanitario e sociale ed approvare nuove procedure e modalità che assicurino, nel rispetto dell'autonomia tecnica dell'Agenzia, la semplificazione del processo di programmazione delle attività e la sua armonizzazione con la tempistica della Direzione generale cura della persona, salute e welfare e, più in generale, delle Direzioni generali e Agenzie della Giunta regionale;

Valutato di approvare le “Linee di indirizzo per la predisposizione e l’attuazione del Piano–programma 2016-2018 dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale”, allegate quali parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione (Allegato A), finalizzate, da un lato, a caratterizzare l’Agenzia come ambito di supporto tecnico-scientifico alle attività di governo delle strutture del Servizio Sanitario Regionale e della rete integrata dei servizi sociali ed all'elaborazione, sviluppo e valutazione dei cambiamenti innovativi prospettati nel prossimo triennio e, correlativamente, a declinare in tale ambito le funzioni dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale per il prossimo triennio e, dall'altro, ad individuare, oltre agli obiettivi di lavoro per il triennio, gli aspetti salienti della nuova organizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale;

Dato atto del parere espresso dalla Commissione Assembleare Politiche per la salute e Politiche sociali nella seduta del 26 aprile 2016;

Dato atto, inoltre, che, nel rispetto del vigente sistema di relazioni con le Organizzazioni sindacali, il presente provvedimento sarà oggetto di informazione successiva; 

Richiamate le proprie deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”, e successive modificazioni;
  • n. 2189 del 21 dicembre 2015 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

Sentito il Direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute e dell’Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative; 

A voti unanimi e palesi 

delibera: 

1. di approvare le “Linee di indirizzo per la predisposizione e l’attuazione del Piano–programma 2016-2018 dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale”, allegate quali parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione (Allegato A);

2. di stabilire, per rispondere alle esigenze di semplificazione e di armonizzazione agli strumenti di programmazione strategica e di rendicontazione indicate in parte narrativa, che:

  • il programma triennale, come definito per tutte le agenzie di supporto tecnico e regolatorio, venga adottato dalla Giunta Regionale, previo parere della competente Commissione Assembleare, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute e dell’Assessore al Welfare e alle politiche abitative, con il parere di regolarità amministrativa del Direttore Generale cura della persona, salute e welfare;
  • il piano annuale di attività venga redatto secondo le modalità previste dal Programma delle performance, organizzative ed individuali, adottato dalla Regione per tutte le Direzioni/Agenzie dell'Ente, previo confronto con la Direzione Generale cura della persona, salute e welfare, confermata dalla D.G.R. n. 270/2016 quale “Direzione di riferimento” dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, attraverso il sistema informatico denominato “Integra” che rendiconta e rende pubblica l'attività svolta annualmente; tale confronto preventivo venga formalizzato attraverso una specifica comunicazione del Direttore Generale cura della persona, salute e welfare indirizzata al Direttore Generale competente in materia di Organizzazione e al Direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale;
  • la relazione annuale delle attività sia predisposta con le stesse modalità previste per la Direzione Generale cura della persona, salute e welfare, attraverso il sistema “Integra”;
  • l'attività svolta venga rendicontata alla Giunta Regionale al termine del triennio di vigenza del Piano pluriennale;

3. di approvare il documento “Indirizzi specifici di organizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale” (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente atto, che sostituisce la propria deliberazione n.293/2009, ad eccezione di quanto stabilito al punto 4) del dispositivo della medesima relativamente al trattamento economico spettante al Direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale - che debba essere rapportato a quello relativo alla figura di Direttore Sanitario di Azienda Sanitaria di seconda categoria - così come definito dalla normativa di settore, salvo nuove specifiche disposizioni da parte di questa Giunta regionale;

4. di dare atto che il Direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale procederà, con propria determinazione, a definire la nuova articolazione dell'Agenzia, in raccordo con la Direzione competente in materia di Organizzazione;

5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

application/pdf ALLEGATO A.pdf - 338.4 KB
application/pdf ALLEGATO B.pdf - 113.0 KB

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina