n.332 del 13.12.2017 periodico (Parte Seconda)

Attivazione di un servizio ambulatoriale altamente specialistico, a valenza regionale, finalizzato alla gestione delle problematiche complesse inerenti le vaccinazioni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

– il Piano Regionale della Prevenzione per il quadriennio 2015-2018, approvato con propria deliberazione n. 771 del 29 giugno 2015, in recepimento dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 13 novembre 2014, con repertorio n. 156/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014-2018, che prevede azioni di promozione dell'adesione consapevole ai programmi vaccinali nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio;

– i “Sistemi di sorveglianza in Emilia-Romagna” contenuti nel sopra citato Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, in cui si rafforza, fra l’altro, la necessità di consolidare e migliorare i livelli di copertura vaccinali raggiunti e di promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna;

– il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 19 gennaio 2017, con repertorio n. 10/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, che evidenzia come obiettivo primario l’armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente dal luogo di residenza, reddito e livello socio-culturale, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa sia come strumento di protezione individuale che di prevenzione collettiva;

– il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2017, approvato con propria deliberazione n. 427 del 5 aprile 2017, che prevede di perseguire con la massima efficacia le strategie vaccinali, nonché di garantire le attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettive prevenibili con vaccinazioni, in coerenza con il sopra citato Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019;

– la Legge 31 luglio 2017, n. 119 avente ad oggetto “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”;

– la circolare del Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – Ufficio V – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale, Prot. n. 0025233-16/8/2017–DGPRE-P, con la quale vengono fornite le indicazioni operative per l’applicazione del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla Legge 31 luglio 2017, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”, al fine di rendere effettivo l’obbligo vaccinale nei confronti di malattie ad elevata contagiosità e a rischio epidemico, garantendo i necessari interventi di profilassi e livelli adeguati di copertura vaccinale;

Dato atto che i vaccini rappresentano una delle misure di sanità pubblica maggiormente cost effective per la prevenzione delle malattie infettive, ne consegue che la qualità dell’offerta vaccinale alla popolazione rappresenta uno dei marcatori più sensibili del livello di efficacia di ogni Servizio Sanitario, così come l’adesione della popolazione generale ai piani vaccinali testimonia il livello di “civiltà sanitaria” raggiunto da una Nazione;

Considerato, inoltre, che i vaccini non vengono somministrati solo per prevenire una malattia in una singola persona, ma al contrario rappresentano una misura preventiva per tutta la popolazione, in quanto più elevato è il livello di immunità verso una specifica malattia infettiva nella popolazione, minori sono la circolazione del microrganismo causale ed il conseguente rischio infettivo per tutti, vaccinati e non;

Rilevato che alcune situazioni particolarmente complesse possono richiedere il coinvolgimento di esperti di elevata specializzazione; vi sono infatti persone con problematiche o anamnesi familiare di allergia, malattie da disregolazione della risposta immune, ovvero con condizioni di immunodepressione iatrogena, congenita o acquisita, rispetto alle quali l’indicazione alla vaccinazione deve essere attentamente ponderata;

Ritenuto pertanto opportuno che il Sistema Sanitario metta a disposizione un Servizio in cui una équipe di specialisti di elevata professionalità sia in grado di effettuare una valutazione approfondita del caso, dando una risposta corretta e supportata da solide basi scientifiche circa la fattibilità della vaccinazione;

Preso atto che l’Unità Operativa di Malattie Infettive della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant’Orsola-Malpighi detiene competenze e collegamenti con altri specialisti e networks scientifici nazionali ed internazionali idonei per fungere da Centro di coordinamento del Servizio;

Rilevato quindi utile attivare un Servizio ambulatoriale altamente specialistico, a valenza regionale, finalizzato alla gestione delle problematiche complesse inerenti le vaccinazioni, in cui la succitata Unità Operativa di Malattie Infettive opera come Centro coordinatore di differenti professionalità, coinvolgendo altri esperti, presenti nella Regione o fuori Regione, in base alle specifiche problematiche;

Dato atto che il Servizio in parola non rappresenta un Centro di ascolto con una interazione diretta con i cittadini ma è un riferimento sicuro ed autorevole (quanto ad informazione ed operatività) per i medici che intercettino una problematica di complessa soluzione, come ad esempio i casi di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni obbligatorie in patologie complesse o rare, al fine di organizzare un percorso condiviso;

Ritenuto che il succitato Servizio ambulatoriale, situato all’interno della Unità Operativa di Malattie Infettive della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e composto da un team medico di alta specializzazione multidisciplinare, sarà parte di una rete, a valenza regionale, che vede il Pediatra di Libera Scelta/Medico di Medicina Generale, che rappresentano il primo riferimento, insieme ai Servizi dell’Azienda Sanitaria competente territorialmente (Pediatria di Comunità, Sanità Pubblica ed eventualmente medici specialisti ospedalieri) avvalersi, qualora se ne valuti la necessità, di specialisti competenti in base alla problematica riscontrata che saranno responsabili delle risposte e delle indicazioni fornite, nonché della eventuale effettuazione delle vaccinazioni all’interno del Policlinico in un contesto massimamente protetto;

Rilevato che l’accesso al Servizio ambulatoriale, a valenza regionale, è finalizzato a garantire le attività dirette alla prevenzione vaccinale nonché ad assicurare la massima tutela della salute dei bambini con presenza di problematiche complesse, e pertanto è gratuito e nessun onere sarà a carico del cittadino;

Visti:

– la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

– la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

– la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

– la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;

– il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;

– la propria deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019”;

– la propria deliberazione n. 486 del 10 aprile 2017 avente per oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019”;

Richiamate le proprie deliberazioni n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2185 del 21 dicembre 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 1681 del 17 ottobre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 477 del 10 aprile 2017 e n. 578 del 5 maggio 2017;

Viste:

– la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;

– la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, ed in particolare gli artt. 21 e 22 dell’Allegato A), parte integrante e sostanziale della deliberazione medesima;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;

A voti unanimi e palesi

delibera 

  1. di attivare, per le motivazioni espresse in premessa e che qui integralmente si richiamano, un Servizio ambulatoriale altamente specialistico, a valenza regionale, finalizzato alla gestione delle problematiche complesse inerenti le vaccinazioni e situato all’interno della Unità Operativa di Malattie Infettive della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant’Orsola-Malpighi che funge da Centro di coordinamento del Servizio in parola;
  2. di dare atto che il Servizio sopra citato, a valenza regionale, composto da un team medico di alta specializzazione multidisciplinare, sarà parte di una rete, a valenza regionale, che vede il Pediatra di Libera Scelta/Medico di Medicina Generale, che rappresentano il primo riferimento, insieme ai Servizi dell’Azienda Sanitaria competente territorialmente (Pediatria di Comunità, Sanità Pubblica ed eventualmente medici specialisti ospedalieri) avvalersi, qualora se ne valuti la necessità, di specialisti competenti in base alla problematica riscontrata che saranno responsabili delle risposte e delle indicazioni fornite, nonché della eventuale effettuazione delle vaccinazioni all’interno del Policlinico in un contesto massimamente protetto;
  3. di dare mandato al competente Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare di definire congiuntamente al Servizio ambulatoriale specialistico suddetto le modalità operative di invio da parte delle Aziende Sanitarie;
  4. di stabilire che l’accesso al Servizio ambulatoriale, a valenza regionale, è finalizzato a garantire le attività dirette alla prevenzione vaccinale nonché ad assicurare la massima tutela della salute dei bambini con presenza di problematiche complesse, e pertanto è gratuito e nessun onere sarà a carico del cittadino;
  5. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
  6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

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