n.82 del 04.04.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5510 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di cyberbullismo e di rimozione dai social network di contenuti e notizie offensivi e discriminatori, a moltiplicare le iniziative di educazione e prevenzione rivolte alla popolazione regionale, a partire dalla fascia adolescenziale maggiormente a rischio, sollevando inoltre la questione a livello statale, affinché si giunga rapidamente ad una norma in grado di contrastare efficacemente il fenomeno, imponendo la rimozione celere dei contenuti e sanzioni consistenti ai gestori che non dovessero adempiervi. A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Iotti, Serri, Bagnari, Zappaterra, Tarasconi, Rontini, Molinari

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

pochi giorni fa la Germania ha varato la cd. “Legge Facebook”, che sanzionerà fino a 50mln€ quei social network con utenza superiore ai 2mln di iscritti che non rimuoveranno entro 24 ore eventuali notizie e contenuti offensivi e discriminatori.

La norma vuole porre rimedio alla eccessiva lentezza, quando non alla totale latitanza, con cui i gestori di questi colossi della comunicazione intervengono per rimuovere tali inserzioni, spesso adducendo distorte interpretazioni della normativa sul diritto di proprietà e sulla privacy.

Dal gennaio 2018 essi saranno invece obbligati a presidiare i contenuti pubblicati e, soprattutto, a semplificare le procedure per la denuncia di contenuti offensivi, indicando a tal fine un responsabile a cui potersi facilmente rivolgere.

Rilevato che

se, da un lato, la pubblicazione di contenuti offensivi può causare danni morali e materiali anche gravissimi ai soggetti che ne sono vittime, non certo minori sono le conseguenze nefaste sull’opinione pubblica di notizie discriminatorie che fomentano l’odio razziale, come chiaramente dimostra il facile proselitismo che raccolgono le teorie revisioniste prive di presupposti storiografici.

L’Italia è già intervenuta sul tema affine del cyberbullismo con la Legge 71 del maggio scorso, che fra le altre misure prevede che il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o il genitore) possa chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete, ricorrendo eventualmente anche al Garante della Privacy in caso di mancata risposta.

Quanto al fenomeno più ampio del contrasto all’hate speech, è fermo alla Camera un DDL di iniziativa parlamentare depositato nel novembre scorso (C. 4077) ed anche in ambito UE le Istituzioni stanno lavorando a provvedimenti sul tema, che nel maggio scorso hanno ricevuto un primo parere favorevole dal Consiglio dell’UE.

Rilevato, inoltre, che

il lavoro della Polizia postale risulta assai rilevante per l’attività del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza impegnato per dare piena attuazione ai diritti dei bambini e dei ragazzi, frequenti vittime di reati per i quali l’azione della “Postale” è fondamentale.

Impegna la Giunta regionale

a moltiplicare le iniziative di educazione e prevenzione rivolte alla popolazione regionale, a partire dalla fascia adolescenziale, maggiormente a rischio.

A sollevare la questione a livello statale, affinché si giunga rapidamente ad una norma in grado di contrastare efficacemente il fenomeno, imponendo la rimozione celere dei contenuti e sanzioni consistenti ai gestori che non dovessero adempiervi.

Ad affrontare, nell’ambito delle relazioni con le competenti strutture dello Stato, il tema della presenza, dell’articolazione territoriale e dell’operatività delle diverse specializzazioni della Polizia di Stato nella nostra regione e, fra esse, dell’importantissimo contributo assicurato dalla Polizia postale.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 14 marzo 2018

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