n.430 del 27.12.2019 periodico (Parte Seconda)

Disposizioni in ordine al recepimento dell'Accordo Stato Regioni rep. Atti n. 248 del 21 dicembre 2017 in materia di assistenza pediatrica - Definizione della rete di allergologia e malattie respiratorie infantili dell'Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamato l'art. 2 del D. Lgs. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;

Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 29 del 2004 e successive modifiche “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

Visti e richiamati il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cui validità è stata prorogata per gli anni 2013 e 2014 con delibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 120/2017, i quali ribadiscono come il sistema delle cure ospedaliere sia basato su organizzazioni ad elevata qualificazione, organizzate, per quanto attiene l’alta specialità, secondo il modello Hub e Spoke, per garantire trattamenti sicuri e di qualità, cui compete la selezione dei pazienti e il loro invio a centri di riferimento quando una determinata soglia di gravità clinico-assistenziale viene superata;

Viste e richiamate altresì:

- la DGR 556/2000, recante approvazione di linee guida per l’attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001 in riferimento al ruolo della rete ospedaliera regionale;

- la DGR 1267/2002 recante approvazione di linee guida per l’organizzazione delle aree di attività di livello regionale secondo il modello Hub and Spoke, in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999/2001;

- la DGR n. 2040/2015, recante la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in attuazione della L. 135/2012 e del DM 70/2015;

- la DGR n. 1423/2017, attuativa del Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-2019 che alla scheda 2 dispone in ordine agli elementi caratterizzanti la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale;

Visto e richiamato l’Accordo Stato-Regioni rep. Atti n. 248 del 21 dicembre 2017 sul documento recante “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale” integrato dal documento “Rete dell’emergenza-urgenza pediatrica”, il quale riconosce:

- l’esigenza sempre più attuale di saper riconoscere e soddisfare i bisogni assistenziali di bambini e adolescenti, a volte peculiari e nuovi, che richiedono competenze e strumenti specifici, anche organizzativi, attraverso una ridefinizione delle modalità di erogazione delle cure sanitarie, un rafforzamento dell’integrazione tra territorio ed ospedale, un miglioramento dell’appropriatezza e della qualità delle cure pediatriche per renderle più adeguate all’evoluzione dei bisogni di salute della popolazione pediatrica del nostro paese;

- fra le principali linee di indirizzo per la razionalizzazione dell’assistenza pediatrica la garanzia di una adeguata gestione delle urgenze ed emergenze, la ottimizzazione dell’offerta dell’assistenza ospedaliera di I e II livello, la definizione dei percorsi assistenziali per la cura del bambino complesso e della rete e delle unità operative pediatriche in livelli a complessità crescente, la individuazione dei Centri di riferimento o delle strutture di II livello sulla base dei requisiti specifici, la definizione di PDTA specifici in relazione ai bisogni di bambino/adolescente;

Ritenuto necessario recepire con il presente provvedimento l’Accordo Stato-Regioni rep. Atti n. 248 del 21 dicembre 2017 sul documento recante “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale” integrato dal documento “Rete dell’emergenza-urgenza pediatrica”, già citato, disponendo che l’attuazione delle specifiche linee di intervento per le azioni di competenza regionale verrà definita con successivi provvedimenti di questa Giunta regionale;

Premesso che:

- le allergie sono le più frequenti malattie croniche nei bambini; consistono in una risposta anomala del sistema immunitario spesso successiva al contatto con una sostanza esterna, normalmente innocua;

- mentre all’inizio del ventesimo secolo l’allergia era una malattia rara, negli ultimi decenni la prevalenza specie nella popolazione pediatrica è decisamente aumentata;

- le cause dell’aumento delle allergie non sono note, e sono state oggetto di studi, i quali hanno escluso una modificazione dei fattori genetici e si sono concentrati su fattori non genetici quali inquinamento, fumo di tabacco, esposizione agli allergeni, ridotta ricircolazione degli agenti infettivi; la flogosi allergica e quella legata ad agenti infettivi spesso coesistono e si potenziano;

- la corretta presa in carico dei pazienti con queste patologie richiede un’alta specializzazione in quanto comprende manovre sanitarie complesse che necessitano personale esperto (es. gestione di una severa allergia alimentare o effettuazione di indagini complesse come la polisonnografia e la broncoscopia);

- l’approccio a queste patologie è necessariamente multidisciplinare in quanto vengono coinvolti più servizi che lavorano in team fra loro (Pneumologia, Allergologia, Immunologia, Dietologia, ecc)

Rilevato che l’obiettivo generale di offrire ai piccoli pazienti affetti dalle patologie di cui si tratta un percorso integrato e di qualità, per garantirne la presa in carico assistenziale in coerenza con le raccomandazioni regionali e con i più attuali risultati della ricerca scientifica, è raggiungibile attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici:

- favorire lo svolgimento appropriato dell’intero iter terapeutico ad opera di un team multidisciplinare dedicato;

- migliorare la tempestività e l’efficacia dell’iter diagnostico terapeutico assistenziale, fissare standard di qualità e tempestività per l’inquadramento diagnostico e il trattamento;

- definire un riferimento per la casistica regionale complessa individuando criteri di centralizzazione funzionali allo sviluppo di un progetto di rete clinica, prevedendo modalità di interfaccia tra i centri;

- migliorare gli aspetti informativi e comunicativi con la persona assistita e con la famiglia;

- monitorare i livelli di qualità delle cure prestate, attraverso l’identificazione di indicatori di processo e di esito e la messa in atto di un sistema di raccolta e analisi dei risultati;

- partecipazione a network e progetti nazionali e internazionali che garantiscano la riqualificazione continua dell’assistenza erogata;

Valutati l’offerta di prestazioni ed i volumi di attività erogata dai diversi centri a livello regionale;

Considerato che l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna segue da molti anni un’importante casistica di pazienti con malattie allergiche e respiratorie sia residenti in Regione Emilia-Romagna che provenienti da altre Regioni e che presso la Unità Operativa di Pediatria di tale Azienda è stato organizzato un Programma di Allergologia, Pneumologia e Immuno-reumatologia dedicato a questi piccoli pazienti;

Rilevata l’importanza di tale organizzazione, e considerato che è interesse di questa Regione garantire la migliore assistenza ai pazienti pediatrici con malattie allergiche valorizzando e favorendo la messa in rete delle migliori competenze esistenti sul territorio regionale;

Valutato pertanto opportuno - per le motivazioni sopra specificate - identificare quale centro di riferimento regionale per le malattie allergiche pediatriche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, con i compiti specificati nel dispositivo del presente provvedimento;

Richiamati:

- la L.R. n. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 9898 del 26 giugno 2018 avente ad oggetto “Rinnovo degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

Richiamate infine le proprie deliberazioni:

- n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2185 del 21 dicembre 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 1681 del 17 ottobre 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 121 del 6 febbraio 2017, n. 477 del 10 aprile 2017, n. 578 del 5 maggio 2017, n. 52 del 22 gennaio 2018, n. 1059 del 3 luglio 2018 e n. 1123 del 16 luglio 2018 relative alla riorganizzazione dell’Ente Regione e alle competenze dirigenziali;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute

delibera

per le motivazioni riportate in premessa:

1. di recepire l’Accordo Stato-Regioni rep. Atti n. 248 del 21 dicembre 2017 sul documento recante “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale” integrato dal documento “Rete dell’emergenza-urgenza pediatrica”;

2. di stabilire che la definizione delle proposte inerenti l’attuazione dell’Accordo di cui al precedente punto debba essere formulata da appositi gruppi di lavoro costituiti dal Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, ai sensi della normativa regionale vigente;

3. di individuare, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, il Centro di riferimento regionale della Rete di Allergologia e Malattie Respiratorie Infantili dell’Emilia-Romagna;

4. di assegnare al Centro le seguenti funzioni/obiettivi:

- definire PDTA e protocolli condivisi a livello di rete volti ad una gestione appropriata delle diverse fasi di malattia e di diversi aspetti come l’accesso a tecnologie innovative;

- garantire un approccio multidisciplinare di elevata specializzazione ai casi trattati, finalizzato a definire le più appropriate scelte terapeutiche;

- costituire riferimento per la casistica regionale prevedendo modalità di interfaccia con gli altri centri e individuando criteri di centralizzazione funzionali allo sviluppo di un progetto di rete clinica;

- integrare le diverse professionalità afferenti al Centro;

- promuovere la didattica e la ricerca nel settore specifico sia in ambito medico, chirurgico che diagnostico;

- collaborare attivamente con le associazioni di pazienti al fine di ottimizzare e condividere le informazioni;

- promuovere attività di audit clinico anche integrato tra i diversi centri;

5. di riservare a successivo atto di questa Giunta la definizione dell’ammontare del finanziamento all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna per l’attività del Centro, da determinarsi anno per anno in relazione ai costi previsti;

6. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

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