n.362 del 14.11.2018 (Parte Seconda)

Oggetto n. 7454 - Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 7262 Proposta recante: “Piano regionale pluriennale per l’adolescenza 2018/2020.” A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Soncini, Calvano, Marchetti Francesca, Ravaioli, Montalti, Zoffoli, Campedelli, Molinari, Iotti, Poli, Rontini, Bagnari, Serri, Lori

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il bonus cultura è stato istituito con la legge di stabilità del 2016 del Governo Renzi, rispondendo al principio “un euro in sicurezza, un euro in cultura”. Il programma, a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, era volto a promuovere la cultura dei giovani: destinato inizialmente a chi compiva 18 anni nel 2017, permetteva di ottenere 500€ da spendere in cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera;

18app è l’applicazione web attraverso cui i neodiciottenni, previo accesso con identità digitale (SPID), possono ottenere 500€ in buoni da spendere per cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera;

i ragazzi nati nel 1999 avevano tempo fino al 30 giugno 2018 per registrarsi a 18app e fino al 31 dicembre 2018 per spendere i voucher negli esercizi, sia fisici, sia online, aderenti all'iniziativa.

Considerato che

la legge 21 settembre 2018, n. 2018, di conversione del cosiddetto decreto Milleproroghe, ha esteso ai soggetti che compiono 18 anni nel 2018, quindi i nati nel 2000, l'assegnazione della carta elettronica per i giovani;

tuttavia, sul sito https://www.18app.italia.it/#/ compare ad oggi la dicitura che per i ragazzi nati nel 2000 la procedura di registrazione non è ancora attiva e non vengono date indicazioni sui tempi di erogazione.

Evidenziato che

al di là dell'importante attenzione ai giovani, la scelta del bonus cultura sottolinea l'importanza dei consumi culturali e dell'educazione permanente come motore dello sviluppo del capitale cognitivo del Paese, del sapere sociale diffuso, fattori cruciali per competere nel mercato globale. La curiosità culturale dovrebbe essere l’ingrediente chiave nella formazione dei giovani, dato che la varietà e la novità delle esperienze culturali accrescono il capitale cognitivo di una comunità e dunque produttività e PIL.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

a sollecitare il Governo affinché le risorse del bonus cultura non vengano nella manovra di bilancio per il 2019 distolte dalla finalità originaria di promozione della cultura dei giovani e destinate altrove e affinché venga mantenuto tale importante strumento per i ragazzi.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 novembre 2018

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