n.35 del 29.02.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2031 - Risoluzione proposta dal consigliere Favia per impegnare la Giunta regionale a promuovere, presso il Ministro degli Esteri, il Presidente del Consiglio dei Ministri e le istituzioni europee ogni possibile azione politica e diplomatica volta alla liberazione di Rossella Urru e degli altri cooperanti rapiti nei campi profughi saharawi di Rabuni, situati nei pressi di Tindouf, in Algeria

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

- nella notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011, nei campi profughi saharawi di Rabuni, nei pressi di Tindouf in Algeria, tre cooperanti della solidarietà internazionale sono stati rapiti, tra i quali figura una cooperante italiana, si tratta dell’italiana Rossella Urru della ONG CISP. Rossella Urru si è laureata in Cooperazione internazionale alla Facoltà di Conservazione dei Beni culturali di Ravenna, con una tesi proprio sul popolo Saharawi, per il quale è stata impegnata anche in un progetto di cooperazione avviato dal Comune romagnolo;

- il rapimento sarebbe avvenuto ad opera di un gruppo armato proveniente dal Mali;

- il Presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), Mohamed Abdelaziz, con una lettera indirizzata al segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, ha chiesto una condanna della comunità internazionale dell’accaduto e un sostegno al Fronte Polisario nel contrasto al terrorismo;

- secondo il Presidente Abdelaziz “questo attacco terroristico contro dei campi profughi dove vivono rifugiati saharawi pacifici, donne, bambini, anziani, disabili, rappresentanti di organizzazioni internazionali e di ONG che lavorano in campo umanitario, è volto ad intimidire i cooperanti stranieri, alterare la solidarietà internazionale nei confronti dei rifugiati e in questo modo privarli dell’aiuto umanitario”; 

- il 31 ottobre l’esercito algerino ha arrestato quattro persone che si ritiene abbiano legami con il commando che ha rapito tre cooperanti europei, tra i quali l’italiana Rossella Urru dal campo del Fronte Polisario di Tindouf, nel sud dell’Algeria.

Considerato che

- a seguito dei gravissimi fatti avvenuti si è messo in atto un impegno politico e diplomatico volto ad addivenire ad una positiva soluzione della vicenda e che, a tal fine, numerose istituzioni ed organizzazioni della società civile hanno promosso pronunciamenti ed iniziative per la liberazione di Rossella Urru e degli altri cooperanti rapiti.

Impegna la Giunta regionale

- a sollecitare e sostenere tutte le azioni politiche e diplomatiche volte alla liberazione di Rossella Urru e degli altri cooperanti rapiti, in stretto coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e con la ONG CISP;

- a sostenere la campagna per la liberazione di Rossella Urru attraverso tutti gli strumenti che riterrà più utili a tale scopo, per dare risalto alla vicenda e non far diminuire l’attenzione sul caso, in concertazione con tutte le Autorità impegnate alla positiva soluzione della vicenda;

- a proseguire nelle attività di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore dei profughi saharawi, nell’obiettivo di una soluzione equa e pacifica della questione saharawi.

Impegna l’Assemblea legislativa

- a continuare nel lavoro politico di sostegno alle legittime rivendicazioni del Governo Saharawi, nonché del diritto all’autodeterminazione del suo popolo, anche attraverso l’istituzione di un organo consiliare ad hoc (Intergruppo);

- a promuovere una mobilitazione istituzionale, esponendo sul Palazzo della Giunta e/o dell’Assemblea legislativa una gigantografia di Rossella Urru e invitando le altre istituzioni a fare lo stesso. 

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 15 febbraio 2012

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