n.158 del 26.10.2011 periodico (Parte Seconda)

Procedura di VIA - Procedure in materia di impatto ambientale (L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come modificata dalla L.R. 16 Novembre 2000, n. 35; DLgs 152/06, come modificato dal DLgs 4/08 e dal DLgs128/10 - Titolo III) - concernente il progetto di attività estrattiva di sabbie e ghiaie all’interno del Polo estrattivo PIAE 2001 n. 43 “Cà Morta”

L’Autorità competente: Comune di Piacenza - D.O. Riqualificazione e Sviluppo Territorio - Servizio Sistema Ambientale MobilitàAmbiente comunica la decisione relativa alla procedura di V.I.A. concernente il Progetto di attività estrattiva di sabbie e ghiaie all’interno del Polo estrattivo PIAE 2001 n. 43 “Cà Morta”

Localizzato: comune di Piacenza - loc. “Cà Morta” di Mortizza

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Presentato da: CA.RI.PE. Srl, con sede in Strada di Mortizza - Piacenza.

Il progetto interessa il territorio del comune di Piacenza e della provincia di Piacenza. Ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 Maggio 1999 n. 9, come modificata dalla Legge Regionale 16 Novembre 2000 n. 35, il Comune di Piacenza, con atto di Giunta Comunale n. 229 del 20/9/2011, ha assunto la seguente decisione

delibera:

1) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell’art. 26 del DLgs 3/4/2006 n. 152 e s.m.i ed ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e s.m.i., sul progetto di attività estrattiva di sabbie e ghiaie all’interno del polo estrattivo P.I.A.E. 2001 n. 43 “Cà Morta”, in loc. Mortizza (PC), in quanto il progetto in questione è nel complesso ambientalmente compatibile, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, già indicate al punto 5 del “Rapporto sull’Impatto Ambientale”, approvato dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva dell’8/9/2011, All. A all’atto deliberativo quale parte integrante e sostanziale:

- I mezzi a servizio della cava dovranno utilizzare esclusivamente la viabilità del sistema cave Piacenza Est così come già previsto dalla convenzione stipulata in data 10/4/2007 dal Notaio Dott. Carlo Brunetti (Allegato n. D.5 al Piano di coltivazione approvato - “Carta della viabilità e del traffico veicolare indotto”) rep. 29453, registrato a Piacenza al n. 3300 in data 2/5/2007 e relativa autorizzazione del Settore Territorio prot. 30673 del 7/5/2007. 

Dovrà essere garantita la qualità degli interventi di rinaturalizzazione come previsti dal SIA 2010.

Dovrà essere rispettata la tempistica di rinaturalizzazione che dovrà seguire rigorosamente il cronoprogramma estrattivo. La risistemazione finale dovrà rispettare i tempi prescritti nella VIA di cui alla D.G.C. 144 del 18/5/2006 ed essere completata per l’intero polo Cà Morta nel 2013.

Stanti gli attuali ritardi entro l’autunno 2011 dovranno essere definitivamente sistemati i lotti già esauriti.

Per gli ambiti 1 e 2 la sistemazione finale dovrà essere ultimata entro 6 anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione al termine della procedura di VIA.

La sistemazione finale dovrà essere conforme ai criteri regionali stabiliti dalla DGR 21/1/2007 “Linee guida per il recupero ambientale dei siti interessati dalle attivita’ estrattive in ambito golenale di Po nel tratto che interessa le province di Piacenza Parma e Reggio Emilia”, prevedendo un aumento delle densità di impianto che compensi le fallanze previste, che in aree simili si attestano attorno al 30%.

Dovrà essere realizzato un filare alberato che funga da schermo paesaggistico all’impianto di estrazione. Si prescrive, a tutela precauzionale, come piano di emergenza di dotare il cantiere di apposite panne assorbenti in grado di eliminare eventuali sostanze inquinanti dalle acque del lago impedendo alle stesse di trasferirsi nel fiume.

Dovrà essere presentato al Servizio Ambiente un progetto per la realizzazione di un parco archeologico nell’ambito dei lavori di risistemazione finale dell’area, con finalità didattico-ricreative. Vengono assunti come prescrizioni i seguenti punti contenuti nelle Relazioni tecniche e nelle Tavole del Piano Unità di cava A e della Variante Polo 43:

a) sistemazione floristico-vegetazionale: favorire l’insediamento di specie ornitiche;

b) progetti di sistemazione finale: prevedere I nidi artificiali, indicati negli interventi di mitigazione del SIA;

c) sentieri per la manutenzione e la fruizione: realizzare segnavia, cartelli e bacheche; specificare per i punti sosta il numero, i criteri di localizzazione e l’indicazione grafica;

d) viabilità: predisporre un progetto preliminare di connessioni ciclabili con la “ciclo-via del Po” sull’argine maestro e con l’intervento di cascina Stanga;

Dopo il ripristino ambientale garantire l’uso pubblico delle aree e dei servizi realizzati nel polo estrattivo, anche se di proprietà privata, e la fruizione regolamentata delle aree rinaturate da destinare solo ad usi compatibili con la preservazione delle stesse da inquinamenti atmosferici, idrici, acustici e del terreno, fatte salve le esigenze di sicurezza legate all’attività di cava.

A riguardo entro due anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione il proponente dovrà rivedere il progetto di gestione e utilizzazione delle aree già presentato in data 7/5/2007.

Con riferimento al progetto di sistemazione finale, relativamente alla vegetazione elofitica, reperita dal selvatico e trapiantata nelle zone umide, in progetto è opportuno prevedere una riproduzione in vivai specializzati al fine di ottenere un maggiore quantitativo di materiale di propagazione autoctono per accelerare l’attecchimento e contenere un prelievo massiccio in natura.

Occorre inoltre considerare di inserire nel progetto di ripristino la vegetazione idrolitica, anche in questo caso preferibilmente reperita in loco e riprodotta in vivaio oppure semplicemente proveniente da vivai specializzati.

Tutte le aree piantumate dovranno essere vincolate a tale destinazione e mantenute, anche in riferimento al numero di piante, per almeno 30 anni.

In relazione a tali interventi di rimboschimento dovrà essere predisposto ed attuato un programma di manutenzione atto a garantire un corretto attecchimento ed accrescimento delle essenze.

Garantire usi dei bacini di cava e dei canali collegati compatibili con la protezione delle acque da possibili inquinamenti. 

Prevedere sezioni tipo di strade, percorsi ciclabili e percorsi pedonali, nonché filari alberati, materiali, arredi ed elementi naturali adeguati all’ambiente agricolo e fluviale tradizionale locale.

Garantire l’utilizzo del nuovo invaso per scopi di fruizione a basso impatto, con esclusione della pesca sportiva, limitando l’uso di natanti a motore a favore dell’impiego di canoe e prevedendo il divieto di accesso ad alcune porzioni di lago, in funzione della stagione riproduttiva e delle esigenze ecologiche delle specie ornitiche più sensibili.

Realizzare un impianto di irrigazione per i filari di alberi e cespugli. Procedere al ripristino naturalistico dell’area contestualmente ai lavori di coltivazione della risorsa secondo il seguente crono-programma:

1° anno: Polo 43 Cà Morta - Coltivazione, Ambito 2 - 1° lotto - Coltivazione;

2° anno: Polo 43 Cà Morta - Inizio recupero, Ambito 2 - 1° lotto - Inizio recupero, Ambito 2 - 2° lotto - Coltivazione;

3° anno: Polo 43 Cà Morta - Sistemazione finale, Ambito 2 - 1° lotto - Sistemazione finale, Ambito 2 - 2° lotto - Inizio recupero, Ambito 1 - 3° lotto: Coltivazione;

4° anno: Polo 43 Cà Morta - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 1° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 2° lotto - Sistemazione finale, Ambito 1 - 3° lotto: Inizio recupero,. Ambito 1 - 4° lotto - Coltivazione;

5° anno: Polo 43 Cà Morta - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 1° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 2° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 1 - 3° lotto: Sistemazione finale. Ambito 1 - 4° lotto - Inizio recupero/Sistemazione finale, Ambito 1 - 5° lotto - Coltivazione/Inizio recupero/Sistemazione finale;

dal 6° anno: Polo 43 Cà Morta - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 1° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 2 - 2° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 1 - 3° lotto: Manutenzione programmata. Ambito 1 - 4° lotto - Manutenzione programmata, Ambito 1 - 5° lotto - Manutenzione programmata;

Indicare espressamente in sede di autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione il cronoprogramma sopra riportato;

La recinzione dell’area di cava, anche dopo gli interventi di rinaturalizzazione, se essenziale per problemi di sicurezza, deve essere realizzata attraverso fili ad elevata permeabilità, posti a circa 30 cm. di altezza da terra, in particolare lungo le direttrici di migrazione della fauna;

Porre a carico del soggetto proponente l’obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture viabilistiche di collegamento tra la cava e la S.P. n. 10 Caorsana, costituita da una viabilità interpoderale e dalla strada comunale dei Dossi, pro quota con la società Bassanetti Fratelli che utilizza la medesima infrastruttura; tale obbligo dovrà essere indicato nella convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/7/1991 n. 17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R.;

Qualora in futuro dovessero realizzarsi nuove attività ricettive (quali ostelli, pubblici esercizi, circoli…) rivalutare la dotazione di parcheggi mediante ampliamento di quelli esistenti oppure la realizzazione di nuovi;

Disciplinare, in sede di convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/7/1991 n.17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di Coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R., i rapporti pubblico-privati in merito agli aspetti di fruizione, sicurezza, manutenzione e durata dell’uso pubblico e prevedere garanzie sostanziali riguardo agli obblighi delle parti;

Prevedere un sesto di impianto delle alberature nelle zone boscate conforme a quanto indicato nel SIA - Quadro di Riferimento Progettuale;

Utilizzare veicoli a basso fattore di emissione;

Porre il limite di velocità di 30 Km/h su tutta l’area di cantiere e sulla viabilità di servizio;

Rispettare tutte le norme (L. 626/94 e DM 388/03 sul primo soccorso) per la tutela della salute dei lavoratori (Decreto 624/96);

Identificare nel progetto esecutivo opportune aree impermeabilizzate per la sosta e la manutenzione degli automezzi; - Segnalare tempestivamente il rinvenimento di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) al Servizio Territoriale ARPA - Sezione di Piacenza;

Trattare l’eventuale rifiuto accumulato nell’area prevista nel più breve tempo possibile, anche in funzione dell’umidità del terreno ad esso adeso; pertanto dovrà essere tempestivamente inoltrata istanza per il posizionamento del mezzo mobile per la separazione dei RSU dal materiale naturale;

Realizzare il piano di monitoraggio secondo i tempi e le modalità indicate nel SIA, al fine di verificare l’efficacia dei presidi adottati e di orientare ulteriori interventi di mitigazione qualora i controlli evidenziassero valori difformi da quelli stimati;

Realizzare tutti gli interventi di mitigazione e compensazione previsti dal SIA;

Sono fatti salvi gli obblighi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di tutela delle acque, del suolo, dell’aria e degli ecosistemi naturali e di tutela dall’inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso non espressamente citati.

2) la pre-valutazione positiva d’incidenza sul progetto in discorso, ai sensi dell’art. 6, comma 2, della L.R. 7/04;

3) il rilascio dell’Autorizzazione in materia paesaggistica ai sensi del DLgs 42/04 e smi con le seguenti prescrizioni: il 100% delle essenze messe a dimora all’interno della fascia di 150 m. di rispetto del Rio Riello, qualora coerente con la tipologia di zona di ripristino flogistico vegetazionale in progetto, dovrà appartenere esclusivamente alle specie autoctone della zona, secondo quanto previsto con DGR 874/08; 

tutte le quinte verdi da realizzare dovranno avere un carattere di naturalità; tutta l’area, nel perimetro della massima estensione, dovrà essere recintata e detta recinzione dovrà essere inclusa in una quinta arbustiva mista di essenze scelte fra quelle elencate dalla DGR 874/08 e messe a dimora in modo da avere carattere di naturalità; 

è vietato utilizzare le aree di pertinenza delle alberature per depositi di materiale di qualsiasi tipo; 

è vietato rendere impermeabili, con pavimentazioni o altre opere edilizie, le aree di pertinenza delle alberature, nonché inquinarle con scarichi o abbandono di rifiuti di qualsiasi genere; per le forniture esterne degli edifici è sempre da escludersi l’uso del colore bianco; rimozione degli esemplari eventualmente esistenti nella fascia di rispetto del Rio Riello di specie non autoctone e loro sostituzione con esemplari di specie autoctone; 

le piantumazioni da realizzarsi nel contesto dell’intervento complessivo lungo i confini dello stesso non dovranno mai conformarsi in maniera rigidamente lineare, ma sempre come un filare misto con carattere di naturalità a meno che questo non coincida con una infrastruttura stradale o con un confine di campo agrario marcato e consolidato visivamente, da un filare lineare semplice; 

ogni intervento nel contesto complessivo dovrà porre massima attenzione alle visuali paesaggistiche e a questo riguardo in particolare le infrastrutture e i sussidi che si intendono introdurre dovranno essere sempre collocati in modo da essere il meno visibili possibile da dette visuali. nel recupero dei fabbricati rurali, secondo le disposizioni della L.R. E.R. 47/78 come confermate dalla L.R. E.R. 20/00, è indispensabile mantenere la lettura del carattere di ruralità degli immobili.

I rapporti “pieni/vuoti” devono quindi essere mantenuti e i portici e i casseri, percepiti come “vuoti”, non possono essere tamponati trasformandoli in “pieni”;

4) di stabilire, ai sensi dell’art. 17 comma 7 della L.R. 9/99, che l’efficacia temporale della presente valutazione di impatto ambientale è fissata in anni otto (8);

5) di quantificare le spese istruttorie a carico della Ditta CA.RI.PE. Srl, ai sensi dell’art.28 della L.R.9/99 e s.m.i. e dell’art. 3.4 della “Direttiva generale sull’attuazione della L.R. 9/99” approvata con DGR 15/7/2002, n. 238, in Euro 259,00 pari allo 0,04% del costo di realizzazione del progetto;

6) di quantificare le spese di pubblicazione a carico della Ditta CA.RI.PE. Srl, ai sensi dell’art. 8 comma 2 del DPR 12 aprile 1996, in Euro 2.509,00;

7) con successiva disposizione del Responsabile del Servizio Ambiente verrà disposto l’accertamento e l’introito della somma complessiva di Euro 2.768,00 sul Cap.1287 “Contributi per servizi ambientali” del Bilancio in corso.

delibera inoltre:

di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del DLgs 267/00, per consentire il rispetto dei termini fissati dalla normativa di settore per la conclusione del procedimento.

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