n.348 del 27.12.2017 (Parte Prima)

Oggetto n. 5861 - Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 5722 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020". A firma dei Consiglieri: Bargi, Boschini, Bignami, Foti, Sensoli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la sicurezza urbana è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio, per la qualità della vita e della convivenza civile nelle comunità urbane.

Il tema della sicurezza è direttamente connesso al rispetto della legalità, alla certezza del diritto e della pena, valori essenziali per un effettivo Stato di diritto.

Considerato che

secondo il Rapporto Istat 2017 su delitti, imputati e vittime di reati, l’Emilia-Romagna ha una elevata propensione alla denuncia dei reati; in questo quadro, in diverse città si registrano livelli di reati denunciati più alti della media nazionale, con punte elevate in alcune città, specie per alcune tipologie di reati, come i reati predatori.

Le città dell’Emilia-Romagna risultano ormai da anni in testa alle classifiche nazionali con maggior incidenza di reati denunciati, in particolare per i furti negli esercizi commerciali e in abitazione, dove Bologna risulta tra le grandi città italiane particolarmente coinvolta, come altre città del Nord quali Torino, Milano, Venezia, o del Centro come Firenze.

La sicurezza dei cittadini e degli operatori economici, in particolare degli esercenti commerciali, è un tema di crescente rilevanza e che giustamente riscontra la forte preoccupazione da parte dei residenti dei centri urbani e di alcune aree rurali, dei commercianti, degli amministratori locali.

La crescente preoccupazione per la microcriminalità nella nostra regione ha visto conseguentemente l’impennata della dotazione di sistemi di sicurezza e di videosorveglianza, sia da parte degli enti pubblici che delle imprese private.

Assieme alle politiche integrate di sicurezza, basate sulla riqualificazione urbana, sull’animazione territoriale, sul controllo da parte delle forze dell’ordine, anche le soluzioni infrastrutturali di videosorveglianza possono offrire alle autorità competenti uno strumento per l’ottimizzazione degli interventi e una maggiore efficacia nel presidio del territorio, e ai privati una risposta alla crescente preoccupazione per le proprietà e per la tutela del domicilio.

Dato atto che

nel Bilancio 2018 sono presenti le risorse regionali per attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003 in particolare in tema di sicurezza urbana integrata, per un valore di 1.050.000 euro, attraverso lo sviluppo di misure di prevenzione situazionale, tra cui le misure di controllo del territorio e il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza, specie nel quadro dei patti e accordi con gli enti locali. Tali interventi si combinano con le risorse stanziate per le azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, la prevenzione comunitaria e sociale finalizzata al contenimento dei fattori criminogeni.

Nell’ambito delle risorse messe a disposizione dalla Regione, ai sensi dell’art.5 della L.R.24/2003, i Comuni e le loro Unioni possono realizzare politiche per la promozione di un sistema integrato di sicurezza, “anche di concerto con operatori privati”.

Impegna la Giunta regionale

in vista del Bilancio previsionale 2018, a sollecitare i Comuni dell’Emilia-Romagna affinché emettano bandi e sostengano progetti per il finanziamento di impianti di videosorveglianza e sistemi di allarme specie nelle zone più insicure, nel quadro dei propri piani di sicurezza integrata, a favore di piccole imprese commerciali e di concerto con gli operatori privati.

Approvato all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 2017

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