n. 56 del 13.04.2011 periodico (Parte Seconda)

Oggetto n. 1024 - Risoluzione proposta dai consiglieri Donini, Sconciaforni, Naldi e Meo per chiedere alla Giunta di intervenire a sostegno dei soggetti ricorrenti presso il TAR del Lazio contro i decreti di taglio all'organico nella scuola pubblica e le relative circolari

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Costituzione affida alla scuola della Repubblica il compito di offrire ai suoi giovani cittadini un’istruzione di qualità, che permetta loro di diventare protagonisti del loro futuro e di sviluppare liberamente la propria personalità;

colpire la scuola pubblica significa colpire al cuore i diritti di cittadinanza e l’impegno per la sua difesa è componente fondamentale di quello per la difesa dei principi di eguaglianza e libertà fondamenti della nostra Costituzione.

Preso atto

del tentativo ormai evidente di distruggere questo patrimonio del Paese, la scuola di tutti e per tutti, attraverso un continuo processo di riduzione dei fondi per il suo funzionamento, di riduzione del numero degli insegnanti per classe, di aumento degli studenti per classe, di eliminazione delle offerte di eccellenza come il tempo pieno e le sperimentazioni, di non soddisfacimento della domanda di scuola d’infanzia, di taglio al sostegno e ai fondi per l’integrazione.

Considerato che

grazie ai ricorsi collettivi di insegnanti, genitori, studenti, personale ATA del 2009 e del 2010, il TAR del Lazio (ultima sentenza 19 luglio 2010) e il Consiglio di Stato più volte, in fase di richiesta di sospensiva, hanno ravvisato profonde illegittimità nei provvedimenti applicativi della Legge 133/08;

la nostra scuola statale non è in grado di sopportare un altro anno di tagli e di gestione improvvisata e confusa del riordino.

Appreso che

il prossimo 17 febbraio 2011 davanti al TAR del Lazio si discuteranno nel merito i ricorsi unificati contro i decreti di taglio all’organico del 2009 e 2010 e le relative circolari sulle iscrizioni con le quali il Ministro, forzando tempi e procedure, tenta di imporre un modello organizzativo e funzionale della scuola statale al di fuori di un definito quadro giuridico e normativo.

Chiede alla Giunta regionale

di aderire formalmente al ricorsointervenendo a sostegno dei ricorrenti presso il TAR del Lazio, come hanno già fatto le Province di Bologna, Pistoia, Cosenza, Vibo Valentia, i Comuni di Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, il Codacons;

di attivare in tempi utili tutti i passaggi formali per disporre l’adesione al ricorso.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 marzo 2011

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