n.367 del 20.11.2018 (Parte Seconda)

Approvazione della direttiva disciplinante i criteri, modalità e termini per la presentazione delle domande e la concessione di contributi per i danni occorsi ai beni mobili registrati a causa degli eventi calamitosi verificatisi nel territorio dei comuni delle Province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia nel periodo8-12 dicembre 2017

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Visti:

- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile” e successive modifiche;

- il decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche;

- il decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice della protezione civile” che all’articolo 48 abroga, tra l’altro, la legge n. 225/1992 e dispone all’articolo 50 che, fino all’adozione dei provvedimenti attuativi previsti dal medesimo decreto, continuano a trovare applicazione le disposizioni previgenti;

- la legge regionale n. 1 del 7 febbraio 2005, "Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile” e successive modifiche;

- la L.R. 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni”, e successive modifiche con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56, è stato riformato il sistema di governo territoriale e, in attuazione della quale, per quanto qui rileva, è stato ridefinito l’assetto organizzativo e funzionale dell’Agenzia regionale di protezione civile, ridenominata Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”;

Premesso che:

- nei giorni 8 - 12 dicembre 2017 il territorio regionale è stato interessato da intensi ed estesi eventi metereologici associati ad abbondanti precipitazioni, forti raffiche di vento, fenomeni di neve e vetro-ghiaccio, nonché mareggiate come di seguito precisato:

  • intense piogge nella giornata del 8 dicembre 2017 hanno generato un primo incremento dei livelli idrometrici dei fiumi Trebbia, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panaro e Reno;
  • nelle giornate del 11-12 dicembre 2017 ulteriori piogge, accompagnate da temperature elevate e forti venti, hanno favorito lo scioglimento del manto nevoso presente in quota con conseguenti piene fluviali che hanno superato i massimi storici;
  • vasti fenomeni di gelicidio e di forte vento nelle aree collinari e montane hanno causato interruzioni della viabilità, danni alle infrastrutture e al servizio di erogazione dell’energia elettrica con disalimentazione di circa 25.000 utenze;
  • intense mareggiate si sono verificate lungo tutto il litorale romagnolo;

Richiamate:

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2017, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, con la quale è stato dichiarato ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge n. 225/1992 lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 dicembre 2017 nel territorio delle province di Piacenza, di Parma, di Reggio Emilia, di Modena, di Bologna e di Forlì-Cesena;

- l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile (OCDPC) n. 503 del 26 gennaio 2018, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2018, con la quale ai sensi dell’articolo 5, comma 2, della legge n. 225/1992, il Presidente della Regione Emilia-Romagna è stato nominato Commissario delegato all’emergenza con il compito, tra l’altro, di procedere alla ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, e dei danni subiti dalle attività economiche e dai soggetti privati, da porre in essere sulla base di procedure definite con la medesima o altra ordinanza;

Evidenziato che in attuazione dell’OCDPC n. 503/2018 il Commissario Delegato ha trasmesso al Dipartimento della protezione civile l’esito della ricognizione dei fabbisogni in parola;

Evidenziato che il comma 2, lettere e) ed f), dell’art. 25 del richiamato decreto legislativo n. 1/2018 disciplina, in continuità con l’art. 5, comma 2, lettere d) ed e), dell’abrogata legge n. 225/1992, la ricognizione dei fabbisogni per il ripristino, per quanto qui rileva, dei danni subiti dai soggetti privati entro i limiti delle risorse disponibili e secondo le direttive dettate con apposita delibera del Consiglio dei Ministri, sentita la Regione interessata;

Richiamate:

- la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2016), ed in particolare l’art. 1, comma 422, ai sensi del quale, al fine di dare avvio alle misure per fare fronte ai danni occorsi al patrimonio privato ed alle attività economiche e produttive relativamente alle ricognizioni dei fabbisogni completate dai Commissari delegati e trasmesse al Dipartimento della protezione civile per la successiva istruttoria, si provvede per le finalità e secondo i criteri da stabilirsi con apposite deliberazioni del Consiglio dei ministri;

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6 agosto 2016, avente ad oggetto: “Stanziamento di finanziamenti per la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 5, comma 2, lettera d), della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifiche ed integrazioni”, disciplinante i criteri, massimali e finalità dei contributi a favore dei soggetti danneggiati dagli eventi calamitosi che hanno colpito le Regioni interessate dal 2013 al 2015, cui con successive ordinanze, recanti la disciplina di dettaglio, il Capo del Dipartimento della protezione civile si deve attenere;

- l’OCDPC n. 374 del 16 agosto 2016, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2016, ed in particolare il relativo Allegato 1, recante “Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 – Criteri direttivi per la determinazione e la concessione dei contributi ai soggetti privati per i danni occorsi al patrimonio edilizio abitativo ed ai beni mobili”, riguardante gli eventi calamitosi verificatisi nel territorio della regione Emilia-Romagna dal 2013 al 2015;

- la delibera del Consiglio dei Ministri del 6 settembre 2018, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 213 del 13 settembre 2018, avente ad oggetto “Attuazione delle disposizioni previste dall’articolo 1, commi 422 e seguenti della legge 28 dicembre 2015, n. 208” con la quale è disposto che, per la concessione dei contributi per i danni occorsi ai soggetti privati in conseguenza degli eventi calamitosi verificatisi da novembre 2015 a dicembre 2017 trovano applicazione i criteri e le modalità attuative stabilite con delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 e con le successive ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile e quindi, per la Regione Emilia-Romagna, con l’OCDPC n. 374/2016;

Evidenziato che per gli eventi calamitosi verificatisi nel territorio regionale nel dicembre 2017 è stato dichiarato, ai sensi dell’articolo 8 della L.R. n. 1/2005, lo stato di crisi regionale con decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 213 del 15 dicembre 2017 nelle more della dichiarazione dello stato di emergenza intervenuta successivamente con la richiamata delibera del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2017;

Visto l’art. 9 (Interventi per il superamento dello stato di crisi e di emergenza) della LR n. 1/2005 che al comma 1 stabilisce che la Giunta regionale, per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree del territorio regionale colpite dagli eventi per i quali è stato dichiarato lo stato di crisi regionale e di emergenza può disporre, nei limiti delle disponibilità di bilancio, lo stanziamento di appositi fondi, anche in anticipazione di stanziamenti dello Stato, finalizzati tra l’altro alla concessione di eventuali contributi a favore dei cittadini danneggiati dagli eventi predetti;

Rilevato che gli atti statali sopra richiamati, ovvero la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 e la connessa OCDPC n. 374/2016, cui fa rinvio la delibera del Consiglio dei Ministri del 6 settembre 2018, non prevedono, a valere sullo stanziamento dello Stato di cui all’art. 1, comma 423, della legge n. 208/2015, il riconoscimento dei contributi per i danni occorsi ai beni mobili registrati;

Considerato che gli eventi calamitosi verificatisi nel periodo 8-12 dicembre 2017 hanno causato notevoli danni anche ai beni mobili registrati dei soggetti privati;

Ritenuto, pertanto, ai sensi di quanto previsto dal citato articolo 9 della L.R. n. 1/2005:

1) di assicurare, con risorse regionali ammontanti ad € 1.000.000,00, la copertura finanziaria dei contributi a favore dei soggetti privati per i danni occorsi ai propri beni mobili registrati causati dagli eventi di cui trattasi, al fine di favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite;

2) di procedere quindi all’approvazione della “Direttiva disciplinante i criteri, modalità e termini per la presentazione delle domande e la concessione dei contributi per i danni occorsi ai beni mobili registrati a causa degli eventi calamitosi verificatisi nel territorio dei comuni delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio-Emilia nel periodo 8-12 dicembre 2017”, evidenziando che i Comuni interessati, quali enti preposti a ricevere ed a istruire le domande di contributo, avvieranno il relativo procedimento su istanza di parte, individuandone il Responsabile;

3) di dare atto che le risorse di cui al punto 1 sono in corso di trasferimento sul bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

4) di dare atto che il Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvederà ad individuare nel proprio ambito la struttura organizzativa preposta alla gestione delle attività connesse al riparto, alla concessione ed erogazione, nei limiti della predetta disponibilità finanziaria, delle risorse a favore dei Comuni interessati a copertura dei contributi in parola, dietro presentazione di elenchi riepilogativi delle domande di contributo accolte all’esito della relativa istruttoria, come più partitamente previsto nella direttiva che si va ad approvare con il presente atto;

Visti:

- il D. Lgs. n. 33/2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;

- la L.R. Emilia-Romagna n. 43/2001, recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 93/2018 "Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020", ed in particolare il relativo allegato B, recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

- n. 2416/2008 e s.m.i “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla delibera 999/2008”;

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le connesse circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13/10/2017 e PG/2017/779385 del 21/12/2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;

- n. 56/2016 con cui è stato conferito all’Ing. Paolo Ferrecchi, fino al 30 giugno 2020, l’incarico di Direttore Generale “Cura del territorio dell’ambiente”

- n. 1129/2017 con cui è stato rinnovato al Dott. Maurizio Mainetti, fino al 31 dicembre 2020, l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate: 

  1. di approvare, quali allegati A e B parti integranti e sostanziali del presente atto, rispettivamente la “Direttiva disciplinante i criteri, modalità e termini per la presentazione delle domande e la concessione dei contributi per i danni occorsi ai beni mobili registrati a causa degli eventi calamitosi verificatisi nel territorio dei comuni delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio-Emilia nel periodo 8-12 dicembre 2017” e la relativa modulistica;
  2. di evidenziare che, ai sensi della direttiva di cui al precedente punto 1, le domande di contributo devono essere presentate ai Comuni interessati entro il termine perentorio di 40 giorni successivi alla pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e che detti Comuni, quali enti preposti a ricevere ed a istruire le domande di contributo, avvieranno il relativo procedimento su istanza di parte, individuandone il Responsabile;
  3. di dare atto che il Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvederà ad individuare nel proprio ambito la struttura organizzativa preposta alla gestione delle attività connesse al riparto, alla concessione ed erogazione - nei limiti della disponibilità finanziaria di € 1.000.000,00 - delle risorse a favore dei Comuni interessati a copertura dei contributi di cui trattasi, dietro presentazione di elenchi riepilogativi delle domande accolte all’esito della relativa istruttoria, come più partitamente previsto nella direttiva di cui al precedente punto 1;
  4. di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;
  5. di dare atto che il presente atto sarà pubblicato altresì nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web istituzionale della Regione Emilia-Romagna ai sensi della normativa in materia di trasparenza richiamata in parte narrativa.

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