n. 105 del 18.08.2010 periodico (Parte Seconda)

Procedure in materia d'impatto ambientale - L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come integrata ai sensi del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 – Decisione in merito alla procedura di valutazione d’impatto ambientale relativa al progetto per un impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate o separazione meccanica, finalizzato al recupero energetico e di materia sito in località Ginestreto “Area Marconi”, Via Ginestreto-Morsano 14, in comune di Sogliano al Rubicone

L’Autorità competente: Provincia di Forlì - Cesena comunica la decisione in merito alla procedura di valutazione d’impatto ambientale relativa al progetto per un impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate o separazione meccanica, finalizzato al recupero energetico e di materia sito in località Ginestreto “Area Marconi”, via Ginestreto-Morsano 14, in Comune di Sogliano al Rubicone, procedura i cui termini hanno iniziato a decorrere dal 4/11/2009, giorno in cui è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 187 l’avviso dell’avvenuto deposito degli elaborati prescritti per l’effettuazione della procedura stessa.

Il progetto è stato presentato dalla Ditta Sogliano Ambiente S.p.A, avente sede legale in Piazza Garibaldi 12, 47030 Sogliano al Rubicone.

Il progetto interessa il territorio del Comune di Sogliano al Rubicone e della Provincia di Forlì – Cesena relativamente alla localizzazione dell’impianto e, con riferimento ai possibili impatti, anche i Comuni di Borghi e Torriana e la Provincia di Rimini.

Il progetto, complessivamente inteso, rientra nelle seguenti categorie del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.: lettera n) dell’Allegato III “ Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all’allegato B lettere D9, D10, D11, ed all’allegato C lettera R1 della parte quarta del D. lgs. 152/06”, al punto 7 lettera r) dell’Allegato IV “Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi mediante operazioni di incenerimento o di trattamento con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D2,e da D8 a D11, della parte quarta del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08); impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi mediante operazioni di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari con capacità massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08)” e al punto 7 lettera z.b) dell’Allegato IV “ Im pianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08 ”.

Ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., l’autorità competente: Provincia di Forlì – Cesena, con atto di Giunta Provinciale prot. n. 75916 /345> del 2907/2010, ha assunto la seguente decisione:

«LA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI FORLI’ – CESENA

 (omissis)

delibera:

 (omissis)

3. di decidere, ai sensi della L.R. 9/1999 e s.m.i., come integrata dal D.Lgs. 152/2006 e 04/2008, in merito alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), quanto di seguito riportato:

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto di un impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate o separazione meccanica, finalizzato al recupero energetico e di materia sito in località Ginestreto “Area Marconi”, via Ginestreto-Morsano 14, in Comune di Sogliano al Rubicone, poiché il progetto in esame, che comprende le attività che fanno riferimento alla lettera n) dell’Allegato III del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. “ Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all’allegato B lettere D9, D10, D11, ed all’allegato C lettera R1 della parte quarta del D. lgs. 152/06”, al punto 7 lettera r) dell’Allegato IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. “Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi mediante operazioni di incenerimento o di trattamento con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D2,e da D8 a D11, della parte quarta del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08); impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi mediante operazioni di raggruppamento o di ricondizionamento preliminari con capacità massima complessiva superiore a 20 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08)” e al punto 7 lettera z.b) dell’Allegato IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all’allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/08 ”, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 21 luglio 2010, è nel complesso ambientalmente compatibile;

b) di ritenere, quindi, possibile la realizzazione del progetto in esame a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito sinteticamente riportate ed indicate ai paragrafi 2.C. e 3.C. del “Rapporto sull’impatto ambientale del progetto di un impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate o separazione meccanica, finalizzato al recupero energetico e di materia sito in località Ginestreto “Area Marconi”, via Ginestreto-Morsano 14, in Comune di Sogliano al Rubicone” che costituisce l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

C.1 il quantitativo massimo di rifiuti trattabile dall’impianto in esame è limitato a 40.000 t/a fino alla realizzazione della viabilità alternativa che sgravi l’abitato di Stradone dal traffico pesante di attraversamento;

C.2 in riferimento alla gestione dell’impianto, la Ditta dovrà rispettare le condizioni contenute nell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto rilasciata dal Servizio Ambiente e tutela del territorio della Provincia di Forlì-Cesena costituente parte integrante e sostanziale del presente rapporto ambientale (Allegato 3);

C.3 in riferimento al nulla osta per la campagna di attività di recupero inerti tramite mezzo mobile, la Ditta dovrà rispettare le condizioni contenute nell’atto rilasciato dal Servizio Ambiente e tutela del territorio della Provincia di Forlì-Cesena costituente l’Allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente rapporto ambientale;

C.4 in merito alla realizzazione e all’esercizio della linea elettrica di collegamento e della cabina di trasformazione, la Ditta dovrà attenersi alle condizioni contenute nell’autorizzazione rilasciata dal Servizio Ambiente e sicurezza del territorio n. 73747 del 20/07/2010 che costituisce l’Allegato 7, parte integrante e sostanziale del presente rapporto ambientale;

C.5 la realizzazione degli interventi e delle opere previste dal progetto dovranno rispettare le condizioni e le prescrizioni individuate nell’atto n. 118/2009/A prot. 3319 rilasciato dalla Comunità Montana dell’Appennino Cesenate in materia di vincolo idrogeologico e costituente parte integrante del presente rapporto ambientale (Allegato 9);

C.6 durante la realizzazione del progetto, è necessario prevedere il controllo in corso d’opera degli interventi relativamente al rischio archeologico;

C.7 ogni qualvolta la Ditta vorrà svolgere una campagna di attività per trattare i rifiuti urbani indifferenziati all’interno dell’impianto di trito-vagliatura in progetto dovrà presentare, nei tempi previsti dalla normativa vigente, comunicazione ai sensi del comma comma 15, dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 all’ufficio Impianti del Servizio Ambiente e Sicurezza del Territorio dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, al Comune di Sogliano al Rubicone e ad A.R.P.A. distretto di Cesena;

C.8 relativamente alla fase di trito-vagliatura, fermo restando quanto prescritto al punto precedente, dovrà essere garantita la separazione tra la frazione umida (sottovaglio) e la frazione secca (sopravaglio) in uscita; in particolare, la prima dovrà essere utilizzata all’interno dell’impianto di compostaggio in esame, mentre la seconda dovrà necessariamente essere impiegata all’interno dell’adiacente discarica di Ginestreto 2;

C.9 la Ditta dovrà garantire la completa pulizia dell’area antistante i portoni. A tal fine dovranno essere utilizzate opportune attrezzature meccaniche (tipo benne) funzionali alla pulizia grossolana dell’area e, ove necessario, altri mezzi ritenuti idonei per una più accurata pulizia (idropulitrice, spazzatrice, mezzi manuali ecc.);

C.10 sei mesi prima della data prevista per l’avvio dell’attività di produzione di biostabilizzato e/o compost di qualità dovrà essere trasmesso all’ufficio Impianti del Servizio Ambiente e Sicurezza del Territorio dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena e ad A.R.P.A. distretto di Cesena il Manuale operativo gestionale dell’impianto. L’effettivo inizio dell’attività è subordinato alla positiva validazione del manuale operativo sopra descritto;

C.11 per escludere una possibile contaminazione delle aree verdi da parte delle acque di dilavamento dei piazzali, inviate a trattamento, dovrà essere realizzato un muretto, adeguatamente dimensionato, in grado di confinare efficacemente le superfici pavimentate esterne dalle adiacenti zone a verde dell’impianto;

C.13 devono essere inviate, prima dell’inizio dell’attività, la comunicazione di inizio lavori e, a lavori ultimati, la comunicazione di fine lavori, la documentazione di collaudo e la comunicazione di messa in esercizio e a regime dell’impianto, all’Ufficio V.I.A. del Servizio Pianificazione territoriale e all’Ufficio Impianti del Servizio Ambiente e Sicurezza del Territorio dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, all’Amministrazione Comunale di Sogliano al Rubicone, A.R.P.A. distretto di Cesena ed alla A.U.S.L. di Cesena;

C.14 in fase di cantiere dovranno essere messe in atto tutte le disposizioni per evitare sversamenti accidentali da parte dei mezzi utilizzati;

C.15 dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all’Allegato 6 – Autorizzazione allo scarico di acque di prima pioggia ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.;

C.6 le piantumazioni previste dal progetto presentato quali interventi di mitigazione dovranno essere realizzate durante la prima stagione idonea all’impianto, successiva alla data di fine lavori di realizzazione dell’impianto in oggetto;

C.17 relativamente alla fascia di mitigazione, al fine di aumentare la naturalità e la diversificazione dell’impianto, si ritiene che alle essenze previste ne vadano aggiunte altre arboree ed arbustive idonee al contesto nel quale il progetto si inserisce (ad es. Salix tiandra) prevedendo una maggior movimentazione sia dal punto di vista morfologico che della distribuzione degli elementi impiantati;

C.18 specificato che gli interventi di manutenzione complessivamente previsti devono essere estesi anche al greenwall di progetto, al fine di garantire la permanenza del buon stato di salute delle aree vegetate di progetto, si ritiene necessario assicurare nel tempo un programma economico ed attuativo di manutenzione relativo all’attecchimento, alla cura e alla crescita delle stesse. Tale piano di manutenzione andrà presentato in sede di richiesta di permesso di costruire e validato dall’Amministrazione Comunale di Sogliano al Rubicone;

C.19 relativamente alle emissioni in atmosfera dell’impianto in esame, la Ditta dovrà fare riferimento alle prescrizioni contenute nell’Allegato 5 – Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.,, facente parte integrante e sostanziale del presente documento;

C.20 il sistema di aspirazione dell’aria all’interno dei locali, oltre a garantire un adeguato ricambio negli ambienti interni, dovrà mantenere una leggera depressione in modo da consentire il reintegro unidirezionale dell’aria verso l’interno evitando fuoriuscite, cortocircuitazioni e zone morte;

C.21 gas di scarico del trituratore diesel operante stabilmente all’interno dell’impianto dovranno essere opportunamente canalizzati a tetto tramite manichetta collegata alla marmitta;

C.22 per verificare l’impatto odorigeno dello stabilimento dovrà essere attuato, prima dell’avvio dell’impianto, un monitoraggio olfattometrico, attraverso la metodologia di “Olfattometria dinamica”, descritta dalla norma EN 13725:2003 e recepita in Italia come UNI EN 13725:2004. Tale monitoraggio andrà ripetuto entro un anno dalla messa a regime dell’impianto e, successivamente, almeno una volta l’anno. L’individuazione dei punti di indagine dovrà essere effettuata valutando lo stabilimento nel suo complesso con particolare riferimento al controllo dell’efficienza dei biofiltri: in particolare i campionamenti dovranno essere effettuati sia sopravvento, sia sottovento rispetto ai biofiltri. Inoltre dovranno essere eseguiti campioni anche al di sopra dello strato filtrante. L’indagine dovrà essere eseguita durante i mesi più caldi, mediante il prelievo di almeno tre campioni su ogni punto in esame. Andranno valutate le emissioni odorigene espresse come concentrazione di odore (U.O./mc) al fine dell’adozione di eventuali interventi di contenimento della diffusione di cattivi odori. La relazione contenente le modalità di indagine e i risultati deve essere inoltrata all’Autorità competente e ad A.R.P.A.. Sulla base di tale indagine l’Autorità competente potrà imporre ulteriori adeguamenti agli impianti di abbattimento;

C.23 dovranno essere garantiti e mantenuti i necessari requisiti dei mezzi e relativi cassoni onde evitare la fuoriuscita di liquidi e la dispersione di odori (cassoni stagni chiusi coperti o telonati in modo efficace nel trasporto di particolari tipologie di rifiuto) con particolare riferimento all’attraversamento di frazioni abitate;

C.24 durante le attività di cantiere dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia mediante l’impiego delle più idonee attrezzature operanti in conformità alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole attività, sia mediante la eventualmente necessaria realizzazione di misure di mitigazione temporanee, al fine di garantire il rispetto dei valori limite vigenti in prossimità dei ricettori presenti durante le fasi previste e nei i periodi di loro attività;

C.25 prima della messa in esercizio dell’impianto dovranno essere realizzate idonee cofanature fonoisolanti dei 2 ventilatori dei biofiltri e dei due ventilatori della fase di maturazione. Tali interventi dovranno garantire un abbattimento del livello di pressione sonora prodotta pari ad almeno 15 dB(A) ad 1 metro di distanza dalle sorgenti;

C.26 deve essere eseguito, secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente, un rilievo atto a determinare il rispetto dei valori limite differenziali di rumore in periodo diurno e notturno in prossimità del ricettore presente e maggiormente prossimo all’impianto (ricettore 1). Tale rilievo va eseguito all’interno dell’ambiente abitativo monitorando la differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale (con impianto in progetto in attività e a regime) e il rumore residuo;

C.27 deve essere eseguito un rilievo del livello di rumore ambientale in continuo sulle 24 ore, in esterno in periodo diurno e in periodo notturno in prossimità del ricettore presente e maggiormente prossimo all’impianto (ricettore 1) secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente, con impianto in progetto in attività e a regime al fine di verificare il rispetto dei valori limite assoluti di immissione vigenti;

C.28 i rilievi di cui ai punti precedenti dovranno essere eseguiti entro 1 mese dalla messa in esercizio dell’impianto; i risultati di tali analisi dovranno essere trasmessi all’Ufficio V.I.A. del Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena e ad A.R.P.A. entro 3 mesi dalla realizzazione degli stessi;

C.29 le piantumazioni previste come intervento compensativo dovranno essere realizzate, nell’area individuata dal Proponente, in epoca idonea all’impianto, entro 3 anni dal rilascio dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti;

C.30 al fine di rimarcare i caratteri di naturalità presenti e potenziali dell’area, si ritiene che la piantumazione delle essenze debba essere effettuata utilizzando un sesto di impianto irregolare;

C.31 le manutenzioni previste per i primi cinque anni successivi l’impianto delle nuove piantumazioni (risarcimento delle fallanze, riposizionamento degli accessori danneggiati e/o mancanti, ripuliture delle erbe infestanti, verifica del funzionamento dell’impianto di irrigazione), dovranno essere prolungate, al fine di garantire un corretto attecchimento delle essenze, fino alla completa e definitiva riuscita dell’impianto, nel caso in cui si presentino situazioni di criticità/sofferenza, legati sia alla carenza idrica, che alla presenza di elementi non sufficientemente sviluppati, che, ancora, alla presenza ulteriore di infestanti che limitano la crescita e lo sviluppo degli elementi arborei e arbustivi presenti;

C.32 con cadenza annuale, dovrà essere redatta, dalla Ditta, una verifica dell’evoluzione della copertura vegetale delle varie aree previste. Tale verifica, corredata da relazione descrittiva e fotografie, dovrà essere inviata entro il 30 giugno di ogni anno al Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena;

C.33 entro 3 mesi dalla realizzazione degli interventi di mitigazione e compensazione, dovrà essere data comunicazione dell’avvenuta esecuzione degli stessi, al Comune di Sogliano al Rubicone ed all’Amministrazione Provinciale di Forlì - Cesena, Servizio Pianificazione Territoriale;

c) di specificare che, relativamente all’attività di cui al punto 7 lettera r) dell’Allegato IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. “Impianti di smaltimento di rifiuti urbani non pericolosi mediante operazioni di incenerimento o di trattamento con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno (operazioni di cui all’allegato B, lettere D2,e da D8 a D11, della parte quarta del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08), la Ditta dovrà acquisire, nel momento dell’attivazione, gli ulteriori atti autorizzativi non qui ricompresi per le motivazioni compiutamente esplicitate nel paragrafo 2.B Valutazioni in merito al Quadro di riferimento Progettuale del Rapporto sull’impatto Ambientale che costituisce l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

d) di esprimersi in merito alle osservazioni presentate e alle controdeduzioni della Ditta Sogliano Ambiente pervenute via fax in data 13/07/2010, acquisite al prot. prov. n. 71582 del 13/07/2010, conformemente a quanto valutato e deciso nell’Allegato 2.b del Rapporto sull’Impatto Ambientale che costituisce l’Allegato A del presente atto;

e) di dare atto in particolare che il Comune di Sogliano al Rubicone con atto prot. n. 6299 del 28/05/2010 ha rilasciato l’Autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 relativa alla realizzazione delle opere previste dal progetto (Allegato 10 dell’Allegato A del presente atto);

f) di dare atto che l’Azienda U.S.L. di Cesena, con nota prot. n. 0029221 (792363) del 28/05/2010, acquisita al prot. prov. n. 57793 del 08/06/2010, e con nota prot. n. 003281 (841142), acquisita al prot. prov. n. 65801 del 29/06/2010 ha espresso il proprio parere di competenza in merito alla sicurezza del lavoro e l’igiene pubblica alla realizzazione dell’opera in oggetto nonché ai fini della proposta di Variante allo Strumento Urbanistico del Comune di Sogliano al Rubicone;

g) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, con nota protocollo n. 5719 del 29/04/2010, acquisita al prot. prov. n. n. 44924 del 03/05/2010, ha espresso il proprio parere di competenza sull’intervento in progetto ai sensi del D.Lgs. 42/2004;

h) di dare atto che con nota del 25/05/2010 acquisita al prot. prov. n. 53811 del 26/05/2010, la Comunità Montana dell’Appennino Cesenate ha trasmesso il proprio parere di competenza (Parere n. 118/09 del 18/05/2010) in merito al vincolo idrogeologico (Allegato 9 dell’Allegato A del presente atto);

i) di dare atto che con nota PG/2010/144446 del 31/05/2010 acquisita al prot. prov. n. 62584 del 21/06/2010, il Servizio Tecnico Bacino Romagna ha formalizzato il nulla osta idraulico (Allegato 11 dell’Allegato A del presente atto);

j) di dare atto che con nota prot. prov. n. 118 del 04/01/2010 il Servizio Agricoltura, Spazio Rurale, Flora Fauna della Provincia di Forlì-Cesena ha rilasciato la Valutazione di Incidenza del presente progetto sul SIC IT4090002 Torriana, Montebello, Fiume Marecchia (Allegato 8 dell’Allegato A del presente atto);

k) di dare atto che, ai sensi dell’art. 17, comma 2, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la presente Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) comprende e sostituisce i seguenti atti:

l) di dare atto, infine, che le intese, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i pareri, i nulla osta, gli assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa, ad esclusione del permesso di costruire e dell’autorizzazione ad effettuare le operazioni di cui al punto 7 lettera r) dell’Allegato IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., elencati alle soprastanti lettere da a. a k ., non espressamente formalizzati dagli Enti che costituiscono la Conferenza di Servizi mediante gli atti sopra richiamati, si intendono contenuti all’interno del sopraccitato “Rapporto sull’Impatto Ambientale del progetto di un impianto di stabilizzazione anaerobica e aerobica a secco per la frazione umida di rifiuti urbani e speciali provenienti da raccolte differenziate o separazione meccanica, finalizzato al recupero energetico e di materia sito in località Ginestreto “Area M arconi”, via Ginestreto-Morsano 14, in Comune di Sogliano al Rubicone ” costituente l’Allegato A del presente atto;

m) di stabilire, ai sensi dell’art. 17, comma 7, della L.R. 9/99 e s.m.i., come integrata dal D. Lgs. 152/06 e s.m.i., che l’efficacia temporale della presente Valutazione di Impatto Ambientale relativamente alla realizzazione delle opere è fissata in anni 5 (cinque), con possibilità di concedere una proroga;

n) di precisare che l’efficacia temporale degli atti autorizzativi in materia di gestione rifiuti, scarichi idrici ed emissioni in atmosfera relativi all’impianto di compostaggio è precisata, ai sensi della normativa vigente di settore, nei relativi allegati richiamati al precedente punto k);

o) di specificare che, per eventuali modifiche degli atti autorizzativi ricompresi all’interno della presente Valutazione di Impatto Ambientale, se le modifiche stesse non ricadono nei casi di cui all’art. 6 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. la Ditta dovrà acquisire le stesse presso i competenti uffici;

p) di dare altresì atto che:

- ai sensi dell’art. 17, comma 3, della L.R. 9/99 e s.m.i., l’esito positivo della valutazione d’impatto ambientale in oggetto costituisce variante al vigente strumento urbanistico del Comune di Sogliano al Rubicone, a condizione che il Consiglio Comunale ratifichi, entro 30 giorni a pena di decadenza, l’assenso manifestato dal proprio rappresentante in sede di Conferenza di Servizi; a seguito della suddetta ratifica consiliare, il Comune provvederà, in adempimento di quanto previsto dall’art. 15, comma 3, della L.R. 47/78 e s.m.i., a trasmettere alla Provincia gli elaborati aggiornati del P.R.G. vigente;

- gli elementi di variante introdotti al P.R.G. vigente del Comune di Sogliano al Rubicone attengono all’inserimento della linea elettrica di progetto così come individuata nella Tavola “Unione Stralci Tavole 2.4-2.6-C” del vigente P.R.G., il cui stralcio cartografico è stato acquisito agli atti del Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì – Cesena;

q) di specificare che il materiale derivante dalla demolizione delle strutture esistenti pari a 30.000 mc, è utilizzato per la realizzazione delle opere di progetto conformemente a quanto previsto dall’art. 186, comma 2 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.;

r) di subordinare l’efficacia delle disposizioni derivanti dalla presente procedura di V.I.A. all’approvazione del Piano Urbanistico Attuativo;

s) di quantificare in € 420,04, pari allo 0,04 % del valore dell’intervento, come determinato in parte narrativa, le spese istruttorie che, ai sensi dell’art. 28 della L.R. 9/99 e s.m.i., sono a carico della società proponente;

4) Di stabilire che, sulla base del monitoraggio annuale, a partire dall’attivazione dell’impianto, potranno essere riviste e/o riconsiderate l’insieme e/o talune delle prescrizioni della presente valutazione;

5) Di impegnare l’Amministrazione Provinciale alla risoluzione delle problematiche relative alla viabilità della Valle dell’Uso, facendosi promotrice di un tavolo istituzionale di concertazione tra tutte le Amministrazioni interessate alle locali scelte di pianificazione e programmazione economica, nonché con i soggetti attuatori delle medesime, finalizzato all’individuazione, alla progettazione ed alla realizzazione dei necessari interventi infrastrutturali da apportare alla S.P. 13 “Uso”, che contemperino le esigenze di sviluppo socio-economico della Vallata con quelle di tutela dagli impatti generati dai flussi di traffico;

6) Assunto che i suddetti interventi sono ad oggi individuabili nelle Varianti alla S.P. 13 in località Stradone ed in località Trebbio, interessanti sia la Provincia di Forlì-Cesena (Comuni di Borghi e di Sogliano al Rubicone) che la Provincia di Rimini (Comuni di Santarcangelo di Romagna, di Torriana e di Poggio Berni), ritenute complementari e concorrenti al complessivo raggiungimento di migliori condizioni di sostenibilità ambientale e territoriale dell’intera Vallata dell’Uso, di indicare come prioritario ed imprescindibile l’intervento infrastrutturale in località Stradone, già peraltro contemplato dal P.T.C.P. (Tavola 5 “Schema di assetto territoriale”);

7) Di precisare che il coinvolgimento delle istituzioni e dei soggetti interessati al raggiungimento delle finalità di cui ai due punti precedenti dovrà essere commisurato in termini proporzionali alle porzioni di transito interessate ed alle funzioni territoriali insediate ed insediabili;

8) Di stabilire che per le nuove previsioni generanti impatti viabilistici sulla S.P. 13 “Uso” saranno assunte decisioni coerenti con quanto stabilito nella presente sede;

9) Di trasmettere il presente atto al Servizio Pianificazione Territoriale per il seguito di competenza;

10) Di trasmettere copia conforme del presente provvedimento deliberativo al Comune di Sogliano al Rubicone per il seguito di competenza, unitamente ad una copia degli elaborati progettuali relativi al piano attuativo (n. 43 allegati) debitamente timbrati e firmati ai fini del parere espresso al punto 1);

11) Di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 10 comma 3, della L.R. 18 maggio 99 n. 9 e s.m.i., il presente partito di deliberazione.

(omissis)»><p>

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