n.279 del 18.10.2017 periodico (Parte Seconda)

Approvazione della perimetrazione e zonizzazione dell'abitato di Gavazzo, Comune di Traversetolo (PR), ai sensi dell'art. 25 della legge regionale 14 aprile 2004, n. 7

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- l'art. 29 "Abitati da consolidare o da trasferire" e l’Elaborato L “Elenco degli abitati da consolidare o trasferire” del Piano Territoriale Paesistico Regionale (in seguito P.T.P.R.) approvato con delibera di Consiglio regionale n. 1338 del 28 gennaio 1993;

- l’art. 25 “Abitati da consolidare” della legge regionale 14 aprile 2004, n. 7, che attribuisce la competenza in materia di perimetrazioni degli abitati da consolidare alla Giunta regionale;

- la “Direttiva per la redazione e l'approvazione delle perimetrazioni degli abitati dichiarati da consolidare o da delocalizzare ai sensi dell'art. 25 della L.R. 7/2004”, approvata con propria deliberazione n. 1481 del 8 ottobre 2007;

- il Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del fiume Po (in seguito P.A.I.) approvato con D.P.C.M. 24 maggio 2001;

Visti inoltre:

- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale”, in particolare gli articoli da 63 a 68;

- la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;

- il Decreto 25 ottobre 2016 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), recante “Disciplina dell'attribuzione e del trasferimento alle Autorità di bacino distrettuali del personale e delle risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie delle Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183.”; pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2/02/2017 ed entrato in vigore il 17/2/2017;

- il Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modifiche ed integrazioni;

- la legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19;

Premesso che l’abitato di Gavazzo, Comune di Traversetolo, provincia di Parma:

- nel febbraio-marzo 2015 è stato interessato da un movimento franoso che si è aggravato in giugno 2015 e ha messo a grave rischio varie abitazioni;

- non è stato mai dichiarato abitato da consolidare né perimetrato quale area a rischio di frana;

Dato atto che il Servizio Area Affluenti Po dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Ambito di Reggio Emilia, ai sensi dell’art. 25, comma 2, della L.R. n. 7/2004 e della Direttiva di cui alla propria deliberazione n. 1481/2007:

- ha elaborato una proposta di perimetrazione dell’abitato di Gavazzo, a seguito dell’evento franoso del febbraio-marzo 2015;

- sulla suddetta proposta di perimetrazione ha sentito il Comune di Gavazzo, che ha espresso condivisione, con lettera a firma del Sindaco prot. n. 22323 del 18/12/2015;

- ha raggiunto l’intesa con l’Autorità di Bacino del Fiume Po, espressa tramite parere favorevole del Comitato Tecnico sulla compatibilità della perimetrazione con la pianificazione di bacino vigente, espresso nella seduta del 18/2/2016 e comunicato con nota prot. n. 3126 del 20/5/2016;

- ha inoltrato tale perimetrazione al Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, con nota prot. n. PC.2016.28711 del 13/10/2016, per l’istruttoria di competenza;

Riscontrato che la perimetrazione dell’abitato di Gavazzo proposta dal Servizio Area Affluenti Po è costituita dai seguenti elaborati, datati ottobre 2016 e depositati agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica:

- Relazione generale;

- Relazione Geologica;

- Tavola di Perimetrazione e Zonizzazione, in scala 1:2.000 (Allegato A al presente atto);

- Norme (Allegato B al presente atto);

Rilevato che la suddetta perimetrazione è il risultato di un’approfondita analisi del quadro conoscitivo aggiornato condotta dal Servizio Area Affluenti Po di Reggio Emilia, che ha messo in evidenza quanto segue:

- l’abitato di Gavazzo è ubicato a mezza costa (quota 217 m slm) sul versante sud-ovest del Monte la Guardiola, alla cui base scorre il Torrente Termina di Castione;

- non si ha documentazione storica di frane che interessano l’abitato di Gavazzo; nella cartografia geologica regionale era rappresentata una frana quiescente di dimensioni molto minori rispetto alla frana attivatasi nel 2015;

- la frana si è innescata progressivamente dal mese di febbraio alla metà di marzo 2015, interessando inizialmente una superficie di 17.000 mq, e ha distrutto due edifici di servizio agricolo; a giugno la frana si è ampliata a oltre 42.000 mq, ha determinato una profonda alterazione della morfologia del versante e ha minacciato l'intera frazione di Gavazzo (14 edifici abitati) ed in particolare 5 edifici abitati che sono letteralmente lambiti dal suo fianco destro;

- nel periodo febbraio-settembre 2015 il movimento franoso è stato costantemente monitorato e sono state effettuate numerose indagini che hanno permesso di individuare la superficie di scorrimento della frana ad una profondità intorno a 11 metri;

- la causa del movimento franoso è in primo luogo l’acqua sotterranea, presente in grande quantità a causa delle abbondanti precipitazioni autunnali e primaverili che si sono protratte in modo anomalo dal 2013; ad essa si associa la presenza della formazione prevalentemente argillosa del “Mèlange di Canossa”, che è la causa geologica della debolezza intrinseca del versante;

- nel settembre 2015 il Servizio tecnico di Bacino Affluenti del Po ha iniziato i lavori di consolidamento d’urgenza della frana con i primi interventi di drenaggio superficiale e sotterraneo, i lavori di modellazione del versante e il ripristino del reticolo idrografico superficiale;

Considerato che:

- il contesto geologico, la cui debolezza intrinseca predispone il versante sui cui si trova l’abitato di Gavazzo a franare, associato a periodi di elevate precipitazioni autunnali e primaverili, rende tale abitato soggetto a rischio di frana;

- la stratigrafia sotto le case di Gavazzo mostra la presenza per circa una decina di metri di materiali di scadenti caratteristiche geomeccaniche, quindi suscettibili potenzialmente di franamento in caso di allargamento dell’area franosa, che attualmente lambisce le case col suo fianco destro;

- gli interventi finora realizzati, vista la dimensione della frana e l’entità delle somme disponibili, hanno avuto un effetto mitigatorio del rischio attualmente presente senza essere risolutivi;

- l'attribuzione della classe di rischio ai dissesti che interessano l’abitato di Gavazzo, effettuata seguendo la procedura di verifica descritta nel paragrafo 5.2 dell'elaborato 2 "Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici. Inventario dei centri abitati montani esposti a pericolo " del P.A.I. dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, è risultata pari a R4;

- sussistono, pertanto, le condizioni che rendono necessaria l'approvazione della perimetrazione e della zonizzazione delle aree in dissesto e di quelle di possibile ulteriore evoluzione della frana che insiste sull’abitato di Gavazzo, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 7/2004;

- nella proposta di perimetrazione elaborata dal Servizio Area Affluenti Po di Reggio Emilia sono state individuate due zone, in relazione ai diversi gradi di pericolosità da frana, che corrispondono alla ZONA 1 e alla ZONA 2 individuate nell’art. 49 “Aree a rischio idrogeologico molto elevato” delle Norme di attuazione del P.A.I.;

- le suddette due zone sono così definite:

- Zona 1: area instabile o che presenta un’elevata probabilità di coinvolgimento, in tempi brevi, direttamente dal fenomeno e dall’evoluzione dello stesso; nel caso specifico tale zona corrisponde all’area in frana rilevabile nel settembre 2015 e comprende aree di frana attiva ed aree ad esse limitrofe che mostrano dissesti superficiali diffusi o che possono essere interessate in tempi brevi dall’evoluzione dei dissesti;

- Zona 2: area potenzialmente interessata dal manifestarsi di fenomeni di instabilità coinvolgenti settori più ampi di quelli attualmente riconosciuti o in cui l’intensità dei fenomeni è modesta in rapporto ai danni potenziali sui beni esposti; nello specifico la zona comprende le aree che possono essere interessate dall’espansione retrogressiva o laterale dei dissesti o dal loro avanzamento;

- per le suddette zone sono state redatte norme d’uso del territorio, aventi quale norma di riferimento l’art. 50 “Aree a rischio molto elevato in ambiente collinare e montano” delle Norme di attuazione del P.A.I., attualizzato alla normativa vigente;

Ritenuto che la proposta di modifica della perimetrazione e zonizzazione dell’abitato di Gavazzo, elaborata dal Servizio Area Affluenti Po di Reggio Emilia:

- è stata redatta secondo i disposti del comma 2 dell’art. 25 della L.R. n. 7/2004 e secondo gli indirizzi della Direttiva di cui alla propria deliberazione n. 1481/2007, con specifico riferimento al P.A.I. dell’Autorità di Bacino del fiume Po;

- risulta adeguata alle attuali condizioni di rischio e al raggiungimento degli obiettivi di tutela del territorio e dei beni esposti, così come rappresentata nella “Tavola di Perimetrazione e Zonizzazione” con le relative “Norme” d’uso del territorio;

- può essere approvata e pertanto, ai sensi del comma 2 dell’art. 25 della L.R. n. 7/2004, costituisce dichiarazione di abitato da consolidare;

- può essere trasmessa all’Autorità di Bacino del fiume Po ai fini dell’integrazione dell’Allegato 4.1 dell’Elaborato n. 2 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato) del P.A.I.;

Richiamati inoltre:

- il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.;

- il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) di cui alla deliberazione n. 831/2016 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione;

- il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017 ad oggetto “DIRETTIVA DI INDIRIZZI INTERPRETATIVI PER L'APPLICAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DAL D.LGS. N. 33 DEL 2013. ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2017-2019”;

Vista infine la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007";

- n. 2189 del 21 dicembre 2015, “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016, “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R. n. 43/2001”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 622 del 28 aprile 2016, "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 1107 del 11 luglio 2016, "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo,

a voti unanimi e palesi

delibera:

1. di approvare ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 della L.R. n. 7/2004 la proposta di perimetrazione, con relativa zonizzazione e normativa d’uso del territorio, dell’abitato di Gavazzo, nel Comune di Traversetolo in provincia di Parma, redatta dal Servizio Area Affluenti Po dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Ambito di Reggio Emilia, di cui in premessa;

2. di stabilire, ai sensi dell’art. 25, comma 2, della L.R. n. 7/2004, che l'approvazione della suddetta perimetrazioni costituisce dichiarazione di abitato da consolidare per l’abitato di Gavazzo;

3. di stabilire che gli elaborati costituenti la suddetta perimetrazione, “Relazione generale”, “Relazione Geologica”, “Tavola di Perimetrazione e Zonizzazione”, in scala 1.2000, e “Norme”, sono depositati in originale presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica;

4. di precisare che la “Tavola di Perimetrazione e Zonizzazione” costituisce l’Allegato A alla presente deliberazione e le “Norme” ne costituiscono l’Allegato B; tali Allegati sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

5. di stabilire che detta perimetrazione è soggetta alla normativa di cui agli artt. 61 e 89 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e all’art. 11 della L.R. 19/2008;

6. di trasmettere il presente atto, con i relativi Allegati, ai sensi della Direttiva di cui alla propria deliberazione n. 1481/2007:

- al Segretario Generale del Distretto Idrografico del fiume Po per il suo recepimento nel P.A.I.;

- al Comune di Traversetolo ed alla Provincia di Parma per l’aggiornamento dei propri strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale;

- al Servizio Area Affluenti Po, Ambito di Reggio Emilia per la gestione degli interventi e per le eventuali revisioni;

7. di trasmettere il presente atto alla struttura regionale competente per procedere all’aggiornamento dell’Elaborato L “Elenco degli abitati da consolidare o trasferire” del P.T.P.R.;

8. di dare atto infine che il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione stabiliti dall’art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e delle indicazioni operative contenute nella D.G.R. n. 89/2017 e nella D.G.R. n.486/2017;

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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