n. 56 del 13.04.2011 periodico (Parte Seconda)

Oggetto n. 870 - Risoluzione proposta dai consiglieri Carini, Alessandrini, Costi, Mori, Moriconi, Zoffoli, Monari, Montani, Bonaccini, Luciano Vecchi, Mazzotti, Fiammenghi, Garbi, Montanari, Marani, Pariani, Cevenini, Casadei e Mumolo per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Ministero degli Interni affinché venga costituita una Agenzia Operativa della DIA (Direzione Investigativa Antimafia)

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l’Emilia-Romagna si caratterizza per la posizione geografica strategica di snodo tra nord e centro del Paese, per la conseguente ricca dotazione di infrastrutture di collegamento ferroviario, stradale ed autostradale e per un’economia florida che ha garantito un’equilibrata e diffusa distribuzione del benessere sul territorio, come è attestato dall’indice di povertà più basso a livello nazionale.

Rilevato che

proprio per le sue peculiarità economiche e la felice collocazione geografica questa regione costituisce stimolante polo di attrazione per interessi lavorativi, economici e anche - potenzialmente - criminali, soprattutto come terreno d’elezione per tentativi di riciclaggio di capitali da parte della criminalità organizzata.

Sottolineato che

tale attività illecita, oltre a configurare un tentativo di controllo del territorio, attraverso l’esportazione di moduli operativi tipicamente mafiosi, può anche risultare funzionale all’infiltrazione di imprese controllate - in sostituzione di quelle estorte - nel tessuto economico locale, allo scopo di occupare il lucroso settore dei lavori pubblici e garantirsi valide occasioni di riciclaggio.

Accertato che

a fronte di una situazione nella quale sono evidenti i segnali di rischio che il territorio regionale corre, a tutt’oggi la nostra regione è sprovvista di una Agenzia Operativa della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).

Evidenziato che

dalla sintesi dei dati della relazione della DIA nazionale, relativo al primo semestre 2010, viene sottolineato che:

- nei primi sei mesi dell’anno, su 12.828 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette ad alto rischio di riciclaggio registrate in Italia ben 910 (il 7,09% del totale - al quinto posto in Italia dietro Lombardia, Lazio, Campania e Toscana) provenivano dal territorio emiliano-romagnolo;

- di queste 10 (il 4,5% del totale nazionale) sono poi state effettivamente sottoposte dagli organi investigativi ad indagini più approfondite;

- le segnalazioni inviate alle centrali investigative sono arrivate per lo più da istituti di credito (in 653 casi su 910), ma sono attivi sul terreno della repressione del fenomeno anche gli intermediari finanziari (128 casi) e le pubbliche amministrazioni (118 segnalazioni);

- nel primo semestre del 2010 l’Emilia-Romagna risulta al quarto posto tra le regioni del centro-nord per reati di estorsione: 106 i casi documentati (ma erano 180 nel secondo semestre dell’anno scorso), inferiori solo a Lombardia (301), Piemonte (186) e Toscana (134);

- statistiche simili per quanto riguarda l’usura, con 9 casi segnalati in regione (che hanno fatto scattare 30 denunce) contro i 18 del Veneto e gli 11 della Lombardia.

Tutto ciò premesso

impegna la Giunta

ad attivarsi presso il Ministero degli Interni per richiedere che anche nella nostra regione venga costituita una Agenzia Operativa della DIA.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 marzo 2011

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