n. 105 del 18.08.2010 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) delle ulteriori modifiche al progetto per la realizzazione di un impianto idroelettrico sul fiume Montone in località Villarovere, comune di Forlì, presentato da Idroromagna Srl (Titolo II L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9, in considerazione dei modesti impatti attesi, il progetto di modifiche per lo spostamento del punto di connessione ENEL del progetto per la realizzazione di un impianto idroelettrico sul fiume Montone in località Villarovere, Comune di Forli’, già assoggettato a procedura di valutazione di impatto ambientale” (D.G.R. n.1657 del 27/11/2006 e successivo screening per varianti DGR n. 1470 del 15/09/2008), dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni già riportate al punto 7:

1) si prescrive, in ogni caso, che la realizzazione della nuova cabina e l’interramento del cavo di trasporto dell’energia elettrica rispetti le pertinenti prescrizioni contenute nella D.G.R. n.1657 del 27/11/2006 che si ricordano in estratto:

- l’esecuzione della fase di cantiere in periodi stagionali di minore disturbo per la fauna; si dovrà in generale limitare la durata totale dei lavori ed evitare, in particolare, le attività più rumorose nel periodo di riproduzione della fauna;

- di osservare le misure di mitigazione indicate nello studio di incidenza;

2) si prescrive come già previsto nel SIA di:

– realizzare, appena possibile, le pavimentazioni delle piste per automezzi nelle aree interessate dalla costruzione;

– le strade e le ruote degli automezzi saranno mantenute bagnate;

– i cumuli di inerti saranno periodicamente umidificati;

– i camion viaggeranno a bassa velocità nelle aree interessate dalla costruzione;

– saranno evitati sversamenti di sostanze potenzialmente inquinanti sul suolo;

– l’area temporaneamente occupata dal cantiere sarà ripulita da ogni tipo di materiale residuo eventualmente rimasto sul terreno al termine della fase di costruzione;

– le aree di stoccaggio temporaneo dei rifiuti e dei materiali saranno opportunamente recintate e, in caso di pericolosità dei rifiuti, pavimentate, in modo da confinare tali rifiuti, in attesa del loro smaltimento, provvedendo anche al contenimento di eventuali acque dilavanti;

3) si prescrive come già previsto nel SIA di adottare più corrette pratiche di gestione del cantiere, quali:

– preferenza per le lavorazioni nel periodo diurno;

– imposizione di direttive agli operatori tali da evitare comportamenti inutilmente rumorosi;

– per il caricamento e la movimentazione del materiale inerte, preferenza dell’uso di pale caricatrici piuttosto che escavatori in quanto quest’ultimo, per le sue caratteristiche d’uso, durante l’attività lavorativa viene posizionato sopra al cumulo di inerti da movimentare, facilitando così la propagazione del rumore, mentre la pala caricatrice svolge la propria attività, generalmente, dalla base del cumulo in modo tale che quest’ultimo svolge un’azione mitigatrice sul rumore emesso dalla macchina stessa;

– rispetto della manutenzione e del corretto funzionamento di ogni attrezzatura;

– nella progettazione dell’utilizzo delle varie aree del cantiere venga privilegiato il deposito temporaneo degli inerti in cumuli da interporre fra le aree dove avvengono lavorazioni rumorose ed i ricettori;

– i percorsi destinati ai mezzi, in ingresso e in uscita dal cantiere, sono individuati e delimitati in maniera da minimizzare l’esposizione al rumore dei ricettori; è importante che esistano delle procedure a garanzia della qualità della gestione delle quali il gestore dei cantieri si dota al fine di garantire il rispetto delle prescrizioni impartite e delle cautele necessarie a mantenere l’attività entro i limiti fissati dal progetto; a questo proposito sarà utile disciplinare l’accesso di mezzi e macchine all’interno del cantiere mediante procedure da concordare con la Direzione Lavori;

4) si raccomanda di affidarsi a Ditte di trasporto che utilizzino automezzi con filtri antiparticolato e possibilmente a trazione non inquinante (metanizzati o simili);

5) poiché l’area interessata dalle operazioni di scavo e’ classificata in CLASSE I e si ha il superamento dei limiti normativi durante le attività di cantiere per un’area che si estende a circa 200 m; sarà necessario l’ottenimento, da parte dell’Amministrazione comunale di Forlì, della deroga ai limiti acustici definiti con la classificazione acustica del territorio comunale che è definita mediante l’apposito Titolo IX - la disciplina delle attività rumorose del “Regolamento d’Igiene, Sanità Pubblica, Veterinaria e Tutela Ambientale” del Comune di Forlì;

6) si prescrive, al fine di limitare l’impatto paesaggistico dell’opera, di rivestire le nuove strutture emergenti mediante mattoni, coerentemente alle opere circostanti ed in particolare al muro di contenimento “briglia Medicea”;

7) si prescrive, inoltre, che sia acquisita la Variante allo strumento urbanistico del comune di Forlì, ai sensi del art. 10 “Sistema forestale e boschivo” Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP) della Provincia di Forlì - Cesena; nonché la valutazione di incidenza ai sensi del DPR n. 357/97;l’esecuzione della fase di cantiere in periodi stagionali di minore disturbo per la fauna; si dovrà in generale limitare la durata totale dei lavori ed evitare, in particolare, le attività più rumorose nel periodo di riproduzione della fauna;

b) di trasmettere la presente delibera al proponente Idroromagna S.r.l., al Comune di Forlì, al Servizio Tecnico Bacino Romagna, alla Amministrazione provinciale di Forlì Cesena, all’Autorità di Bacino Fiumi Romagnoli, all’ARPA – Sezione provinciale di Forlì - Cesena, all’AUSL di Forlì Cesena, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna; al Servizio Parchi e risorse forestali;

c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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