n.138 del 02.05.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 8166 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in campo, confrontandosi con ANCI e le Associazioni regionali dei disabili, un progetto che consenta ai cittadini con disabilità di muoversi senza problemi in tutta la regione, anche all’interno delle zone a traffico limitato, e ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni per estendere tale progetto a tutto il territorio nazionale. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Rossi, Caliandro, Molinari, Rontini, Benati, Campedelli, Iotti, Paruolo, Sabattini, Tarasconi, Serri, Ravaioli, Zoffoli, Lori

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

Le zone a traffico limitato (sigla Z.T.L.) sono aree situate in alcuni punti delle città, specialmente nei centri storici, in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitate ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli.

I cittadini con disabilità, in possesso di un apposito contrassegno, possono circolare in qualunque Z.T.L., ma è noto come nel momento in cui il cittadino si trovi a dover accedere ad una Z.T.L. di un Comune diverso da quello di propria residenza, questi sia tenuto a comunicare il numero di targa all’Amministrazione, onde evitare di incorrere nella sanzione amministrativa prevista.

Considerato che

Le regole per il rilascio delle autorizzazioni, in merito all’accesso alle Z.T.L. con contrassegno disabili, vengono stabilite dalle Amministrazioni locali e variano in base al Comune.

In questo modo si creano norme diverse da Comune a Comune, che rendono molto complicate le procedure di richiesta dei permessi per gli invalidi.

Questa diversità organizzativa crea disagi e problemi alla libera mobilità dei disabili, andando altresì in contrasto alla normativa europea e nazionale.

In tal modo si costringe così una persona, già gravata da problematiche personali, e che in molti casi si reca presso altre città per visite mediche, a ricercare le informazioni per il reperimento ed il successivo invio del modulo predisposto, creando così una barriera burocratica che rallenta e rende più difficoltoso il movimento di una categoria di persone che già quotidianamente deve affrontare ostacoli di ogni tipo.

Sottolineato che

Le Z.T.L. in questo modo costituiscono vere e proprie barriere architettoniche, rendendo l’accessibilità e la circolazione nelle città difficoltosa, per i cittadini con disabilità.

Proprio su questa tematica, AILA Associazione Italiana Lotta Abusi, ha lanciato lo scorso anno una petizione online, diretta ad ANCI, raccogliendo oltre 3000 firme per richiedere la modifica delle modalità di accesso nelle Z.T.L. per le persone disabili.

L’associazione AILA ha richiesto l'istituzione di un tavolo di trattative con la partecipazione di ANCI, che coinvolga anche le associazioni disabili interessate a fornire un proprio concreto contributo nel quale discutere delle possibili soluzioni fra le quali l'inserimento di un “Chip elettronico” fisso nel contrassegno dei portatori di handicap che possa essere letto da rilevatori collocati nei varchi di accesso delle Z.T.L. o l'istituzione di una banca dati nazionale nella quale inserire le targhe dei possessori dell’apposito contrassegno, di modo che il Comune di residenza, ricevuta la comunicazione dal titolare, possa operare direttamente la trasmissione a questa “white list”, a sua volta collegata automaticamente a tutti i Comuni con il sistema di sorveglianza elettronica dei varchi Z.T.L.

Evidenziato che

Sono state avviate sperimentazioni di un unico pass per i disabili per l’accesso a Z.T.L. di comuni differenti che hanno prodotto esiti positivi e hanno consentito a cittadini con disabilità di muoversi senza la preoccupazione di essere multati e, allo stesso tempo, notevoli risparmi anche per le Amministrazioni, in termini di tempo e denaro, per multe che non verranno mai riscosse, in quanto i ricorsi avanzati dai cittadini disabili portano al successivo annullamento della multa.

Esiste anche una sentenza della Corte di Cassazione n. 719/2008 la quale ha stabilito che "La persona invalida, dunque, può servirsi del contrassegno per circolare con qualsiasi veicolo in zone a traffico limitato, con il solo onere di esporre il contrassegno, che denota la destinazione attuale dello stesso al suo servizio, senza necessità che il contrassegno contenga un qualche riferimento alla targa del veicolo sulla quale in concreto si trova a viaggiare".

Tutto ciò considerato

Impegna la Giunta a

Valutare la possibilità, attivandosi e confrontandosi con ANCI e le Associazioni regionali dei disabili, di mettere in campo un progetto, come quello adottato recentemente dalla Regione Veneto, anche nel territorio emiliano-romagnolo, e dando così la possibilità ai cittadini con disabilità di potersi muovere in tutto il territorio regionale, anche all’interno delle zone a traffico limitato, senza problemi e difficoltà.

Attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni affinché tale progetto venga esteso in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di uniformare e facilitare il più possibile le procedure di accesso nelle Z.T.L. per i disabili, a livello nazionale.

Approvata all’unanimità dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta dell’11 aprile 2019.

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